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Estratto del documento

àCONTINUA

In America, vi è un gruppo sociale in cui il destino non sembra essere coinvolto nella mobilità sociale: la

classe operaia della fabbrica moderna. Tutti cambiano posizione mentre gli operai sono sempre dentro la

fabbrica, l’unica classe statica dentro il mondo individualistico moderno, il quale vede tutti in mobilità sociale

continua. Problema di tenuta dell’ordine sociale.

Si può osservare la presenza di R nelle descrizioni che T fa della democrazia in America.

T aveva individuato 2 problemi nell’opera di R:

• Problema dell’uguaglianza (cioè carattere non piu eludibile del riconoscimento della sovranità

popolare)

• Problema sovranità del popolo

Tocqueville (in quanto liberale) fa una correzione del modello di Rousseau, il problema specifico di T

TIRANNIDE DELLA MAGGIORNZA. Questo problema viene risolto su un piano complesso,

à

Dopo aver descritto la geografia, la storia del mondo nuovo americano, T si cimenta sull’architettura

istituzionale e quindi affronta il problema dei rami alti dell’edificio statale: T vede come la Costituzione sia al

centro della gerarchia normativa, il piano più elevato delle leggi (legge delle leggi ordinarie, valore superiore).

22 Filosofia Politica | Amy Montero

Lo Stato americano si configura, agli occhi di T, come uno Stato a sovranità popolare democratica limitata

da una Costituzione e quindi è un ordinamento repubblicano. Secondo T, l’impianto della democrazia in

America vede l’incastro di poteri e istituti che compenetrandosi, impediscono abusi, incertezze;

A giudizio di T, la Costituzione, la forma, sebbene molto importanti non racchiudono tutta la politica.

L’impianto analitico di T è una scienza politica complessa e articolata: comprende le forme, gli istituti, ma non

si accontenta di chiudere il discorso analitico sulla politica soltanto sull’elemento istituzionale.

Sul piano istituzionale Tocqueville coglie per primo una questione

quella dell’Amministrazione pubblica che anche se formalmente non rientra nei 3 poteri tradizionali

à

descritti da Montesquieu, agli occhi di T è invece un autentico potere.

L’amministrazione centralizzata costituisce un potere eccedenteà per questo si

sconsiglia di accoppiare elezioni dirette del capo dello stato e dei vertici

dell’esecutivo e centralizzazione della macchina amministrativa

scaturisce da questo un processo politico incontrollabile: l’accentramento di

è

decisione politica e gestione della macchina amministrativa è rischiosa e

incontenibile.

Come evitarle?

Per l’Europa, T, sconsiglia fortemente l’elezione diretta del capo dello Stato, poiché nelle democrazie europee,

l’amministrazione è così forte che è dominata da uno spirito incontrollabile, impenetrabile, se il detentore del

potere politico ha anche il controllo pieno dell’amministrazione, il disastro è prevedibile secondo T, perché il

potere diventerebbe una macchina oppressiva, chiusa senza trasparenza e senza limitazione.

In America questo meccanismo è impedito dal fatto che manca la grande macchina amministrativa e

burocratica e quindi, trattandosi di una repubblica federale, il presidenzialismo in America non ha

controindicazioni, perchè il presidente della repubblica è soltanto un simbolo che non dispone della macchina

come se fosse il proprio strumento personale. Tuttavia, nella stessa America T vede che non basta delimitare

le istituzioni nei propri compiti e attribuzioni formative, T dice che bisogna sempre aggiungere un ulteriore

elemento, perché diversamente da Rousseau, ritiene che il principio di maggioranza non sia una limitazione

della sovranità popolare, ma anzi è il completamento della sovranità

in America in principio di maggioranza e l’elezione di

organismi rappresentativi mostra il primato del popolo in

ogni ambito del potere.

Il principio di maggioranza significa, per T, tutto dipende dal popolo.

à

A giudizio di Tocqueville, le minoranze sono rispettate e la tutela dei loro diritti è contemplata in maniera

significativa perché oltre alle istituzioni bisogna sempre considerare nella politica, il ruolo della cultura e delle

forme ideologiche; lo Stato non è solo macchina, lo Stato è anche ideologia, cultura, sentimento collettivo. Per

comprendere l’assenza in America di autoritarismo politico bisogna ricostruire la cultura politica, civica e il

capitale sociale della storia americana. Questa percezione della rilevanza dei prodotti culturali è molto

importante. In Tocqueville si presenta uno schema di questo tipo:

• parla del teatro,

• della letteratura,

• della poesia;

oggi nessun testo di filosofia politica accompagnerebbe una riflessione sulla democrazia come fa invece T.

Possiamo dire che la “democrazia in America” di T somiglia alla “repubblica” di Platone

anche in Aristotele e Platone la

trattazione sulla politica non si

Tocqueville dice: l’America non ha grande letteratura, grande presenta mai come ritagliata su un

poesia, non ha una produzione letteraria altamente qualitativa, autonomo campo di indagine

non ha grandi filosofi; l’America ha uno spirito pragmatico, specifico.

senza grandi prodotti dell’ingegno.

Il teatro secondo T è quell’espressione culturale che più segna il distacco tra età aristocratica e età

democratica. Il teatro in America segna la condivisione della rappresentazione, in questo ambito non c’è più

distinzione di rango, ma c’è una certa compenetrazione che è giustifica dalla forma teatrale, la quale è più

aperta al momento del parlato e quindi del linguaggio quotidiano; non è la grande letteratura che bisogna

23

Filosofia Politica | Amy Montero

leggere, ma è una messa in scena in cui prevale il parlato. Inoltre, proprio la diffusione della forma teatrale,

mostra una cosa tipica dei sistemi politici democratici: la DISINTERMEDIAZIONE nel teatro ognuno non

à

soltanto si confonde con l’altro senza più gerarchie, ognuno è in grado di dire qualcosaà tipico della

democrazia (e nel teatro) è il tendenziale superamento dell’elemento di mediazione, il pubblico guarda la

rappresentazione e non si cura di quello che hanno scritto gli esperti, non c’è più bisogno di confidare in una

recensione perché ognuno è in grado di fornire un giudizio attendibile di ciò che ha visto.

Un altro livello che T analizza è il ruolo che Rousseau aveva chiamato della “Religione civile”, cioè il ruolo

della confessione religiosa entro sistemi democratici.

≠ quadro europeo, l’America si caratterizza, secondo T, dalla forte integrazione di spirito di religione e di spirito

di libertà dovuta a circostanze storiche e T rimarca in ruolo originario del puritanesimo.

à Prima la religione in America era un fatto coercitivo (era un reato penale non

andare a messa la domenica) che sprigionava ondate di repressione; poi pian

piano si scongela e il fattore religioso rinuncia al controllo coercitivo e diventa

senso comune cioè religione civile.

In America, dice T, lentamente la religione si privatizza e perde ogni ambizione ad ispirare la legislazione. I

simboli religiosi vengono vietati in luoghi pubblici perché sono incompatibili con una repubblica multiculturale

e multiconfessionaleà il multiculturalismo sconsiglia di adottare simboli e farne l’emblema della repubblica

nel suo complesso.

Questa de sacralizzazione del politico è un elemento fondamentale: grazie alla rinuncia all’accoppiata di

sacro e potere, la religione americana diventa politicamente incisivaà paradosso: la religione acquisisce un

ruolo pubblico che non dipende dalla coercizione statale ma dipende dal fatto che la religione diventa

coscienza individuale condivisa.

Scrive T che il moderno è l’insieme di Cartesio, Lutero, Volterre e questi sono i fondamenti del moderno: il

razionalismo, la forma protestante, l’illuminismo di Volterre, ma questo fondamento del moderno, agli occhi

di T, è pericoloso se non si accompagna ad un elemento di correzione, cioè bisogna correggere la tendenza

della filosofia moderna verso la secolarizzazione integrale.

• Come la religione si autolimita e rinuncia alla sovranità. La religione è ciò che consente all’età

democratica di non vivere soltanto di desideri e interessi economici; ma l’interesse economico viene

raffreddato dallo spirito religioso questa è la funzione pubblica del momento religioso

à

• Sul versante filosofico culturale: il dubbio fonda la modernità, è la radice delle scoperte, della scienza,

però un conto è se si esercita nelle discipline scientifiche, altro conto è se questo dubbio pervade

anche lo spazio pubblico collettivo.

A giudizio di T, lo spazio pubblico collettivo verrebbe dissolto dalla forza del dubbio e quindi ad un certo punto

al dubbio bisogna porre un limite: dubitare di tutto è sconsigliato.

Secondo Tocqueville la società democratica può essere descritta in questa immagine: il denaro + l’incerto

(riguardo la vita e l’esistenza). Il denaro è al centro dei sistemi democratici, diventa il mediatore universale.

La modernità è fragile perché il denaro, che sembra

un bene indistruttibile, in realtà ha una debolezza:

non crea legami, ma sprigiona un’ottica altamente

competitiva. Il denaro non può fondare la società.

La società va tenuta insieme grazie a un investimento esterno che è il cielo, Il ruolo prezioso del sacro e del

religioso consiste in questo: guardare in alto, verso il cielo e quindi dentro sé stesso per procurarsi la salvezza

dopo la decomposizione del corpo. Il precetto ideologico dell’anima immortale è salvifico rispetto al nichilismo.

Cielo e denaro solo gli elementi che salvano il sistema democratico. Il denaro spezza e l’anima ricompone

attraverso la critica del dubbio radicale: T è ateo però riconosce che la società democratica di massa non può

prescindere da queste componenti spirituali.

Il principio di uguaglianza sprigiona il desiderio smisurato di prevalere e affermarsi sopra gli altri soggettià

qui emerge cosa sia per T l’uguaglianza: è l’eguale capacità di agire e di affermarsi nelle relazioni

intersoggettiva. Dunque, l’uguaglianza significa COMPETIZIONE DI TUTTI CONTRO TUTTI.

Accanto a questo meccanismo competitivo, per T l’uguaglianza è la solitudine assoluta. Per questo il sacro

è indispensabile.

24 Filosofia Politica | Amy Montero

Oltre la religione, esistono

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A.A. 2018-2019
46 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/01 Filosofia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher amy.montero di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia e scienza politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Prospero Michele.