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TEORIA DEI PROGRAMMI MOTORI GENERALIZZATI

Definisce non un movimento specifico ma una classe di movimenti che condivide alcuni aspetti dell'esecuzione. Questi aspetti sono chiamati INVARIANTI O INVARIANTI STRUTTURALI o struttura profonda di un movimento ed è comune ad un'intera classe di movimenti. Tutti i movimenti nuovi hanno come base 3 elementi tra di loro in comune che sono:

  1. TIMING RELATIVO: durata di ogni singola fase funzionale del movimento divisa per la durata totale del movimento. Si riferisce alle componenti del movimento che costituiscono la struttura unitaria, pur cambiando la durata dell'azione totale, le diverse fasi hanno lo stesso rapporto di durata. Un insieme di rapporti che definiscono le durate relative dei vari intervalli temporali, in cui ogni fase del movimento si realizza. RITMO INTRINSECO. Durata assoluta è la somma delle durate che sono in relazione tra di loro.
  2. FORZA RELATIVA: livello di forza, o accelerazione, impressa in ogni
singola fase funzionale del movimento. In termini sia d'intensità sia accelerazione che in ogni fase mantengono i rapporti costanti. Forza assoluta: forza complessiva. SEQUENCING: ordine sequenziale di attivazione degli effettori che concorrono alla produzione del movimento. Tipo di effettori: sequenza di attivazione degli effettori. Questi definiscono l'azione profonda e attuano un grande vantaggio perché queste possono essere attivate quante volte si vuole e si vanno ad adeguare al contesto. Parametrizzazione del movimento: i parametri sono intesi come ampiezza, direzione, lateralizzazione e sono variabili e si innescano in base alla richiesta e in base alla situazione ambientale; costituiscono le caratteristiche superficiali dell'azione. PARAMETRIZZAZIONE: quando si richiama la classe, il programma motorio generalizzato prenderà l'informazione dall'ambiente e attraverso la modifica dei parametri andrà a caratterizzare il movimento.

programma e lo adatterà a questa richiesta; devono essere modulate in termini di direzione e forza ecc.

Quando il pattern è stato parametrizzato nasce lo schema motorio, il soggetto ne fa esperienza e parametrizza più velocemente e riesce a velocizzare questo processo divenendone più abile.

Il soggetto quando deve eseguire un compito motorio va a ripescare nella memoria il programma motorio generalizzato attraverso le afferenze lo parametrizza e lo mette in atto e più attua esperienze diverse più la parametrizzazione avviene in modo più veloce e più adeguato alla richiesta. Il pattern è modulato dai feedback ottenuti dalle diverse esperienze.

Ricaduta applicativa: se per attuare un movimento bisogna fare questi passaggi, il metodo più veloce è il metodo PRESCRITTIVO VARIATO. Prescrittivo perché attraverso la ripetizione vado a ripescare il pattern adeguato ed effettuo la parametrizzazione in funzione

dell'obbiettivo che devo raggiungere attraverso unlavoro a blocchi (ripetendo quel tipo di richiesta tante volte). Se questa esercitazione è anche variata(ampliamento) in questo modo si riesce a creare più schemi motori possibili in modo tale da poterrispondere a più esigenze, a più compiti e a più richieste ambientali (delle modifiche per rispondere piùcorrettamente)

Le strategie che si possono utilizzare sono:

  1. Dal semplice al complesso--> delle esercitazioni iniziali che semplificano il compito che fannoconcentrare il bambino sugli aspetti dell'azione motoria per poi concatenare tutto e ripeterla perautomatizzarla e poi ci sarà la variazione variando i parametri e poi alternarla ad altri tipi di azioni.Questo porta ad innalzare l'impegno mentale del bambino all'inizio per poi arrivareall'automatizzazione
  2. Esercitazione parziale (facilitazione dell'esercizio motorio) --> caratterizzato da:
Frazionamento (taglio orizzontale) • Segmentazione (taglio verticale) • Semplificazione (velocità / precisione) Sequenza degli esercizi: • Costante vs variata • Per blocchi vs randomizzata variata e randomizzata. Anche la variazione è prescritta dall’insegnante ma solo dopo che il movimento è stato sufficientemente appreso. Si possono cambiare gli effettori (ad esempio: lancio con mano dx e successivamente con mano sx) o cambiare l’ordine dell’esecuzione. Anche dopo aver appreso un movimento anche in modo profondo si possono effettuare degli errori e per questo si sono studiate nuove strategie didattiche. Queste non hanno valenza migliore o peggiore rispetto all’altra ma dipendono dal contesto. GRADI DI LIBERTÀ dell’azione motoria --> chi esegue azione motoria deve gestire le possibilità motorie che cambiano da esecuzione a esecuzione, quindi, è possibile che la programmazione non raggiunga

L'effetto desiderato. Alla base della variabilità rimangono delle componenti indipendenti che sono i gradi di libertà, rendono sempre possibile la variazione esecutiva anche non prevista. La sensazione sensoriale modifica i comandi pre-strutturati attraverso l'adeguamento del movimento. Si strutturano nuove teorie alla base dell'approccio ecologico e nuove strategie didattiche che affrontano la problematica relativa alla variabilità esecutiva anche a fronte delle numerose esecuzioni. Controllo a circuito aperto che attivano i pattern e li controllano a livello neuromuscolare riflesso e possono essere modificate attraverso feedback e se vi sono cambiamenti ambientali ci possono essere aggiustamenti. Tutti i programmi motori aiutano il soggetto a regolare i gradi di libertà, è l'esperienza motoria che aiuta il bambino a gestire i gradi, bloccandoli se non sono proficui per l'attuazione del programma motorio. Anche dopo

automatizzazione rimangono delle componenti indipendenti del sistema i gradi di libertà che rendono sempre possibile avere una variazione esecutiva anche non prevista. L'info sensoriale va a far adeguare i comandi prestabiliti. Più teorie che sono alla base dell'approccio ecologico concorrono per migliorare le strategie didattiche che affrontano la problematica relativa alla problematica esecutiva dopo numerose ripetizioni. I programmi motori aiutano il soggetto a regolare i gradi di libertà e fa sì che queste componenti variabili di possibilità infinite di movimento, siano gestite anche dalle forze fisiche che andranno ad intervenire. È l'esperienza che insegna al bambino a gestire i gradi bloccandoli se non sono proficui per l'azione motoria e aiutano ad identificarne una combinazione ottimale, produce azioni più efficaci. Nuovo approccio basato sull'input ambientale che vanno a dare degli stimoli e viene definito

ECOLOGICO, attraverso questo approccio si considera l'apprendimento motorio come interazione tra contesto ambientale (stimoli) e riorganizzazione dei gradi (programmi motori che si sviluppano). In questo non vi è più organizzazione TOP-DOWN dai centri superiori agli effettori ma BUTTON UP dalle afferenze ambientali e propriocettive vi è l'organizzazione del programma motorio.

Numerose teorie sostengono questo approccio che condividono la base concettuale cioè che il programma motorio sia la riduzione di tutte le possibilità che il bambino ha di organizzare l'azione motoria, ma ignora molte caratteristiche dinamiche del movimento (gradi di libertà). Teoria strutturata per spiegare come vengono controllati i movimenti coordinati attraverso l'interazione delle proprietà dinamiche del sistema neuromuscolare e le proprietà fisiche del sistema ambientale. È quindi la TEORIA DEI SISTEMI DINAMICI sottende un

principio di auto organizzazione dell'azione motoria. Riorganizzazione e adattamento avviene spontaneamente perché non è sempre voluta dal soggetto che esegue. Andare in fase cioè il sistema neuromuscolare si organizza in termini di economicità ed efficienza indipendentemente dalla volontà ma semplicemente perché è una risposta più adeguata → ritmo più veloce e due comandi in contemporanea. Coordinazione motoria (è la capacità di pianificare, controllare e regolare i movimenti di più parti del corpo in modo armonico, funzionale ed economico) si sviluppa spontaneamente dai vincoli fisici periferici del corpo e dell'ambiente e non da strutture di controllo centrale. L'ambiente è il promotore dello sviluppo e dell'apprendimento. Le proposte didattiche in base a questa forma di organizzazione del movimento diventano altre. Cambiamento di prospettiva, non si concentra sulrisultato ma sul processo che si effettua per arrivare all'azione. Strutturato un insegnamento che va al nocciolo, si offrono al bambino diverse situazioni che lo stimolino a cercare soluzioni diverse e nuove soluzioni e rifletterà su ciò che sta facendo; maggiore impegno cognitivo, è sempre alto durante tutto il compito. L'insegnante non prescrive è più non da facilitazioni, ma è il bambino che in base al suo livello troverà soluzioni più semplici o soluzioni più complesse. Questo farà ripetere l'esecuzione ma senza ripetere. Insegnante darà il compito e la posizione iniziale, il bambino dovrà poi scegliere in base alle sue capacità la soluzione più adeguata. Questo modo è EURISTICO → trova le possibili soluzioni ad un compito e le diversifica man mano che diventa più abile. Anche le strategie sono diverse: abbiamo dei compiti aperti perché non viè accompagnamento da parte dell'insegnante; la successione didattica avviene variando le condizioni dell'ambiente (inizialmente restrittive, le possibilità man mano si aumentano). È ecologico perché bisogna utilizzare l'ambiente che inizialmente può essere facilitante (piani inclinati, direzione obbligata o coordinazione più stabile) per poi ampliare la gamma di azioni motorie. Capitalizzazione dei gradi di libertà → viene sfruttato l'ambiente in modo che l'azione su cui si è fatta varia sperimentazione possa diventare più efficace. Tre fasi di successione didattica: 1. Riduzione dei gradi di libertà → Mettere 1 informazione che richiede 1 risposta motoria (riduzione gradi di libertà). Bloccaggio delle articolazioni, simmetrizzazione dei movimenti e attrezzi propedeutici 2. Esplorare i gradi di libertà → aumentare le informazioni e le risposte (es. mettere ostacoli più

alti e più bassi, passando sotto o sopra) associazione in modo volontario. Movimenti pluriarticolari complessi, movimenti asimmetrici/asincroni e attrezzi di difficoltà crescente

Capitalizzazione dei gradi di libertà

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
65 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silvia1020 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Attività motoria per l'età evolutiva e per gli anziani e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Roma "Foro Italico" o del prof Di Cagno Alessandra.