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La commedia antica e i suoi autori

Sòfrone avrebbe scritto in prosa, e nei suoi mimi c'erano molti proverbi (il popolo suole esprimersi con proverbi). Senarco è solo un nome (sarebbe stato figlio di Sòfrone e avrebbe sbeffeggiato i Reggini). Con loro il mimo chiude la stagione più alta, ma non sparisce (anzi). C. Cratino D. Eupoli Atene, 2° metà V secolo Il più grande commediografo di terza generazione, ateniese, amico e poi nemico di Aristofane. Esordì nel 429 con i Prospaltesi, nella quale, apparentemente, criticava la strategia di Pericle (ancora vivo nella guerra del Peloponneso, e pare che faceva pronunciare a Pericle un morto poco dopo di peste) autodifesa [Cratino criticava Pericle senza possibilità di appello nel Dionisalessandro, apparente parodia L'aurea stirpe L'età dell'oro, mitologica ma effettiva parodia politica, come o di Eupoli]. E. Aristofane Atene, 2° metà V secolo Attico È l'unico autore della commedia attica antica di cui

Possediamo opere intere. Nato verso la metà del V sec. nel demo attico di Clidateneo, operò principalmente durante la Guerra del Peloponneso. [Dopo la sconfitta di Atene nel 404 scrisse soprattutto commedie sociali e di costume]. (regia Callistrato), che trattava dell'educazione. Esordì nel 427 (Lenee o Dionisie) coi Banchettanti di 2 fratelli, 1 bravo e tradizionalista, l'altro dissoluto, amante delle nuove mode e invertito; era 1 tema difficile di commedia 'politica', ma piacque (2° posto). Ci restano pochi frammenti: attacca anche l'odiato Cleone. Alcibiade e probabilmente (simbolo della jeunesse dorée). Nella sua 2° commedia, i Babilonesi, criticava il trattamento inflitto (Dionisie, 426, forse 1° premio) da Atene agli alleati e riteneva Cleone responsabile di quella [stesso tema di Eupoli nelle Città], denunziò all'Assemblea il regista Callistrato; Aristofane ne uscì illeso] politica. [Cleone

reagì eLa 1° commedia che firmò col suo nome sono gli Acarnesi. Da allora fu x(1° premio alle Lenee, 425)40 anni 1 degli autori + attivi. Gli alessandrini conoscevano 44 commedie a lui attribuite (tra cui 4; a noi restano 11 commedie. Aristofane teneva conto della composizioneritenute non autentiche)diversa del pubblico e[Ateniese alle Lenee, gennaio-febbraio/di tutta la Grecia alle Dionisie, marzo-aprile]graduava i riferimenti all'attualità secondo la conoscenza del pubblico.I Cavalieri [1°, Lenee 424] sono 1 attacco contro Cleone, attaccato come uomo, comandante e[3°, Lenee 423], abbandona x 1 po' gli argomenti politici e torna ai temi deipolitico. Nelle NuvoleBanchettanti: beffeggia i sostenitori di Socrate, presentato come cattivo educatore dei giovani aiquali insegna il Discorso Ingiusto che vince ogni dibattito; è il 1° grido di 'a morte' lanciato controSocrate: Aristofane lo accusa di non credere aglidella Pace, Aristofane affronta il tema della guerra e della pace tra Atene e Sparta. La commedia si basa su una parodia mitologica e allegorica, ma non si limita solo a questo. Aristofane prende di mira tragedie, poeti, filosofi e anche gli dei. I personaggi non sono semplici tipi, ma individui reali e contemporanei trasferiti in un mondo fantastico. La Pace è scritta in un momento in cui si sperava in una pace tra Atene e Sparta, ma purtroppo questa speranza si rivelerà vana.

Troviamo aspetti della commedia antica e della commedia nuova. Le 2 tendenze della commedia greca sono la deformazione della realtà, prevalsa nella commedia antica, e il rispecchiamento della realtà, prevalso nella commedia nuova: nella commedia di mezzo erano presenti entrambe in modo bilanciato.

- Antifane Patria incerta, nato nel 408-405 e morto a 74 anni. Compose ca. 260 commedie (attivo non solo ad Atene). Dei ca. 300 frammenti superstiti solo 1/5 riguarda la parodia mitologica/tragica; gli altri rappresentano tipi, contraddistinti dal mestiere, dal carattere o da 1 difetto (bifolco, superstizioso, almorale, parassita, soldato fanfarone, auleta e auletride, pittore, citarista e citarodo, attore tritagonista. Individuando e caratterizzando i tipi umani, precorre nel suo orizzonte la creazione artistica) l'approfondimento psicologico caro a Menandro. Dedicò 1 commedia, Poesia, alla critica letteraria: sbeffeggia i toni grandiosi della poesia tragica.

e ditirambica. Anassandride Non era ateniese (Camiro o Colofone) ma operò ad Atene, attivo tra 382 e 347. Fu anche poeta ditirambico (critica del grande ditirambografo Timoteo). Compose 65 commedie e vinse 10 volte. Dei titoli superstiti solo ¼ rimandano a 1 argomento mitico; nella sua commedia vi sono anche allusioni politiche e relitti della parabasi. 1 elemento innovatore è l'invenzione di storie d'amore. Alessi Cittadino di Turii, operò ad Atene (importante quanto Antifane); pare sia morto ultracentenario. In alcune delle sue 245 commedie conserva elementi strutturali della commedia antica (ex: relitto di parabasi). Era però anche poeta modernissimo [nel Fedro impiega elementi novellistici] [Alessi e Menandro scrissero entrambi 1 Cartaginese, ma Plauto preferì ispirarsi ad Alessi nel suo Poenulus]. Eubùlo Tradizione e innovazione sono evidenti anche in Eubùlo di Atene, fiorito verso il 376/373: vinse 6 volte alle

Lenee e lasciò 101 commedie. Conosciamo + di 50 titoli: la metà tratta la parodia mitologica (soprattutto riferimenti a tragedie di Sofocle e Euripide). Elementi della commedia antica sono gli attacchi personali e politici (contro i Tebani mangioni o contro Dionisio I di Siracusa); elementi della commedia nuova sono i tipi umani caratterizzati secondo il loro mestiere (calzolaio, padrone di bordello). Eubùlo era ancora apprezzato dai latini (Orazio, Properzio).

La Prosa Nacque nel V secolo come eloquenza, probabilmente anche sotto la spinta della sofistica, movimento tra il filosofico e il letterario di uomini che davano lezioni a pagamento. Corace e Tisia sono considerati i 1° maestri di eloquenza.

Filosofia del V secoloφ del V sec. si divide in 2 gruppi: i presocratici, che studiano ancora la natura, e i sofisti, che studiano l’uomo. Dai sofisti si distingue Socrate (sviluppa 1 speculazione a volte antitetica a quella dei sofisti). La tripartizione è

dunque + giusta: presocratici (Eraclìto, Parmenide, Zenone, Melisso,Empedocle, Anassagora, Democrito), sofisti (Protagora, Gorgia, Prodico, Ippia, Antifonte,Trasimaco, Crizia) e Socrate.
  1. Presocratici
I presocratici rigettano le tradizionali interpretazioni mitologiche dei fenomeni a favore di spiegazioni più razionali (domande: origine, sostanza delle cose, come spiegare la molteplicità delle cose in natura, rapporto tra unità e molteplicità). Pitagora di Samo (fondatore della scuola pitagorica).
  1. Sofisti

[etimologia] Anticamente sofistès era sinonimo di sophos, e indicava un uomo esperto, conoscitore di teknè e dotato di un'ampia cultura. Nel V, sophos era colui che possedeva delle conoscenze, sofistès colui che le professava privatamente dietro compenso (connotazioni negative da Platone e Aristotele).

La sofistica era considerata da chi la praticava un'arte e una professione. La principale del sofista era l'arte oratoria (teknè).

1° a pretendere 1 compenso x(venditore di parole).il suo insegnamento fu Protagora.φ ionica + antica, l’uomo quasi non esisteva: esisteva il cosmo. Nella φ ionica + recenteNella(presocratici V sec.), l’uomo esisteva, ma come parte del cosmo. Nei sofisti del V sec. l’uomo nonera + visto in rapporto al cosmo, ma nei rapporti con gli altri uomini (come soggetto politico, comemembro di 1 comunità organizzata all’interno della quale agisce, parla e pensa). [l’epica, la lirica e ilteatro si occupavano già dell’uomo e del rapporto con gli dèi e gli altri uomini].I 2 aspetti caratterizzanti dei sofisti sono:1- Critica della cultura tradizionale e novità dei contenuti: i sofisti partivano da 1 critica radicaledella cultura tradizionale e fondavano i nuovi contenuti su ipotesi e su valori relativi (e non sucertezze e valori assoluti) [>< ai tradizionalisti, x i quali i valori erano certi, assoluti ed Risultato formattato: 1° a pretendere 1 compenso x(venditore di parole). Il suo insegnamento fu Protagora. φ ionica + antica, l'uomo quasi non esisteva: esisteva il cosmo. Nella φ ionica + recente Nella (presocratici V sec.), l'uomo esisteva, ma come parte del cosmo. Nei sofisti del V sec. l'uomo non era + visto in rapporto al cosmo, ma nei rapporti con gli altri uomini (come soggetto politico, come membro di 1 comunità organizzata all'interno della quale agisce, parla e pensa). [l'epica, la lirica e il teatro si occupavano già dell'uomo e del rapporto con gli dèi e gli altri uomini]. I 2 aspetti caratterizzanti dei sofisti sono: 1- Critica della cultura tradizionale e novità dei contenuti: i sofisti partivano da 1 critica radicale della cultura tradizionale e fondavano i nuovi contenuti su ipotesi e su valori relativi (e non su certezze e valori assoluti) [>< ai tradizionalisti, x i quali i valori erano certi, assoluti ed.

eterni]. L'arte della persuasione:

2- la sofistica non progettava soltanto di dissolvere le tenebre della tradizione, ma di insegnare come vincere nella nuova società. La sofistica fu x eccellenza la cultura della democrazia: poiché nella democratica Atene vinceva chi convinceva, i sofisti insegnano ad usare i discorsi come strumenti di teknè politikè, 1 arte in cui non si poteva appellare a principi eterni, ma solo a principi concordati liberamente. [senza i 2 diritti democratici fondamentali, l'uguaglianza dei diritti e la libertà di parola, non ci sarebbe stato l'accesso di tutti alla politica].

I sofisti curavano soprattutto le discipline connesse con la parola: proponevano di formare l'oratore politico (il retor). I discepoli erano giovani che disponevano di denaro e di tempo i giovani delle classi elevate, che invece di allenarsi nelle armi si allenavano nell'oratoria. Era la stessa classe di 1°, ma veniva educata a

sostenne le sue concezioni democratiche. La sofistica contribuì alla diffusione della lettura, in quanto i discepoli ricevevano dai maestri materiale scritto. Il programma di studio comprendeva nozioni sugli dei, sugli oggetti visibili del cielo e della terra, sulla politica. L'interesse dei sofisti era l'intero ambito delle leggi e dell'orizzonte umano, comprese le concezioni degli dei, la teoria della conoscenza, l'etica e la pedagogia, il funzionamento delle società, le leggi e la politica, le origini del linguaggio e la grammatica, la critica letteraria e, secondariamente, la matematica e la fisica. Il progetto dei sofisti era quello di rinnovare criticamente le conoscenze attinenti all'uomo e di inventare i metodi per comunicarle. Protagora di Abdera (Tracia), nato verso il 485, fu il primo a proclamarsi sofista e a pretendere un compenso. Passò circa 40 anni a insegnare in Grecia e in Sicilia, e poi si recò ad Atene.

frequentò Pericle e Eu

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Publisher
A.A. 2010-2011
18 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/02 Lingua e letteratura greca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lineamenti di storia letteraria del mondo greco e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Cirio Amalia Margherita.