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SPETTRO D’AZIONE

Non attivo contro gli ipnozoiti, attivo contro le forme eritrocitarie di plasmodi vivax ovale e

malariae ma non tutti falciparum.

Non è efficace contro le forme epatiche primarie.

USI TERAPEUTICI

Prima scelta per terapia e profilassi di P. falciparum sensibili. Ma anche ascesso amebico e

condizioni in cui c’è un infiammazione (attività antiinfiammatoria) artirite reumatoide lupus.

EFFETTI COLLATERALI

Estremamente sicuro a dosi adeguate. Ma il margine di sicurezza è ristretto.

Ventilazione meccanica adrenalina e diazepam possono salvare la vita in sovradosaggi.

Se somministrato per via parenterale potrebbe instaurarsi tossicità cardiovascolare (ipotensione e

depressione delle attività fino ad arresto cardiaco) e per il SNC (convulsione e coma).

Se somministrato per via orale possibile cefalea, confusione, manifestazioni cutanee.

Accumulo nei tessuti ricchi di melanina, retinopatia e imbiancamento dei capelli.

Ototossicità.

Nelle nefropatie correggere la dose per l’eliminazione renale.

INTERAZIONI

CYP2D6 inibitore.

Non somministrare con meflochina poiché aumenta rischio epilettico.

Rischio di aritmia ventricolare se somministrato con amiodarone o alofrantina.

Aumenta le concentrazioni plasmatiche di digossina e ciclosporina

CHININA e CHINIDINA

CHIMICA

Alcaloide. Chinidina è più potente ma più tossica.

MECCANISMO D’AZIONE

stesso della clorochina: ma ha un effetto antinfiammatorio più rilevante.

RESISTENZA AL FARMACO

trasportatori.

SPETTRO D’AZIONE

forme eritrocitarie ed asessuate di plasmodi, mentre ha scarso effetto sugli sporozoiti o sulle forme

preeritrocitarie.

Meno efficace e più tossico della clorochina sui ceppi sensibili a quest’ultima.

Ha azione sul muscolo scheletrico, antagonizza come il curaro l’azione della fisostigmina,

diminuendo l’eccitabilità della placca neuromuscolare.

Nei pz affetti da miastenia grave si può avere difficoltà respiratoria e disfagia.

USI TERAPEUTICI

Non viene impiegato per la profilassi a causa della breve emivita e della sua tossicità.

Terapia per malaria grave da ceppi clorochino-resistenti.

A volte si possono associare schizonticidi lenti (sulfamidici o tetracicline) nei ceppi multiresistenti.

Crampi notturni agli arti inferiori, ma rapporto rischi benefici è troppo alto.

EFFETTI COLLATERALI

Triade di effetti tossici dose dipendenti:

• cinconismo

• ipoglicemia

• ipotensione.

Cinconismo: tinnito, sordità ai toni alti, disturbi visivi, cefalea, nausea, vomito.

Alterazioni visive ed uditiva da neurotossicità diretta.

Irritante per il tratto gastrointestinale.

Aritmie cardiache gravi da sovradossaggio.

Febbre emoglobinurica (emolisi massiva emoglobinemia emoglobinuria).

Emolisi lieve in G6PDH deficit.

Usare con cautela per tinniti, neuriti ottiche, aritmie, ipersensibilità al farmaco.

Se compare emolisi sospendere il trattamento.

Abbastanza sicuro in gravidanza ma attenzione all’ipoglicemia.

INTERAZIONI

Assorbimento ridotto da antiacidi contenenti alluminio.

Può rallentare l’assorbimento e innalzare i livelli ematici di glicosidi cardioattivi.

Aumenta la concentrazione di warfarin.

Azione sulla giunzione neuromuscolare quindi i farmaci che agiscono in quella zona.

procloroperazina e alofantrina possono aumentarne la cardiotossicità.

Cleareance renale ridotta dalla cimetidina e aumentata dalla acidificazione delle urine e dalla

rifampicina.

MEFLOCHINA

MECCANISMO D’AZIONE

Non conosciuto, si pensa sia simile a quello della clorochina

RESISTENZA AL FARMACO

Come cloro china.

SPETTRO D’AZIONE

Schizonticida ematico molto efficace

FARMACOCINETICA

Somministrazione parenterale causa reazioni gravi quindi per os. Cinetica bifasica (ricircolo

enteroepatico). 2° giorni di emivita. Escrezione soprattutto con le feci.

USI TERAPEUTICI

Prevenzione e trattamento di P. falciparum e P. vivax multiresistenti.

EFFETTI COLLATERALI

Disturbi gastrointestinali, vomito immediato (risomministrare).

Gravidanza: dati controversi, sembra essere teratogeno.

Controindicata negli epilettici, usare con cautela nei farmaci che perturbano la conduzione cardiaca

PRIMACHINA

MECCANISMO D’AZIONE

Trasformata in composti elettrofili che agiscono come mediatori di ossido-riduzione.

Agisce sugli ipnozoiti.

Utilizzata in associazione con clorochina per eradicare gli stadi eritrocitari.

In pazienti con deficit di Glucosio 6 fosfato deidrogenasi può dare anemia emolitica (fare test di

sensibilità degli eritrociti)

RESISTENZA AL FARMACO

Alcuni ceppi di P. vivax

SPETTRO D’AZIONE

Distrugge le fasi epatiche tardive e le fasi latenti tissutali di P. Vivax ed Ovale.

Debole attività contro gli stadi eritrocitari

FARMACOCINETICA

Ipotensione per via parenterale, quindi somministrata per via orale.

Picco dopo 3 h emivita di 6 h.

USI TERAPEUTICI

Profilassi terminale e prevenzione di recidive di P. vivax e P. ovale.

Somministrato con uno schizonticida ematico per eradicare forme ematiche e prevenire

resistenza.

EFFETTI COLLATERALI

Pressoché innocua a dosaggi abituali per “razza” caucasica.

Metemoglobinemia a dosi elevate o a dosi normale se è presente deficit di NADH metaemoglobina

reduttasi.

A dosi anche normali anemia emolitica nei portatori di deficit di G6PDH.

Nelle donne eterozigoti anemia di grado intermedio.

Sconsigliata in gravidanza.

In allattamento bisogna controllare che il bimbo abbia livelli normali di G6PDH.

PROGUANIL

Biguanide.

Metabolita attivo cicloguanile, inibisce la diidrofolato redattasi – timidina sintasi

SPETTRO D’AZIONE

Attivo sulle forme epatiche e eritrocitarie ma non sugli ipnozoiti.

Azione antimalarica su P.Falciparum (Az. Profilattica causale ed attività soppressiva, controllo della

fase acuta ed eradicazione della infezione).

Per quanto riguarda P.Vivax sopprime gli attacchi acuti, ma non agisce sulla fase tissutale.

RESISTENZA

Mutazioni di diidrofolato redattasi nel sito di binding del farmaco.

USI CLINICI

In associazione con clorochina in alternativa alla meflochina nella profilassi della malaria da

P.Falciparum o mista P.Vivax-P.Falciparum.

In associazione con Atovaquone (Malarone) nel trattamento dell’attacco acuto da P.Falciparum

clorochino-resistente.

TOSSICITÀ Bassa. Disturbi G.I.

ATOVAQUONE

MECCANISMO D’AZIONE

Analogo lipofilo dell’ubichinone. Interferisce con le funzioni mitocondriali di sintesi dell’ATP.

Interagisce col complesso bc dei mitocondri dei plasmidi provocando il collasso del potenziale di

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membrana. Interferisce con la catena di trasporto mitocondriale del cyt c.

Proguanil agisce in sinergismo aiutando a far collassate la membrana.

RESISTENZA AL FARMACO (poco imp)

Molto rapida in monoterapia, va associato al proguanil.

Mutazione del gene del complesso bc dei mitocondri dei parassiti, soprattutto la subunità che

1

catalizza l’ossidazione dell’ ubichinone.

SPETTRO D’AZIONE

Attivo contro gli stati ematici ed epatiche del plasmodio ma non contro gli ipnozoiti di P. vivax.,

Pneumocystis Carinii e Toxoplasma Gondii.

USI TERAPEUTICI

In associazione con proguanil terapia e profilassi (attivi sugli stadi epatici) della malaria

(clorochino-resistenti).

In associazione con azitromicina per la cura di Babesia. Alternativa al trimetropim-sulfametoxazolo

o alla pentamidina in trattamento per toxoplasmosi in pz che non lo tollerano.

EFFETTI COLLATERALI

Poco tossico, nausea vomito cefalea diarrea ed esantemi. Vomito può portare al fallimento della

terapia. Sconsigliato in bimbi <11kg gravidanza e allattamento.

INTERAZIONI

Rifampicina e tetraciclina ne riducono la concentrazione.

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
7 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher domydiva di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia e tossicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Meli Rosaria.