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Farmaci per il trattamento dei disturbi del neurotrasmettitore prefrontale

NTprefrontali, responsabile per il miglioramento di funzioni deficitarie nei pazienti affetti da questa patologia. Si ha un'azione soprattutto presinaptica, di blocco del trasportatore per impedire la ricaptazione del NT, ma favoriscono anche il suo rilascio.

Gioia Chiara Belloni Hanno attività anoressizzante, possono portare a alterazioni della crescita e quindi bisogna prestare attenzione all'assunzione di questi farmaci nei bambini. Anche l'insonnia è rilevante: si possono aggiungere quindi farmaci con attività sedativa come melatonina.

FARMACI NON STIMOLANTI

Atemoxetina (Strattera®): Ha un'azione selettiva per il trasportatore della noradrenalina; è un inibitore selettivo del trasportatore della noradrenalina. È stato sviluppato inizialmente come antidepressivo. È stato sviluppato da una azienda italiana di derivazione della Carlo Erba: come antidepressivo non aveva manifestato una grande efficacia, sufficiente da

competere con farmaci già presenti. È un farmaco che non ha azione dopaminergica diretta: ha selettività per corteccia prefrontale; è stato il primo farmaco non stimolante approvato per il trattamento di ADHD. È stato provato deluso per bambini, adolescenti e adulti: ha una ridotta capacità di indurre abuso. Ha dimostrato efficace nel ridurre i sintomi dell'iperattività e inattentività (perdita di attenzione) anche se clinicamente le risposte erano più basse delle risposte agli stimolanti. Può essere usata in combinazione con gli stimolanti. Rispetto agli alfa-2 adrenergici, si può interrompere repentinamente la somministrazione senza avere sintomi di interruzione al trattamento, rebound. Efficacia è evidente nell'arco di 2-4 settimane, anche se l'attività clinica massimale si osserva in ulteriore periodo; c'è latenza nel manifestare beneficio clinico, di 1 mese. Meccanismo

d'azione: blocca il trasportatore dell'anoradrenalina. A livello della corteccia prefrontale, la dopamina può essere ricaptata dal trasportatore dell'anoradrenalina: la dopamina viene trasportata con il suo trasportatore DAT e viene eliminata con le COMT. Il meccanismo di ricaptazione con il DAT, trasportatore della dopamina ha un effetto nullo nella corteccia prefrontale, l'espressione del trasportatore è bassa: la dopamina, quindi, viene inattivata con COMT o trasportatore della noradrenalina NAT; quindi, non solo si hanno incrementi della noradrenalina nella corteccia prefrontale dopo somministrazione di Atemoxetina ma anche di dopamina. Si vedono metanalisi in cui si misura quanto NT viene rilasciato nella corteccia prefrontale dell'animale dopo somministrazione. Somministrando Atomoxetina si ha incremento di noradrenalina e dopamina, ma non serotonina; quando confrontato l'effetto di Atomoxetina e Metilfenidato, si vedono livelli di dopamina in 3 strutture.

(corteccia prefrontale, strato e nucleus accumbens):- metilfenidato aumenta i livelli di dopamina in tutti (l'aumento della corteccia prefrontale serve per l'azione terapeutica mentre l'aumento nel nucleus accumbens porta a aumentato rischio di abuso e dipendenza)

- atomoxetina, per sua selettività del trasportatore della noradrenalina, ha un effetto selettivo solo nella corteccia prefrontale, senza aumentare i livelli di dopamina nelle strutture sottocorticali con significativa riduzione della possibilità di dare abuso

Effetti collaterali: dolore addominale, perdita di appetito, nausea, sensazione di stanchezza.

Altri effetti collaterali gravi possono comprendere angioedema, problemi epatici, infarto, psicosi, problemi cardiaci, suicidi, aggressione.

Una metanalisi del 2020 ha dimostrato che l'atomoxetina è associata con l'anoressia, perdita di peso e ipertensione con un'indicazione del farmaco meno preferito sulla base del profilo di sicurezza.

per quanto avesse beneficio nel rischio di abuso. 167Gioia Chiara BelloniFDA ha emesso il black box warning del foglietto illustrativo per il rischio di comportamento suicida.

Interazioni farnacologiche: atomoxetina e substrato del CYP2D6 e quindi un trattamento contemporaneo con inibitori di questo citocromo come il Buproprione, Fluoxetina o Paroxetina è stato visto incrementare la concentrazione dell'atomoxetina anche del 100% o più.

Atomoxetina è un inibitore dei canali del potassio hERG con un IC59 del blocco del trasportatore della noradrenalina ma questo può comunque provocare aritmie per il blocco di questi canali. È stato osservato un prolungamento a dosi terapeutiche e in overdose: l'attenzione va prestata in quelle situazioni in cui si può avere incremento delle concentrazioni plasmatiche che potrebbe accentuare effetto collaterale.

Viloxazina (Quelbree®): Il farmaco è stato approvato nell'aprile 2021. Ha un

meccanismo simile a quello dell'atomoxetina: è un inibitore selettivo delle reuptake dinoradrenalina, anche se è meno selettivo perché agisce come antagonista del recettore 5-HT2B ed è anche agonista potente del recettore 5-HT2C; questi due recettori potrebbero essere coinvolti nell'attività terapeutica del farmaco stesso.

Può causare un aumento di suicidi in alcuni bambini con ADHD, specialmente nel primo mese di trattamento o quando si cambia il regime posologico.

Altri potenziali problemi sono aumento della pressione, frequenza cardiaca, attivazione di stati maniacali, sonnolenza e senso di fatica.

Interazioni farmacologiche sono con inibitori delle MAO: se si blocca la ricaptazione dellanoradrenalina, si ha incremento dei suoi livelli e si inibiscono le MAO, enzimi che determinano riduzione del catabolismo, si può avere sinergia tra le molecole pericolosa.

agonisti alfa-2: Tra i non stimolanti ci sono anche gli

soprattutto gli alfa-2A sono presenti ad elevati livelli nella corteccia prefrontale. Clonidina e Guanfacina mimano l'azione dell'anoradrenalina nella corteccia prefrontale attraverso l'attivazione del recettore localizzato sui neuroni della corteccia prefrontale. È selettivo per i recettori e si dice efficacia terapeutica con ridotti effetti collaterali rispetto alla Clonidina, migliorando la funzione della corteccia prefrontale con un miglioramento del comportamento. Le dosi raccomandate all'inizio del trattamento sono 1 mg al giorno con un massimo di 4 mg/die (6-12 anni) o 7 mg/die (13-17 anni). Il tempo di azione è di 24 ore. Emivita di 17 ore, piuttosto lunga: è sufficiente somministrazione giornaliera. Gli agonisti adrenergici possono essere somministrati uno o due volte al giorno combinati anche con stimolanti terapeutici, come l'amomoxetina. Si vede il terminale nervoso presinaptico dove viene rilasciata l'anoradrenalina: ci sono i recettori della

stessa che agiscono sulneurone post-sinaptico. a-adrenergicaSi ha una sinergia tra componente e dopaminergica: quando arriva input a livellodel neurone della corteccia prefrontale si può avere incremento di cAMP attraverso il recettoredopaminergico D1 perché è un recettore accoppiato all'adenilato ciclasi. cAMP può attivare deicanali chiamati HCN (Hyperpolarization-activated cyclic nucleotide-gated channels), canali che siattivano in presenza di cAMP e questo determina iperpolarizzazione del neurone stesso. L'utilitànell'attivare la via alfa-2 è che i recettori alfa2 adrenergici sono associati all'inibizionedell'adenilato ciclasi: l'attivazione del segnale non viene alterata dall'attivazione di questi canali epermette una funzionalità massimale del neurone della corteccia prefrontale; questo è alla base168Gioia Chiara Bellonidella sinergia tra imput dopaminergico e noradrenergico. Farmaci

che incrementano noradrenalina e dopamina funzionano attivando indirettamente le due vie, via del recettore D1 e α-2A. Effetti collaterali: Sono dose dipendenti. Molto comuni, con più del 10% di incidenza, sono effetti collaterali che includono stanchezza, sonnolenza, mal di testa e mal di stomaco. Comuni, con una incidenza tra l'1 e il 10%, sono perdita di appetito, depressione, ansia, irritabilità, cambiamenti di umore, insonnia, incubi, perdita di energia, battito cardiaco lento, bassa pressione sanguinea, vomito, nausea, diarrea, costipazione, bocca secca, incontinenza renale e rash. I recettori α-2 adrenergici hanno anche funzionalità presinaptica e quindi controllano il rilascio di neurotrasmettitori: per questo tra gli effetti collaterali si ha rallentamento del battito cardiaco, riduzione della pressione sanguigna; questi composti sono quindi anche usati come antipertensivi. È anche un potente agonista del 5-HT2B e quindi si ha possibilità di valvulopatia, problemi importanti a livello.

cardiacoModafinil: Viene prescritto per narcolessia, fatica inusuale, pazienti parkinsoniani; non si usa quindipropriamente per ADHD.

Viene utilizzato nell'esercito: è l'unico farmaco approvato dall'Air Force come una "Go Pill" perridurre la fatica, rimpiazzando l'uso della dextroanfetamina, con ridotta potenzialità di abusorispetto a questa; aumenta la performance dei soldati.

Aumenta l'allerta ed aumenta la memoria con un minimo potenziale di abuso.

Ha una migliore tollerabilità rispetto alle anfetamine. È un farmaco discretamente sicuro: gli effetti collaterali sono principalmente benigni come per esempio mal di testa, problemi del sonno enausea. Rari effetti collaterali sono reazioni dermatologiche in persone geneticamente predispostee più frequentemente in pazienti pediatrici.

Non è raccomandato in soggetti con aritmia, ipertensione o ipertrofia ventricolare sx.

Meccanismo d'azione: potenziamento

Della trasmissione dell'orexina, peptide che viene rilasciato e controlla in modo complesso la funzionalità di diversi NT. La possibilità di incrementare livelli di orexina, e modulare anche i livelli di istamina, sia alla base del MoA del farmaco: i neuroni positivi all'orexina controllano l'attività di neuroni serotoninergici, noradrenergici.

INTERVENTI NON FARMACOLOGICI dell'ADHD

Dieta: si consiglia l'assunzione di omega 3, piccoli effetti clinici- monoterapia di fosfatidilserina

Intervento comportamentale: CBT, controllo delle emozioni, problem solving, uso di strategie compensative; interventi che sono adottati con il trattamento farmacologico, in combinazione; è molto utile nella giovinezza. Molto spesso le disfunzioni delle funzionalità esecutive non sono migliorate ottimalmente con i farmaci sono magari migliorati con trattamenti non farmacologici.

169 Gioia Chiara Belloni

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
177 pagine
1 download
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Gioia.belloni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia e farmacoterapia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Riva Marco.