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• DALL’ORDINE SOV ALL’ORDINE SVO.

28) Commentare le conclusioni di Renzi che afferma: “la formazione

dell’articolo è un tratto innovativo panromanzo”.

1) [ Tutte le lingue romanze hanno l'articolo definito e indefinito, che il latino non possedeva. Si

può dire allora che la formazione dell'articolo è un tratto innovativo panromanzo

(pan=completamente/del tutto). L'articolo stando alle testimonianze in nostro possesso, deve essersi

formato nel suo nucleo essenziale verso il VI secolo, o forse anche prima, ma in uno strato non

documentabile del latino volgare.

Anche il romeno possiede i due articoli comuni a tutto il dominio romanzo, ma mentre quello

indefinito , come nelle altre lingue, è derivato da "unus ", quello definito , derivato come nella

gran parte delle lingue romanze da "ille ", è generalmente posposto al nome (o all'aggettivo) e fuso

con questo (enclitico). Questo articolo posposto è un tratto che, nel complesso delle lingue romanze,

si trova esclusivamente nel romeno.

1. Lingue romanze : articolo preposto al nome.

2. Tranne rumeno : articolo posposto e fuso con questo (enclitico) ] "Manuale di

linguistica e filologia romanza", Renzi)

L'articolo nasce da un uso anaforico (ripetuto) dell'aggettivo dimostrativo.

2) [ A

nche l'articolo come le preposizioni è la grande innovazione dalla transizione del latino alle

lingue romanze. Il latino non aveva gli articoli ma aveva dei deittici cioè dei pronomi o degli

aggettivi dimostrativi come "questo" o "quello". Invece tutte le lingue romanze possiedono l'articolo

definito e indefinito e si può dunque affermare che la formazione dell'articolo è un tratto innovativo

panromanzo (esteso in tutta l'area della Romania). Stando alle testimonianze in nostro possesso

l'articolo deve essersi formato nel suo nucleo essenziale attorno al VI secolo, o forse anche prima

ma in uno strato linguistico non documentabile nel latino volgare.

(*l'itinerarium o peregrinatio Egeriae ad loca sancta)

L'articolo italiano e francese derivano dall'articolo "IL" e da una parte (il francese) abbiamo

l'apocope e dall'altro l'aferesi (italiano). Articolo ricostruito per astrazione. (Articoloidi).

In italiano abbiamo due forme di articoli: L'articolo determinativo (o definito) che indica la

notorietà, cioè l'elemento noto al parlante es. Il signore di ieri, oppure indica la specie es. Il leone è

il re della foresta.

L'articolo indeterminato ha una funzione diversa: indica un elemento di genericità es. Un signore a

cui ho indicato la strada.

Ritroviamo gli stessi significati nel latino. L'ARTICOLO DEFINITO "il" deriva infatti dal

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dimostrativo "ille" che veniva impiegato per indicare un elemento noto, invece l'ARTICOLO

INDEFINITO deriva dal numerale "unus" che aveva anche il senso di "un tale" e poteva essere

sostituito da "cuidam". Conservava dunque un senso di indeterminatezza.

Il nostro articolo definito emerge secondo gli studiosi dall'aggettivo dimostrativo "il" nel suo uso

anaforico, cioè ripetuto e indicante qualcosa di noto. ] Appunti.

3) [ ARTICOLO : L’articolo costituisce l’unica nuova parte del discorso aggiunta a quelle già

esistenti in latino e sviluppatasi intorno al VI secolo (ma con evidenti tracce precedenti).

È questo uno degli elementi per cui le lingue romanze formano assieme ad altre lingue kentum

dell’Europa occidentale (germaniche) una sorta di lega linguistica in cui spicca la concomitanza

cronologica nella perdita della declinazione e nello sviluppo di articoli, ausiliari, forme progressive.

Tutte le lingue romanze tranne sardo e alcuni dialetti catalani formano l’articolo a partire dal

dimostrativo latino che significava “quello” (cfr. lingue germ. con das/dieses, the/this): il valore

semantico originario si affievolisce e l’elemento diviene solo un marcatore di noto/non noto.

Il dimostrativo utilizzato per creare l’articolo determinativo è ille, eventualmente secondo una

declinazione di tipo pronominale (quella del relativo qui) visibile anche nei nuovi pronomi

personali romanzi di terza persona:

Nom. ille ma anche illi cfr. sp. el, afr. li

Gen. illius -

Dat. illi ma anche illui

Acc. illum ma illu cfr. afr. le, lou, it. l,

lo

Abl. illo -

Nom. illi cfr. afr. li, it. i, li (> gli)

Gen. illorum

Dat. illis

Acc. illos cfr. sp. los, afr. les

Abl. illis

Nom. illa cfr. afr. la

Gen. illius -

Dat. illi ma anche illaei

Acc. illam ma illa cfr. it. fr. sp. la

Abl. illo -

Nom. illae ma anche illas? cfr. it. le, ma afr. les

Gen. illarum

Dat. illis

Acc. illas cfr. sp. las, afr. les

Abl. illis 26

Il sardo e alcuni dialetti catalani usano il dimostrativo ipse per creare l’articolo.

L’articolo determinativo è sempre antiposto al sostantivo, tranne che in rumeno (lega linguistica

balcanica).

Attenzione! L’uso dell’articolo ha subito un’evoluzione ed è tuttora in corso. Se inizialmente era

anteposto solo a quei sostantivi di cui si era già parlato in precedenza o che erano sintatticamente

connessi a qualcosa di già determinato, con il tempo esso è divenuto una parte del discorso

intimamente legata al sostantivo che solo raramente può essere omessa. Il processo è ancora in

corso e gli ambiti d’uso dell’articolo sono ancora in espansione (si pensi ad alcune innovazioni

dell’Italia del Nord in cui l’articolo è anteposto ai nomi di persona).

L’articolo indeterminativo nasce più tardi del determinativo a partire dal numerale unus (allo

stesso modo lo formano le lingue germaniche).

Solo lo spagnolo prevede anche un uso plurale.

Italiano e francese hanno invece sviluppato anche un articolo partitivo. ] Approfondimento dalle

Slide 7a Settimana.

4) [ ARTICOLO PARTITIVO: (Tipico dell'italiano e del francese – non presente nello spagnolo,

portoghese e romeno) Un'altra innovazione che interessa la zona gallo-romanza e le varietà italiane

settentrionali, ma che questa volta si estende anche al toscano e quindi all'italiano letterario,

riguardo l'uso del di partitivo accompagnato dall'articolo definito. Questa forma, usata tanto al

nominativo quanto al caso obliquo, vale come forma plurale dell'articolo indefinito.

Anticamente il partitivo era senza articolo, e il francese moderno conserva ancora questa forma

in contesto negativo (es: "Je n'ai pas vu de garço n").

Più frequente del plurale, diffuso anzi in gran parte del dominio romanzo, è

l'uso della preposizione di seguita dall'articolo singolare, con nomi che indicano

materia, e qualche volta anche con nomi astratti (es: "Mangiare del pesce" ; "Avere

della riconoscenza"). ] ("Manuale di linguistica e filologia romanza", Renzi).

5) VEDI 1A DISPENSA ("Manuale di linguistica e filologia romanza", Renzi)

29) Perché si dice che la nascita dell’articolo è documentata nella

Peregrinatio Egeriae ad loca sancta?

1) [ Nel testo del IV Sec. d.C. " l'itinerarium o peregrinatio Egeriae ad loca sancta "* abbiamo il

resoconto di viaggio di una monaca chiamata Egeria nei luoghi dell'antico testamento. Nella frase

che citeremo incontriamo il dimostrativo "ille" che originariamente doveva avere un valore di

aggettivo dimostrativo che invece viene usato per indicare un elemento noto ed ha dunque, secondo

gli studiosi, il valore di un articolo.

" Per valle illa, quam dixi ingens " <-- uso testuale dell'articolo. ] Appunti.

2) [...] Nella "Peregrinatio Egeriae ad loca santa", che è un resoconto di viaggio di una monaca di

nome Egenia in Terra Santa, abbiamo documentata una fase intermedia tra l'aggettivo

dimostrativo e l'articolo definito "la". Questa fase viene definita articoloide .

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Sulla nascita dell'articolo non abbiamo una documentazione sicura, secondo Renzi risale al VI sec

la formazione in area Europea di tale segno linguistico. Mentre in latino esistevano gli aggettivi

dimostrativi ille , illa , illud in italiano tale articolo lo si suppone derivato da uno svuotamento

semantico dell'aggettivo dimostrativo. In altre parole l'aggettivo perde significato, tanto è che che

viene affiancato da altri elementi come i pronomi relativi e la conseguenza è che ille alla fine VI

secolo si trovi trasformato in un articoloide che pur avendo la grafia dell'aggettivo dimostrativo ha

in realtà la funzione dell'articolo romanzo che indica un elemento nato nel passo documentato: illa

ha perso il valore di quella e ha invece assunto valore di la , proprio perchè valle , illa e quam

indicano lo stesso elemento. ] Prof Negri.

30) Spiegare la differenza concettuale fra la lingua latina sintetica e le

lingue romanze analitiche.

1) [ Il LATINO era una LINGUA SINTETICA cioè funzioni sintattiche erano indicate attraverso i

casi (che servivano ad esprimere anche il numero singolare o plurale- ed il genere: maschile,

femminile o neutro) e le desinenze (cioè quei morfemi variabili che aggiunti al tema di un verbo o

di un nome servono a modificare le varie forme del nome o del verbo), mentre le LINGUE

ROMANZE tendono a forme e costruzioni ANALITICHE (esempio più evidente è l'inserimento

dell'uso dell'articolo, o anche delle preposizioni) , sia sul piano nominale che verbale. ] Internet.

2) [ La transizione sul piano strutturale va da un latino lingua sintetica , che manteneva le proprie

informazioni morfologiche, cioè di genere e di numero nella parte desinenziale, alle lingue

romanze analitiche che sciolgono dunque le informazioni in varie parti morfologiche assenti nella

lingua

latina. Il complesso sistema delle declinazioni, ciascuna delle quali con sei casi al singolare e sei al

plurale, non lasciano traccia nelle lingue romanze con la parziale eccezione del rumeno. Le lingue

romanze comunicano le informazioni di tipo sintattico con mezzi diversi esterni alla struttura delle

parole, ad esempio con l'uso degli articoli assenti nel latino e con quello delle preposizioni molto

scarse nel latino. Le declinazioni da sei passano a due nel francese antico e via via anche i casi, dai

sei che sono, passeranno soltanto al caso nominativo e ad un secondo caso detto caso obliquo che

racchiuderà in sé il complemento oggetto e tutti gli altri casi. Quindi il primo effetto della

transizione dal latino alle lingue romanze è la disgregazione e la perdita della flessione nominale .

Il sistema latino dava le informazioni in modo sintetico. Diventerà Pietro(?) Maria ama (caduta di

desinenze). La lingua analiti

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
64 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/09 Filologia e linguistica romanza

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AndriConti94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia romanza I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Negri Antonella.