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PROBLEMA PENALE
Il problema penale diventa attualità con l'illuminismo giuridico, in particolare con le opere di Montesquieu, Voltaire, Beccaria e Bentham. Con la rivoluzione francese i rivoluzionari reagiscono alla pratica, diffusa prima e durante l'assolutismo, della giustizia penale del Re esercitata attraverso le lettres de cachet (lettere di sigillo). Il sigillo è quello che chiude concretamente la lettera che contiene l'ordine del Re. Con queste lettere un soggetto viene condannato alla reclusione o alla deportazione senza affrontare il processo. Quindi, concretamente, il sovrano poteva agire senza seguire la legge o in modo contrario ad essa. I rivoluzionari dunque reagiscono a questa giustizia arbitraria del sovrano. Riferimento: Dichiarazione dei diritti dei 1789 Art 7, 8, 9 - Art 7: Il soggetto può essere accusato, arrestato e detenuto solo nei casi previsti dalla legge e nei modi in cui la legge ha prescritto. - Art 8: Tutti devono esserepuniti con una legge stabilita e promulgata prima del reato e legalmente applicata.
• Art 9: Se si giudica indispensabile arrestare il criminale bisogna assicurarsi della sua persona
Si fa dunque tabula rasa dell’assolutismo e di questa giustizia penale arbitraria esercitata dal sovrano.
I problemi sono:
- Quali sono i comportamenti da reprimere
- Chi ha il diritto di punire
- Quali sono le punizioni
- Chi sono concretamente quelli da punire
Questi problemi vengono affrontati nel 700, anche se concretamente chi è il deviante non preoccupa i giuristi e i filosofi illuministi.
ILLUMINISMO GIURIDICO-PENALE
Le teorie importanti dell’illuminismo giuridico-penale sono:
- Teoria utilitaristica: (La vedremo soprattutto in Bentham). Devono essere sanzionate tutte quelle condotte che è utile punire, tenendo conto di alcuni fattori come l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini
- Teoria umanistica: Le pene devono essere umane, devono rispettare la dignità
umana—> Una pena eccessiva sarebbe inumana ma anche inutile
3) Teoria retributiva della pena: La pena deve essere la giusta retribuzione dell’illecito. Deve essere proporzionale alla gravità del reato. Bisogna fare prima la lista dei delitti, dal più grave ai meno gravi, e per ognuno collegarci una sanzione (dalla più grave alla meno grave)
Il ragionamento degli autori è che il deviante poteva scegliere tra bene e male. Ha scelto il male edunque merita la sanzione come restituzione del male commesso.
La funzione della pena è quella di regolare i conti con il passato. E’ stata commessa una colpa che deve essere punita.
• ITALIA: BECCARIA
E’ il giurista più significativo dell’illuminismo giuridico penale
Opera: Dei delitti e delle pene del 1764. Pagina 16 di 32
Beccaria sostiene che ogni crimine è un attentato allo Stato e lo Stato, per difendere i cittadini, deve utilizzare delle pene che hanno la funzione di, appunto,
difesa sociale e di prevenzione del turbamento della pace sociale. Il contratto sociale è alla base dell'autorità dello Stato. Con questo contratto gli uomini conferiscono una porzione delle loro libertà naturali per assicurare l'ordine sociale (reato=attentato all'ordine). Principi della legge penale: - Le leggi penali devono essere poche, chiare, raccolte in un codice e scritte nella lingua popolare. - Devono essere applicabili in modo meccanico. - Non possono essere interpretate. - Devono essere uguali per tutti, non cambiano in base alla personalità del deviante e né in base al suo ceto sociale -> oggettivismo penale. Scala decrescente dei reati: 1) Delitti di lesa maestà: Sono i più gravi. 2) Delitti contro privati: Omicidio, furto. 3) Delitti contro la pubblica tranquillità: Ubriachezza molesta, giochi d'azzardo, disturbo della quiete. Giudice: - Può essere un collegio di molti membri -> diminuire ilpotere del singolo giudice- Il processo deve essere sobrio —> il popolo deve avere paura della legge e non dei giudici- Devono essere controllati da un organo- Non ha il potere di fare diritto ma ha il potere di accertare il fatto. Deve ricercare la verità
Processo:
- Offensivo: Vi è presunzione di colpevolezza
- Informativo: Non vi è presunzione di colpevolezza. Questa viene sostituita con la presunzione d’innocenza
Pena:
- Pena di morte: Non serve per evitare altri reati (omicidio), quindi non ha efficacia deterrente. Il delinquente teme di più l’ergastolo. L’individuo non può inserire nel contratto sociale una clausola nella quale rinuncia alla vita a causa di un comportamento deviante perché la vita è un bene indisponibile. Può essere legittima solo in casi particolari, ad esempio per la sicurezza nazionale.
- Pena corporale: Le confessioni non possono essere utilizzate come prova, perché non veritiere,
essendo ottenute sotto tortura. E’ adatta solo per determinati reati, perché alla violenza bisogna reagire con altrettanta violenza, cioè con la pena corporale (attentato alla vita altrui) —> simmetria formale
3) Ergastolo: E’ la pena più grave
4) Detenzione con o senza lavoro Pagina 17 di 32
5) Confisca di beni
VERRI
Secondo lui la legge è un comando pubblicato dal sovrano e i giudici sono coloro che devono far rispettare questo comando.
Le cause penali non possono essere interpretate, mentre le cause civili si.
Opera: Osservazioni sulla tortura
Verri condanna la tortura. Per lui la tortura è inumana perché, se la vittima è innocente, patisce delle sofferenze non necessarie. Con la tortura si ottengono delle confessioni che non sono veritiere e così l’imputato rinuncia a difendersi (diritto alla difesa=diritto fondamentale dell’uomo).
Riferimento: Processo di Mora e Piazza, appendice dei promessi sposi
—> dimostrazione dell'ignoranza del 600, secolo non illuminato dalla ragione.
• INGHILTERRAHUTCHESON
Secondo lui la pena deve funzionare come minaccia. Attraverso la minaccia della pena il singolo, o l'intera comunità, si distoglie dalle condotte illecite. L'obiettivo è quello di educare, di risocializzazione dei devianti —> funzione negativa e positiva della pena. Si tratta di un vero e proprio recupero alla vita sociale. Bisogna guardare al futuro, e non solo al passato. Bisogna prevenire il reato, prevenire la sicurezza sociale.
Le sanzioni sono l'insieme delle misure adottate dal governo per rafforzare l'osservanza delle leggi:
- Sanzioni positive: Premi, incentivi, esenzioni.
- Sanzioni negative: Carcere, pena di morte. —> no supplizi
Giudice:
È contrario all'idea di un ruolo meccanico dei magistrati. È l'esaminazione del giudice che determina la pena, tenendo conto delle caratteristiche del
delinquente e degli obiettivi di sicurezza sociale.
FIELDING
Fielding si occupa di povertà
Si distinguono 3 tipi di poveri:
- Poveri inabili al lavoro a causa di caratteristiche psichiche e fisiche
- Poveri abili al lavoro e disposti a lavorare —> inseriti in un programma governativo di pieno impiego
- Poveri abili al lavoro ma indisposti a lavorare
La povertà è causa diretta dei reati.- Fielding pensa che bisogna intervenire sulle circostanze che possono indurre i poveri priori a commettere illeciti —> questa terza categoria rientra nella seconda e viene impiegata dal governo a lavorare- I poveri pigri vogliono vivere al di sopra delle loro possibilità quindi il reato per loro è una sorta di ascesa sociale, ma non con l'ambizione della vita sociale, bensì con mezzi e modi illeciti
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La pena ha funzione di prevenzione negativa. Le pene devono essere severe e eseguite rapidamente. La pena di morte non deve essere
Praticata troppo spesso perché senno diventa un'abitudine e non mette più paura. - FRANCIAMONTESQUIEU
Secondo Montesquieu i principi fondamentali di un diritto penale adeguato sono:
- Il testo legislativo deve dire chiaramente quali sono i comportamenti vietati e qual è il catalogo delle pene
- La magistratura deve essere indipendente dal sovrano
- Le sanzioni non devono essere esagerate e neanche troppo frequenti sennò sono inefficaci.
La gente, se abituata a vedere supplizi cruenti, non si spaventa più.
Crimini:
Montesquieu divide i crimini in quattro classi:
- Contro la religione -> pena religiosa
- Contro i costumi -> privazione della comunità
- Contro la tranquillità -> prigione, esilio
- Contro la sicurezza dei cittadini -> supplizi
Leggi penali in base alle forme di governo:
- Repubblica: Deve esserci una legge penale precostituita al giudizio. Deve essere chiara e precisa, da non interpretare.
L'organo giudicante deve essere collegiale. Le pene sono moderate.
Monarchia: Le leggi penali non devono essere semplici, uniformi, chiare o precise. Le pene non devono essere eccessive e frequenti. Il giudice deve essere indipendente dal monarca.
Dispotismo: Le pene sono estremamente dure. La figura del giudice può coincidere con quella del sovrano. Si applica la tortura. Viene punito anche l'innocente.
Stati moderati: Ci devono essere leggi fisse. Il giudice non può essere titolare del potere esecutivo e legislativo. Non ci sono pene troppo severe. Il legislatore pensa più alla prevenzione che alla punizione. C'è il principio di proporzionalità delle pene (a un reato già grave corrisponde una pena più dura e viceversa). Montesquieu invita il legislatore a fare uso delle pene corporali (che non hanno un limite) e di quelle pecuniarie (che hanno un limite: la confisca di tutti i beni). Non viene utilizzata la
tortura• Stati moderati che hanno per fine la libertà dei cittadini: Le leggi sono precostituite al giudizio e sono fisse. Il giudice deve appartenere allo stesso ceto dell’accusato (garanzia di libertà) e deve essere imparziale. L’accusato ha sempre diritto a difendersi e i suoi familiari non possono testimoniare Religione: La religione porta all’ordine —> funzione sociale Tutte le religioni devono essere tollerate. Non devono andare in conflitto una con l’altra e non devono ostacolare la centralità e la supremazia dello Stato. Pagina 19 di 32 Esprit: Per Montesquieu esiste un diritto naturale che però non è un diritto naturale universale. Ogni popolo, in base alle proprie inclinazioni, ha il proprio diritto di natura. Ciascuna comunità politica cerca di