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Schmitt: ogni sovranità statale è soggetto di apprensione violenta, concorrente degli altri
stati → carattere hobbesiano di tale autorità: equidistante dagli uomini
soluzione inesplorata (verità del problema): nella vita istintiva (lasciata a Freud)
• motivi della guerra:
• - passioni fredde: mondo degli interessi di coloro che trovano nella guerra la fonte del
profitto → sete di potere classe dominante → rifiuta la soluzione esteriore → trasformano
l'egoismo in ideologia condivisa (manipolazione dei mezzi di comunicazione) → tutto ciò
non spiega come intere massesi fanno trascinare
- passioni calde: spingono al piacere della distruzione (psicosi collettiva) → coscienza
dell'odio
come si può correggere l'evoluzione psichica? → domanda rivolta a Freud, analista della
• vita istintiva → in grado si suggerire la soluzione al problema
Freud: il cittadino si sente smarrito di fronte alla guerra, che travolge e distrugge tutto (resa più
• crudele dall'evoluzione delle tecniche belliche) → la guerra scopre fragilità, ma finita
l'esperienza del lutto si ricostruisce tutto
delusione per l'incapacità dello stato di neutralizzare l'aggressività, non per gli orrori della
• guerra → essa non è giustificata: è distruzione di pure illusioni
odio razziale: inimicizia causata di forme pulsionali che hanno portato al senso
• dell'identificazione estremo (appartenenza) → inclusioni/esclusioni
considera Einstein l'amico dell'umanità: prende parte ad un destino comune, cerca il bene
• comune; conosce i rischi, ma scommette sull'esistenza del bene comune; si assume il
problema del nemico → Kant: è mosso da un'idea di dovere e responsabilità, sceglie
l'universalismo invece di stare da parte (nemico dell'umanità → free rider)
pace: richiede due soggetti che vogliano la stessa pace e che siano capaci di concluderla
• (ognuno vuole la sua) → finché gli umani si escludono, ci sono tecniche di negoziazione
(l'umanità si minaccia e tutela da sola → ambivalenza)
risposta a Einstein: rapporto tra diritto e violenza
• - violenza: forza aggressiva, non regolata → ambivalenza: gewalt (valere, validità) =
violenza + autorità
- Benjamin: diritto demonicamnete ambiguo: violenza che genera il diritto si trasforma in
esso in forza legittima
- circolo vizioso della violenza: vince chi ha le armi migliori → il nemico si riduce in
schiavo → sentimenti di vendetta
- diritto nasce per porre fine alla mimesi infinita della violenza (monopolizzazione della
violenza)
- cemento della società: coercizione violenta + legami emotivi → diritto era ed è violenza →
il problema della guerra non può risolversi con il diritto (utopia) → tale consapevolezza
neutralizza la delusione
2 tipi di pulsioni fondamentali: amore (unire) e odio (distruggere e uccidere → motivo
• consensiente alla guerra, taciuto) → rafforzamento e conflitto reciproco (complicità rivale)
→ ambivalenza emotiva: affermazione di un valore, attraverso la sua negazione → parallelo
con l'invidia: vogliamo cose di altri, solo perché ce l'hanno gli altri → invidia come modello
della guerra: chi fa la guerra, crede di farlo per un giusto motivo, se lo fanno gli altri è
ingiustizia
la guerra come soluzione alla guerra → pharmakon → non si uscirà mai dal circuito
• tale rivalità va risolta dentro se stessi (auto-osservazione) → coltivando l'amore (difficile
• attuazione) o allargando il senso di solidarietà (ogni senso di appartenenza include
escludendo) → se tali modelli culturali non vengono insegnati dai governanti, non diventano
prassi
indignazione per la guerra ancora possibile → sentimento estetico e morale (deriva
• dall'interiorizzazione del modello di civiltà) → siamo pacifisti perché riusciamo ancora ad
indignarci (civilizzati)→ pacifismo estetico → speranza effetto palla di neve →
proposta modello di pacifismo debole: non risponde bellicamente, evita la mimesi della
• violenza → scommette sulla pace
- Gandhi: assume i rischi di delusione della non violenza → scommette che il nemico non
continui la violenza (che sia diverso) → mostra un codice diverso dalla violenza
silenziosamente senza prescriverlo
- Canetti: inganno della violenza operato dai parlamenti moderni → fanno la guerra senza
farla → sostituiscono le parole alle armi → il gioco dell'inganno dura finché è un inganno
Processo costituente europeo
l'UE tutela i diritti fondamentali → necessita di una Carta dei diritti fondamentali →
• processo costituente (di autocomprensione normativa)
Grimm: l'Europa non ha bisogno di una costituzione, ha già un'unificazione economica →
• deve solo migliorare le sue istituzioni
- costituzione è il risultato di una comunità che condivide nascita, storia, lingua, cultura
(ethnos) → un popolo unitario → senza popolo non c'è costituzione
- in Europa non c'è un ethnos → i trattati regolano rapporti tra stati, mantenendo le diversità
→ diversità non consentono di parlare di ethnos
- atteggiamento scettico: concezione di “stato europeo” come grande nazione con stesse
caratteristiche e procedure di ogni stato → stato europeo va ottenuto solo con un lavoro di
ingegneria politico-istituzionale: concetti politici fondamentali statali vanno trasferiti a
livello sovranazionale
tale ragionamento comporterebbe logica dell'inimicizia (sommatoria degli egoismi) →
• costituzione giustificata dalla presenza del nemico → stati come fratelli nemici
l'Europa deve pensarsi in chiave di inedito: sfera politica pubblica dove diversità sono
• considerate risorse, invece che ostacoli
nodi irrisolti:
• - esistenza legge fondamentale come ragione artificiale: diritto limita e giustifica insieme il
potere sovrano → identificarsi in essa, al di là dell'appartenenza (demos)
- esistenza di diritti individuali indipendenti → paradosso dei diritti umani
Ethno, demos
tradizione stati europei: costituzione intorno ai poteri → diritti dei cittadini solo attraverso
• privilegi del potere → mai lo stato era giustificato dai diritti fondamentali
diritti fondamentali: accomunano → si gode la vita solo se contemporaneamente ne godono
• tutti gli altri → realizzano condivisione, non esclusività
sfera pubblica europea è comunicazione condivisa: ogni differenza è condizione del senso
• comune
se europa trova il suo demos nei diritti fondamentali → costituzione sta già nella Carta dei
• diritti fondamentali
- atteggiamenti miopi: spazio retorico → non c'è costituzione senza stato (binomio
stato/costituzione) → costituzione senza sovranità → potere è fondamento della democrazia
→
- grandi dichiarazioni universali realizzano comunità reali, non immaginarie (binomio
stato/comunità) → può esistere comunità senza stato
se europa trova il suo demos nei diritti fondamentali → corti europee sono espressione di
• democrazia → tali corti perdono potere (basate su rappresentanza dei giudici nazionali)
linguaggio della Carta dei diritti fondamentali → soft: libertà, riconoscimento, non divieti o
• sanzioni → si vuole condividere un demos, non un ethnos
L'identità e la sua carta
teologia dell'identità: ossessione di uno stato di avere un ethnos
• identità europa nasce dalla inimicizia: necessità di difendere uno stato minacciato, in una
• civiltà più grande → premio di una singolarità, ma prezzo di una separazione (conflitti
interni)
riconoscersi in un'identità libera dall'ethnos (demos) → scommettere sul bene pubblico
•
Maestro del linguaggio
Blanchot: Pour l'amitié
sciena giudiziaria: Blanchot interrogato dal giudice → giudice detta al cancelliere le sue
• parole → Blanchot si oppone: le sue parole verrebbero svalorizzate e trasformate nel
linguaggio del giudice → potere di aggiudicazione (dire l'ultima parola) → giudice traduce
le parole secondo le regole processuali (linguaggio più solenne, definitivo → tradisce la
spontaneità) → potere di governare il linguaggio
Litigiosità
rapporto tra democrazia e giurisdizione: sistema giudiziaro che decide su tutto, con poteri
• discrezionali, poco controllabili → irresponsabile
anomalie sistema:
• - eccessiva giurisdizione
- inflazione delle liti
- inflazione dei rimedi
- rapporto confuso tra stato e giurisdizione
risposta → ceto professionale dei giudici → competenza monopolistica → alternative:
• fedeltà o protesta
esplosione delle liti → attenzione ai rimedi, non alla causa (esogene, endogene) →
• inadeguatezza strutturale nella risoluzione dei conflitti → soluzione giurisdizione minima:
contro giurisdizione onnivora → ridefinire il circuito conflitto/rimedio
Luhmann: paesi non sviluppati non hanno mantalità imprenditoriale → chiedono sempre
• finanziamenti perché non ottengono mai risultati
stessa questione per la giustizia: conflitti aumentano → si chiedono più risorse → logica
• remediale che peggiora l'inflazione (incide sul rimedio, non sulle cause)
Hobbes: conflitti derivano dal desiderio di potere, che non sopporta concorrenza →
• competition, diffidence, glory
epoca moderna: giurisdizione ha funzione di ridurre l'insorgenza delle passioni (gioco di
• competizione rivale, diffidenza e evanescenza della glora) → euristica della paura
soluzione del conflitto dipende da contenuto e modalità del conflitto → esso è causato da
• molti fattori (micro o macro, rottura di un legame)
Simmel: paradosso comunitario del conflitto → la lite separa e avvicina litiganti
sistema sociale a tre: giudice dirime conflitto (nemico o alleato)
• differenza del dissidio: non ha terreno comune, né comunicazione → divide soltanto → è
• incomprensibile (non si può tradurre in qualcosa di comune)
- per neutralizzare il carattere disgregante → principio generale irrilevanza dell'ignoranza
del diritto (diversità diventa qualcosa di compatibile – conflitto)
complicità rivale tra i confliggenti (reciproco antagonismo): attori definiscono la loro
• identità sulla bas