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Aspergillus niger Aspergillus niger Yarrowia lipolitica Aspergillus niger

Microrganismo Lactobacillus delbrueckii subsp.

bulgaricus (omofermentante) Prestadio Produzione

Substrato Glucosio 150 g/L Saccarosio da melasso (EU) Saccarosio da melasso (EU) Paraffine 110 g/L Completo Solo glucosio 200

Glucosio da sciroppo di Glucosio da sciroppo di mais g/L

mais (USA) (USA)

160 g/L 40 g/L + 120 g/L

Tipo di coltura Batch, coltura non aerata Coltura stazionaria liquida Coltura sommersa aerata ed Coltura sommersa - Coltura

agitata (blanda agitazione, di superficie in basso strato agitata aerata ed agitata sommersa

150-200 rpm)

Pre-coltura Inoculo al 3-5% No Coltura liquida di spore Inoculo al 10% - Micelio da stadio

pregerminate. Inoculo al 10% precedente

T 40-45°C (termofilo) 30°C (mesofilo) 28-32°C 30°C 30°C 33°C

pH 5,5,-6,5 da 6-6,5 a 1,5 da 5 a 2-3 5-6,5 - 5,5-6,5

Aerazione No (anaerobiosi) Ventilazione con aria sterile Dal basso, 0,2-1 vvm 1,5 vvm - 1 vvm

Tempo di produzione 72 ore Sviluppo micelio 2 giorni 8 giorni 6-7 giorni 3 giorni per < 1 giorno

Accumulo acido 14 giorni sviluppo

biomassa

Resa di conversione 0,9-0,95 (alta) 0,7-0,8 0,7-0,8 1,3-1,4 - 0,95 (primo ciclo)

Resa di fermentazione 135 g/L 1,2-1,5 kg/m 110-125 g/L 130-140 g/L - 170-200 g/L

2

Note Ventilazione con aria sterile Utilizzo agenti antischiuma

pH non controllabile pH controllabile tramite acidi

e basi

Utilizzi Alimentare (forma L) Alimentare (acidulante) Farmaceutico (ferro Alimentare (agente lievitante)

Farmaceutico Alimentare (antiossidante) citrato) Farmaceutico (complessante il

Alimentazione animale Farmaceutico (ferro citrato) Detersivi ferro)

(lattato di ammonio) Detersivi a basso impatto ambientale Vernici antiruggine Antiruggine

Imballaggi (forma DL) Vernici antiruggine 21

Fermentazioni industriali Matteo Corradi

3. Gestione delle colture industriali

La condizione non limitante è la condizione in cui il microrganismo trova tutto il necessario per lo sviluppo.

In tale condizione tutti i microrganismi si accrescono usando i nutrienti presenti nel terreno e producono

nuove cellule che aumenteranno le loro dimensioni (vi è quindi un incremento di biomassa).

I fattori che influenzano lo sviluppo cellulare sono:

Extracellulari, quindi l’ambiente e le fonti di carbonio presenti (carbonio prontamente utilizzabile oppure un

- polimero da idrolizzare), gli altri nutrienti, la T, il pH;

Intracellulari, tra i quali si annoverano:

- Complessità cellulare: generalmente più una cellula è complessa più ci vuole del tempo perché questa

o riproduca se stessa;

Aspetti metabolici: enzimi costitutivi o inducibili, vie metaboliche lineari o ramificate;

o Materiale genetico: ad esempio capacità di sintesi di enzimi per idrolizzare un certo substrato (eg lattasi per il

o lattosio).

Uno degli aspetti biotecnologici più importanti influenzanti lo sviluppo è l’ossigeno (nei microrganismi

aerobi).

Se il microrganismo è aerobio la coltura è aerata e può essere:

Coltura aerata stazionaria in basso strato: la coltura liquida viene quindi allestita in beuta e si definisce in

- basso strato, in quanto il volume colturale occupa al massimo il 10% del volume della beuta. Si inocula

l’organismo e non si agita, il microrganismo quindi cresce nel punto della coltura più superficiale;

Coltura sommersa aerata agitata: per migliorare e rendere più efficiente l’aerazione si agita la beuta e il terreno

- colturale si muoverà di conseguenza. In questo caso lo sviluppo del microrganismo si svolge in funzione della

tipologia di aggregazione:

Se il microrganismo è unicellulare (batterio o lievito) allora produce torbidità del terreno colturale;

o Se il microrganismo è miceliare allora produce un pellet, ovvero delle sfere di ife che galleggiano. Sul vetro

o delle pareti della beuta c’è una crescita parietale, ovvero l’ifa si aggancia alla parete e cresce come se non fosse

agitata. Questo fenomeno avviene anche nel fermentatore.

Se il microrganismo è anaerobio la coltura è non aerata stazionaria in alto strato (il terreno occupa almeno la

metà del volume della beuta). In questa coltura il microrganismo tende a svilupparsi nella parte bassa, poiché

c’è meno ossigeno.

3.1 Gestione delle colture su larga scala: la coltura batch

Se il microrganismo è aerobio si esegue una coltura aerata stazionaria in basso strato su vassoi contenenti al

massimo 10-15-20 cm di terreno.

Sempre per un microrganismo aerobio si può impiegare la coltura aerata agitata, si usano volumi importanti

ed è necessario impiegare un fermentatore con un sistema di aerazione. L’aria è insufflata dal basso, si aumenta

la superficie di scambio, e c’è un sistema molto turbolento. In queste condizioni la coltura è omogenea in tutto

il fermentatore.

Se il microrganismo è unicellulare la torbidità è uniforme, altrimenti se è miceliare ci sarà sia il pellet che la

crescita parietale attaccata alle pareti del fermentatore, sull’albero e sul sistema di aerazione.

Se invece il microrganismo è anaerobio allora si evita l’accensione dell’impianto di aerazione. Generalmente

però anche in anaerobiosi c’è sempre agitazione nel fermentatore, per evitare sia la sedimentazione dei

microrganismi sia che nella parte bassa ci siano accumuli di nutrienti con mancato utilizzo di quanto presente

in coltura. I microrganismi anaerobi non crescendo in superficie non formano alcun tipo di micelio e non

originano alcuna crescita parietale; inoltre si ricorda che gli unici microrganismi in grado di formare il micelio

sono le muffe, le quali per definizione sono aerobie. 22

Fermentazioni Industriali Matteo Corradi

3.1.1 Tipologie di colture: coltura in batch, in continuo e in fed-batch

Una coltura in cui inserisci il terreno all’inizio e durante il processo non entra e non esce né coltura né terreno

è detto sistema batch. Possono essere aggiunti dei correttori di pH, agenti antischiuma oppure si può eseguire

il prelievo di qualche mL di coltura per eseguire dei controlli.

Un altro tipo di coltura è quella continua, in cui si inizia da una batch (terreno + inoculo), poi ad un certo

punto del processo si attiva l’ingresso di terreno colturale e l’uscita di coltura liquida. Quindi il volume della

coltura resta costante nel tempo, ma la portata in ingresso ed in uscita sono attive e uguali.

Un terzo tipo di coltura intermedio tra i due precedenti è il sistema fed batch. Il sistema parte come una coltura

batch, e ad un certo punto del processo si inizia ad aggiungere terreno colturale ma non si scarica nulla. In

questo sistema aperto in ingresso il volume aumenta nel tempo.

Tutte queste tre tipologie possono essere aerate o non aerate in relazione al microrganismo.

3.1.2 Coltura batch

La coltura batch è allestita in un sistema chiuso,

quindi si formula un terreno colturale, si inocula il

microrganismo e non c’è aggiunta di altri nutriliti

durante il processo. Le uniche aggiunte, in volumi

molto bassi, sono correttori di pH e antischiuma.

Possono poi essere effettuati eventuali prelievi per valutare l’andamento colturale.

Lo sviluppo del microrganismo procede fino all’esaurimento di un componente nutrizionale, a questo punto

il microrganismo raggiunge un equilibrio.

La curva di sviluppo microbico passa attraverso una

serie di fasi, rappresentate da un grafico in cui sull’asse

delle ascisse c’è il tempo, su quello delle ordinate c’è il

numero di microrganismi. L’origine di una curva di

sviluppo non coincide con l’origine degli assi: al tempo

zero c’è un minimo volume di cellule, ma non zero

cellule. L’andamento è quello di una sigmoide: c’è una

fase più o meno lunga di latenza, una fase di

accelerazione di crescita, una fase di crescita

logaritmica (andamento retto), una decelerazione, una

fase stazionaria. Poi iniziano le fasi di morte, che dal

punto di vista industriale sono inesistenti.

Nessun processo industriale procede oltre la fase

stazionaria, anzi alcune volte il processo si arresta

anche prima.

Lo sviluppo microbico è dato da due effetti:

Incremento del numero di cellule;

- Incremento del volume della cellula.

- In fase esponenziale (rettilinea) di sviluppo microbico le cellule hanno la massa più piccola in assoluto, ma il

numero di cellule che si formano è elevatissimo (quindi lo sviluppo in numero è maggiore che in volume).

In fase di decelerazione e stazionaria le cellule aumentano di volume, ma il numero rimane pressoché

costante. 23

Fermentazioni Industriali Matteo Corradi

Spesso quando le cellule sono in fase di sviluppo esponenziale tendono ad aggregarsi, poiché le cellule che

derivano dalla cellula madre sono vicine. Tale aggregazione ha effetti interessanti sul processo: nel mosto della

birra il lievito inizia il suo metabolismo riproducendosi prima con metabolismo di sviluppo microbico e da

origine all’aggregazione delle cellule. Tali cellule aggregate sono più facilmente separabili dal resto del mosto.

L’aggregazione è invece negativa se si vuole una dispersione omogenea nell’impasto.

Il microrganismo cresce in un terreno colturale. Il substrato ha tre ruoli principali:

Sintesi di nuove strutture cellulari;

- Produzione di energia;

- Sintesi di metaboliti extracellulari.

- Nel momento in cui si allestisce un fermentatore per una coltura in batch nelle prime fasi il microrganismo

trova una concentrazione di nutriliti elevata, quindi il substrato è in eccesso (condizione non limitante). Si ha

una condizione migliore possibile, quindi le cellule si sviluppano alla massima velocità possibile.

La disponibilità di substrato in una coltura batch inizia poi a scarseggiare, e il substrato diventa limitante,

quindi la biomassa riduce la velocità alla quale si sviluppa. Il concetto di substrato limitante si ha quando la

velocità è limitata dalla disponibilità di substrato.

3.1.2.1 Spiegazione dettagliata della curva di crescita in una coltura batch

La popolazione microbica quindi abbiamo visto come passa attraverso una serie di fasi dettagliate, che non

sono solamente quella lag, esponenziale e stazionaria. Tutte le fasi sono di seguito elencate:

Fase di latenza (lag) in cui non si ha incremento di biomassa

- poiché la velocità di crescita è nulla. La cellula si adatta al

terreno colturale ed eventualmente sintetizza componenti

cellulari (enzimi, modifiche di membrana) e attua un

metabolismo che le consente di iniziare lo sviluppo microbico.

Dal punto di vista aziendale la fase di latenza è un tempo non

produttivo, un tempo morto, poiché non si producono né

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Publisher
A.A. 2018-2019
69 pagine
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SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/16 Microbiologia agraria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Corra96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biotecnologie microbiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Rollini Manuela Silvia.