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CHEMIOTERAPIA DELLE INFEZIONI PROTOZOARIE
ANTIAMEBICI
METRONIDAZOLO
MECCANISMO D’AZIONE
Profarmaco, richiede l’attivazione (riduzione) del nitrogruppo.
Agisce solo sugli anaerobi, presentando una tossicità selettiva per le ferrodoxine, che presentano
un potenziale di ossidoriduzione capace di cedere gli elettroni al metronidazolo.
Si dormano dei radicali anionici che provocano danno ossidativo del DNA e altre biomolecole.
O compete per l’accezione dell’elettrone, e riduce l’azione del farmaco.
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La ferrodoxina prende gli elettroni dalla decarbossilazione dei chetoacidi come il piruvato (PFOR
piruvato ferrodoxina ossidoreduttasi).
SPETTRO D’AZIONE
Thricomonas vaginalis (possibile resistenza), Entoameba histolytica, Giardia lamblia.
Cocchi anaerobi bacilli anaerobi gram- bacilli anaerobi gram+ sporigeni.
Può facilitare l’estrazione delle filarie della dracunculosi.
FARMACOCINETICA
Orale, endovenosa, intravaginale e topica.
Emivita di 8 h.
Distribuito ovunque con eccezione della placenta.
Escrezione renale può colorare le urine di rosso-marrone.
Metabolismo epatico:
• stimolato da fenobarbital prednisone rifampicina etanolo
• inibito da cimetidina
USI TERAPEUTICI
• T. vaginalis. Amebiasi in associazione ad un amebicida endoluminale.
• Anaerobi (bacteroides clostridi)
• Helicobacter pilori: assieme ad inibitori di pompa e altri antibiotici.
• Colite pseudomembranosa da C. difficile
• Morbo di Crohn.
EFFETTI COLLATERALI
Rari quelli importanti tra cui SNC e Stevens-Johnson.
Effetto disulfarim simile. Si presenta nausea, vomito, flushing, cefalea.
Non assumere con litio o alcool (fino a 3 giorni dopo l’assunzione del farmaco).
Si sconsiglia l ‘utilizzo nel primo trimestre di gestazione.
EMETINA
Alcaloide somministrato per via sottocutanea o intramuscolo, efficace contro i trofozoiti tissutali di
E. Histolytica, ma per problemi di grave tossicità sono state quasi completamente sostituite dal
metronidazolo.
Dovrebbe essere usato per trattare la dissenteria amebica o l’ascesso amebico per 3-5 gg massimo.
PARAMOMICINA
CHIMICA
Aminoglicoside appartenente alla famiglia neomicina/kanamicina
MECCANISMO D’AZIONE
Lega subunità 30S
SPETTRO D’AZIONE
Stesso della neomicina e kanamicina
FARMACOCINETICA
Non assorbito nell’intestino anche se la mucosa non è integra.
Somministrazione parenterale presenta stessa nefrotossicità e ototossicità degli altri
amminoglicosidi.
USI TERAPEUTICI
Amebiasi in monoterapia per forme solo intestinali, in associazione con metronidazolo per le
diffuse.
Giardiasi in gravidanza dove metronidazolo è controindicato (primo trimestre).
Uso topico per tricomoniasi vaginale e leishmaniosi cutanea.
Parenterale per leishmaniosi viscerale da solo o in associazione con un antimoniale.
EFFETTI COLLATERALI
Gastrointestinali. Prurito vulvovaginale per tricomoniasi
IODOCHINOLO
È un efficace amebicida luminale, utilizzato nell’ amebiasi intestinale.
Non è efficace contro i trofozoiti nella parete intestinale o nei tessuti extraintestinali
TOSSICITÀ
A dosi raccomandate a dosi raccomandate può dare diarrea, nausea e altri sintomi gastrointestinali.
A dosi superiori dà neurotossicità.
ANTITRIPANOSOMIASICI
PENTAMIDINA
CHIMICA
Amina aromatica poco stabile in soluzione.
MECCANISMO D’AZIONE
Catione bivalente potrebbe reagire con molecole cariche negativamente come fosfolipidi DNA ed
RNA. Tossicità mitocondriale per leishmania.
RESISTENZA AL FARMACO
Mancata concentrazione per mutazione del trasportatore p
SPETTRO D’AZIONE:
1. T.brucei gambiense
2. Leishmanie antimonio resistenti
3. P.jiroveci
• Blastomyces
FARMACOCINETICA
Somministrazione parenterale, emivita di settimane e mesi, dose di carico è necessaria
USI TERAPEUTICI
Non efficace contro tripanosmiasi tardiva perché non penetra nel liquor, quindi solo negli stadi
precoci.
Alternativa a composti antimoniali e ad amfotericina per pazienti che non tollerano questi farmaci.
Polmoniti da P. jiroveci in pazienti che non tollerano il trimetropim-sulfametoxazolo e neanche
atovaquone o associazione primachina-clindamicina.
EFFETTI COLLATERALI
Nel 50% dei pz che lo assumono a dosi consigliate.
Endovena: ipotensione tachicardia cefalea.
Tossico per le beta cellule pancreatiche (inizialmente ipoglicemia poi diabete), cmq però aumenta
frequenza di pancreatite. Nefrotossicità.
Ascessi sterili nel sito dell’iniezione intramuscolare.
SURAMINA
MECCANISMO D’AZIONE
Sconosciuto
RESISTENZA AL FARMACO
Non ancora
SPETTRO D’AZIONE
Tripanocida degli stadi precoci ad azione lenta contro T. brucei gambense.
FARMACOCINETICA
Solo endovena, emivita 90 giorni, legame farmaco proteico molto alto, eliminazione renale.
Non entra nel liquor.
USI TERAPEUTICI
Profilassi della tripanosmiasi africana (non entra nel liquor e ha emivita lunga).
Fasi iniziali tripanosmiasi africana, occidentale e in alternativa alla pentamidina per la orientale.