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CATALOGAZIONE DEI MANOSCRITTI PRESENTI NELLE BIBLIOTECHE D'ITALIA
In diverse biblioteche il catalogo o inventario dei manoscritti a disposizione degli studiosi è a sua volta manoscritto e risale di frequente al XIX secolo. Inoltre, sono cataloghi o inventari che sono stati fatti in modo sommario; un buon catalogo deve recare informazioni ben precise e dettagliate.
I manoscritti sono quelli che si trovano nello stato peggiore. Una buona catalogazione è stata fatta nel 1890 da GIUSEPPE MAZZATINTI fondò un imponente lavoro di catalogazione a stampa dove presentò inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia. Nel 2007 sono stati pubblicati 112 volumi, l'ultimo volume riguardava le biblioteche di Gorizia. Per più di due secoli non sono stati catalogati i manoscritti.
Un grandissimo studioso tedesco di manoscritti è sicuramente l'illustre Paul Oskar Kristeller (1905-1999), egli è uno dei maggiori esponenti dell'umanesimo italiano.
nonche impareggibile scopritoredi manoscritti e assiduo frequentatore di biblioteche. P. O. Kristeller ha avviato un imponentelavoro di catalogazione, nel 1963 ha pubblicato in sei volumi l'iter italicum, è un elenco deimanoscritti non catalogati di carattere umanistico che si trovano nelle biblioteche d'Italia.QUALI CARATTERISTICHE DEVE AVERE UN CATALOGO DI MANOSCRITTI:
Indicazione di ciascun manoscritto riferito al materiale di cui è composto (carta o pergamena)
la sua datazione
le sue misure (altezza x larghezza, in millimetri), del numero di carte che lo compongono, dei testi in esso contenuti
Eventuale presenza di minature
caratteristiche della legatura
Può risultare di frequente che i testi risultino privi di titolo, quindi vengono detti, ANEPIGRAFI o di nome dell'autore detti allora, ADESPOTI, un buon catalogatore deve cercare nei limiti del possibile, ricorrendo a strumenti quali gli INCIPITARI, di identificare i testi anepigrafi e
diattribuire i componimenti adespoti. È opportuno ricordare che sotto una medesima rilegatura può esserci un manoscritto UNITARIO oppure un manoscritto COMPOSITO, ovvero costituito dall'aggregazione di due o più manoscritti che possono essere di natura, epoca ed origine diversa. Warburg institute-Brill: centro fondato da Warburg figlio di una famiglia di banchieri. UTOPIA: non luogo, non sono assegnati a nessun luogo. Si richiede che per ogni manoscritto venga proposta una datazione, poi le misure del manoscritto h x l, numero delle carte che compongono il manoscritto. Importante anche l'indicazione dei fascicoli, bisogna dire anche ciascun fascicolo che cosa rappresenta: quaderno, quaterno o ternione. Indicazione dei testi presenti nel manoscritto. Molto di frequente i testi sono privi di titolo e quindi ANEPIGRAFI e molte volte non sono solo senza titolo ma anche senza il nome dell'autore. INCIPITALI: sono delle raccolte che riportano l'incipit ovvero ilprimo verso con una serie di rime che possono identificare la vita dell'autore. Manoscritto composto, quando questo manoscritto viene legato insieme ad un altro rimanendo ben distinto l'uno dall'altro. COPISTI che a volte hanno nome a volte non si sa chi siano, noi possiamo distinguere i copisti in due categorie di mestiere, vive esercitando la professione di copista, copista di passione sono dei personaggi piuttosto particolari si intendono quelle figure che sentono la necessità di possedere dei testi se li procurano e se li trascrivono da loro stessi. Se lo fanno loro se lo copiano si sentono coinvolti!! Se ne appropriano a tal punto che sentono la necessità di cambiarlo perché se lo sentono loro, possono accorciarlo o allungarlo. Boccaccio è stato il fondatore del culto dantesco, e ha copiato i testi di Dante cambiandone delle parti. IL LIBRO A STAMPA: La stampa a caratteri mobili di metallo è comparsa in Europa intorno alla metà delXV secolo. Questo procedimento fu messo a punto da Johannes Guttenberg, un orafo di Magonza, che inaugurò nel 1456 il primo libro a stampa: una bibbia. Questa tecnica si diffuse in Italia dove Corrado Schweinheim e Arnoldo Panartz da Praga stamparono nel 1465 a Subiaco (Roma) le opere di Lattanzio (scrittore latino cristiano vissuto tra il 240 e il 320 circa).
Archivi e Biblioteche: Sono i luoghi di conservazione di scritture su carta. L'archivio, nasce con l'organizzazione stessa del vivere sociale, delle istituzioni pubbliche e private, politiche e religiose, economiche, scolastiche, ecc. raccoglie il sedimento scritto: di qui archivi di famiglia, di comuni, di stati, di confraternite, di imprese commerciali, caratterizzate dall'assoluto predominio di pezzi unici. Alla biblioteca spetta invece il libro vero e proprio, contenitore di opere letterarie, scientifiche e giuridiche, religiose ecc. prodotte da un attività creativa per lo più individuale, dotate
Di autonomia e autosufficienza. Le biblioteche statali In Italia sono 36, distribuite in modo diseguale, Roma ad esempio ne ha 9. Importante sono anche le Biblioteche private, come ad esempio quella apostolica Vaticana.
Filologia italiana (B) 19/11/2007 Boccaccio, copista dei suoi testi, nel trascrivere la vita nova decide di togliere tutte le parti in prosa che Dante aveva messo per dare spiegazioni. I copisti si trovano davanti al manoscritto di Boccaccio decisero che non era importante trascrivere ciò che c'era nei marigini.
- copista per passione: lo stesso Boccaccio a sua volta diventò vittima perché soprattutto i mercanti che trascrivevano le loro novelle sono molto poco fedeli per quanto la trascrizione dei nomi di persona e dei luoghi;
INCUNABOLI: libri stampati fino al 31- XII - 1500
CINQUECENTINE: libri stampati dal 1 - I - 1501 al 31 - XII - 1600
INCUNABOLI: dal termine latino incunabola, fasce in cui venivano avvolti i neonati, da cui
Si passa al termine di culla, infanzia e neonato. A partire dalla fine del 600 quando viene introdotto per indicare i libri più antichi a stampa.
I libri a stampa presentano molte somiglianze con i libri coevi, si sta proponendo ad un pubblico ristretto. Non esisteva il frontespizio; è una conquista del libro a stampa il FRONTESPIZIO.
Si possono incontrare manoscritti copiati da stampe.
INCUNABOLI E CINQUECENTINI di lusso: espediente di confezionare le tirature su carta e supergamena. Su pergamena veniva meglio e la miniatura poteva essere qualcosa di unico. Si potevano utilizzare le carte colorate di colore turchino, vanno dal 500 fino alla fine del 700.
Stampe popolari di piccole dimensioni che possono contenere ricette, preghiere, cronache, poesie, vite dei santi; all'epoca avevano prezzi contenuti ora nel mercato antiquario hanno prezzi elevatissimi.
Aumenta il numero dei lettori, ma soprattutto si allunga nelle fasce sociali.
Non bisogna ritenere le stampe testimoni meno
importanti dei manoscritti. Le prime stampe possono riprodurre manoscritti che sono stati perduti.- Giorgio Pasquali = RECENTIORES NON DETERIORES, testimoni più recenti non sono automaticamente i peggiori.
CATALOGHI DEI LIBRI ANTICHI E A STAMPA: anche per quanto riguarda le cinquecentine. Esiste un'opera che viene indicata con la sigla IGI = indice generale degli incunaboli delle biblioteche d'Italia; opera scritta in sei volumi che sono stati pubblicati tra il 1943 e il 1981. Ci sono però altre opere molto più accurate; c'è un'iniziativa di descrizione degli incunabili: GW = Gesamkatalog der Wiedendrucke 1925-2000, sono stati pubblicati 10 volumi fino alla lettera H, (la descrizione dell'incunabolo è accuratissima).
Un altro strumento molto importante è il catalogo degli incunabili conservato alla british library, attenzione e cura con cui sono stati scritti questi cataloghi, sono 12 volumi e vengono indicati con BMC.
Per le
cinquecentine vi è un censimento on line del sistema bibliotecario nazionale = EDIT 16. Non tutte le biblioteche hanno inviato i dati con regolarità a Roma. Compositore tipografico, leggeva e memorizzava il testo e prelevava i caratteri da un cassettino, li disponeva a rovescio fino a formare una riga; riga dopo riga fino a formare un testo. - formato in folio; - formato in quattro, piegato per due volte; - formato in ottavo, su ciascuna facciata si stamperanno 8 pagine. Ciò che venne stampato su ciascun foglio si chiama FORMA!! Libri manoscritti e libri a stampa nuove di un certo numero di fascicoli (per il manoscritto), questo arriva anche per la stampa, ovvero bisognava dividere i fascicoli. Negli antichi libri a stampa alla fine del libro si trova il registro, collegato alla fine del libro, indica la consistenza ovvero quanti fascicoli sono presenti. Mi permette di accertare l'integrità la consapevolezza o meno del fascicolo. Possoessere indotto a pensare che qualche carta sia andata perduta. Non bisogna considerare itestimoni a stampa un argomento discutibile, i libri a stampa devono essere studiati nello stesso modo in cui si studia un testimone manoscritto, possono esistere esemplari diversi in una stessa edizione. Nelle antiche tipografie si impiegava molto tempo è il modo di stampare libri, non è buttate questo spiega come durante la stampa di un libro a processo di stampa già iniziato il tipografo si accorge di un errore e ferma la stampa; la matrice si slega, cade e bisogna ricomprarla. Durante il processo di stampa l'autore del processo decide ricambiare qualcosa e aggiungere delle varianti!Filologia italiana (B)
20/11/2007
Come nasce il libro a stampa; il compositore tipografico che componeva riga per riga il testo che doveva essere stampato, poteva capitare che il carattere venisse capovolto n = u. Bisogna capire se l'errore è dato dal tipografo o dall'autore.
libro a stampa rendeva molto diversa la circolazione di libri a stampa che diventa piuttosto difficile da controllare infatti l'autore di un manoscritto può decidere a chi far copiare il suo testo!! Gli autori che volevano che le loro opere venissero lette solo da pochi scelti, non erano di certo interessati ad arrivare all'apice della classifica dei libri più venduti.
Nel corso del XVI secolo si istitualisce la conserva, le necessità di tenere sotto controllo tutte le attività. La chiesa Cattolica di Roma controllava tutto ciò che veniva stampato; INDEX LIBRORUM PROIBITURUM, indice dei libri proibiti che non si potevano stampare, se già stampati precedentemente non si potevano leggere e non si potevano vendere! Era adottato l'ordine alfabetico, A, B, C,..., gli autori sono collocati tenendo conto dell'iniziale del loro nome e non per il cognome.
- Prima classe: più grave, autori di cui è proibito t