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TRASMISSIONE DEI TESTI

Stussi cap. III 1

originale = testo autentico che corrisponde alle volontà dell'autore

se si è conservato, può essere giunto in tre forme

  1. originale autografo: manoscritto scritto dall'autore dell'opera; esempio: Decamerone, Boccaccio, Hamilton 90, Biblioteca di Stato di Berlino
  2. originale idiografo: manoscritto realizzato da un copista sotto il diretto ed attento controllo dell'autore; Canzoniere di Petrarca in parte autografo in parte idiografo, perché inizialmente copiato da Giovanni Malpaghini, copista personale dei Petrarca, osservato da vicino nella copiatura (viveva in casa sua), ma poi Malpaghini si licenzia e se ne va; Petrarca non si fida di nessun altro e prosegue da solo la copia in bella, di sua mano
  3. originale a stampa, purché approvata e controllata dall'autore, esempio: edizioni 1516, '21 e '32 dell'Orlando Furioso

dall'originale si ricavano le copie, manoscritte o

a stampanon cadere nell'errore di associare a originale il concetto di unicità: ci sono casi con più originali → filologia d'autorees. Furioso, 3 originali perché 3 edizioni (originale plurimo)es. Il sentiero dei nidi di ragno, Calvino: originale plurimo, 1947 (esordio letterario), e un po' modificato1954, redazione definitiva del 1964lo si può pensare anche come originale in movimento perché l'autore lo modifica continuamentetradizione = insieme dei testimoni, manoscritti o a stampa che trasmettono il testo di una determinataoperaci sono casi in cui la tradizione conserva l'originale, altri in cui ciò non accadedue casi filologici ben diversi• se si conserva, l'edizione critica si fonda sull'originale, non serve lavorare su tutti i testimoniesistenti• se non si conserva, si deve lavorare sulle copie per ricostruire l'orinale; filologo come un giudiceche ascolta i testimoni per

storia della tradizione di un testo.diffusionereale dell'epoca; c'entra anche il caso molte opere della letteratura classica sono perdute, abbiamo solo frammenti o titolo, ma anche alcuni testi italiani sono perduti • canzone di Dante di cui abbiamo solo l'incipit "Tragemi de la mente amor la stiva", citata nel Devulgari eloquentia • Satira di Goldoni, in terza rima, "Il colosso": descrizione statua enorme, ma con citazioni delle ragazze della Pavia bene dell'epoca; la reazione dei cittadini fu causa della sua fuga da Pavia via Ticino • opere giovanili di Pirandello: "La moglie fedele", "Provando la commedia", anni 1871-91 il caso è molto importante; un migliaio di testi duecenteschi ci è noto solo grazie a un solo manoscritto, il Vat. Lat. 3693 EDIZIONE CRITICA DI UN TESTO (senza originale) Stussi cap. IV 1, 1.1, appendice II in filologia classica in genere si lavora su copie, posteriori anche di qualche secolo, ma un testimonetardonon è per forza peggiore: recentiores non deterioresnei primi secoli della nostra letteratura, non trascorre molto tempo tra originale perduto e copie(adesempio, il più antico manoscritto della Commedia è del 1336)prima edizione a stampa dell'Inamoramento dell'Orlando di Boairdo è andata perduta, pur essendo unlibrone di molte pagine (ma almeno un migliaio di esemplari); il primo Furioso del 1516 si conservato insolo quattro esemplarii procedimenti da seguire per l'edizione critica se la tradizione è composta di sole copie sono stati elaboratidalla filologia classica e biblica (lì dove non ci sono mai originali); intorno alla metà del XIX secolo ha presocorpo il metodo di Lachmann, dal nome di colui che razionalizzò un insieme, in parte già esistente, dinozioni e procedimentibisogna conoscere i rapporti intercorsi tra le copie conservate, per sapere quali modiche sono dei copistiil metodo prevedevarie fasi operative
  1. recensio (recensione): accertamento delle dimensioni e della natura della tradizione, facendo censo dei testimoni; più facile per le stampe, che sono di più e meglio individuabili, che per i manoscritti, a volte non catalogati; dare a ciascuno una sigla chiara e sintetica, studio della materialità
  2. collatio (collazione): confronto parola per parola del testo in esame; procedimento lento a cui serve prestare molta attenzione; si sceglie il testo di collazione (un testo tra i testimoni, scelto vicino nel tempo e nello spazio all'autore, rispetto al quale misurare convergenze e divergenze degli altri testi; registrare lezioni diverse, confrontando le trascrizioni diplomatiche; richiede molto tempo per testi con ampia tradizione
  3. non dobbiamo separare dalla collatio l'interpretatio, ossia cercare di distinguere tra lezioni corrette, sospette, erronee
  4. nell'accertare i rapporti tra i testimoni è fondamentale
l’eliminatio codicum descriptorum, ossia non tenereconto delle copie tratte da manoscritti conservatiErroriStussi cap. III 2, 3, 5il filologo deve individuare gli errori; alcuni aiutano a capire i rapporti tra originale e copie, altri no;distinguiamo vari tipi di erroreerrori d’autore: originale è il testo autentico che corrisponde alla volontà dell’autore; potremmo pensareche non ci debbano essere errori, ma nella realtà si verifica che, anche negli autografi, gli autori sbagliano,Boccaccio, che è un copista patologicamente distratto, scrive spesso “amina” per “anima” eccetera; inquesto caso vanno corretti, ma ci sono errori d’autore che non vanno corretti, ma solo segnalati, quandosono legati alla cultura dell’autore o dipendono dai libri che leggeesempio: Machiavelli, lettera, cita una terzina della Commedia, ma uno dei tre versi che riporta è diversodalla lezione originale; in questo caso sideve conservare la citazione errata e segnalare in nota l'errore; perciò dimostra che Machiavelli cita a memoria, senza confrontarsi con il testo. Stussi dice "correggere sarebbe falsificare, in quanto si sostituirebbe a dati storicamente certi, dati astrattamente veri". Esempio: Elegia di Pico Farnese, Montale, da Le occasioni, 1932. Testo misterioso, difficile da decifrare, al v. 38 c'è una parola strana "diaspori"; i critici cimentatisi nell'interpretazione non avevano cercato di interpretare questa parola; ma la questione viene fuori quando si traduce in tedesco questa poesia; il diasporo è un minerale, ma nel contesto il minerale non dà senso alla frase. Che cosa doveva fare il traduttore? Aiuto di un mediatore, Roberto, detto Bobi, Bazlen, che conosceva bene Montale; Montale risponde che i diaspori sono il frutto dei cachi, ma Bazlen obietta che nel vocabolario non è così; Montale chiama Gina Tiossi, fedelissima governante.

fiorentina; diosperi (e nondiaspori) in fiorentino indica il frutto dei cachi; errore di memoria, nelle ultime edizioni la parola è corretta dall'autore stesso (se non fosse successo, non andrebbe corretto, ma solo segnalato in nota)

errori poligenetici: possono essersi prodotti in modo indipendente tra copisti diversi, a prescindere dallo spazio e del tempo; questo tipo di errore non è utile alla comprensione dei rapporti tra copie; errori facili da commettere se si copia con rapidità o a lungo; non sono quindi utili per stabilire relazioni tra

  • aplografia: omissione di lettere identiche e consecutive; filogia al posto di filologia
  • dittografia: ripetizione di parola o di alcune sue lettere; se se ne va al posto di se ne va
  • omissione di segni abbreviativi

l'azione del copista è scomponibile in quattro parti

  1. lettura
  2. memorizzazione
  3. autodettatura
  4. scrittura

gli occhi si spostano velocemente dall'esemplare alla copia →

errori ottici: confusione tra segni similici sono poi errori psicologici: scambi tra parole che iniziano allo stesso modo perché si legge con attenzione solo l'inizio della parola e si prova a indovinare la fine; diagramma al posto di digramma

errori significativi o guida, così detti perché stabiliscono i rapporti tra copie e tra copia e originale; errori monogenetici: ricorrono identici in più copie e hanno caratteri tali da rendere inverosimile l'ipotesi che un copista li abbia compiuti indipendentemente da un altro; lo Stussi riporta come esempio una lacuna di uno stesso verso tra i 14233 della Commedia da parte di due copisti diversi;

sono di due tipi

  1. errore separativo: ha caratteristiche tali che un copista non potrebbe correggerlo per congettura, quindi il testimone che ne è privo non è copia del testimone dove tale errore compare, ma indipendente

questa definizione di Stussi semplifica: cosa sappiamo noi della cultura dei copisti?

ce ne erano di più e meno colti, più e meno attenti, non possiamo definire con certezza la possibilità di correggere l'errore; il problema è stabilire, poi, quali errori sono correggibili se il testimone A ha un errore che non si può correggere per congettura e B ne è privo, B è indipendente da A. congettura = operazione mentale che individua l'errore e lo corregge con la lezione corretta, ce ne sono di automatiche (es. errori di battitura). 2. errore congiuntivo: sovrapponibile a errore monogenetico, ha caratteri tali da far ritenere improbabile che diversi copisti lo abbiano prodotto per proprio conto; i testimoni sono quindi relazionati. gli errori possono avere duplice valenza di congiuntivi e separati. esempi: Rispetto (componimento in ottava rima, versi sdruccioli), Poliziano dedicato a famosa cantante del tempo, trasmesso da dodici testimoni, due hanno una lezione (A), dieci hanno un'altra lezione (B); errore non evidente.

Altrimenti sarebbe correggibile per congetturale.

Dettagli
A.A. 2021-2022
35 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/05 Filologia classica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher zollettedizucchero di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Comboni Andrea.