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Melibea bella e desiderata rappresenta come Calisto la parodia della tipica figura
femminile delle opere di cavalleria e di amor cortese. Dopo il rifiuto iniziale, infatti, non
impiega molto tempo a lasciarsi travolgere dal desiderio fisico e dalla passione verso
Calisto, perdendo ogni pudore e la sua verginità. Incarna la figura della peccatrice, che
inganna la sua famiglia e che si concede, prima del matrimonio e per mezzo di un
"amore illegale", al suo amato.
Sempronio è un personaggio corrotto, anche lui pur di ottenere un ricavo personale
tradisce il proprio padrone affidandolo a Celestina, con la quale ha rapporti di puro
interesse.
Lucrecia è la serva di Melibea, che odia inizialmente Calisto, ma in realtà è solo una
copertura perché è innamorata di lui. Quando Calisto canta canzoni sensuali a
Melibea, Lucrecia prova invidia verso la sua padrona. Il suo comportamento con
Celestina è piuttosto ipocrita, tanto che si rifiuta di dire il suo nome. Alla fine Lucrecia si
pente, perché la sua coscienza non è tranquilla, e crede fondamentalmente che
Melibea e Calisto sono morti per colpa sua.
Parmeno antieroe per diverse ragioni. Innanzitutto è figlio di una fattucchiera, quindi
appartiene ad un basso livello sociale. Non sappiamo niente della sua origine o
provenienza. Altro fatto da considerare, è il cambiamento da servo fedele a traditore
del suo padrone perché verrà corrotto da Celestina, con la promessa di un
appagamento carnale da parte di Areusa (ragazza che lavora per la mezzana), della
quale è innamorato.
Elicia e Areusa sono due prostitute che odiano nel profondo gli uomini, sono dispettose
e invidiose di Melibea. Vogliono che Centurio vendichi la morte dei loro amanti, i servi
di Calisto, ma questa vendetta che tramano in realtà non è per giustizia, ma per l’odio
che provano.
I genitori di Melibea: Alisa è la madre di Melibea e non ha un vero e proprio rapporto
con la figlia; si limita solo a speculare sul suo matrimonio senza neanche averla
consultata.
Pleberio è il padre troppo impegnato che ama la sua unica figlia e vede la sua vita che
perde di ogni significato quando Melibea si suicida, così declama il pianto finale
dell'opera, un lamento per il potere dell'amore, che soffre di solitudine e la sterilità che
ha condannato il suo destino dopo tanta fatica infruttuosa.
Tristan e Sosia dopo la morte dei servi Sempronio e Parmeno, diventano i nuovi servi
di Calisto. Non si hanno molti riferimenti alla loro vita passata o presente durante la