Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
GRAVIDANZA:
- Aumento % di acqua rispetto alla massa corporea.
- Riduzione livelli di albumina: meno proteine plasmatiche legano il farmaco.
- Aumento di flusso ematico renale e velocità di filtrazione glomerulare.
GRAVIDANZA e FARMACI:
Si deve considerare sempre l'eventuale tossicità del farmaco su embrione e feto.
Fasi:
- Embriogenesi (primi 3 mesi): si forma l'embrione con tutti gli organi e apparati del futuro bambino (fase di proliferazione e differenziamento cellulare).
- Fetogenesi (3 mesi - 9 mesi): l'embrione diventa feto. Si ha accrescimento, maturazione del sistema ormonale e completamento dei processi funzionali del SNC e SNP.
- Parto.
Somministrazione del farmaco durante la gravidanza:
- Dalla 3° alla 8° settimana: il farmaco può avere effetti irreversibili sullo sviluppo degli organi causando alterazioni morfologiche nel neonato (effetto teratogeno).
Esempio: antipertensivi (ACE-inibitori) -> alterano lo sviluppo cardiovascolare del neonato.
bambino.- Fetogenesi: il farmaco può causare alterazioni funzionali ad esempio renali (es: alcuni antipertensivi -> ACE-inibitori).- Ultime settimane pre-parto: i farmaci possono alterare il decorso del parto causando effetti che si possono riscontrare nel neonato dopo il parto. Esempio: antinfiammatori non steroidei -> possono causare gastrolesività e diminuire le capacità di aggregazione piastrinica nella madre. Esempio: oppiacei -> provocano overdose nel neonato (difficoltà respiratorie). FARMACI ed ALLATTAMENTO: I farmaci assunti dalla madre durante l'allattamento e i loro metaboliti possono passare al latte materno e quindi venire assunti dal neonato. I rischi dipendono da: - Quantità di farmaco escreto col latte. - Capacità di biotrasformazioni epatiche del neonato. - Meccanismo d'azione del farmaco. Esempi: - Tetracicline: farmaco antibiotico che può interferire con il calcio, limitando il suo assorbimento. Nelneonato può causare soprattutto problemi ai denti (denti fragili predisposti a fratture e sviluppo irregolare).
Cloramfenicolo: farmaco antibiotico che sia nel neonato che nel bambino, può alterare processi ematologici (anemia emolitica -> rottura eritrociti).
Benzodiazepine (ansiolitico): farmaco sedativo ipnotico. Induce calma e sonno.
Anticoagulanti: possono aumentare il rischio di emorragia nel neonato.
CONDIZIONI AMBIENTALI e FARMACI:
L'esposizione solare o l'esposizione prolungata ad alte temperature sono un rischio per pazienti in terapia farmacologica (fototossicità -> eritemi e arrossamenti).
Disidratazione: causa un ridotto volume di distribuzione del farmaco che si traduce in un aumento della sua concentrazione plasmatica che potrebbe superare la concentrazione minima tossica.
ATTIVITÀ FISICA e FARMACI:
1) Atleta in terapia farmacologica:
Se il farmaco assunto dall'atleta è incluso nella lista delle sostanze proibite (cortisonico),
deve richiede l'esenzione a fini terapeutici. L'atleta deve dichiarare il tipo di farmaco, le dosi, la via di somministrazione e la durata del trattamento. Inoltre deve allegare i referti diagnostici. - Se il farmaco assunto dall'atleta non è incluso nella lista delle sostanze proibite (FANS), deve effettuare la dichiarazione d'uso terapeutico nel momento in cui avviene il controllo antidoping. 2) Atleta in abuso farmacologico: può sfociare nel doping in caso di assunzione di sostanze presenti nella lista delle sostanze proibite. DIFFERENZE di GENERE e FARMACI: Il genere femminile è un fattore di rischio per lo sviluppo di reazioni avverse ai farmaci, questo a causa di differenze ormonali e metaboliche rispetto agli uomini: - La donna ha minor capacità metabolica (biotrasformazione più lenta), minor filtrazione glomerulare e minor secrezione tubulare. - La donna ha solitamente peso corporeo minore (% di acqua corporea minore). - La donna hamaggiore tessuto adiposo rispetto al suo peso corporeo. Si hanno molte più evidenze scientifiche degli effetti avversi farmacologici sugli uomini che sulle donne, perché per valutare lo sviluppo di un farmaco si sfruttano solo uomini maggiorenni (volontari sani). Questo per evitare di sottoporre a terapie farmacologiche donne sane nelle prime settimane di gravidanza (non ancora nota).
ALIMENTI e FARMACI:
La presenza di cibo nel tratto gastroenterico può influenzare la biodisponibilità dei farmaci somministrati per via orale interferendo con la loro farmacocinetica.
La presenza di cibo nello stomaco prolunga il suo tempo di svuotamento ritardando il passaggio nell'intestino. Il flusso ematico intestinale influenza l'assorbimento dei farmaci.
- Latte e derivati: alimenti ricchi di calcio, il quale può legare alcuni antibiotici e ridurre l'assorbimento del principio attivo a livello intestinale.
- Succo di pompelmo: riduce il metabolismo e
Aumenta la concentrazione plasmatica di molti farmaci. E' stata identificata una molecola (bergamottina) capace di inibire una classe di enzimi del Citocromo P 450, questo causa la riduzione delle reazioni di fase 1 di biotrasformazione (introduzione dei gruppi ossidrili). Alterando la biotrasformazione, non può avvenire l'eliminazione del farmaco che quindi si accumula.
- Calcio antagonisti: antipertensivi che se assunti con succo di pompelmo possono generare una crisi ipotensiva.
- Steatine: utilizzate per il controllo delle iperlipidemie, servono per diminuire le concentrazioni di colesterolo.
DIFFERENZE GENETICHE e FARMACI:
Polimorfismo genetico: variazione nella sequenza del DNA (anche una singola base azotata) presente in oltre l'1% della popolazione. Può provocare diversità nella quantità o nella funzionalità della proteina codificata da quel gene mutato.
- Polimorfismi di geni coinvolti nella farmacocinetica: influenzano
- labiotrasformazione del farmaco (quantità di enzimi per la biotrasformazione).
- Polimorfismi di geni codificanti per il bersaglio del farmaco: influenzano l'affinità recettoriale (es: β 2-agonisti). I recettori sono spesso proteine (cambio di funzionalità).
- La somministrazione di un farmaco deve essere personalizzata per garantire la massima risposta terapeutica (efficacia) evitando le 2 situazioni di rischio:
- Inefficacia terapeutica.
- Tossicità.
- PATOLOGIA
- Sintomi: segnali che il paziente percepisce. Possono presentarsi anche alterazioni fisiologiche asintomatiche.
- Riacutizzazioni: episodi più o meno gravi che si ripresentano durante il decorso della patologia, soprattutto se cronica.
- Causa: non sempre è possibile individuarla.
- Perdita di funzioni e qualità della vita.
- Rischio di mortalità.
- APPROCCI PATOLOGICI:
- Approccio tradizionale: identificazione e gestione dei singoli fattori di rischio tramite una terapia.
1) Approccio individuale: identificazione e gestione dei fattori di rischio specifici per ogni paziente attraverso una terapia personalizzata.
- Valutazione dei fattori di rischio: età, dieta, sedentarietà, fumo.
- Obiettivi terapeutici personalizzati.
- Linee guida specifiche per ridurre i rischi della patologia.
2) Approccio globale: identificazione e gestione integrata dei fattori di rischio attraverso una terapia individualizzata.
- Nuovi obiettivi e bersagli terapeutici.
- Linee guida integrate per ridurre i rischi della patologia.
PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI:
Fattori di rischio:
- Età: fattore non modificabile.
- Dieta: ricca di Na e proteine aumenta l'incidenza di patologie cardiovascolari.
- Sedentarietà.
- Fumo.
Quadro clinico:
- Ipertensione: alterazione della pressione arteriosa rispetto ai valori normali.
- Iperglicemia: elevati livelli di glicemia. Si associa spesso al diabete di tipo 2.
- Dislipidemie: alterazione del profilo lipidico nel sangue (elevati livelli di colesterolo e bassi livelli di HDL).
- Danni agli organi.
Strategia terapeutica integrata: modifica funzioni fisiologhe o stati patologici a beneficio del paziente. Farmaci + esercizio fisico + corretta alimentazione.
Utilizzata sia come terapia di patologie sia per la loro prevenzione (cancro, sindrome)
metabolica e patologie cardiovascolari).
Inattività fisica: il 60% della popolazione mondiale fallisce la raccomandazione minima di eseguire 30' di attività fisica moderata al giorno. L'inattività fisica causa aumento del rischio di patologie cronico degenerative (patologie cardiovascolari, sindrome metabolica, diabete e obesità). Il rischio aumenta indipendentemente dall'educazione e dal reddito delle persone.
IPERTENSIONE
Il 30% della popolazione ha subito diagnosi di ipertensione.
- Ipertensione essenziale (> 90%): non associata a patologie specifiche.
- Ipertensione secondaria (< 10%): associata ad altre patologie (causa anatomo-funzionale).
CLASSIFICAZIONE LIVELLI di PRESSIONE ARTERIOSA:
Pressione arteriosa = Gittata cardiaca x Resistenze periferiche
- Pre-ipertensione: categoria di persone a rischio di sviluppare ipertensione, ma non ancora trattate a livello farmacologico. In questa fase, è necessario introdurre stili di vita
salutari per prevenire o ritardare l'ipertensione e quindi ritardare anche il trattamento farmacologico che aumenta il rischio di reazioni avverse e aumenta la spesa sanitaria.
- Ipertensione di grado 1: categoria di persone che inizia il trattamento farmacologico (pressione sistolica > 140). Anche lo stile di vita adeguato deve accompagnare il trattamento farmacologico.
Fattori di rischio per l'ipertensione:
- Genere: l'uomo sembra essere più predisposto all'ipertensione.
- Età: con l'aumento dell'età, aumenta l'incidenza di ipertensione, ma è una patologia che si può manifestare anche in persone giovani.
- Fumo, sedentarietà e dieta.
- Familiarità: in una famiglia, oltre al patrimonio genetico, si tramandano anche gli stili di vita. Se gli stili di vita non sono salutari, possono favorire l'ipertensione.
- Patrimonio genetico: la razza africana sembra più predisposta rispetto alla razza
TERAPIA ANTIPERTENSIVA: trattamento cronico per ridurre morbilità e mortalità.
1) Strategie non farmacologiche.
2) Terapia farmacologica: può iniziare con un solo farmaco, ma essendo una patologia cronica degenerativa, sfocia in una politerapia, dove si utilizzano più farmaci.
REGOLAZIONE FISIOLOGICA della PRESSIONE ARTERIOSA:
Regolazione a breve termine (SNA simpatico): quando la pressione arteriosa scala, aumenta l'attività del SNA simpatico, che attiva tramite l'adrenalina:
- Recettori β1 (cuore): aumenta forza, Fc e gittata cardiaca.
- Recettori α1 (muscolo liscio dei vasi): vasocostrizione (aumento delle resistenze periferiche).
Questa attivazione parallela induce l'aumento della pressione arteriosa.
Regolazione a lungo termine (rene): quando la