Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
RADIZIONE DIRETTAT
è costituita da eventuali traduzioni o da citazioni di brani di un’opera all’interno di un’altra opera. Esempio: versi di poeti contemporanei o anteriori a Dante sono da lui citati nel De vulgari eloquentia. È il caso del v. 3 del Contrasto di Cielo d’Alcamo che Dante riporta così: tràgemi d’este fòcora, se t’este a bolontate (‘tirami fuori da questi fuochi, se è tuo volere’) mentre l’unico testimone di tradizione diretta di questo testo (Vaticano latino 3793) attesta per questo verso la lezione: trami d’este fòcora, se t’este a bolontate.
Il Contrasto di Cielo d’Alcamo risulta composto da strofe di cinque versi: i primi tre sono dei doppi settenari (il primo sdruc ciolo e il secondo piano), gli ultimi due sono endecasillabi. Il numero dei testimoni conservati dipende da un intreccio di circostanze che occorre volta a volta valutare.
È bene non dimenticare che manoscritti e stampe superstiti disolito rappresentano solo una parte di quella che fu la diffusione reale dell’opera; inoltre, come è stato sottolineato perle letterature greca e latina, il fatto che la conservazione di un’opera dipenda dalla sopravvivenza di un unicomanoscritto, fa riflettere sul ruolo del caso nella storia.
Traggemi de la mente amorNella letteratura italiana ci sono testi irrimediabilmente perduti, come la canzone dantescala stiva, De vulgari eloquentia Il colossodidi cui ci resta soltanto l’incipit, citato da Dante nel (II ) o al satira CarloXIGoldoni. Anche alcune opere teatrali giovanili di Luigi Pirandello (degli anni 1887-1891) sono andate perdute (restanoLa moglie fedele, Provando la commedia).solo i titoli:Altrettanto sarebbe potuto capitare per molte altre opere, se fosse andato perduto l’unico manoscritto che ce leconserva (ad esempio, il Vaticano latino 3793, della fine del Duecento,
come segue: 1. Utilizzare il tagper separare i paragrafi:
contiene un migliaio di componimenti poetici, lametà dei quali non è altrimenti nota).
Distanza temporale dei testimoni conservati rispetto all’originale perduto .In filologia classica, non essendoci di norma originali conservati, si lavora su copie, le quali rispetto ai tempi dell’autoresono posteriori, nei casi più fortunati, di qualche secolo, spesso di un migliaio d’anni. Per il fatto di essere tardo, unrecentiores nontestimone non è necessariamente un cattivo testimone, ma deve essere esaminato senza pregiudizi (deteriores).
Nei primi secoli della nostra letteratura, tra copie conservate e originale perduto non intercorre, di solito, un grandeCommediaintervallo di tempo. Il più antico manoscritto della è del 1336: non dista quindi molti anni dalla morte diDante (1321).
Ricostruire l’originaleI procedimenti da seguire di fronte a una tradizione costituita solo da copie sono stati elaborati, nella loro ossaturafondamentale,
2. Utilizzare il tag per evidenziare le parole in grassetto:contiene un migliaio di componimenti poetici, lametà dei quali non è altrimenti nota).
Distanza temporale dei testimoni conservati rispetto all’originale perduto .In filologia classica, non essendoci di norma originali conservati, si lavora su copie, le quali rispetto ai tempi dell’autoresono posteriori, nei casi più fortunati, di qualche secolo, spesso di un migliaio d’anni. Per il fatto di essere tardo, unrecentiores nontestimone non è necessariamente un cattivo testimone, ma deve essere esaminato senza pregiudizi (deteriores).
Nei primi secoli della nostra letteratura, tra copie conservate e originale perduto non intercorre, di solito, un grandeCommediaintervallo di tempo. Il più antico manoscritto della è del 1336: non dista quindi molti anni dalla morte diDante (1321).
Ricostruire l’originaleI procedimenti da seguire di fronte a una tradizione costituita solo da copie sono stati elaborati, nella loro ossaturafondamentale,
3. Utilizzare il tag per evidenziare le parole in corsivo:contiene un migliaio di componimenti poetici, lametà dei quali non è altrimenti nota).
Distanza temporale dei testimoni conservati rispetto all’originale perduto .In filologia classica, non essendoci di norma originali conservati, si lavora su copie, le quali rispetto ai tempi dell’autoresono posteriori, nei casi più fortunati, di qualche secolo, spesso di un migliaio d’anni. Per il fatto di essere tardo, unrecentiores nontestimone non è necessariamente un cattivo testimone, ma deve essere esaminato senza pregiudizi (deteriores).
Nei primi secoli della nostra letteratura, tra copie conservate e originale perduto non intercorre, di solito, un grandeCommediaintervallo di tempo. Il più antico manoscritto della è del 1336: non dista quindi molti anni dalla morte diDante (1321).
Ricostruire l’originaleI procedimenti da seguire di fronte a una tradizione costituita solo da copie sono stati elaborati, nella loro ossaturafondamentale,
là dove tale situazione era la regola, a contatto cioè con gli autori greci e latini, con i testi del Vecchio edel Nuovo Testamento. Intorno alla metà del XIX secolo, ha preso corpo il cosiddetto "Metodo del Lachmann", legato al nome (Karl Lachmann) di chi seppe non inventarlo dal nulla, ma organizzare sistematicamente e applicare con rigore un insieme in parte preesistente di nozioni e procedimenti. Per decidere quanto credito dare alle varie testimonianze, occorre sapere quali rapporti sono intercorsi tra le copie conservate, nonché tra loro e l'originale perduto. Solo così si potrà giungere a stabilire in modo non arbitrario cosa risale all'autore e cosa è alterazione introdotta dai copisti. La critica del testo fornisce appunto procedure razionali per arrivare a formulare l'ipotesi più probabile su come era l'originale e su come si è articolata, nelle grandi linee, la sua trasmissione fino.ai testimoni conservati.Recensio: accertamento delle dimensioni e della natura della tradizione che si inizia censendo i testimoni, i quali tramandano per intero o in parte, in modo diretto o indiretto, l'opera di cui si vuole allestire il testo critico. Di fronte a tradizioni affollate di testimoni conviene procedere presto a una siglatura chiara e sintetica. Ciascun testimone deve essere studiato con cura nelle sue caratteristiche materiali e in relazione all'opera tradita.
Conosciuti nella loro individualità i testimoni, si procede con la collatio (collazione), cioè li si mette a confronto parola per parola per quanto riguarda il testo in esame. Si sceglie un punto di riferimento (testo di collazione), rispetto al quale misurare convergenze e divergenze (che vanno registrate). Il confronto deve venire condotto con scrupolosa attenzione. Da questo lavoro, in certa misura meccanico, non deve essere disgiunta l'interpretatio, cioè losforzocontestuale di intendere la lezione di ciascun testimone nella sua peculiarità, e quindi l'uso senza restrizioni di quella capacità di giudizio che consente di distinguere lezioni corrette, sospette, erronee. ERRORI E VARIANTI L'atto manuale della scrittura è soggetto a diverse forme di imperfezione: anche componendo un originale capita di cadere in errori, ma il rischio è maggiore se si sta copiando e soprattutto se si tratta di un testo lungo che produce quindi distrazione e stanchezza. Alcuni errori sono di per sé molto evidenti, hanno cioè manifesti caratteri di errore; altri sono subdoli perché dotate di senso e si inseriscono bene nel contesto. Hanno insomma aria di autenticità che solo il confronto e la divergenza rispetto ad altri testimoni potrebbero mettere in dubbio. Errori poligenetici: l'errore è poligenetico quando potrebbe essersi prodotto indipendentemente presso copisti diversi, in differenti
condizioni di spazio e di tempo. Rientrano in questa categoria gli errori di: polo popolo filogia filologia, aplografia: omissione di lettere identiche e consecutive; es trascrivere per , per➔ splendissimo splendidissimo per se se ne va se ne vadittografia: ripetizione di una parola o di alcune sue lettere; es trascrivere al posto di ,➔ popolo polo al posto di . titulus) omissione di segni abbreviativi (come il➔La qualità della copia è spesso condizionata in modo decisivo dal tipo di scrittura dell'antigrafo, dal rapporto tra lalingua del copista e quella dell'antigrafo, dal rapporto tra la lingua del copista e quella del testo e da elementi imponderabili (condizioni di luce, qualità della penna, forza visiva).
Queste variabili influiscono su un esercizio psicofisico complesso che si divide in:
- lettura
- memorizzazione
- autodettatura
- scrittura
Gli occhi e l'attenzione del copista sono costretti a spostarsi, a intervalli più o meno regolari,
dal piano dell'esemplare aquello della copia. e c t f sErrori ottici; paleografici consistono nella confusione tra segni diversi ma di foggia simile ( , , oppure e ). E'dunque utile avere dimestichezza con scritture di epoche e di ambienti diversi per essere in grado di produrre verosimiliipotesi sulla forma grafica originaria di una parola fraintesa dal copista e restaurare quindi l'esatta lezione.Errori dovuti a interferenze psicologiche sull'atto di lettura: si leggono attentamente solo le prime lettere di unaparola e il resto lo si guarda tirando a indovinare. Scambio tra parole che iniziano nello stesso modo e proseguono intraduzione tradizione diagramma digrammamodo simile; omeoarchia ( al posto di , al posto di ).NOVELLA DI SER CIAPPELLETTOIl cuore di questa novella è costituito da una falsa confessione in punto di morte; ridicolizza uno dei sacramenti.➔ È una novella dove vi è censura ecclesiastica.➔ In questa prima novella non cifu alcun rilevante intervento, vi fu un intervento minimo di poco conto. La cosa importante è che viene lasciata integralmente la parte relativa alla falsa confessione, grazie alla quale questo uomo riesce a morire come santità. Ciappelletto si trova in terra straniera ospite da italiani. Questi due fratelli vanno alla ricerca di un frate perché lo confessi in punto di morte. Il frate crede di aver di fronte una persona vissuta santamente. Alla fine di questa confessione di inezie, che costituisce gran parte del testo della novella, il frate lo assolve ritenendolo santissimo uomo. Nell'edizione di Morghini la novella resta immutata; altra edizione: la rubrica è stata accorciata, manca la parte in cui si diceva che viene ritenuto santo. Nella rassettatura Salviati dove i censori sono intervenuti hanno segnalato il luogo del loro intervento ponendo un asterisco. I fratelli vanno a cercare un frate per l'uomo morente e la confessione èsparita. Togliere le pagine della confessione vuol dire togliere la comicità della novella.➔Per un paio di secoli il Decamerone non venne stampato nella sua integrità, ma solo con censure; a volte si censuravano anche testi che non erano stati inseriti nell'indice. Per esempio nella seconda metà del 500, viene pubblicata la prima edizione a stampa della Vita Nova di Dante (da prosa e versi), prima erano state pubblicate solo le parti in versi. Il curatore che si trovava a lavorare su un testo che nessuno aveva mai inserito nell'indice dei libri, si sente di intervenire su parti del testo con accenni da cui si poteva ricavare la conclusione che la figura di Beatrice poteva venir paragonata a quella di Cristo. Il tipografo si preoccupava che il testo che veniva stampato fosse stampato in una lingua che potesse essere compresa da pubblico di lettori il più diffuso geograficamente possibile. Quando si stampava in volgare vi era attenzione alla lingua incui questo testo era stato proposto. Se era autore toscano i problemi quasi non sussistevano, se si trattava di autore settentrionale o meridionale, bisognava accertarsi prima di stampare il testo, che questo non contenesse forme linguistiche, lessico, morfologia, che impedissero una facile lettura del testo da parte del pubblico più geograficamente diffuso. Nel 400, primi decenni del 500, chi scriveva in volgare, il volgare letterario del 400 è un volgare particolare. TRE FONDAMENTALI COMPONENTI:- il volgare municipale o regionale della città o regione dove l'autore è nato o vissuto – che veniva parlato nella propria città
- latino, chi imparava a scrivere, lo faceva in latino – nel '400 il volgare si trova in una posizione di subordinazione rispetto alla lingua latina
- il toscano, non quello parlato del '400, ma quello letterario appreso leggendo le opere di Dante, Petrarca, Boccaccio – quasi una lingua straniera
Misura variabili, sono presenti negli scrittori di '400/inizio '500. REVISORE o CORRETTORELINGUISTICO figura professionale pr