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IV. L’EDIZIONE
varianti neutre o adiafore o indifferenti: sono lezioni diverse tutte plausibili
Metodo del Lachmann
Recensione: -censimento di tutti i testimoni dell’opera che si vuole studiare
-i testimoni segnalati sono sia quelli noti, sia quelli irreperibili che potrebbero un
giorno essere scoperti
-nel caso di codici miscellanei è bene analizzare anche i testi che esulano
dall’interesse di studio
Collazione: -messa a confronto del testo dei vari testimoni
testo di collazione: il testo di riferimento rispetto al quale si stabiliscono
convergenze e divergenze
Rapporti fra i testimoni:
eliminatio codicum descriptorum: in genere le stampe consentono ampie
eliminazioni, preso in considerazione la prima
edizione, si possono eliminare le copie a patto
che non vi siano differenze notevoli
errore separativo: caratteristiche tali che un copista non avrebbe potuto
correggerlo; perciò un testimone che ne sia privo non sarà
copia di quello che lo presenta
errore congiuntivo: tale che pare improbabile che copisti differenti lo abbiano
prodotto per loro conto, è monogenetico
-l’analisi è più sicura quanto più alto è il numero degli errori
trovati
archetipo: -copia non conservata, guastata da almeno un errore congiuntivo, alla quale risale
tutta la tradizione
-si designa con x o ω
stemma codicum: -rappresentazione schematica e semplificata dei rapporti genealogici salienti
per valutare le diverse testimonianze
scelte meccaniche: -recensione chiusa: nel caso sia possibile operare scelte meccaniche
-legge della maggioranza dei discendenti immediati all’interno di ciascun
raggruppamento (vs. lectio singularis)
=eliminatio lectionum singularium
scelte non meccaniche: -norma dell’usus scribendi
-norma della lectio difficilior (derivata dalla tradizione o congetturale)
contaminazione: se il copista ha attinto lezioni da più di un codice
editio variorum: collettore di varianti
Emendatio: -processo congetturale che vuole correggere gli errori rinvenuti nei codici
-obelus o crux desperationis
Apparato negativo: sono riportati solo i testimoni che presentano lezione divergente rispetto
quella accettata nel testo critico
Apparato positivo: indica anche i testimoni della lezione accettata
-gli apparati rigorosamente positivi sono rari, nel più dei casi si ricorre a
forme miste
Apparato diacronico: -dà ragione della tradizione del testo
Apparato sincronico: -riferisce le varianti d’autore
genetico
evolutivo
Edizione dato un unico testimone:
Edizione diplomatica: -nella seconda metà del XVII sec. nasce una disciplina che vuole
indagare l’autenticità dei testi medievali fra cui i Res diplomatica
-riproduce il testo nella maniera più precisa possibile
-l’edizione diplomatica cartacea ha smesso di essere in uso
soppiantata dai mezzi digitali
-tra edizione interpretativa ed edizione critica spesso la differenza è piuttosto labile
Edizione interpretativa:
Edizione critica
Edizione dato l’originale
redazioni: quando è sensato un confronto globale
stesure: quando è possibile un confronto sistematico
V. FILOLOGIA D’AUTORE
-Valery ha osservato che un’opera non viene mai conclusa ma abbandonata troncandone in un punto
arbitrario l’evoluzione teoricamente continua
-spesso gli autori non fidandosi di mandare il proprio autografo in tipografia lo davano da copiare a
a copisti o dattilografi (in epoca più moderna) di professione
-in epoca moderna accade sempre più di frequente che vengano conservati i materiali di
elaborazione; fra Otto e Novecento si è diffusa la norma di costituire archivi privati contenenti tutta
la documentazione relativa agli autori
-tali documenti vanno studiati sia in loro stessi che in relazione alle opere cui sono legati
ex. -liste di proverbi preparatorie ai Malavoglia
-Estratti dalle grida in vista dei Promessi Sposi
-l’archivio di Madame Bovary è consultabile online
-autori che non volevano rendere pubblica la fase redazionale hanno distrutto i propri
appunti (ex. Novelle per un anno di Pirandello), altri invece li hanno ordinati in archivi (Le
Odi barbare di Carducci)
-si assiste ad una progressiva affermazione della nozione di autore e di proprietà:
Convenzione del 1793: “declaration de droits du genie”
-in Italia dopo l’unità scoppiò un caso Manzoni, la filologia si interessò a mettere a punto un
raffronto sistematico fra le varie redazioni dei Promessi Sposi
-questo nuovo tipo di filologia assurge ad un valido statuto scientifico con:
Frammenti autografi dell’Orlando Furioso - Giacomo Debenedetti
(il lavoro di Debenedetti poi perfezionato da Segre porta all’esemplare edizione critica
dell’Orlando Furioso)
Canti - Moroncini
-molte sono le opere che non sono state licenziate dall’autore
-gli ultimi libri della Reserche di Proust furono pubblicati postumi
-Kafka prima di morire chiese che i propri romanzi fossero distrutti, vennero invece
pubblicati postumi dall’amico Max Brod
-Fernando Pessoa è morto lasciando la sua opera quasi totalmente inedita
-caso particolare è costituito da quelle opere non scritte dagli autori, ma dette e redatte in seguito
sulla base di testimonianze (ex. Cours de linguistique generel di De Saussure)
avantesto: -insieme dei documenti prodotti nel processo di stesura di un’opera
-concetto sviluppato dalla filologia francese
-è costituito da: -materiali direttamente rapportabili al testo
-materiali non direttamente legati al testo
Edizione genetica francese: -consiste nell’edizione integrale di tutto l’avantesto
-nel caso di stesure differenti è preferibile trattare e studiare le versioni
in quanto testi autonomi
-spesso è utile la presenza anche di un facsimile dei testi la cui lettura
è particolarmente complessa; a questo problema cerca di rispondere
l’edizione diplomatica
-le edizioni genetiche hanno generalmente una mole atlantica, con
conseguenti problemi di costo e di agibilità
Edizione genetica italiana: -si distingue da quella francese per la presenza di una più chiara
subordinazione dell’avantesto rispetto al testo
varianti realizzate: -le si designa come varianti
-si possono distinguere a seconda del tipo di realizzazione:
aggiunta, sostituzione, permutazione, soppressione
-si possono distinguere a seconda del punto temporale di realizzazione:
immediate
tardive -l’individuazione erronea fra varianti immediate e tardive può portare
ad un errore nella determinazione delle fasi elaborative
-dal punto di vista del senso: sostanziali
formali
varianti non realizzate: -le si indica come varianti alternative
-vi può essere il caso di varianti sincrone
strati di varianti: -si determinano in base a: caratteristiche materiali
arco cronologico
dipendenza da un medesimo progetto
fasi elaborative: -per lo più si riscontra un solo strato di varianti all’interno del quale si devono
individuare le fasi elaborative
Rappresentazione in colonna: -tipo di rappresentazione sinottica
-è particolarmente economica per testi in versi, poiché in
genere i versi non superaro la misura di una riga
Rappresentazione scalare
Rappresentazione lineare: -viene comunemente detta edizione critica
-continua (cioè integrale) = edizione diplomatica
-discontinua (parziale)
Ausgabe letzer Hand: -tradizionalmente si è spesso ritenuta preferibile la scelta dell’ultima
volontà dell’autore
-più di recente si affermato il principio della pari dignità delle diverse
redazioni di un’opera
-anzi diverse ragioni fanno propendere per un’importanza particolare della
prima redazione: -è il risultato del primo slancio creativo dell’autore
-la redazione della prima stampa dà la possibilità di
dare ragione di tutta l’evoluzione successiva subita dal
testo
-è testimone importante di una volontà d’autore
particolarmente meditata
tesi di Walter Wilson Greg: -in caso di mancanza dell’originale si sceglie la stampa più antica,
perché verosimilmente deve essere quella più vicina all’originale
-al testo-base ci si attiene per gli accidentali
-per i sostanziali invece si possono adottare lezioni diverse da quelle
presenti nel testo base
edizione critica: strumento di lavoro, fondata su un’ipotesi, per servire al riconoscimento di un
situazione storica
ESEMPI DI EDIZIONE
Ariosto: frammenti autografi dell’Orlando Furioso
Debenedetti, Frammenti autografi dell’Orlando Furioso:
-edizione autonoma dell’avantesto: non ed. diplomatica ma interpretativa
-motivazioni: -non si devono porre sullo stesso piano lezioni pubblicate (dimensione di durata
temporale e pubblica) e lezioni effimere che vissero solo per l’autore
-non sarebbe possibile rappresentare adeguatamente la complessità delle correzioni
in un apparato dedicato alla spiegazione di una edizione normale
Alfieri: Misogallo
-italianista Clemente Mazzotta
-opta per un potenziamento dell’edizione diplomatica attraverso un codice di segni
-il codice è particolarmente complesso da ricordare anche agli specialisti, perciò la tavola di
decodificazione dei segni e dei diacritici è stata riprodotta su un foglio volante che il lettore può
affiancare di volta in volta alla pagina da studiare
Foscolo: Sesto Tomo dell’Io
-grecista Vincenzo di Benedetto
-titolo d’autore per un abbozzo di romanzo a cui Foscolo lavorò fra il 1799 e il 1801
-attraverso l’uso delle parentesi di Benedetto cerca di dare il maggior numero di informazioni in
linea
-la lettura diventa faticosa, e distratti dai segni è difficile farsi l’idea della forma definitiva
dell’enunciato
Manzoni: Il conte di Carmagnola
-pubblicato per la prima volta nel 1820 presso Vincenzio Ferrario
1+2
-inizia: 1816 - atto I - II, scena terza (A )
2
-riscrive l’atto II (A )
-allestisce un secondo manoscritto che contiene atto I (rimaneggiato dopo la riscrittura del II atto) e
atto II (A)
-quindi per correzioni di ampio respiro M. riscrisse parte del testo in bella (A), per correzioni più
1+2 2
piccole lavorò su A e A
-Giovanni Bardazzi presenta due linee di apparato: 1) -tutte le correzioni pertinenti alla stesura di
1+2
A
2) -registra il materiale variantistico giacente su
1+2
A ma forse pertinente alla stesura di A
-dopo l’inizio stentato la stesura della tragedia procede in maniera più spedita per i restanti atti,
Manzoni torna ad utilizzare il primo scartafaccio
-Manzoni trascrive poi in pulito l&r