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J
C C J
V
J J V V
(essendo N ) 1 1
m m m
J
V
L'unità di misura è quella comunemente usata per il
m
campo E . Potenziale elettrico 14
Relazione tra Potenz. Elettrico e Campo Elettrico
Gli effetti delle cariche elettriche possono essere descritti sia in
E
termini di campo che di potenziale elettrostatico V.
Il potenziale elettrostatico è più facile da trattare perché V è uno
E
scalare, mentre è un vettore.
E
Esiste uno stretto legame tra V ed : E
si cerchi tale relazione nel caso di un campo uniforme, come
quello presente tra due lastre parallele, la cui differenza di
V
potenziale sia = V - V .
b a
Il lavoro W svolto dal campo E per
d
+
a b
---------
+
+ spostare una q 0 dalla piastra a b:
+ E
+ W U a b q V
+ ab e
V = V - V
+
b a
q V V q V V qV
+ b a a b AB
Potenziale elettrico 15
W
Si può calcolare questo lavoro anche come il lavoro W fatto
ab
F qE
dalla forza elettrostatica agente su q
e
W F d F d qEd
e
ab e
Uguagliando le due espressioni di W
q V V qEd V V Ed
a b a b
V - V V
a b ab
E= =
d d
V = (V V ) = Ed
b a
Potenziale elettrico 16
Esempi di calcolo del potenziale elettrico
a
) POTENZIALE V IN UN CAMPO E UN
IFORM
E W
AB
E' noto che: V V V
h – B A
+ q
0
E unif. –
+
q E d
F d
e
– 0
+ = ( Ed cos 0) Ed
q q
–
+ 0 0
V E x x
d B A
A B V V E x x
B A B A
Se poniamo A 0 e x x
B
0 x x x
A B il potenziale V(
x ) in un punto B
qualsiasi di ascissa x è
: V x V E
x
A
Potenziale elettrico 17
V(x)
V
A x=h
A0 x
E
Si osservi che il campo è diretto sempre nel verso in cui il
potenziale V decresce. Potenziale elettrico 18
b) POTENZIALE ELETTRICO DI UNA CARICA PUNTIFORME
dell’asse
Sia Q una carica puntiforme posta nel punto O r
Si vuole ottenere l’espressione del potenziale elettrico V(P) in
E
un punto qualsiasi P in cui è presente un campo elettrico ,
)
rispetto al potenziale nullo a distanza infinita [i.e. V(r = 0].
E Q + q
0
P E
+ r
ds
R
Si applichi la definizione di potenziale elettrico in un punto P
qualsiasi: W
1
P
V(P) F ds E ds
e
q q P P
0 0
Potenziale elettrico 19
.
Si immagini di spostare la carica q di prova da P
0
Poiché il campo è conservativo W non dipende dal
E
percorso seguito si scelga il più semplice, quello lungo
la direzione radiale r d s d r
V(P) V ( R ) E d r
R
E d r E cos dr Edr
(dove è l'angolo tra E e d r cioè 0
)
Quindi, il Potenziale el. nel punto P a distanza R da Q è:
Q u
r
V R Edr (essendo E )
2
4 r
R 0
Q dr Q 1 Q
V R
2
4 r 4 r 4 R
R R
0 0 0
Potenziale elettrico 20
Q
V r
4 r
0
Questo è il potenziale elettrico generato dalla carica Q in un
punto a distanza R da Q.
V(r)
V r è > 0 se Q 0 1
Q 0; V r
V r è < 0 s
e Q 0 r r
1
Q 0; V r r
Potenziale elettrico 21
d) POTENZIALE ELETTRICO PRODOTTO DA UN INSIEME DI
CARICHE PUNTIFORMI
…….…....
Si abbiano N cariche puntiformi q , q , q q .
1 2 3 N
Il potenziale elettrico V(P) in un punto P qualsiasi si ottiene
con l’ausilio del principio di sovrapposizione.
Quindi V(P) è dato dalla somma algebrica dei singoli
potenziali elettrici prodotti da ciascuna carica q nel punto
i
P, tenendo conto del segno della carica: N
q q q
q q 1
3 N i
1 2
V( P ) .............
4 r 4 r 4 r 4 r 4 r
i 1
0 1 0 2 0 3 0 N 0 i
dove r è la distanza di P dalla carica q .
i i
Potenziale elettrico 22
c) DIFF. DI POTENZIALE TRA 2 PUNTI IN PRESENZA DI
UN CAMPO E GENERATO DA UNA CARICA PUNTIFORME
Siano A e B due punti distanti r e r da una carica
A B
V
puntiforme Q, la differenza di potenziale tra A e B è:
Q u
B B
r
V V V E d s ds
B
B A
q E 2
4 r
A A
0 ds 0
Q u d s Q dr
B r
dr
r B
q
0 2 2
4 r 4 r
A r
A
0 0
A E
r
+ B
Q 1 Q 1 1
Q
-
πε r r
4 r 4
r
0 0 B A
A
dove dr u d s è la proiezione di d s lungo la direzione di E .
r
dr rappresenta di quanto è variata la distanza radiale di q da Q
0
a seguito dello spostamento d s
.
Potenziale elettrico 23
Energia potenziale di 2 cariche puntiformi
Sia Q una carica puntiforme che genera un campo radiale.
E
In un punto P qualsiasi a distanza r da Q è presente un
potenziale elettrico: Q
V( r )
4 r
0
Si ponga in P una carica q . Dalla definizione di potenziale
0
elettrostatico: U ( r )
e
V( r ) U ( r ) V( r ) q
e 0
q
0
Quindi, l’energia potenziale di una carica q posta nel punto P
0
dove è presente un potenziale elettrico V(P) risulta:
q Q
0
U ( r ) q V(
r )
e 0 4 r
0
Potenziale elettrico 24
Cioè 2 cariche puntiformi Q e q poste a distanza r hanno
0
U ( r )
energia potenziale :
e Qq
0
U ( r )
e 4 r
0 U(r)
Se le 2 cariche hanno lo stesso segno: cariche dello
stesso segno
U ( r ) 0
e O r
Se le 2 cariche hanno lo segno opposto: cariche di segno
opposto
U ( r ) 0
e
all’energia
Questa è simile potenziale che esiste tra due
U ( r )
e
masse m ed m a distanza r , associata alla forza
1 2
gravitazionale. Potenziale elettrico 25
Energia potenziale elettrostatica di un sistema di
(NO)
cariche elettriche puntiformi
Nel campo gravitazionale è noto che un corpo sollevato da terra,
immagazzina sotto forma di energia potenziale gravitazionale il
lavoro compiuto da un agente esterno per sollevarlo.
Una situazione simile nel caso elettrostatico: infatti, se si
avvicinano due corpi aventi carica elettrica dello stesso segno,
il lavoro W che si compie per avvicinarle a distanza r, viene
immagazzinato come energia potenziale elettrostatica del
sistema delle due cariche.
Se si liberano le due cariche, si può recuperare questa energia
potenziale come energia cinetica dei due corpi, poiché essi si
respingono. Potenziale elettrico 26
Se Q e Q sono due cariche puntiformi, sappiamo calcolare
1 2
l’energia potenziale elettrostatica di queste due cariche U ( r )
e
a distanza r tra di loro: Q Q
1 2
U ( r )
e 4 r
0
Ora si vuol calcolare l’energia potenziale elettrostatica di un
sistema di N cariche elettriche puntiformi con N > 2.
L’energia potenziale elettrostatica di un sistema di N cariche
puntiformi fisse, si può definire come il lavoro svolto da un
agente esterno per costruire la configurazione del sistema di
,
cariche, portandole da una distanza alle proprie posizioni
della configurazione data.
= 0) sia all’inizio,
Si assuma che le cariche siano a riposo (i.e. E
c
quando sono molto distanti tra loro (r), sia quando sono nella
posizione finale. Potenziale elettrico 27
Supponiamo di portare la prima carica Q nel punto P della
1 1
configurazione; il lavoro compiuto da un agente esterno è
W = 0, poiché forze agenti, infatti, le altre cariche sono a
1
distanza .
Ora si porti la carica Q nella posizione P , partendo da
2 2
,
distanza fino a distanza r da P W 0, perché Q
12 1 2 1
esercita una forza repulsiva su Q durante lo spostamento.
2
P
1
Q
1 Q r
ds 1 12 P
r ds
2
13 r
23
Q Q
3 2
P
3
Q
ds Q
F
3
F 12 2
23 F 13
Potenziale elettrico 28
Q Q Q Q u cos ds
1
P P P
2 2 2
1 2 1 2 r
W F d s u d s
12 r
2 2 2
4 r 4 r
0 0
r
dr 12
Q Q Q Q Q Q
1 1
r
12
1 2 1 2 1 2
2
4 r 4 r 4 r
0 0 0 12
Questo lavoro W compiuto da un agente esterno è:
2
W U U P U U r
2 e e 2 e e 12
) è l’energia potenziale di due cariche puntiformi
quindi U (r
e 12 l’una dall’altra.
a distanza r 12
Si noti che U (r ) si poteva subito scrivere considerando in P
e 12 2
il potenziale elettrico V(P ) prodotto da Q :
2 1
Q
1
U r Q V P Q
e 12 2 2 2 4 r
0 12
Potenziale elettrico 29
Se le cariche Q e Q hanno lo stesso segno W > 0 per
1 2 2
spingerle l’una contro l’altra. In tal caso anche U (r ) > 0.
e 12