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FARMACI ANTIEPILETTICI
Carbamazepina, acido valproico.
Questi farmaci hanno mostrato una efficacia nel trattamento acuto delle fasi maniacali e nella
prevenzione delle recidive della sindrome bipolare uguale o superiore a quella del litio.
Altri farmaci anticonvulsivanti sembrano dotati di proprietà stabilizzanti dell’umore:
Clonazepam, lamotrigina (unica approvata da FDA ), gabapentina e topiramato
Antipsicotici olanzapina aripripazolo, quietiapina, risperidone e ziprasidone nella fase
maniacale.
EFFETTI NEUROTROFICI DEI FARMACI STABILIZZANTI DELL’UMORE
E’ stato dimostrato che il litio induce un aumento nella materia grigia cerebrale. E’ stato inoltre
recentemente osservato che farmaci stabilizzanti dell’umore appartenenti a diverse classi (litio,
carbamazepina e acido valproico) presentano meccanismi d’azione comuni: in particolare
favoriscono la formazione dei coni di crescita neuronali tramite la deplezione di inositolo.
Litio
Il litio carbonato è spesso considerato come un farmaco “antimaniacale” ma in molte parti del
mondo è ritenuto un farmaco “stabilizzante” l’umore in quanto la sua azione principale è di
prevenire l’alternanza/cambio dell’umore nei pazienti con patologia bipolare affettiva
(maniaco-depressiva).
La scoperta della sua efficacia si era basata su un’ipotesi errata e sulla scelta fortunata del
dosaggio.
La carbamazepina è anch’essa efficace nelle forme maniaco-depressive. Assunzione che gli
attacchi maniacali, come l’epilessia, siano episodici porta all’utilizzo di anticonvulsivanti.
Valproato → stabilizzante dell’umore
Olanzapina → stabilizzante dell’umore e antimaniacale.
Farmacocinetica
• Sali da assumersi per via orale: litio carbonato o glutammato
• Rapidamente assorbiti a livello intestinale, picco ematico in 1-2 ore
• Non si legano alle proteine plasmatiche
• Il litio si concentra in alcuni tessuti (muscolo, osso, tiroide)
• Concentrazione nel liquor cerebrospinale è circa la metà di quella ematica
• Non viene metabolizzato, ma viene escreto immodificato nelle urine
• E’ filtrato attraverso il glomerulo, riassorbito per l’80% nei tubuli prossimali insieme al
sodio e all’acqua; il restante 20% passa alle parti distali del nefrone ed è escreto
• Range terapeutico nel sangue: 0.6 – 1.4 mM
• Effetti tossici per livelli > 2.0 mM
Farmacodinamica
Nonostante studi numerosi, il meccanismo d’azione non è noto. Principali ipotesi:
• 1)Effetto/i sul trasporto di elettroliti e di ioni.
• 2)Effetto su neurotrasmettitori e sul loro rilascio.
• 3)Effetto su secondi messaggeri e sugli enzimi cellulari che mediano l’azione del
trasmettitore. La 3) è la più promettente.
1 – EFFETTI SUL TRASPORTO DI IONI ED ELETTROLITI
Litio è strettamente correlato al sodio nelle sue proprietà. Può sostituire il sodio per generare
potenziali d’azione e negli scambi Na+/Na+ attraverso la membrana. Il Li+ riduce questo
processo: Li/Na scambio è gradualmente rallentato dopo che il Litio è stato introdotto
nell’organismo.
A [ ] terapeutiche (1 mM) non influenza in modo significativo lo scambio Na+/Ca2+ o la pompa
del sodio Na+/K+ ATPasi.
2 – EFFETTI SUI NEUROTRASMETTITORI
Litio sembra aumentare l’azione della serotonina (risultati contrastanti).
Effetti su NA sono variabili.
Litio diminuisce turnover noradrenalina e dopamina, effetti che se confermati potrebbero
essere rilevanti per la sua azione antimaniacale.
Litio riduce lo sviluppo della supersensibilità recettori dopaminergici che accompagna la terapia
cronica con i farmaci neurolettici. Litio aumenta la sintesi di acetilcolina probabilemente
favorendo la captazione di colina.
3 – EFFETTI SUI SECONDI MESSAGGERI
L’effetto del litio meglio definito è la sua azione sugli inositoli fosfati.
Vecchi studi avevano dimostrato la capacità del Li+ di modificare i livelli di inositolo fosfato nel
cervello.
Effetti che sono stati apprezzati solo dopo la scoperta del ruolo come secondo messaggero del
inositolo -1,4,4-trifosfato (IP3) e del diacilglicerolo (DAG).
Sia IP3 sia DAG sono secondi messaggeri importanti per la trasmissione -adrenergica e
muscarinica.
Litio riduce diversi enzimi coinvolti nel normale riciclo dei fosfoinositidi di membrana, quali la
conversione IP2 – IP1 (IP o
inositolo monofosfato) e la
conversione di IP a inositolo.
Questo blocco causa la
deplezione (riduzione) di PIP2
(fosfatidilinositolo
1-4,5-bifosfato (PIP2)), il
precursore presente in
membrana di IP3 e DAG.
Questo effetto determina nel
tempo una riduzione delle
attività PIP2 dipendenti.
Queste attività potrebbero
essere fortemente aumentate
nella mania. Li+ causa una
riduzione selettiva di un
circuito iperfunzionante nella
mania.
Per esempio, studi recenti hanno dimostrato come una attivazione duratura dei recettori
muscarinici possa prevenire la normale azione inibitoria della adenosina su certi neuroni
ippocampali. Questa azione eccitatoria del sistema colinergico può essere prevenuta da [ ]
terapeutiche di Li+ (abbassa la selettiva).
Poiché litio influenza sistema secondi messaggeri che coinvolgono sia adenil ciclasi sia il
turnover dei fosfoinositoli allora anche altre proteine coinvolte nella trasduzione del segnale
possono essere interessate. Li+ può disaccoppiare recettori/ G proteine e due effetti secondari
del Li+ (poliuria, ipotiroidismo) possono essere dovuti al disaccoppiamento dei recettori per
vasopressina e del TSH con le rispettive G proteine.
La teoria attualmente accettata per spiegare meccanismo d’azione prevede che il Li+,
attraverso la sua azione sul turnover dei fosfoinositoli, determini una riduzione di mioinositolo
nel cervello umano e sia alla base di una serie di cambiamenti intracellulari.
Farmacologia clinica
Malatta biplare affettiva
Il Li+ carbonato (fino all’avvento del valproato e dell’olanzapina e di altri farmaci antiepilettici
ed antipsicotici) è stato universalmente considerato il farmaco d’elezione della malattia
bipolare, specialmente nella fase maniacale.
Poiché l’instaurarsi del suo effetto è lento, l’uso concomitante di farmaci antipsicotici o di
benzodiazepine potenti può essere necessario per molti pazienti maniacali.
La remissione della fase maniacale si ottiene nel 60-80% dei casi. Comunque, nei pazienti che
richiedono l’ospedalizzazione la % di successo è minore.
Similmente, la terapia di mantenimento è soddisfacente nel 60% dei casi: uso combinato nei
pazienti gravi.
Quando la mania è moderata, Li+ in monoterapia può essere sufficiente.
Nei casi gravi è quasi sempre necessario aggiungere clonazepam o lorazepam e spesso
associare un antipsicotico. A remissione della fase maniacale, si può sospendere il neurolettico
e continuare con benzodiazepine e Li+ per la terapia di mantenimento. La fase depressiva della
sindrome maniaco-depressiva spesso richiede l’uso di farmaci antidepressivi. Gli antidepressivi
triciclici sono stati associati ad un aumentato rapido cambio di umore, sebbene non in tutti i
pazienti. E’ difficile scegliere fra i nuovi antidepressivi perché molti di loro possono attivare la
mania. Inibitori reuptake serotonina danno meno induzione mania ma hanno efficacia limitata.
Bupropione efficace ma induce mania ad alte dosi.
Anticonvulsivante lamotrigina ha dimostrato di essere efficace come antidepressivo nelle forme
bipolari (depressione). Il vecchio inibitore MAO può essere farmaco antidepressivo di scelta. A
differenza dei farmaci antipsicotici e antidepressivi che esercitano diverse azioni sul sistema
nervoso centrale e periferico, il Li+ a [ ] terapeutiche è privo di effetti autonomici o sedativi
anche se può causare nausea e tremore. Li+ è distribuito nell’acqua corporea e non è
metabolizzato. E’ facilmente misurabile fluidi corporei quale sangue, urine o saliva. La sua
cinetica: sue [ ] plasmatiche o tissutali possono correlarsi con gli effetti clinici. Altro impiego Li+
nella profilassi e nella prevenzione di entrambe mania e depressione. Il Li risulta più efficace
dei farmaci più recenti in questo effetto di stabilizzazione dell’umore.
Altri impieghi
Depressione endogena acuta non è una indicazione quella ricorrente si.
Malattia bipolare da alcoole o stupefacenti sono controllate sia da litio sia da imipramina.
Malattie schizoaffettive sono caratterizzate da sintomi schizofrenici e da sintomi affettivi
(eccitazione e/o depressione). Antipsicotici più litio impiegati nella fase di eccitazione e di
mantenimento.
Mentre Li+ raramente è efficace nella schizofrenia, la sua associazione o della carbamazepina
con neurolettici può essere utile nei pazienti resistenti al trattamento.
Litio associato ad antidepressivi (triciclici o SSRI) nei pazienti con depressione unipolare che
non rispondono alla monoterapia con antidepressivi. Uso litio a dosi e concentrazioni basse.
Posologia
Prima di iniziare la terapia:
→ conte cellule crasi ematica;
→ ECG (pazienti anziani e coronaropatici);
→ analisi urine.
Importanti per valutare possibili complicazioni: età, peso corporeo e funzionalità renale devo
considerarle per valutare dose iniziale appropriata di litio.
Vol iniziale di Li+ sarà lo stesso dell’acqua corporea 0.5-0.6 L/kg donna 0.55 -0.7 L/kg uomo.
Siccome ha una escrezione esclusivamente renale riduco la dose se Cl creatinina è bassa (vedi
anziani).
0.5 meq/Kg porta a concentrazione plasmatica di 0.6 – 1.4 meq/L dopo una settimana di
trattamento (300 mg litio carbonato: 8 meq litio).
Dose giornaliera 600-3600 mg → di solito 1200 – 1800 mg/d.
Somministrarlo in più dosi per evitare problemi gastrici all’inizio terapia poi una volta al giorno
alla sera.
Monitoraggio trattamento
La misurazione litiemia è fondamentale per valutare il dosaggio ottimale per un trattamento
soddisfacente della fase acuta maniacale e per la terapia di mantenimento.
Queste misurazioni sono di solito fatte 10-12 ore dopo l’ultima somministrazione al fine di
confrontarle con i dati di letteratura.
Una determinazione iniziale delle concentrazioni sieriche di litio dovrebbe ottenersi circa 5
giorni dall’inizio della terapia (condizioni di “steady state”). Se la risposta clinica suggerisce
una variazione posologica mediante un semplice calcolo aritmetico
Nuova dose = dose attuale x livelli desiderati / livelli plasmatici attuali
Dopo 5 giorni ripetere il controllo.
Una volta ottenuti i livelli desiderati, le concentrazioni potranno