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La questione dell'alienazione nel sistema capitalistico

Non scorge conflittualità del sistema capitalistico: opposizione reale tra borghesia e proletariato. Per Hegel l'alienazione aveva un significato sia positivo sia negativo. Per Feuerbach solo negativo. Per Marx diviene un fatto reale, di natura socio-economica, che si identifica con la condizione storica del salariato nell'ambito della società capitalistica. L'alienazione dell'operaio viene descritta attraverso 4 aspetti fondamentali.

  1. Il lavoratore è alienato rispetto al prodotto della sua attività, in quanto egli produce il capitale che però non gli appartiene.
  2. Il lavoratore è alienato rispetto alla sua stessa attività, la quale prende la forma di un lavoro forzato in cui egli è strumento di fini estranei.
  3. Il lavoratore è alienato rispetto alla sua essenza. Infatti la prerogativa dell'uomo nei confronti dell'animale è il lavoro libero, mentre nella società capitalistica il lavoro diventa una forma di sfruttamento.

capitalistica è costretto ad unlavoro forzato, ripetitivo e unilaterale

Il lavoratore è alienato rispetto al prossimo perché l'altro è soprattutto il capitalista, ossia un individuo che lo tratta come un mezzo, rendendo i rapporti con l'umanità conflittuali.

La CAUSA risiede nella proprietà privata dei mezzi di produzione: salariati sfruttati dai capitalisti.

La dis-alienazione avviene con superamento della proprietà privata e l'avvento del comunismo.

La storia è luogo della perdita e della riconquista della propria essenza da parte dell'uomo e il comunismo diviene la soluzione dell'enigma della storia (dialettizzazione del corso della storia).

6. Distacco da Feuerbach e l'interpretazione della religione in chiave sociale

Feuerbach è il solo in un rapporto critico con la dialettica hegeliana.

1) Feuerbach ha avuto il merito di teorizzare il rovesciamento materialistico di

soggetto-predicato ha perso di vista la sua storicità non rendendosi conto che l'uomo più che natura e società è storia. Marx ritiene che l'individuo è reso tale dalla società storica in cui egli vive: Marx corregge Hegel con Feuerbach e viceversa poiché contro l'uno può difendere la naturalità vivente dell'uomo e contro l'altro la sua costitutiva socialità e storicità.

Nella religione Feuerbach non è stato in grado di cogliere le cause reali del fenomeno religioso: gli è sfuggito che chi produce la religione non è soggetto astratto ma individuo (prodotto sociale). Per Marx radici religione non vanno cercate in uomo in quanto tale, ma in un tipo storico di società. La religione è l'oppio dei popoli: il prodotto di un umanità alienata e sofferente a causa delle ingiustizie sociali, che cerca illusoriamente nell'aldilà.

ciò che gli è stato negato nell'aldiquà. Per sradicare la religione, frutto della società malata, occorre distruggere le strutture sociali che la producono. Al materialismo speculativo e contemplante di Feuerbach, oppone un nuovo materialismo che considera l'uomo soprattutto come prassi ritenendo che la soluzione dei problemi non sia da ricercarsi nella speculazione ma nell'azione. 7. La concezione materialistica della storia Dall'ideologia alla scienza Ne L'Ideologia tedesca il discorso storico materialistico di Marx ed Engels presuppone contrapposizione tra "scienza reale e positiva" e "ideologia". Ideologia: falsa rappresentazione della realtà, allude al processo per cui alla comprensione oggettiva dei rapporti reali tra gli uomini si sostituisce un'immagine deformata di essi. Inaugurazione di una nuova scienza in relazione a cui la filosofia diventa sintesi dei risultati piùgenerali che è possibile astrarre dall'esame dello sviluppo storico dell'umanità. Umanità: specie evoluta composta di individui associati che lottano per la propria sopravvivenza. Storia: processo materiale fondato sulla dialettica bisogno-soddisfacimento. Questa azione materiale fa distinguere gli uomini dagli animali, dato che cominciarono a produrre mezzi di sussistenza. Alla base della storia c'è il lavoro: creatore di civiltà e di cultura; ciò attraverso cui l'uomo si rende tale. Struttura e sovrastruttura Nell'ambito della produzione sociale dell'assistenza bisogna distinguere due elementi di fondo: 1. forze produttive: tutti gli elementi necessari al processo di produzione (uomini, mezzi, conoscenze tecniche e scientifiche) 2. rapporti di produzione: i rapporti che regolano il possesso e l'impiego dei mezzi di lavoro. Trovano la loro espressione giuridica nei rapporti di proprietà. Insiemeproduzione. Tuttavia, quando le forze produttive raggiungono un certo grado di sviluppo, i rapporti di produzione diventano un ostacolo al loro ulteriore progresso. Questo conflitto tra forze produttive e rapporti di produzione è alla base del cambiamento storico. La dialettica della storia si basa su questo conflitto e sul suo superamento. Attraverso un processo dialettico, in cui tesi e antitesi si scontrano e si trasformano in una sintesi superiore, si realizza il progresso storico. Questo processo è guidato dalle contraddizioni interne alla società e dalle lotte di classe. Il materialismo storico sostiene che le forze motrici della storia sono di natura socioeconomica. Le idee, le istituzioni e le culture di una società sono il riflesso dei rapporti di produzione che definiscono la sua struttura economica. Lo Stato, le leggi, le religioni e le filosofie sono influenzate e determinate dalla struttura economica. L'idealismo storico, al contrario, sostiene che le idee e le concezioni mentali sono le forze motrici della storia. Secondo questa visione, sono le idee e le concezioni che determinano la struttura economica e i rapporti di produzione. Il materialismo storico si basa sull'analisi scientifica dei fatti storici e sulla comprensione delle leggi che governano lo sviluppo sociale. Attraverso lo studio delle forze produttive e dei rapporti di produzione, si può comprendere il processo di cambiamento storico e le possibilità di trasformazione sociale.produzione. I rapporti di produzione si mantengono tali solo fino a quando favoriscono le forze produttive e non quando le ostacolano: siccome le forze produttive si sviluppano più rapidamente dei rapporti di produzione, periodicamente avviene una situazione di contraddizione dialettica che genera un'epoca di rivoluzione sociale. Le nuove forze produttive sono sempre incarnate da una classe in ascesa, mentre i vecchi rapporti di proprietà sono incarnati da una classe dominante al tramonto. Risulta inevitabile lo scontro, dove vince quasi sempre la classe espressione delle nuove forze produttive. Nella Francia del Settecento, tra borghesia e aristocrazia, vinse la prima. La fabbrica moderna, pur appartenendo ad un capitalista, produce solo grazie agli operai, ma se sociale è la produzione della ricchezza, sociale deve essere la distribuzione di essa. Ciò significa che il capitalismo porta in sé il socialismo. Distingue 4 epoche della formazione economica della produzione.società: - quella asiatica - quella schiavistica - quella feudale - quella borghese Possiamo aggiungere comunità primitiva (comunista) per prima e socialista futura per l'ultima. Queste epoche non costituiscono tappe necessarie, ma sono gradini di una sequenza dall'inferiore al superiore: la storia procede dal comunismo primitivo al comunismo futuro. Il carattere dialettico del materialismo di Marx è diverso da quello di Hegel: ritiene di aver fatto camminare la dialettica di Hegel sui piedi anziché sulla testa in quanto: 1. Il soggetto della dialettica storica sono le strutture economiche e le classi, non lo Spirito; 2. La dialetticità del processo storico è concepita empiricamente e scientificamente osservabile nei fatti stessi; 3. Le opposizioni che muovono la storia non sono astratte e generiche ma concrete e determinate. La critica agli ideologi della sinistra hegeliana: Critica gli esponenti della sinistra hegeliana definendoli ideologi: non si

Rendono conto che le idee, in quanto rispecchiano le relazioni materiali tra gli uomini, non hanno un’esistenza autonoma. Gli ideologi sbagliano perché:

  1. Sopravvalutano la funzione delle idee e degli intellettuali
  2. Presentano le proprie idee come universalmente valide
  3. Credono che tutto il negativo del mondo risieda nelle idee sbagliate e che l’emancipazione umana consista nel sostituire a idee false quelle vere tramite una battaglia filosofica
  4. Forniscono un quadro deformante del reale.

Marx controbatte dicendo che:

  1. Il motore della storia sono le strutture economiche sociali
  2. Le idee non hanno valore universale
  3. La vera alienazione risiede nelle situazioni sociali concrete in cui gli uomini si trovano a vivere
  4. La vera disalienazione non è un problema filosofico ma pratico sociale.

La sintesi del manifesto

Il Manifesto rappresenta il riassunto della concezione marxista del mondo. I punti salienti sono:

  • L’analisi della funzione storica della

borghesia• Il concetto della storia come lotta di classe e il rapporto tra proletari e comunisti• La critica dei socialismi non scientifici•La borghesia non può esistere senza rivoluzionare continuamente gli strumenti di produzione e tuttol'insieme dei rapporti sociali (è una classe dinamica). Essa ha evocato forze così gigantesche che non riesce più a dominarle per cui il proletariato oppresso non può fare a meno di operare una lotta di classe per superamento del capitalismo. Insiste inoltre sull'internazionalismo della lotta proletaria: "Proletari di tutto il mondo unitevi!"

9. Il capitale

Economia e dialettica

Il Capitale ha il fine di svelare la legge economica del movimento della società moderna. Marx critica l'economia borghese dicendo che non esistano leggi universali dell'economia e che ogni formazione sociale abbia caratteri e leggi storiche specifici. Inoltre M dice che la

società borghese porta in sé stessa delle contraddizioni strutturali che ne minano la solidità. Infine dice che l'economia debba far uso dello schema dialettico della totalità organica. Un'altra caratteristica del metodo di Marx è studiare il capitalismo distinguendone gli elementi di fondo e estraendo da quelli secondari per poi formulare su di esso alcune previsioni. Tuttavia dato il carattere tendenziale delle leggi rilevate esse non vanno confuse con delle profezie. Il capitale risulta quindi una fotografia critica della civiltà capitalistica. La prima parte dell'opera analizza la merce. Una merce è qualcosa che deve poter servire a qualcosa, ossia essere utile. Inoltre deve possedere un valore di scambio che ne garantisca la possibilità di essere scambiata con altre merci. Il valore della merce si basa sull'equazione valore = lavoro. Più lavoro è necessario per produrre una determinata merce piùessa vale. Il valore non si identifica col prezzo però il prezzo ha il valore alla propria base. Per questo Marx contesta il fet
Dettagli
Publisher
A.A. 2008-2009
6 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/03 Filosofia morale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luca d. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scienze Storiche Prof.