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ESTIMO BLE SCELTE DEL CONSUMATORE

L'economia parte dal presupposto che i desideri dell'individuo sono praticamente infiniti, mentre le risorse sono limitate. La teoria circa il modo in cui le famiglie scelgono è molto utile per diverse ragioni:

  • La teoria delle scelte consente di vedere "che cosa sta dietro" alle curve di domanda e di offerta delle famiglie, permette cioè di ricavare queste curve sulla base di un modello che spiega come gli individui si adeguino alle variazioni dei prezzi.
  • La teoria delle scelte è molto interessante di per sé: fornisce criteri generali per comprendere importanti aspetti del comportamento umano e fa luce su un'ampia gamma di attività, dalla scelta del posto di lavoro alla scelta di evadere il fisco.
  • La teoria consente di affrontare in maniera sistematica questioni normative. In particolare, permette di valutare in modo razionale se interventi di vario genere nei mercati siano
auspicabili. Un consumatore tipo non ha né reddito sufficiente né abbastanza tempo per consumare tutti i beni e i servizi che vorrebbe. Per capire il comportamento del consumatore, sono necessari tre passaggi: 1. Dobbiamo sapere che cosa il consumatore desidera. Dobbiamo sapere che cosa l'individuo può fare, dati il suo reddito e i prezzi di mercato. Dobbiamo mettere insieme le preferenze del consumatore e i limiti entro cui si deve muovere. Un aspetto chiave di questo modello è che esso spiega come un individuo decide, dati i suoi particolari gusti e preferenze. Gli economisti non vogliono giudicare se gli obiettivi che un individuo si pone siano sensati; gli economisti possono solo dire se il modo in cui l'individuo sta cercando di raggiungere i suoi obiettivi sia razionale. Si può definire "bene" qualsiasi cosa che, quando viene consumata, migliora il livello di soddisfazione dell'individuo. B.1 LE PREFERENZE Per semplificarele cose, supponiamo che i beni disponibili siano solo due; cosicché il nostro compito si riduce a descrivere le preferenze del consumatore per quanto riguarda questi due prodotti. La teoria relativa alla scelta tra due prodotti è applicabile a scelte che coinvolgono un numero qualsiasi di beni. La teoria economica delle scelte presuppone che le preferenze dei consumatori rispondano a tre condizioni, che enunciamo come assiomi:
  1. ASSIOMA 1 (DI COMPLETEZZA)
    Quando gli vengono proposte due combinazioni qualsunque, il consumatore è sempre in grado di dire quale delle due preferisce, o se le considera equivalenti. Questo è di completezza. Se le preferenze non soddisfano il senso dell'assioma 1, non possiamo mettere a punto una teoria delle scelte del consumatore.
  2. ASSIOMA 2 (DI TRANSITIVITÀ)
    Le preferenze del consumatore rispetto ai diversi panieri sono coerenti nel senso che, se il paniere x viene giudicato preferibile al paniere y e il paniere y viene giudicato preferibile al paniere z, allora il paniere x viene giudicato preferibile al paniere z.

paniere y e il paniere y preferibile al paniere z, si può concludere che x è preferibile aQuesto è l’assiomaz. di transitività. La transitività garantisce la coerenza delle preferenze del consumatore.

ASSIOMA 3 (DI NON SAZIETÀ)

Il consumatore non è mai sazio, nel senso che una combinazione contenente una quantità maggiore di uno qualsiasi dei beni verrà preferita a una combinazione che ne contiene una quantità minore. Questo è il L’assioma di non sazietà significa “il più è meglio”.

LA CURVA DI INDIFFERENZA

È possibile individuare alcune combinazioni che per il consumatore siano esattamente equivalenti a una combinazione arbitrariamente scelta?

Partendo da un punto qualsiasi (A) potremmo togliere quantità sempre diverse di uno dei due beni, determinare la quantità dell’altro necessaria per compensare la

La sottrazione eriportare il risultato. Ecco perché viene chiamata curva di indifferenza. Si noti che la curva di indifferenza divide tutti i possibili panieri in tre categorie: quelli equivalenti a A (punti appartenenti a ), quelli preferibili rispetto a A (punti al di sopra di ) e quelli peggiori di A (punti al di sotto di ).

La pendenza di qualunque curva è data dal rapporto tra la variazione della grandezza misurata sull'asse verticale e la corrispondente variazione della grandezza misurata sull'asse orizzontale. La pendenza di è negativa. Non è casuale, se vale l'assioma di non sazietà. Infatti, affinché il consumatore risulti indifferente, se aumenta la quantità di consumo di un bene, deve diminuire la quantità consumata dell'altro. Quindi, se vale l'assioma di non sazietà, le curve di indifferenza devono essere decrescenti.

La pendenza di una curva di indifferenza ha un importante significato.

economico: indica infatti in quale rapporto il consumatore è disposto a scambiare un bene con l'altro. Per questo motivo, si definisce saggio marginale di sostituzione (Marginal Rate of Substitution, MRS) il valore assoluto della pendenza della curva di indifferenza in qualsiasi punto.

ASSIOMA 4 (DEL SAGGIO MARGINALE DI SOSTITUZIONE DECRESCENTE)

Il saggio marginale di sostituzione diminuisce man mano che ci si sposta da sinistra verso destra lungo la curva. Per indicare la progressiva diminuzione del saggio, man mano che ci si sposta dall'alto verso il basso. Per matematici, una curva di indifferenza la cui pendenza è decrescente si dice convessa rispetto all'origine.

LA MAPPA DI INDIFFERENZA

Un insieme di curve di indifferenza prende il nome di mappa di indifferenza. La mappa di indifferenza contiene tutte le informazioni che servono sulle preferenze.

delconsumatore.Osserviamo che le curve di indifferenza non possono intersecarsi. Ognivolta che due curve di indifferenza s’intersecano, emerge questacontraddizione; possiamo quindi concludere che curve di indifferenza ches’intersecano sono incompatibili con il nostro modello delle preferenze delOsserviamo che “non intersezione” non implicaconsumatore.parallelismo.

PERFETTI SOSTITUTII beni intercambiabili tra loro in un rapporto fisso vengono definiti perfettisostituti. I perfetti sostituti sono caratterizzati da un saggio marginale disostituzione costante; per questo le curve di indifferenza relative a essi sono linee rette.

BENI PERFETTAMENTE COMPLEMENTARII beni che devono essere consumati insieme ed in proporzioni fissevengono definiti perfettamente complementari. La mappad’indifferenza relativa a una coppia di beni perfettamentecomplementari è costituita da una serie di curve ad angolo retto (aforma di L). la retta passante per l’origine che

congiunge tutti i vertici ha una pendenza pari alla proporzione in cui i due beni vengono consumati. I "MALI" Nel caso delle preferenze relative ai "mali", non valgono l'assioma di non sazietà e l'assioma del saggio marginale di sostituzione decrescente. Le curve di indifferenza di un bene e un male sono crescenti. LA TEORIA DELL'UTILITÀ Riuscire ad assegnare valori numerici alle varie combinazioni di beni può risultare molto utile. Se la combinazione a ha un valore numerico più alto rispetto alla combinazione b, significa che per il consumatore a è preferibile a b. Se la combinazione a ha lo stesso valore numerico della combinazione c, vuol dire che a e c sono equivalenti per il consumatore. Il valore numerico associato a ciascun paniere di beni è la sua utilità totale. Una funzione di utilità è una l'utilità totale derivante da ciascuna formula che indica combinazione. Algebricamente,supponiamo che una persona consumi n beni nelle quantità; la funzione di utilità consente di calcolare l'utilità totale al variare della quantità dei diversi beni. I valori relativi all'utilità totale permettono di stabilire l'ordine di preferenza dei diversi panieri, ma non di misurare esattamente la soddisfazione che essi procurano. I numerali del tipo "primo", "secondo" e "terzo", che indicano semplicemente l'ordine in una successione, sono chiamati ordinali. Di conseguenza, una funzione di utilità che permette di ricavare curve di indifferenza viene definita funzione di utilità totale. UTILITÀ TOTALE E UTILITÀ CARDINALE Poiché i numeri indicanti l'utilità sono ordinali, possiamo cambiarli a nostro piacimento, a patto di mantenere invariato l'ordine delle curve di indifferenza. Non esiste un metodo scientifico per confrontare il piacere che il

consumo di vari beni procura a diverse persone. In breve, la nostra teoria delle scelte del consumatore non permette di fare confronti tra i livelli di soddisfazione raggiunti da persone diverse. Si possono però fare dei confronti di questo tipo, se si accetta di dare una "misura" all'utilità. Ipotizziamo che i valori all'utilità totale associati ai diversi panieri di beni indichino precisamente quanta soddisfazione tali panieri procurano al consumatore. I numerali del tipo "uno", "due" e "tre" indicano che "tre" è esattamente il triplo di "uno" e che la differenza assoluta tra essi è due. Questi numerali vengono chiamati cardinali. Per questo motivo, le funzioni di utilità che permettono di stabilire in che misura certi panieri di beni siano preferibili rispetto ad altri vengono definite funzioni di utilità cardinale. Se persone diverse avessero la stessa funzione di

utilità e se questa funzione di utilità fosse cardinale, allora sarebbe possibile confrontare l’utilità totale raggiunta da queste persone. L’ipotesi che più individui abbiano la stessa funzione di utilità cardinale non è verificabile. B.2 IL VINCOLO DI BILANCIO Fino ad ora abbiamo visto ciò che il consumatore vorrebbe, adesso parleremo di ciò che il consumatore può permettersi. IL CASO IN CUI IL CONSUMATORE NON FA IL PREZZO (PRICE TAKER) Il consumatore non fa il prezzo, egli non ha alcun controllo sui prezzi di mercato, nel senso che il prezzo unitario dei beni non dipende dal numero di unità che il consumatore acquista. Una retta come è definita vincolo di bilancio perché indica come il reddito del consumatore e i prezzi a cui si trova di fronte vincolano le sue scelte. Qualunque paniere appartenente ad
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
22 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/22 Estimo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher username1990 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Estimo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Minghini Elena Elisabetta.