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BENZIL ISOCHINOLINE:

sono molecole biogenticamente derivate dalla condensazione di due molecole di tyr.

Queste molecole sono normalmente tetraidrogenate e si nota che tali molecole

possono avere delle strutture semplici, oppure delle strutture molto complesse. Si

parte da due molecole di tyr e una viene idrossilata e contemporaneamente anche

decarbossilata a dopamina con la idrossilazione si ottiene dopa che poi viene dercarb

a dopamina e l’altra tyr viene deamminata ossidativamente a dare una aldeide che

condensa con l’azoto della dopamina ottenendo in questo modo la struttura

isochinolinica. La struttura della coclaurina (prodotto di condensazione delle due tyr)

con degli step biosintetici può modificare le sue strutture e i gli ossidrili vengono

protetti per proteggerli durante la via biosintetica che porta a prodotti dai quali si

potranno ottenere anche altri prodotti. Le benzilisochinoline possono essere divise in 7

classi:

- Semplicinell’occhio. Come la papaverina

- Forme dimere (bis benzil isochinoline)tubocurarina. Rappresentano il

componente base delle miscele complesse dette curari.

- Ftalil isochinoline in cui si forma un quarto anello ciclizzato lattonico e in genere

la trasformazione in ftaline dei due metossilei. Nascopina.

- Aporfine che sono prodotti di ciclizzazione con formazione di un quarto anello.

- Morfinani sono derivati di rotazione delle aporfine caratterizz da ponte ossigeno

che va a fare un anello furanico. Si hanno perciò quattro anelli, di cui uno

furanico. Nella morfina si osserva anche la presenza di un quinto anello

eterociclico. È un pentaciclo con un azoto metilato (come accadeva nei tropani).

- Berberine si ha la formazione di un quarto anello

- Isochinolino-monoterpenialla struttura si lega una derivato delle farnesine

(10c) terpenico che permette ulteriori ciclizzazioni.

CURARI:

sono delle miscele di estratti vegetali che fino a 10 anni fa erano sconosciute nella loro

composizione perche erano prodotti originariamente dalle popolazioni autoctone ed

erano usate come veleni per la caccia. Storicamente la ricetta della miscela era

segreta. Erano distinti in base al contenitore in cui erano conservati. Se in canne erano

detti tubocurari (derivavano da droghe (corteccie) di piante delle

menispermaceeliane della foreste pluviale. Vasocurari se conservate in piccoli cocci

di terra cotta. Erano preparati con altre cortecce di altre liane della famiglia delle

loganiacee. Una terza classe di prodotti venivano conservati in zucche vuote ed erano

definiti calapasso curari. (zuccacalapas). Oltre a tali cortecce nei curari originali

venivano miscelate anche altre sostanze che secondo la tradizione sciamanica erano

considerate fortemente tossiche (fegato di serpente). Si aggiungevano anche estratti

di peperoni piccanti che hanno azione irritante e vasodilatatoria cutanea. La presenza

di tali estratti aumentando la irrorazione della zona in cui il curaro veniva iniettato

aumentava cosi l’effetto dei principi attivi. I curari sono veleni di placca

neuromuscolarebloccanti della placca non depolarizzanti. Bloccano recettore

nicotinico di placca nella forma chiusa percio il muscolo non ha piu la capacità di

contrarsi. Si ha una paralisi flaccida. I curari sono delle miscele contenenti le bis

benzil isochinoline.

CURARI DELLE MENISPERMACEE: sono utilizzati anche da un punto di vista medico ora.

Ottenuti dalle cortecce di una lianacordodendro tomentosum. Sono bis benzil

isochinoline. Sono due molecole legate con due ponti di ossigeno e sono degli

ammoni quaternari perche hanno una sostituzione sull’azoto con

due metili su una componente, mentre l’altro azoto ha un metile e

un idrogeno come sostituenti. Sono molecole inattive per via orale

perche a alivello gastrico sono degradate. Sono attive solo per via

parenterale. Percio se si mangia la carne con il curaro non è tossico

perche non è assorbito a livello gastrico.

Altra classe di curari sono quelli delle LOGANIACEEvasocurari e derivano da delle

liane della specie strychnos toxifera e laetalis. Abbiamo molecole dimere

caratterizzate anch’esse dalla presenza di ammoni quaternari. Sono molecole però piu

complesse dal punto di vista strutturale rispetto alle tubocurarine di prima. Tali

tossiferine non hanno impiego medico perche tossicità molto elevata. Interagiscono

con i recettori colinergici nicotinici presenti nella placca neuromuscolare. E bloccano il

recettore nicotinico in forma chiusa. Per cui sono dei curari non depolarizzanti e danno

paralisi flaccida. Si ha percio rilassamento muscolare. Sono molecole che possono

essere mortali perche provocano paralisi delle muscolature striate. Si ha un

rilassamento dei muscoli del collo in primo luogo, poi sono bloccati i muscoli di gambe

e braccia, poi quelli del tronco e in ultimo la muscolatura respiratoria. La tossicità dei

curari è legata a tale blocco delle muscolature respiratorie, percio il soggetto muore

soffocato. Il bocco a livello dei recettori nicotini è reversibile, infatti abbiamo detto

prima che per combattere una intossicazione da curari, si possono utilizzare gli

alcaloidi derivati da aa aromatici.

Altro tipo di curari sono del genere ERYTHRINAfamiglia delle fabacee. Soono anche

piante ornamentali. È una pianta africana. Hanno struttura tetraciclica (si parla perciò

di benzil tetra idrochinoloni) non quaternaria per cui non sono inattivati a livello

gastrico e sono tossici anche per via orale. Sono tetracicli e non dimeri. Il loro utilizzo è

per la chirurgia per avere rilassamento muscolare senza dover usare dosi elevate di

anestetici generali. Sono usati in anestesia totale per interventi agli arti e interventi

addominali. La precauzione da prendere è di sostenere l’operato con una respirazione

artificialeanestesia totale per essere intubato. Di solito il loro effetto sparisce nel giro

di qualche ora normalmente per accellerare il ripristino della funzione respiratoria si

usano inibitori delle coline esterasi che permettono l’accumulo della ach nelle fibre. Si

utilizzano perciò degli alcaloidi derivati da aa aromatici che hanno azione a livello del

recettore che normalmente idrolizza la acetilcolina, ma non riuscendo a compiere la

propria funzione, si ha un accumulo di catecolamine che porta in questo modo ad un

maggiore stimolo a livello della placca, che quindi va a controbilanciare l’effetto

dell’anestetico curarico utilizzato.

Un sistema di ciclizzazione particolare delle benzil isochinoline si osserva nelle

benzofenantridine. Spesso troviamo dei composti che presentano un motivo ftalico

perche se pensiamo alla derivazione biosintetica si hanno anelli idrossilati della

tirosina che normalmente sono metilati nei processi biosintetici e per perdita di uno

dei due metili e uso dell’altro come ponte si ottengono cosi gli anelli ftalici. Molto

importante in questa classe è l’ammonio quaternario che costituisce la

sangunarinaalcaloide caratteristico della sanguinaria canadensis. L’alcaloide è

concentrato a livello del rizoma che una volta tagliato ha colorazione rossa molto

intensa a causa della presenza di sanguinarina. Era usata dagli indigeni nord

americani come antidiarroico e per disinfettare le ferite perche la sanguinarina è un

discreto antisettico. È una molecola in grado di inibire la proliferazione batterica di

gram + e anaerobi (alcuni non tutti), ora è usata come antisettico del cavo orale come

colluttorio. Il colgate contiene come antisettico anche della sanguinarina. Ha attività

antisettica simile alla clorexidina ma non da gli effetti collaterali della clorexidinafa

perdere la sensibilità al gusto.

Altro prodotto di ciclizzazione a formare un tetraciclo detto protoberberina. Si ha un

ammonio quaternario e residui ftalici. Sono molecole che stanno suscitando attenzione

del mondo scientifico perche hanno azioni farmacologiche interessanti.

- La berberina (capostipite delle protoberberine) ha due residui metossilici chiusi

ad anello ftalico. Può interagire con gli rna mesaggeri modulando la loro

stabilità, su alcuni li stabilizzasi ha un incremento dell’espressione di quelle

prot codificate da quel mesaggero, su altri invece destabilizza il mesaggero

inibendo la sintesi proteica, perche l’mrna sarà in questo modo degradato prima

del dovuto e perciò la sintesi proteica non avviene. Riduce fortemente la

stabilità dei mesaggeri batterici per cui ha potente effetto antibatterico. È un

batteriostatico perche inibisce la sintesi delle proteine batteriche. Il batterio non

si riproduce ma può in parte sopravvivere. Ha azione su gram positivi e alcuni

gram meno. Su alcune specie batteriche stafilococchi e streptococchi ha anche

altre azioni. Nel caso dello Stafilococco aureus inibisce la sintesi della parete

batterica (è un gram +) e inibisce la transpeptidasi che stabilizza il

peptidoglicano. La berberina blocca l’ancoraggio di tale enzima sulla parte

esterna della membrana e percio il batterio ha parete piu sottile e può andare in

lisi. Nei confronti dei coli (gram -) inibisce la loro tossicità perche può interferire

il legame tra le tossine prod da coli enterotossigeni e la mucosa intestinale. La

patogenicità dei coli enterotossigeni è dovuta alla prod di tali tossine che si

legano alle cell della mucosa distruggendole e si ha alterazione dell’equilibrio

idrosalino, con perdita di acqua e dissenteria molto grave. Può avere anche altre

funzioniantiinfiammatoria, tra i messaggeri che destabilizza ci sono anche

quelli per le cox percio in vitro si ha una minore quantità di cicloossigenasi

percio meno sost proinfiammatorie. Avendo tante funzioni è poco specifica. In

alcuni casi stabilizza il messagero delle lipoproteine a bassa densità la cell

epatica capta maggiori quantità di colesterolo plasmatico. Percio può essere

usata per il controllo del colesterolo. L’azione ipocolesterolemizzante si osserva

per il fatto che tali molecole vanno a stabilizzare l’mrna per la sintesi di LDL

receptors, i quali saranno più espressi e perciò si avrà un maggiore recupero a

livello epatico di LDL e quindi di colesterolo. Anche gli estratti di riso rosso erano

usati per il controllo della colesterolemia. Può ridurre espressione di geni PPAR

gammariduce la obesità, poiche questi vanno a regolare l’utilizzo di acidi grassi

a livello del tessuto adiposo. In certe linee tumorali è induttore di

apoptosibisogna fare degli studi per ottenere prodotti di semisintesi che

presentino una azione più specifica per aver meno effetti collaterali. È

contenuta in molte piante. La fonte maggiore sono i rizomi e radici di una pianta

cinesecoptis chinensis. Ha un grosso rizoma sotterraneo con alte

concentrazioni di alcaloidi e berberina (5

Dettagli
A.A. 2013-2014
209 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher floriana.cremasco di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacognosia e farmacologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Maggi Franco.