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FARMACOTERAPIA

La farmacocinetica è il processo attraverso il quale un farmaco è assorbito, distribuito, metabolizzato ed eliminato dal corpo.

La farmacodinamica è l'interazione del farmaco con i recettori, responsabile della sua azione nel corpo.

Quindi la farmacodinamica è il meccanismo d'azione.

ASSORBIMENTO LENTO: un assorbimento lento può dipendere dalla caratteristica del farmaco, però dipende anche dalla specificità dell'interazione. Ad esempio l'aspirina, essendo un acido, nello stomaco si troverà prevalentemente in forma indissociata, quindi potrà essere assorbita (anche se si preferisce l'assorbimento a livello intestinale).

ASSORBIMENTO PIÙ RAPIDO: se c'è una situazione d'emergenza si preferisce utilizzare la via intravenosa.

Un farmaco oltretutto è una base di un acido o una base debole. Se aumenta il pH, prevale una o l'altra.

Le barriere sono molto importanti perché proteggono ad esempio il feto o il cervello. Esse devono essere considerate quando i farmaci attraversano farmaci. Ad esempio gli antistaminici hanno come effetto collaterale quello di andare ad agire sugli H1 centrali e provocano sedazione.

Quindi, se si vuole evitare questo bisogna somministrare antistaminici idrofili che non attraversano la barriera ematoencefalica.

METABOLISMO ED ELIMINAZIONE: l'eliminazione di un farmaco è molto importante. Ad esempio le sulfoniuree sono antidiabetici che determinano il rilascio di insulina. Il problema è che se l'insulina continua a funzionare, i livelli di glicemia sono tornati normali.

Quindi, per risolvere questo problema si è pensato di ridurre l'emivita del farmaco.

CURVA DOSE-RISPOSTA:

A basse dosi, anche gli effetti sono minori. Poi aumentando la dose aumenta l'effetto, fino al plateau.

pico massimo. Oltre questo punto è inutile aumentare la dos. perché i

↑ sarebbeao solo effetti indesiderati.

INDICE TERAPEUTICO:

IT= Ld50/Ed50 è un'indicazione della sicurezza del farmaco

Ed50 è la dose alla quale il 50% della popolazione mostra la risposta

Ld50 è la dose alla quale il 50% della popolazione muore.

Se la curva dell’ Ed50 e Ld50 sono molto lontane allora il farmaco

è più sicuro. Se invece sono vicine, il margine di sicurezza è minore

POTENZA: Il farmaco che agisce a dosi più basse è il più potente.

TOLLERANZA: La sofferenza può avere due effetti; depressione centrale e

antidiuretico. Se la tolleranza fosse diversa per i due effetti.

SENSITIZZAZIONE:

Se somministriamo sempre un agonista, l'organismo decide di ridurre il n° di recettori oppure di ridurre la loro

risposta. Se si somministrano un antagonista al contrario si ha un aumento

del numero aumentabile dei recettori.

Ad esempio se si somministra un antiacido, il n° dei recettori aumenta

e se il trattamento viene interrotto bruscamente gli agonisti

si legheranno a tutti questi recettori e ci sarà un aumento dell’attività.

SISTEMA SIMPATICO E PARASIMPATICO

Il sistema parasimpatico è coinvolto nel riposo e nella digestione, invece

la branca dell’ortosimpatico controlla le funzioni motorie e principali

che in un sistema chiuso non possiamo dare contrazione ovunque che dilata-

zione ovunque. Bisogna restringere una parte e dilatare una parte più

di durata, la digestione si avrà la dilatazione dei vasi che vanno nello

stomaco e una contrazione di quelli muscolari, e in questo momento non

avviene. Se questo svolge le importanti funzioni: cronotropo, intropico

domotropo (velocità di conduzione) e batmotropo che indica la facilità

di eccitamento, ad esempio grado di eccitazione valore soglia nelle

eliminazioni; non succede niente. E sopra delle situazioni in cui si riduce la

soglia di eccitabilità e quindi si può avere l'extrasistole, in un qualcosa

che non dovrebbe depolarizzare depolarizza.

RECETTORI α-ADRenergici: sono suddivisi in α1 e α2. I recettori α determinano un aumento degli ioni calcio. L'agonista infatti interagisce con il recettore α1 accoppiato alla proteina Gq ed determina un aumento di inositolo trifosfato (IP3) che a sua volta interagisce con un sistema di deposito intracellulare di calcio e si verifica aumento di calcio. A questo punto bisogna vedere dove si trova il recettore: se si trovano nel muscolo liscio del vaso, si verificherà contrazione muscolare e siamo nel diretto del muscolo scheletrico la contrazione non significa perché non ci sono i recettori α1, in questo distretto la NA prova vasodilatazione perché ci sono dei recettori diversi che provano un rilascio alto dei muscoli lisci dei vasi. Per far contrarre il muscolo liscio serve il calcio e possiamo avere 2 modalità per aumentarlo; la liberazione dal deposito (con IP3) oppure con il fenomeno della depolarizzazione a livello della cellula. Il potenziale supera e apriamo i canali del calcio voltaggio dipendenti e il calcio entra nella cellula, quindi è un recettore eccitatorio periα caratterizzato dall'aumento della quantità di calcio. I recettori α1-adrenergici sono presenti nei muscoli lisci. Possono provocare:

  • Contrazione del muscolo radiale dell'occhio e provocare midriasi.
  • Contrazione all'interno gastrointestinale e qui non è molto espresso l'α1.
  • Vasocostrizione a livello cutaneo: il pallore è una manifestazione del sistema ortosimpatico, già ci determina una vasocostrizione dei vasi sanguigni periferici, quindi si ha un aumento della resistenza periferica e lì ipertensione.
  • Contrazione degli sfinteri in GIT. Nella digestione dobbiamo muovere i muscoli lisci e rilassare gli sfinteri: sbarra l'antiecipazione degli ora iniziare la digestione; quindi nei muscoli lisci non c'è l'α1 però ci sono gli sfinteri a livello gastrointestinale e quindi attraverso gli α1 agiscono negli sfinteri che devono contrarsi per impedire la motilità intestinale. Stesso con a livello della vescica, gli α1, devono trovarsi nello sfintere e determinano contrazione, quindi riducono lo svuotamento della vescica.

ADRENALINA (α, β)

è una catecolamina naturale.

Questi farmaci sono utili in alcune situazioni di emergenza e vengono somministrati per via parenterale. Alcuni sono usati anche per via topica ad esempio a volte l'adrenalina è somministrata per via topica per prolungare la durata d'azione di un anestetico locale.

Azione farmacologica:

  • Cuore: effetto inotropo, cronotropo, dromotropo (β1)
  • Pressione sanguigna: aumenta la sistolica (β1), riduce la diastolica, riduce la beta e aumenta la alfa (α1)
  • Vie coronariche e scheletriche: costrizione dei vasi superficiali e periferici (α1), dilatazione vie coronarie e scheletriche (β2)

Cellule del muscolo liscio non vascolari:

  • Bronchi: broncodilatazione (β2)
  • Tratto gastrointestinale: riduzione della motilità (β2), contrazione del trigono e sfintere (α1)
  • Vescica: riduzione del muscolo detrusore (β2), contrazione del trigono e sfintere (α1)
  • Utero gravido: rilasamento tocotitico (β2)
  • Occhio: midriasi (α1), non ci sono effetti nell'accomodamento

Metabolismo: riduzione dell'insulina (α2), aumento del glucagone (β2), aumento della glicogenolisi epatica e glicolisi nei muscoli scheletrici (β2), aumento della lipolisi nel tessuto adiposo (β32).

SNC: mal di testa, tremori, irrequietezza.

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
159 pagine
11 download
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eli_marini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacoterapia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Cantoni Orazio.