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ULCERA PEPTICA
La malattia acido-peptica include:
• ulcera peptica (gastrica e duodenale);
• reflusso gastroesofageo;
• stati patologici ipersecretori (sindrome di Zollinger Ellison).
La patogenesi dell'ulcera peptica non è completamente rotta. È ovvio che fattori aggressivi
quali HCl, la secrezione di pepsina e la bile sono necessari per lo sviluppo di questa patologia.
Tuttavia, fattori correlati alla protezione della mucosa dagli acidi, quali produzione di muco e la
secrezione di bicarbonato dalle cellule epiteliali sono egualmente importanti. Un ruolo
fondamentale è svolto dall'Helicobacter pylori nella patogenesi dell'ulcera gastrointestinale.
Oltre il 90% delle ulcere sono causate o dalle infezioni o dai fans. Attualmente, diversi farmaci
sono disponibili che possono: neutralizzare l'acidità gastrica, ridurre la secrezione gastrica,
aumentare la difesa della mucosa (antibatterici, citoprotettori). Molti clinici trattano tutti i
pazienti con ulcera ricorrente così come quelli in cui si è documentata la presenza di
un'infezione dall'Helicobacter, con antibiotici in combinazione con un antisecretore per radicare
la colonizzazione da Helicobacter.
Farmaci
Antiacidi
Sono basi deboli e quindi tamponano l'acidità gastrica. (Poiché la pepsina è inattiva pH
maggiore di 4 si rischia di diminuire l'attività peptica). Studi clinici hanno dimostrato anche il
loro beneficio nella cicatrizzazione delle ulcere gastrointestinali, suggerendo il fatto che, oltre
l'effetto sul pH, hanno altre azioni che possono contribuire al loro effetto antiulcera. Maggior
parte degli antiacidi hanno come loro principale costituente l'idrossido di magnesio o di
alluminio da soli o in combinazione, oppure in combinazione con bicarbonato di sodio o sali di
calcio.
La capacità tampone di ogni composto è determinata dalla sua abilità di neutralizzare l'acidità
gastrica e dalla permanenza del preparato dallo stomaco. Così le combinazioni sono state
sviluppate nell'intento di ottimizzare l'efficacia e ridurre le inconvenienze. Variano nella
palatabilità e nel prezzo.
Alcuni studi hanno anche dimostrato la cicatrizzazione a dosi basse (sufficienti per
neutralizzare il pH) che ci porta a comprendere che questi farmaci contenenti alluminio hanno
anche un'azione citoprotettiva gastrica diretta.
Alcuni dei problemi riguardano le funzioni intestinali, assorbimento indicazioni e alcalosi
sistemica. A dosi elevate contenuto di sodio di alcuni antiacidi può diventare un problema dei
pazienti con ipertensione, insufficienza renale e scompenso cardiaco.
Antiacidi sono stati a lungo usati come terapia principale del reflusso esofageo anche se hanno
uno scarso impatto sulla storia della malattia. In combinazione con l’acido alginico (Laviscon)
riduce il reflusso e migliora la sintomatologia. Non funzionano nell’alleviare il dolore da
esofagiti, ulcere gastriche e duodenali.
Dopo un pasto, HCl viene prodotto ad una velocità di 45 meq/h. Una dose singola di 156 meq
somministrato 1 h dopo il pasto neutralizza l’acidità per 2 h. una seconda dose somministrata 3
h dopo aver mangiato mantiene l’effetto per oltre 4 h dopo il pasto.
Dose: dipende dalle capacità secretive e dalla velocità con cui l’antiacido è espulso dallo
stomaco.
Antisecretivi gastrici
La secrezione gastrica è controllata da tre principali agonisti: istamina, acetilcolina e gastrina.
La via comune finale è la pompa H+/potassio ATPasica che viene inibita.
Antagonisti del recettore H2
Questi farmaci hanno avuto un ampio consenso. Sono in grado dopo una singola dose di ridurre
fino al 90% la secrezione, sia basale sia stimolata dal cibo, di acido gastrico. Sono molto efficaci
nella riduzione gastrica notturna basale. Molti studi hanno anche dimostrato la loro efficacia nel
promuovere la cicatrizzazione delle ulcere gastriche e duodenali e nel prevenire il riformarsi
delle stesse. Vengono inoltre utilizzate nella cura della sindrome di Zollinger Ellison e negli stati
ipersecretori. Riducono in modo irreversibile competitivo i recettori H2 per l'istamina.
Cimetidina, Ranitidina, Nizatidina, Famotidina.
FARMACOCINETICA: Tutti questi farmaci vengono rapidamente assorbiti, subiscono
metabolismo epatico e sono eliminati dalla combinazione tra un metabolismo epatico e la
filtrazione secrezione tubulare attiva a livello renale. Hanno una breve emivita anche se la
durata della loro azione antisecretiva risulta più lunga. Bisogna però ridurre il dosaggio nei
pazienti anziani, epatopatici e nefropatici.
FARMACODINAMICA: sono degli antagonisti competitivi del recettore H2 a livello delle cellule
parietali e riducono la secrezione gastrica acida sia basale sia indotta da un pasto in modo dose
dipendente. Non interagiscono con il recettore H1 e H3, anche il volume di secrezione e la
concentrazione di pepsina sono ridotti, manifestano la loro azione sia inibendo l'interazione
degli istamina con il recettore H2 sia inibendo i livelli di cAMP che riduce gli effetti diretti della
gastrina e dell'acetilcolina sempre a livello delle cellule parietali. Hanno una diversa potenza ed
inibiscono la secrezione acida del 60-se tanta percento per 24 ore.
DOSAGGIO: soppressione secrezione acida notturno sembra l'aspetto fondamentale nella cura
delle ulcere gastriche. Dose singola alla sera prima di coricarsi sembra efficace e migliora la
compliance rispetto a posologia diverse (due o quattro volte al giorno).
La cicatrizzazione dell'ulcera peptica si manifesta dopo sei-otto settimane nell'80-90% dei casi.
Sono utilizzati anche per la guarigione delle ulcere indotte da fans quando viene interrotta la
terapia con gli antinfiammatori. Se i pazienti devono continuare la terapia con i fans allora
devono utilizzare inibitori di pompa protonica.
TOSSICITA’: tutti questi farmaci sono ben tollerati con pochi effetti collaterali, potrebbero
causare confusione nell'anziano e, ad alte dosi, ginecomastia. Bisogna fare attenzione con le
interazioni tra i farmaci (Cimetidina). Cefalea (Famotidina e Ranitidina).
No terapia combinata.
RESISTENZA: il 20% delle ulcere non cicatrizzano dopo quattro settimane. Si consiglia quindi di
cambiare farmaco o classe di farmaci.
Inibitori pompa protonica PPIs
Sono composti benzimidazolici diversamente sostituiti che riducono in modo irreversibile la
pompa protonica delle cellule gastriche parietali. Questi farmaci richiedono un'attivazione in
ambiente gastrico acido a livello dei canalicoli secretori delle cellule parietali, sono quindi
dentro farmaci. Sono tutti efficaci per il trattamento a breve termine (4-8 settimane) delle
ulcere gastriche e duodenali e per la cura del riflusso gastroesofageo. Sono anche efficaci a
dosaggi ridotti nella prevenzione delle recidive delle ulcere duodenali e delle esofagiti.
Omeprazolo e un racemo. L’enantiomero S, l’esomeprazolo è disponibile come farmaco.
Omeprazolo, Lansoprazolo, Pantoprazolo sono in assoluto i più efficaci inibitori della secrezione
gastrica, al punto che solo i farmaci più prescritti della terapia dell'ulcera peptica, della
sindrome di Zollinger Ellison. Sono dentro farmaci che vengono protonati e attivati a pH acido.
Somministrati per os, entrano nella cellula parietale dal sangue e si accumulano nei canalicoli
secretori dove vengono attivati. Formano punti di solfuro con la pompa protonica e quindi si
legano in modo irreversibile. 20 mg al giorno per sette giorni inibiscono la secrezione acida di
circa 95%.
Sono rapidamente assorbiti, si legano fortemente le proteine plasmatiche e sono metabolizzati
a livello epatico. L'emivita è breve, ma la durata dell'effetto terapeutico è lunga a causa del
legame irreversibile con la pompa. Fare molta attenzione all'interazione tra farmaci
metabolizzati dallo stesso citocromo.
Bisogna stare anche clienti, oltre all'interazione tra i vari farmaci, anche ai polimorfismi
presenti sui citocromi.
Questi farmaci possono causare nausea, vomito, costipazione. Si ha dei dubbi sulla sicurezza
perché aumentano il pH, l'entrata dei batteri e la gastrinemia.
Un associazione rischiosa e nota di farmaci
interagenti tra di loro per il metabolismo è
quella dell’Omeprazolo con il Clopidogrel.
Come farmaci sono superiori agli antagonisti
dei recettori H2 nel curare ulcere pectiche indotte da i fans. Sono anche usati per sindromi
ipersecretorie e sono stati approvati in terapia combinata per la eradicazione delle infezioni da
Helicobacter (con gli antibiotici).
Sono i farmaci più prescritti al mondo.
Trattamento ulcere da Helicobacter pylori
Le ulcere associate con infezione da Helicobacter nello stomaco sono le 80-90%. Helicobacter
provoca una riduzione della somatostatina e dell'inibizione della secrezione della gastrina. Il
trattamento con soli antibiotici non funziona e porta a fenomeni di resistenza. Il trattamento
ideale è di 10-14 giorni usando in associazione un antibiotico con un inibitore della pompa
protonica o antagonista H2. Helicobacter può produrre anche gastriti, malattie linfoproliferative,
adenocarcinoma gastrico.