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Sardegna, se ne può attestare l’esistenza fin dal primo cannellino in cui è ricavata un’ancia battente a tegolo (anche
millennio anticristo, alcune sue caratteristiche lo le ance possono essere accordate applicandovi sopra della
apparentano ad altri aerofoni policalami del cera d’api).
Sud-Mediterraneo e lo iscrivono in una famiglia di strumenti L’insieme delle tre canne viene detto Kuntsertu (o Gogu).
originari nella tradizione egizia e sumera, sono il solo Esistono diversi tipi di Kuntsertu, a seconda della scala
strumento a tre canne di cui due melodiche. musicale, ognuno ha dei nomi specifici: mediana, mediana
Andreas Fridolin Weis Bentzon, a lui si deve una a pipìa, fiorassiu, punt’e organu.
esauriente monografia sullo strumento: “questo strumento Il ruolo della musica delle Launeddas è legato alle occasioni
non ha mutato le sue caratteristiche essenziali, la musica cerimoniali religiose e a quelle ludiche e profane della danza.
non si è mai sottratta a influenze esterne che nel corso del La sua è una funzione di socializzazione e costituisce un
tempo l’hanno trasformata”. momento significativo di riaffermazione dell’identità
culturale collettiva. Tradizionalmente la musica per la danza
era eseguita non solo in occasioni di matrimoni o feste, ma
addirittura tutte le domeniche sul sagrato della chiesa del
paese. Come ha scritto Bentzon “Si iniziava con un ballo
breve; si riprendeva, poi, nel pomeriggio e poteva durare
fino a mezzanotte: il suonatore al centro e i danzatori a
cerchio attorno ”. A questo scopo il suonatore di Launeddas improvvisazione-variazione che si fonda su due principi
veniva ingaggiato per un anno, con un compenso in grano o all’apparenza contradditori: la trasformazione e il rispetto
in danaro, dalla comunità del paese. dell’unità tematica.
Un importante aspetto della musica delle Launeddas: quello Inoltre, c’è da ricordare come questa pratica musicale, fin
di essere tramandata attraverso l’attività di musicisti dall’antichità, fosse legata ad un tipo di mestiere specifico: il
professionisti. calzolaio. Questo perché nelle botteghe non si imparava solo
Nella nostra cultura, musicista di professione è colui che a fare scarpe, ma anche a costruire e a suonare le
esegue, interpreta o crea musica, mantenendosi con i Launeddas. Il mestiere garantiva, così, una reddita fissa. Il
proventi di tale attività. Nelle culture di tradizione orale, mestiere, si tramandava di padre in figlio; ma ciò non toglie
questo ruolo, difficilmente assume contorni così netti: la che, per i particolarmente dotati, venissero affiancati ad un
produzione del singolo, in quanto espressione individuale di maestro che, in un tempo non inferiore ai due anni, gli
un “linguaggio” musicale comune, non si carica di avrebbe insegnato a suonare e fare il calzolaio (la
particolare rilievo e non assume un’identità definita se non retribuzione era piuttosto alta).
quando la collettività la riconosce, se ne appropria e la Il tirocinio musicale iniziava con gli esercizi di respirazione
tramanda. Tuttavia, ad alcuni individui è demandato il circolare: l’allievo si limitava, in una prima fase, a soffiare in
compito di dedicarsi più di altri alla pratica musicale; tale un tubicino di canna immerso in un bicchiere di acqua pieno,
specializzazione va a vantaggio dell’intera comunità, che cercando di farla gorgogliare in continuazione e per periodi
ricambia i “musicisti” in vari modi: attribuendo loro un sempre più lunghi. Via via che questi esercizi davano risultati
particolare prestigio o potere o anche remunerandone le soddisfacenti, il maestro sostituiva il tubicino con uno di
prestazioni musicali con compensi in natura o in denaro. maggiore diametro; solo in seguito poteva iniziare con lo
Nelle launeddas il professionismo è connesso in quanto lo strumento vero e proprio e apprendere i repertori più
strumento ha una certa complessità che lo richiede; quindi, semplici. A tal proposito, Bentzon, scrisse: “L’insegnamento
di difficile accesso per i non “iniziati”. Sul piano tecnico, era uno strano compromesso tra la gelosia di mestiere e la
infatti, vanno ricordati: il “fiato continuo” ovvero il non necessità di trasmettere le tradizioni. Non insegnavano che
semplice e particolare sistema di respirazione “circolare”; le cose più semplici, se l’allievo non imparava subito un
l’autonomi a di fraseggio e di ritmo delle due canne motivo non poteva sperare di avere delle spiegazioni in
melodiche. seguito, doveva essere sveglio quando si ripresentava
Per quel che riguarda la struttura musicale essa è l’irripetibile occasione”.
particolarmente elaborata e dà luogo ad architetture
melodico-ritmiche in cui lo sviluppo e l’introduzione
progressiva dei moduli tematici (detti Nodas), misurati sui
passi del ballo, sono affidati a un gioco di 1. I valori di durata ecco come Burranca spiega la
Alcuni elementi teorici della musica delle classificazione delle durate: Abertura’e grai vale per
Launeddas tutto, vuol dire sia alzata del dito che tocco di un
Quel che di esse possiamo sapere lo ricaviamo dalle tasto. Lo schema presente evidenzia l’analogia fra i 7
testimonianze e dai racconti degli ultimi attuali valori della musica delle Launeddas e della musica
rappresentanti di questa tradizione, la cui gelosia oggi, in dotta. Risulta un importante differenza nel modo in cui
parte, si schiude di fronte alla necessità di divulgare un i due sistemi di classificazione delle durate si
patrimonio di esperienze che rischierebbe altrimenti di relazionano alla pratica musicale. Nell’attuale teoria
andare perduto. Dionigi Burranca, 75 anni, calzolaio di colta, la figura considerata come intero è la semibreve
Samatzai, è ultimo rappresentante dei più importanti stili di da cui si ricavano tutti gli altri valori. Con i successivi
Launeddas. Il capostipite, Palmereo, ripristinò le Launeddas riadattamenti, i valori hanno assunto un carattere del
dopo un periodo di decadenza, ritrasferendo sullo strumento tutto convenzionale. Nelle convenzioni della musica
i repertori del ballo che qualcuno, incapace di suonare, gli colta il riferimento al tempo è condizionato da scelte
avrebbe insegnato fischiando. Burranca è divenuto un punto grafiche. Nella musica delle Launeddas l’unità di
di riferimento per alcuni ricercatori e nuovi amatori dello durata ha un suo riferimento concreto: il passo della
strumento e a lui si devono molte delle conoscenze danza. Se un musicista suona un tempo più rapido o
sull’apparato teorico. Egli è stato un importante informatore più lento del dovuto, può essere criticato o addirittura
di Bentzon, il cui studio The Launeddas (1969) resta il più rifiutato dai ballerini. Il sistema di classificazione non
completo sull’argomento. consente alcuna astrazione dalla pratica musicale.
Le influenze musicali hanno in parte condizionato 2. I nomi dei suoni afferma Burranca: le note si
l’evoluzione del sistema musicale delle Launeddas. Tracce di chiamano Do Da De Di. Poiché la scala che
queste influenze si trovano nel lessico tecnico. Senza dubbio riconosciamo noi ha tre note sopra al Do e tre sotto, le
un rapporto sempre più diretto con la musica dotta ha avuto note di sotto si chiamano DDo DDa DDe che sarebbero
la sua incidenza sulla realtà recente dei suonatori di SOL-LA-SI. Per pronunciare DDo, anziché Do, si deve
Launeddas, sviluppando in alcuni un bilinguismo musicale. mettere la lingua più in fondo a metà della bocca. Il
Burranca D. ha appreso i rudimenti della nostra teoria sistema viene adottato, anche se con alcune varianti,
inserendo un organo elettrico tra gli utensili del suo per tutti i Kuntsertu e per tutte le tonalità. Per le
laboratorio musicale. Questa doppia competenza ha reso Launeddas Do rappresenta sempre la tonica, in tutte
possibile il confronto fra i due sistemi musicali e ha le tonalità, e Da è sempre la sopratonica e così tutte le
permesso a Burranca di esplicitare in termini comparativi altre note. La nomenclatura dei suoni è stata
alcuni aspetti della propria teoria musicale. Fra questi soprattutto concepita per permettere un solfeggio
significativi sono quelli della classificazione dei valori di cantato dei repertori indipendentemente dalla tonalità
durata e alla denominazione dei suoni musicali. dei diversi Kuntsertus. I nomi dei suoni delle
Launeddas sono portatori di un semplice codice che Le funzioni della musica
permette un immediato riferimento alla pratica La dimensione musicale interviene nelle situazioni più
strumentale. Ognuno di essi è costituito da una diverse e in ambito etnologico (Funerale, guarigione,
consonante occlusiva più una vocale. L’opposizione fra sacrificio, nascita, dichiarazione di guerra, consacrazione di
consonante occlusiva o alveolare di e occlusivo un capo o di un sacerdote…ecc). un’analoga gamma di
postalveolare dd distingue i suoni al di sopra o al di occasioni si potrebbe riscontrare anche nelle società
sotto del suono centrale di riferimento, d e dd complesse occidentali. Queste particolari occasioni hanno
dividono i suoni in due classi: classe dei suoni della contribuito a determinare la concezione secondo cui la
mano destra e quelli della mano sinistra; quindi musica sarebbe uno specifico comportamento creativo a
quelli della classe degli acuti e quella dei bassi. I suoni funzione prevalentemente estetica, riservato a compositori
sono divisi in due tetracordi che si corrispondo ed esecutori di mestiere, agli altri, se si esclude la
specularmente per quanto riguarda la posizione delle partecipazione attiva e collettiva all’esecuzione degli inni,
dita sui fori. Ogni nome definisce, con la sua doppia non resterebbe che la facoltà di consumare o al massimo
connotazione, l’esatta posizione sullo strumento del replicare, a titolo privato e amatoriale, la musica dei
suono corrispondente. produttori autorizzati. In ambito di tradizione orale la
funzione estetica della musica appare commisurata ad altre
Due riflessioni sul primato della pratica funzioni di carattere prevalentemente “utilitario” ed
Altri aspetti che sono degni di nota e meritano una “emozionale”. La musica è un’attività altamente sensibile al
riflessione sono: quello della relazione maestro-allievo e contesto sociale, i rapporti che una determinata società
quello del lessico e della teoria musicale. Per quanto stabilisce sono l’espressione di un’unica ed invisibile ratio
riguarda il rapporto fra allievo e maestro è importante dire musicale, ed è per questo suo carattere sociale che la
che, diversamente da quanto accade nelle nostre scuole, il musica può caricarsi di significati.
maestro sfrutta sapientem