vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
INDICAZIONI
Trattamento dell’infezione da HIV.
Terapia adulti bambini, profilassi postesposizione, prevenzione trasmissione madre-figlio. Sinergia
con lamivudina, didanosina zalcitabina.
EFFETTI
Aumento di sopravvivenza, diminuzione della frequenza di infezioni opportuniste, miglioramento
delle condizioni generali dei pz.; aumento dei linfociti CD4+ e delle risposte immunitarie,
riduzione della carica virale
Non associare con stavudina perché competono per la fosforilazione si ostacolano.
STAVUDINA
Analogo della timidina; blocca la replicazione del HIV in modo analogo alla Zidovudina e alle
stesse concentrazioni.
E’ ottima anche sui ceppi resistenti alla zidovudina.
E’ meno tossica sulle cellule progenitrici del midollo osseo.
INDICAZIONI
Trattamento dei pz. Adulti con infezione da HIV in stato avanzato, che non tollerano altre terapie,
che mostrano un peggioramento dello stato immunitario e della sintomatologia.
In sinergia con lamivudina
EFFETTI COLLATERALI
Neuropatia periferica dolorosa. Anomalie cromosomiche. Non embriotossico o teratogeno.
INTERAZIONI
Non associare con zidovudina perché competono per la fosforilazione, si ostacolano.
DIDANOSINA
Analogo nucleosidico della deossiadenosina.Tamponato con idrossido di magnesio.
E’efficace contro l’HIV e la resistenza è inferiore a quella verso l’AZT.
MECCANISMO D’AZIONE
Serie di enzimi che fosforilano e trasformano la base fino ad arrivare alla
dideossiadenosinatrifosfato. A tal punto incorporazione nella catena e blocco (mancanza del 3’OH)
RESISTENZA AL FARMACO
Mutazioni della TI
SPETTRO D’AZIONE
HIV1 e 2 HTLV1
FARMACOCINETICA: biodisponibilità orale: 42% ridotta dai pasti, non è stabile a ph bassi, la
forma tamponata ha maggiore biodisponibilità.
Penetra nel liquor meno della zidovudina.
L’emivita plasmatica è bassa, ma quella intracellulare è di ben 12h.
USI TERAPEUTICI
Trattamento di adulti e bambini affetti da HIV
TOSSICITA’
Si può avere neurotossicità dose-dipendente (con anestesia del piede) e una pancreatite anche fatale.
Possono comparire anche alcuni effetti avversi dell’AZT.
ZALCITABINA
CHIMICA
Analogo nucleosidico della citosina usato in associazione con la zidovudina
per la terapia anti HIV.
E’ un inibitore della trascrittasi inversa attivata nei linfociti T con una via diversa di
fosforilazione rispetto a quella dell’AZT.
Somministrato x os, emivita cellulare di 3h. Anche questa può dare neuropatia e pancreatite.
INIBITORI NON-NUCLEOSIDICI DELLA TRASCRITTASI INVERSA
• NEVIRAPINA
• DELAVIRDINA
MECCANISMO D’AZIONE
Inibitore non competitivo della trascrittasi inversa. Lega una tasca idrofobica (HIV1 specifica)
lontana dal sito attivo determinando un cambiamento conformazionale dell’enzima che ne riduce
l’attività.
RESISTENZA AL FARMACO
Insorge molto velocemente in monoterapia ed è crociata a tutti i NNRTI (non nucleosidic iretro
trascrittasi inibitori) basta il cambiamento di un aminoacido della tasca idrofobica.
SPETTRO D’AZIONE: Solo HIV1
NEVIRAPINA
FARMACOCINETICA
Biodisponibilità orale:90-93%, emivita: 25-30 h, legame farmacoproteico: 60%.
Metabolismo: CYP3A4>CYP2B6 escrezione renale del farmaco:<3% autoinduzione del
metabolismo. Penetra bene nella placenta (trasmissione madre feto)
USI TERAPEUTICI
Terapia antiHIV1 in adulti e bambini.
EFFETTI COLLATERALI
Eruzione cutanea (16%) transaminasi alte (14%) epatite (1%) Stevens-Johnson(0.3%).
INTERAZIONI
Induce CYP3A4. Interazioni con metadone contraccettivi orali e alcuni inibitori delle proteasi.
DELAVIRDINA
FARMACOCINETICA
Biodisponibilità orale:85% ,emivita: 2-11 h, legame farmacoproteico: 98%, penetra poco nel liquor.
Metabolismo: CYP3A4 escrezione renale del farmaco:<5% inibizione del CYP3A4
USI TERAPEUTICI
Come nevirapina ma meno usata (richiede tre somministrazioni al giorno)
EFFETTI COLLATERALI: molto simili ma in diverse percentuali alla nevirapina
INTERAZIONI
Farmaci che inducono il CYP3A4 ne riducono la concentrazione (rifampicina fifabutina fenitoina
fenobarbital carbamazepina).
La delavirdina aumenta i livelli plasmatici della maggior parte degli inibitori delle proteasi.
INIBITORI DELLE PROTEASI
INDINAVIR, SAQUINAVIR, RITONAVIR, NELFINAVIR, LOPINAVIR, AMPRENAVIR.
SONO FARMACI che strutturalmente si comportano da substrati delle proteasi virali oppure
interagiscono con i siti catalitici di questi enzimi bloccando la maturazione del virus stesso. Sono
particolarmente attivi verso l’HIV- 1sia nella fase acuta che cronica dell’infezione.
La maggior parte di questi farmaci sono metabolizzati a livello epatico dal CIT-P450 e possono
interferone con l’attività del CIT-P450 dando luogo a complesse interferenze farmacologiche.
EFFETTI COLLATERALI DELL’INDINAVIR
• Iperbilirubinemia indiretta
• Nefrolitiasi
• Trombocitopenia
• Disturbi GI
• Irritabilità
Interferenze farmacologiche:
• Antifungini azolici (aumento conc. Plasm.)
• Rifabutina e rifampicina (riducono le conc. Plasmatiche)
• Induce aumento dei livelli plasmatici di antistaminici, cisapride e benzodiazepine.