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INTERESSE
Bf
=
V n −1
q Bf è a cadenza PERIODICA (+ anni insieme)
SAGGIO DI q
SCONTO con
= 1+r
In questo caso si parte dal presupposto che il profitto nel lungo periodo tendi a 0 e si ipotizza il caso di una
AZIENDA ORDINARIA. In questo caso per determinare il REDDITO (Rf) si usa l’EQUAZIONE DEL
TORNACONTO (profitto) con T = 0 nel lungo periodo:
=Plv−(imposte+St + + )
Rf Sa+ Q+ Sv I QUOTE
STIPENDIO INTERESSI
PRODUZIONE LORDA
VENDIBILE = SPESE
SALARIO
PROFITTO VARIE
Il BENEFICIO FONDIARIO è uguale a:
=Rf
Bf ± T se T = 0 allora Bf = Rf
AZIENDA ORDINARIA (o MEDIA) azienda il cui profitto è nullo dove i costi di produzione sono
uguali ai ricavi. È l’azienda più diffusa nello spazio e nel tempo. L’impresa viene valutata per ciò che può
trasferire nella vendita (quindi l’immobile) e non per le sue capacità redditizie più o meno buone.
PROCEDIMENTO PER CAPITALIZZARE IL REDDITO si applica tramite un BILANCIO PARZIALE
o TOTALE riferito al bene da stimare. Si applica il criterio di STIMA DEL VALORE CAPITALE: un bene
vale perché mi consente di ottenere un reddito.
Il bilancio è:
- PARZIALE per AZIENDE MULTIFUNZIONALI per cui produce più prodotti diversi tra di loro.
- TOTALE per AZIENDE UNISETTORIALI per cui il bilancio dell’intera azienda dipende dalla
produzione di quell’unico prodotto e i suoi costi.
CALCOLO DEL SAGGIO DI CAPITALIZZAZIONE (r):
- Si individua la fruttuosità media di investimenti simili al bene di cui si vuole stimare il valore;
- Confronto con investimenti concorrenziali;
- Individuando il saggio di un’IMPRESA ORDINARIA.
1. Saggio sulla base della FRUTTUOSITA’ DI BENI SIMILI:
Sommatoria dei BENEFICI FONDIARI di
∑ Rf beni simili o EQUIPARABILI
r= ∑ Vi Sommatoria del VALORE CAPITALE di
beni simili
BENI EQUIPARABILI non sono simili ma appartengono allo stesso settore produttivo.
2. Saggio sulla base di INVESTIMENTI ALTERNATIVI con determinate caratteristiche:
- Investimenti accessibili all’imprenditore ordinario
- Stessa entità di capitale investito in modo diverso rispetto a quello del bene da valutare;
- Stessa rischiosità del bene oggetto di stima;
- Stessa durata dell’immobilizzazione del capitale.
VEDI CASO DI STUDIO quaderno
Su di un bene possono gravare dei:
- COMODI e SCOMODI variabili che NON influiscono sul REDDITO ma influiscono sul
VALORE CAPITALE perché agiscono su “r”. COMODI: valore di r diminuisce – SCOMODI:
valore di r aumenta. Es. le esternalità negative o positive.
- AGGIUNTE e DETRAZIONI necessarie quando il bene NON ha caratteristiche ORDINARIE.
Agiscono su V per riportarlo all’ordinario. AGGIUNTE: il bene è in surplus rispetto all’ordinario –
DETRAZIONI: contrario. MATEMATICA FINANZIARIA
SCOPO rendere omogenei valori differiti nel tempo, cioè, riferirli allo stesso momento al fine di
addizionarli, sottrarli e confrontarli tra loro.
Il MOMENTO al quale si fa riferimento è il MOMENTO DELLA STIMA.
INTERESSE (I) è il prezzo d’uso del capitale. La banca, ad esempio, usa il capitale investito e poi lo
rende con gli interessi. È un compenso che si versa o si riscuote per il prestito di un capitale.
SAGGIO/TASSO DI INTERESSE (r) interesse maturato da 1€ in 1 anno. Per la scelta del tasso di
interesse bisogna considerare alcune caratteristiche dell’investimento:
- AMMONTARE DEL CAPITALE posso avere tassi di interesse diversi a seconda dell’entità del
capitale investito. A volte si può avere un capitale massimo o minimo che si può investire.
- DURATA INVESTIMENTO con l’aumento degli anni, aumenta anche il tasso di interesse. Questo
succede perché l’ente creditore ha una maggiore possibilità di utilizzo del capitale nel tempo.
- RISCHIO e INCERTEZZA nel primo caso la perdita del capitale è quantificabile statisticamente,
nel secondo caso la perdita non è quantificabile.
VALORE FINALE CAPITALE ciò che mi rimane dopo un tot di anni, chiamato anche MONTANTE.
Esempio:
Capitale iniziale investito è di 10.000 euro, per cui i soldi ogni anno renderanno una determinata cifra che
si sommerà al capitale iniziale.
PRIMO ANNO alla fine del primo anno con interesse del 3% di 10.000 abbiamo 300 euro che si
sommano al capitale iniziale, per cui ho 10.300 euro.
SECONDO ANNO alla fine del secondo anno con interesse del 3% di 10.300 abbiamo 309 euro che si
sommano di nuovo al capitale, per cui ho 10.609 euro.
E così via fino al termine dell’investimento, per cui in 5 anni avrò alla fine un capitale di 11.593 euro.
VALORE CAPITALE FUTURO
Per calcolare il VALORE FUTURO, si può usare una formula:
n n
VF=VA∗( ) =VA∗q
1+r
La stessa formula può essere usata anche per calcolare il CAPITALE INIZIALE per ottenere una
determinata cifra in futuro:
VF
VA= n
(1+r)
Riprendendo l’esempio di prima:
5
VF=10.000*(1+0.03) =11.593 euro
SAGGIO DI PREFERENZA INTERTEMPORALE
SAGGIO DI PREFERENZA INTERTEMPORALE ammontare degli interessi che un investitore vorrebbe
ottenere per rinunciare a spendere il suo capitale all’attualità. Da cosa dipende la scelta:
- REDDITO chi ha redditi più bassi, ha tassi di preferenza intertemporali più alti.
- CONDIZIONE FAMILIARE chi ha responsabilità familiari ha tassi di preferenza intertemporali
più bassi.
- ETA’ le persone più giovani hanno tassi di preferenza intertemporali più bassi rispetto alle persone
anziane perché vogliono risparmiare piuttosto che spendere tutto subito.
- RISCHIO e INCERTEZZA aumentano il tasso di preferenza intertemporale.
Esempio:
Un investitore vorrebbe investire 5.000€ con un tasso di preferenza del 10%. L’imprenditore effettuerà
l’investimento solo se questo gli porterà ad avere un montante uguale o superiore al valore inizialmente
investito. 1
VF = 5.000 * (1+0.10) = 5.500€
C’è però da tenere conto di un fattore di RISCHIO, che sulla base di eventi passati, è possibile stimare una
probabilità di perdere tutto il capitale investito pari al 5%. Si calcola quindi il VALORE ATTESO FINALE:
( )=VF∗(1−
E VF p)
Con p : probabilità di perdere il capitale.
Nel caso in esame, per effettuare l’investimento E(VF)>=5.500:
(VF)
E 5.500
= =5.790
VF= €
(1− (1−0.05)
p)
Si può calcolare quindi il saggio di interesse corretto che considera tutti i rischi:
(VF−VA ) ∗100
r= VA
Nel caso in esame sarà:
5.790−5.000 ∗100=¿
r= 15.8%
5.000
Il tasso di interesse è influenzato anche dal MERCATO DEI CAPITALI e quindi dalla domanda e offerta di
capitali nel mercato nazionale e internazionale.
INTERESSE
INTERESSE può essere di due tipologie:
- SEMPLICE interesse maturato negli anni non si somma al capitale dell’anno precedente.
=C ∗r∗n
I da qui derivano tutte le sue formule inverse
0 =C + =C ∗(1+r∗n)
MONTANTE M I
0 0
COEFF. DI POSTICIPAZIONE (1+r∗n)
1
COEFF. DI ANTICIPAZIONE (1+r∗n)
- COMPOSTO interesse maturato si somma al capitale degli anni precedenti.
n n
=C ∗q =C ∗(1+
M r)
0 0 n
=M −C =C ∗( −1)
I q
0 0 n
COEFF. DI POSTICIPAZIONE q
1
COEFF. DI ANTICIPAZIONE n
q
VEDI ESERCIZI INTERESSE SEMPLICE e COMPOSTO quaderno
SERIE DI PAGAMENTO
QUOTE
Sono pagamenti annuali che si dividono in:
- QUOTE DI REINTEGRAZIONE
- QUOTE DI AMMORTAMENTO
La DURATA ECONOMICA (n) di un macchinario è data da dei listini e si definisce come gli anni in cui il
macchinario non diviene obsoleto, lavora con la massima efficienza. È diversa dalla vita di un macchinario.
QUOTE DI REINTEGRA
Per riacquistare un macchinario alla fine del suo ciclo di vita. Possono essere di due tipologie:
- QUOTA DI REINTEGRA FINANZIARIA tiene conto degli interessi accumulati.
( )∗r
−Vr
Vt VF∗r
Qr= →a=
n n
( ) −1 −1
1+r q
Valore totale a nuovo Durata economica
Valore totale di
recupero se alla fine
degli anni vale
qualcosa il bene
- QUOTA DI REINTEGRAZIONE LINEARE o DI DEPREZZAMENTO
−Vr
Vt
Qr= n
QUOTA DI AMMORTAMENTO
Calcola la cifra che bisogna restituire per estinguere un debito in n anni e a un determinato saggio di
interesse r. n
r∗q
Qa=a=VA n −1
q
VEDI ESERCIZI SU SERIE DI PAGAMENTO – ANNUALITA’ E PERIODICITA’ quaderno
BILANCIO DELL’AZIENDA AGRARIA
BILANCIO procedimento mediante il quale dal confronto ricavi e costi di un ciclo produttivo, si
determina per differenza il REDDITO DELL’IMPRENDITORE.
Il bilancio può essere:
- PREVENTIVO si compila prima dell’inizio dell’annata agraria prevedendo attività future con lo
scopo di trovare la combinazione dei fattori produttivi che realizzano il massimo profitto.
- CONSUNTIVO si compila dopo la fine dell’annata agraria considerando attività già realizzate in
vista della determinazione dei redditi ottenuti.
- GLOBALE o PARZIALE se si riferisce a tutta l’attività aziendale o ad un settore specifico nel
caso di più attività nella stessa azienda.
BILANCIO CONSUNTIVO
Si comprende di due parti:
- ATTIVA
- PASSIVA
Si basa sull’EQUAZIONE DEL TORNACONTO il tornaconto è il reddito spettante all’imprenditore
puro (colui che non partecipa al processo produttivo, ma dirige e basta).
−( )
=PLV +Q+ +(Sa+ + )
±T Sv Imp St I COSTI OGGETTIVI COSTI SOGGETTIVI
EQUAZIONE DEL PRODOTTO NETTO AZIENDALE
Il PNA è determinato sottraendo dal PLV i costi riferite al costo per capitali che devono essere consumati per
il processo produttivo, per le quote e i tributi da pagare per l’esercizio dell’attività.
−Sv−Q−Imp
PNA=PLV
Il PNA si può scrivere anche come l’insieme delle rimunerazioni delle figure che partecipano al processo
produttivo: lavori manuali, capitale monetario investito, capitale terra (uso suolo, ecc.).
+ +St
PNA=Sa+ I Bf ±T
EQUAZIONE DEL REDDITO FONDIARIO
−( )
=PLV +Q+Tr +(Sa+ )
Bf ±T Sv St+ I
REDDITO NETTO
Compenso per la globalità dei fattori produttivi conferiti dall’imprenditore reale.
=PLV &minus