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FANS
Sono farmaci antinfiammatori non steroidei perchè non hanno una struttura steroidea, seppur non tutte uguali
tra di loro. Sono tutti acidi deboli che hanno in comune l'attività terapeutica (Antipiretici (contro la febbre),
antidolorifici e antinfiammatori ). Non tutti i farmaci hanno tutti la stessa potenza; quest'ultima varia a
seconda della molecola.
In odontoiatria esistono situazioni patologiche legate ai danni dei tessuti con diversa patogenesi
(infiammazione, infezione...). Definito perciò l'agente patogeno si prosegue con la terapia.
La terapia può essere: -sintomatica (cura un sintomo)
-causale (va a curare la malattia alla sua fonte)
-antinfiammatoria
*Dolore: antibiotico + FANS; si tratta di un sintomo molto soggettivo; la percezione del dolore è una
modalità individuale. Sintomo molto frequente che va attenuato e curato con gli appositi farmaci, i FANS.
Perchè si prova dolore? Il danno tissutale stimola le terminazioni nervose. I primi mediatori del dolore sono
gli organi, dopodichè i nocicettori. Vengono rilasciate Prostaglandine che sono i mediatori del dolore,
dell'infiammazione e della febbre, che abbassano la soglia del dolore, sensibilizzando i recettori.
Tutti i farmaci presentano delle tossicità, anche quelli con alto I.T. E anche nei FANS c'è qualcuno più,
qualcuno meno tossico; inducono infatti un danno gastrico in quanto gastrolesivi.
*Dolore alla bocca: si attivano enzimi presenti nelle cellule distrutte e iniziano a sintetizzare le
prostaglandine. L'enzima più importante in questo è la Cislossigenasi, COX.
La COX attiva la cascata dell'acido arachidonico per la produzione di Prostaglandine che sono i mediatori
del dolore, rendendo a livello periferico i recettori più sensibili; agisce sia su i tessuti patologici che quelli
sani.
La COX non è un enzima unico, ha 2 isoforme: COX1 e COX2. Tutti i Fans agiscono su entrambi le
isoforme. I danni gastrici avvengono proprio perchè agiscono anche sulla COX1. Tale enzima è presente
nelle cellule dello stomaco per produrre Pge che induce una produzione di muco prodotto dalla mucosa con
funzione protettiva dall'acido (ph=2). Inibendo dunque l'enzima può comparire una Gastralgia. Oltre che
nello stomaco, lo stesso enzima è presente anche nelle piastrine. Inibendo l'enzima, si inibisce la produzione
del Trombosano, mlc prodotta dalle piastrine per garantire una maggiore adesività.
Perciò a volte vengono somministrate piccole dosi di aspirina (Aspirinetta, Cardioaspirina) per prevenire
coagulazioni intravascolari patologiche o a pz ipertesi: gli ultimi infatti presentano arterie che non hanno più
elasticità (a causa dell'elevata pressione) e perciò possono presentare imperfezioni nelle pareti inducendo
l'accumulo di lipidi e piastrine.
L'Aspirina e gli Aspirinosimili agiscono prevalentemente sulla COX1, perciò siccome troppo tossici-
gastrolesivi non si usano più. Se bisogna assumere grandi quantità di tali farmaci vengono somministrati
anche dei F.Antisecretori che inibiscono (riducono) la secrezione di acido gastrico.
I Fans più usati in campo odontoiatrico sono l'Ibuprofene ed il Paracetamolo
Paracetamolo
-”Tachipirina, Acetanol, Efferalgam, Essamiplina”→ farmaci da banco
Si tratta i un farmaco che è scarsamente antinfiammatorio ma un ottimo analgesico e antipiretico. È poco
attivo sulla COX1 (perciò no gastrolesivo e non agisce sulle piastrine)-non tossico. È adatto per tutti:
bambini e anziani (anche se assumono F.anticoagulanti “Coumadin, Sintrom”→ x via orale, ovvero a base di
verfarina che inibiscono la vitamina K di attivare tuta una serie di fattori a cascata per la
coauglazione.Oppure l'Eparina→ per via parenterale, via iniettiva nel sottocutaneo della pancia, nel grasso,
dove si ha poca irrorazione sanguigna evitando la formazione di ematomi.).
Quando?
→ ca 500mg oppure per dolore ai denti: 1000mg ogni 6h
→ adatto anche per bambini. Lieve tossicità epatica se assunto ad alto dosaggio per periodo prolungato.
Una volta ai bambini veniva somministrata lAspirina come antipiretico. Poi però si è riscontrato che se
assunta con influenza, varicella, malattie infettive da bambini minori ai 12 anni, portava a morte. Morivano
infatti di insufficienza epatica e disturbi neurologici a causa dell'immaturità epatica. Erano perciò
idiosincratici a questo farmaco e non capaci perciò di metabolizzare il farmaco. → Sindrome di Reye. Stessi
sintomi possono presentare l'Aulin/Nimesulide se assunto sotto i 12 anni.
Ibuprofene
In campo odontoiatrico è considerato il miglior antinfiammatorio.
-”Moment, Moment act, Algafen, Antalgil, Brufen, Cibalgina.”
E' un farmaco Fans con bassa attività irritante per lo stomaco, non agisce da antiaggregante piastrinico e
buona attività analgesica e antinfiammatoria.
“ Oki”= Chetoprofene, simile all'ibuprofene, ma più potente, più gastrolisivo e più attivo sulle piastrine per
dolori e infiammazione inmalattia muscolo-schelettrica.
-”Taprex, Alche, Fastum, Flixen, Chetodol”
La COX1 agisce dunque anche sui tessuti sani; esistono farmaci, ovvero molecole, che non legano COX1 ma
solo COX2; si tratta di F privi di gastrolesività. Sono farmaci di tipo FANS attivi solo su COX2, i Coxib.
I Coxib possono provocare eventi cardiovascolari (ictus) in quanto risultati trombolitici nella fase 4 di
sorveglianza post-marketing.
La COX2 non si trova solo nei tessuti patologici, ma è presente anche nelle pareti arteriose per mantenere la
vasodilatazione ai giusti livelli. In sua assenza il controllo del diametro veniva a mancare, il che provocava
vasocostrizione e aumento di adesione piastrinica.
Un esempio è il “Celebrex”. Tali farmaci vengono ancora impiegati per brevi periodi in pz giovani senza
problemi cardiovascolari e che non sopportano i FANS.
Anche i Fans agiscono sulla COX2, ma visto che agiscono anche su COX1, sono meno potenti. Perciò i Fans
esistono di diversa potenza e diversa emivita.
Cortisonici
Si tratta di antinfiammatori steroidei. In campo odontoiatrico vengono impiegati nell'ambito postoperatorio
per ridurre l'infiammazione o negli eventi allergici oppure in patologie che riguardano la bocca che hanno
una base allergica. Spesso vengono usati anche per malattie autoimmunitarie (sclerosi multipla, malattie
muscoloscheletriche, psoriasi, lupus eritematoso, asma bronchiale, tumori ematologici come linfomi e
leucemie.) Non si tratta di antidolorifici!!
Da cosa deriva?
Si tratta di farmaci di sintesi che derivano tutti da una molecola, presente a livello fisiologico. Si tratta del
cortisolo che è un ormone prodotto dalle corticali dei surreni. Si tratta di un ormone importante per la vita,
agendo sull'asse dello stress. La corteccia che percepisce il pericolo induce la reazione d'attacco-fuga.
Dunque manda segnali all'ipotalamo che rilascia ormoni mediatori sull'ipofisi anteriore che a sua volta
rilascia mediatori sul surrene, producendo così cortisolo. Il cortisolo circola e circola anche adrenalina
rilasciata dal SN sinpatico. Ha una secrezione che segue il ritmo circadiano (mattina tanto e sera inizia a
scendere.)
-antinfiammatorio che tiene sotto controllo il SI. Vengono usati in terapia per tantissime patologie che
riguardano in particolar modo il SI; non viene però usato nelle malattie infettive (perchè diminuirebbe
l'attività del SI)
Corticosteroidi e adrenalina sono ormoni rilasciati nel sangue dalle ghiandole surrenali in situazioni di stress. Essi
elevano la pressione arteriosa e preparano l'organismo alla reazione di lotta o fuga. In chimica farmaceutica il cortisone
è usato nel trattamento di diversi disturbi, somministrato per via orale, endovenosa e cutanea. Uno degli effetti del
cortisone sull'organismo, potenzialmente dannoso per certi aspetti, è di deprimere il sistema immunitario; ciò
spiegherebbe l'evidente correlazione tra uno stress elevato e numerose malattie.
I cortisonici (corticosteroidi), noti anche come farmaci antinfiammatori steroidei, sono costituiti da molecole strutturalmente
analoghe al cortisolo, un ormone sintetizzato e secreto dal surrene (una piccola ghiandola situata all'apice del rene) a partire
dal colesterolo. Il cortisolo è coinvolto in moltissime attività biologiche tra cui regolazione della glicemia e del metabolismo
proteico. Per la sua supervisione sui livelli ematici di glucosio, il cortisolo viene anche chiamato ormone glucocorticoide (il suffisso
"corticoide" si deve al fatto che quest'ormone è prodotto nella parte "corticale" del surrene). Il cortisolo ha anche un ruolo importante
nei processi infiammatori. Esso controlla infatti l'attività della fosfolipasi A2, l'enzima che trasforma i fosfolipidi delle membrane
cellulari in acido arachidonico, precursore di altri mediatori chimici dell'infiammazione come prostaglandine e trombossani.
Ricordiamo che il surrene, nella zona più esterna, produce anche un'altra molecola a partire dal colesterolo, l'aldosterone, che è
invece cruciale per la regolazione dell'equilibrio idrosalino del sangue e, di conseguenza, della diuresi. L'aldosterone, per questa sua
azione biologica sulla regolazione dei sali nel corpo umano, è chiamato ormone mineralcorticoide.
A partire dal 1950, l'industria chimica si è sforzata di produrre analoghi strutturali del cortisolo per ottenere molecole ad azione
antinfiammatoria. Il problema principale nel design di queste molecole è che accanto all'azione antinfiammatoria spesso si presenta
l'azione "mineralcorticoide" (massiccia ritenzione idrica) a causa della stretta parentela strutturale tra gluco- e mineralcorticoidi.
Attualmente i cortisonici sono tra i farmaci più utilizzati per la cura di manifestazioni allergiche come rinite e asma. La presenza di
farmaci come beclometasone o flumetasone in forma di aerosol dosato ha rappresentato un importante avanzamento nella terapia
dell'asma.
Il meccanismo d'azione di questi farmaci è imputabile a diversi eventi:
• diminuzione di linfociti nella sede dell'infiammazione
• diminuzione delle capacità dei leucociti di rispondere ad agenti patogeni e allergeni
• riduzione della liberazione di istamina
• inibizione della fosfolipasi A2 (vedi sopra).
Antibiotici
Famiglia di farmaci che contiene tante sottofamiglie molto eterogenee tra loro. La chemioterapia antibiotica
antibatterica nasce con la penicillina intorno al 1920 da Fleming; microbiologo di Cambridge che scopre che
le piastre in cui coltivava i batteri, sono inquinate da aloni di muffa. Si trattava delle muffe della specie
Penicillum Notatum