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Il ciclo narrativo e l'utilizzo dei prequel nel racconto di storie di eroi
Si parla di cicli perché quando muore l'eroe è un problema. Con quello che Frappier ha detto definendo: "i figli hanno generato i padri", l'unica maniera per sfruttare un eroe morto è il prequel. Se l'eroe è ancora vivo puoi fare anche un sequel, ma se l'eroe è morto devi andare indietro, quindi raccontare tutto quello che è successo prima della sua morte e quando hai finito dovrai raccontare la storia di mamma e papà, e ancora prima la storia dei nonni, e così via. Più le chansons de geste sono recenti più raccontano storie indietro nel tempo. Prendiamo il caso di Roland, che muore prestissimo. Quindi narrativamente è inutile, allora torniamo indietro e raccontiamo come lui abbia trovato modo di entrare in possesso del cavallo, della spada e del corno. E questo avviene nella Canzone di Aspromonte c'erano dei crociati che dovevano imbarcarsi per la Terra Santa (1200) e a causa del...
mal tempo non potevano partire, quindi bisognava che rimanessero buoni. Proprio per questo è stata composta la Chanson d'Aspromont e lì si racconta come Roland ad un duello che sembrasse non finire mai, alla fine Roland riconosce il valore dell'avversario e gli dona la spada e il corno. Ma si torna ancora indietro e si racconta l'infanzia di Roland, e poi ancora indietro fino ad arrivare con il ciclo di Carlo a Berthe au Grand Pied, dove si racconta della mamma di Carlo Magno, la quale era stata sostituita nel letto nunziale da un'impostora per diventare lei la regina e viene riconosciuta dal marito proprio per questa particolarità di avere i piedi grandi, poi c'è la storia di Magnette. Nel caso del ciclo di Guglielmo, eroe così meraviglioso che non lo fanno morire. Guglielmo ha un antenato storico, duca dell'area di Barcellona, il quale fu storicamente un prode e fondò il convento a Gellona dove egli andò a
vivere.Le 5 chansons principali che raccontano la storia di Guglielmo
Nella prima c'è Ludovico il Pio, ancora fanciullo, che deve essere comunque incoronato re. Guillaume statornando da Roma, che era stata invasa dai musulmani.Torna a Parigi e un dignitario sta cercando di raggirare un giovanissimo sovrano, cioè cerca di imporsi cometutore. Quando entra nella reggia Guillaume vede che questo voleva imporsi come tutore e sta per fare ilgesto di mettere la corona sulla testa di Ludovico il Pio. A questo punto Guillaume capisce subito tutto, va daquesto, gli toglie la corona e gli spezza il collo. Ludovico diventa sovrano senza avere nessuno che lo comandi,a tutti dona terre e si dimentica di Guglielmo, che se le va a conquistare lui Le Couronnement de Louis,ovvero L'incoronazione di Luigi. Segue la seconda, ma non in ordine cronologico le Charroi de Nîmes (il carriaggio di Nîmes), nella quale siracconta che Guillaume deve andare a conquistare
una terra, ma lo fa in maniera un po' strana perché si travestono da mercanti, nei carri nascondono le armi, ed entrano a Nîmes. Appena entrano con questo sotterfugio tirano fuori le armi e si prendono la città.
Terza chanson la Prise d'Orange: ha appena conquistato Nîmes e si annoia terribilmente. Guarda dalla finestra e intravede Orange e chiede chi ci fosse. A Orange abita un emiro che ha una bellissima moglie. A questo punto Guillaume dice di volere la donna e la città. Attacca Orange, riesce a prendere la città, uccide l'emiro, prende la moglie che si converte, cambiando anche nome perché nella cultura germanica i nomi allitteranti sono segno di un'unione più forte.
La quarta delle chansons del ciclo è la Chanson de Guillaume, che è anche la più antica e su questa sono state costruite le altre andando all'indietro. È una chanson strana perché frutto della cucitura di
Due chansons diverse che potremmo definire la Chanson de Vivien e la Chanson de Rainouard.
Inizia con un esercito saraceno che arriva in quantità enorme ad assalire una terra, ma sono saraceni che non convincono tanto perché se vengono ad assaltare una terra che dovrebbe essere Archamps, in realtà dalla descrizione sembra che non siamo in Camargue, ma siamo nella Gironda e che poi non siano musulmani ma siano normanni. Quindi non si esclude che questa canzone fosse stata fatta con avversari vichinghi e poi questi siano stati mascherati da musulmani.
In questo esercito, il conte mostra subito di essere un codardo, vede il numero degli invasori e non solo scappa, ma se la fa anche addosso. Lì rimane a difendere tutto il nipote più grande di Guillaume, Vivien, il quale combatte contro i nemici e ad un certo punto si accorge che non ce la possono fare. Quindi manda via Gui sul suo cavallo e Vivien continua a combattere fino a morire.
È stata rammendata male.
perché nella seconda parte arriva Gui a cavallo dallo zio. Appena arriva dice che ha fame e gli imbandiscono un ricco tavolo, mangia e poi dice quello che sta succedendo. Allora Guillaume prende tutti i suoi uomini e va in aiuto a Vivien che era già morto. Però, dicevamo che è cucita male perché quando arriva Guillaume in realtà è moribondo. Lui ci si avvicina, lo comunica con una foglia e Vivien muore. Guillaume però non ce la fa, sono troppi. Allora ritorna a Orange, a palazzo, e Gui gli dice di tutto. Allora va a chiedere aiuto al re e riesce a ritornare indietro con i rinforzi, in mezzo ai quali c'era un personaggio strano: Rainouard, un uomo enorme che veniva tenuto come garzone in cucina, che era stato fatto schiavo in un'incursione. Però non essendo un cavaliere non ha una spada, ma porta una mazza. Riescono finalmente a sconfiggere e ricacciare indietro gli invasori, salvo che poi Guillaume scopre che Rainouard
Era il fratello della moglie Guibord. Ultima delle chansons che riguardano direttamente Guillaume è le Moniage Guillaume. Ormai rimasto vedovo, senza la sua sposa si sente perduto cosicché Guillaume decide di entrare in convento. Ovviamente il priore non vuole. Alla fine contrattano un po' e gli dice che non potrà più usare le armi, a meno che - eccezione - non gli tirino giù i pantaloni. Un giorno arrivano i predoni e lui fa di tutto per farsi trare giù i pantaloni, per poter finalmente riprendere la spada.
Tutte le chanson de geste in antico francese sono 70. Il ciclo di Guillaume è il più esteso, circa 15 totali.
Un carattere diverso lo ha il ciclo dei vassalli ribellati e ribelli: Gormont e Isenbart racconta la storia di un vassallo, Isenbart, il quale subisce un affronto da parte del suo sovrano e non solo si ribella al suo sovrano, passa alla schiera nemica, al servizio di re Gormont e rinnega la religione cristiana. Gormont
Sembra in tutto e per tutto un vichingo e la storia che sta alla base di questa chanson è vera e fa riferimento alle invasioni vichinghe. Alla fine dello scontro muore Gourmont, muore Isenbart che prima si salva l'anima e anche il re muore per le ferite riportate.
Non è scritta in decasyllabe ma in octosyllabe. E forse è veramente la chanson più antica. Nelle canzoni dei vassalli ribelli, la più terribile è quella di Raoul de Cambrai, e anche questa si basa su una vicenda vera.
Racconta la storia di una giovane vedova con un figlio piccolo Raoul, alla quale il sovrano imporrebbe di trovare un nuovo marito, perché il vassallo deve oggettivamente difendere il proprio territorio. Quindi il suggerimento del re era quello che si risposasse. Si sarebbe risposata, e una volta diventato adulto Raoul avrebbe potuto avere il feudo. Lei dice di no e preferisce entrare in convento.
Il figlio allora viene allevato dal re e il suo feudo viene dato ad un altro.
Quando arriva ad essere diciottenne, va dal re e vuole un feudo. Il sovrano dice che forse è meglio di no e gli danno il feudo di Vermandois. Quindi lui diventa feudatario di un feudo non suo, a sua volta spogliando gli eredi. Uno di questi eredi lo prende come suo aiuto in battaglia. A questo punto si innesca una guerra tra la famiglia di Vermandois, che vorrebbero il loro feudo e Raoul che vuole tenerselo. In mezzo c'è il valletto che fa parte della famiglia ma obiettivamente serve Raoul. La chanson è definita plumbea. Le due famiglie si lasciano andare alle efferatezze senza pari di fronte ad un sovrano che non riesce a fare niente. Addirittura Raoul da fuoco al monastero dove abita la mamma di Bernier, che non può però rompere l'obbligo di servire Raoul. Potrà ribellarsi solo quando ingiustamente viene colpito da Raoul. Da quel momento Bernier diventa l'irriducibile nemico di Raoul. Bernier riesce a uccidere Raoul ma la faida.proseguirà ancora riaccesa da un nipote di Raoul. Le due fazioni infine si scagliano contro re Louis, incapace di mediare diplomaticamente i contrasti tra i suoi vassalli, mettendo a ferro e fuoco la capitale. L'unico vivo rimane lo zio di Raoul sul suo cavallo e decide di abbandonare la cosa. A questo va aggiunto un piccolo gruppo di canzoni le quali hanno caratteri già meno plumbei, più vicini a formule e modelli di tipo romanzesco. Caratteri particolari hanno altre chanson de geste hanno come protagonista la stessa persona, cioè Girart de Vienne o Girart de Roussillon. Anche Girart si riconduce a un personaggio storico. Qui però gli interventi degli autori sono più decisi, e al centro di entrambe le canzoni, che sono molto diverse tra loro, c'è il tema della sposa cambiata. In entrambi il motivo della rivolta non deriva da un affronto di tipo feudale ma da un affronto di tipo personale. Il Girart de Roussillon nonè scritta propriamente in langue d’oïl ma è l’unica ad essere scritta in franco-provenzale. Il Girart de Roussillon è definito come iniziare come un romanzo e finire come un racconto agiografico racconto di una vita di un santo perché il protagonista si ritirerà assieme alla moglie nella foresta delle Ardenne dove fonderà il monastero di Vèzelay.
Il Cantar de Mio Cid è il solo poema epico da area iberica in periodo medievale. In questo caso il personaggio, il Cid, è Rodrigo Díaz, di cui abbiamo tutto.
Cid termine arabo per indicare una persona di grande rispetto, a cui si deve un grande rispetto. E quindi, già questo fa vedere come ci troviamo in un ambito, quello iberico, dove il contatto con il mondo islamico è stretto.
È diviso in tre cantari: Destrierro, Cantar de las bodas, Cantar de la afrenta de Corpes.
Il Cid è forse il solo personaggio epico che
è circondato da donne. Ha un gran ruolo la sua sposa, Donna Jimena e le sue due figlie. Cosa c'è di vero e cosa c'è di falso? Lui è