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Il legame tra sessualità e città moderna nel quadro "Cocotte in red" di Kirchner

Un forte esempio del legame tra sessualità e città moderna è il quadro "Cocotte in red" di Kirchner. Possiamo notare un intreccio di strade velocizzate da un tratto veloce che in qualche modo, nel suo incrociarsi, formano una "X" sul sesso della donna. Si rappresenta così un senso di desiderio frustrato di attrazione e negazione che è la dimensione per eccellenza della modernità nel suo essere estremamente contraddittorio.

Georg Simmel è un sociologo che dice "l'uomo nella città moderna ha così tanti stimoli che per difendersi da tutte le sensazioni, le luci e i suoni che gli arrivano, ha bisogno in qualche modo di irrigidirsi, di creare una specie di corazza che lo allontani dal mondo". Questo senso di rigidezza lo ritroviamo nel disegno estremamente semplificato delle forme grosse e caricate, i colori molto stridenti e acidi che rendono proprio l'idea dello shock della Metropoli.

Esibita bidimensionalità delle figure.

Rosa Schapire

I grandi collezionisti di dipinti di questo periodo erano principalmente donne.

Un forte esempio è Rosa Schapire, una delle prime grandi collezioniste dell'espressionismo.

Ne abbiamo un suo ritratto fatto da Schmidt-Rottluff.

Questo movimento che aveva un forte disprezzo dei valori tradizionali aveva però un potenziale utopico ed un ruolo politico estremamente forte.

In questo quadro troviamo il primitivismo della Brücke.

I riferimenti al primitivismo sono molto chiari, per esempio, nelle semplificazioni delle forme, nel disprezzo della mimesi, nella spigolosità e durezza dei tratti ma anche a livello tecnico per esempio si recupera l'intaglio, la xilografia, tecniche legate a periodi storici quali il medioevo e il primitivo.

Drei Akte im Wald

Un esempio forte di questo primitivismo è l'opera di Otto Müller intitolata "drei akte im wald" che riprende la bidimensionalità.

e ricorda le statuineafricane che sono l'ispirazione di quest'opera. Citazione di "astrazione ed empatia" di Willhelm Worringer (storico dell'arte tedesco): "SE UNO STILE E NATURALISTICO O È ASTRATTO QUESTO DIPENDE DALLA CONCEZIONE DEL MONDO DELL'ARTISTA". Quindi nei periodi in cui si ha un rapporto pacificato con la realtà, si ha il coraggio di dipingerla in maniere naturalistica, attraverso la mimesi mentre nei periodi in cui la realtà appare ostile l'artista si rifugia nella forma astratta, nella forma geometrica, nella forma semplificata come in un tentativo di razionalizzare una quantità di fenomeni che altrimenti non si riuscirebbero a dominare e quindi questo è quello che succede nell'età primitiva dove l'uomo ha paura della realtà che lo circonda e perciò sceglie la forma astratta per cercare in qualche modo di dominare razionalmente la realtà. "Die BlaueReiter”. L'altro teorico del “Primitivismo” è Carl Einstein che scrive un libro intitolato “Scultura Negra” nel 1915. Einstein vede il primitivismo in modo diverso da Worringer. “Per l'europeo con il suo desiderio per il passato ed il distante, le culture primitive servono per ripensare la propria storia e questa tendenza viene anche a partire dalla battaglia contro la razionalità dell'illuminismo, la ragione era solo la punta dell'iceberg dietro molte altre forze come il sogno, l'istinto, il sentimento tra I primitivi puoi ancora trovare forze mistiche, una gerarchia d'istinti che in Europa sono soppressi, la tirannia del sogno e del rito estatico”. Legame fra apollineo e dionisiaco di Nietzsche. In questa citazione troviamo appunto il fatto che gli artisti espressionisti si avvicinano al primitivismo perché esso libera l'arte da tutte le oppressioni e soppressioni illuministe. Questo movimento.

Diventa una forma di espressione di cose che altrimenti sarebbero sopresse. Questo tipo di pensiero caratterizza il secondo movimento dell'espressionismo tedesco che è "Die Blaue Reiter". Il titolo di questo movimento significa Cavaliere Azzurro. Il cavaliere azzurro non è soltanto un movimento ma anche un Almanacco. Questi artisti, i cui principali i principali sono Kandinskij, Klee, Marc e August Macke, oltre a dipingere pubblicano anche un almanacco nel quale raccolgono tutte le esperienze di arte laterale (arte tribale, gli scarabocchi dei bambini, il teatro delle ombre, le stampe giapponesi, i vetri medievali...). Marc dice "ho preso uno strano pensiero che si era messo sulla mia mano aperta come una farfalla, il pensiero che delle persone prima, molto tempo fa, come dei nostri Alter Ego amavano l'astrazione proprio come noi. Molti oggetti che costi nei nostri musei di Antropologia si guardano con occhi strani e disturbanti. Cosa ha reso possibile"

Questi prodotti di un tale desiderio di attrazione?”

FRANZ MARC

PERE DI FRANZ MARC

- Atteggiamento molto diverso rispetto a “Die Brucke” perché gli artisti di quel gruppo utilizzavano l'astrazione come antitesi all'empatia (scelta della forma astratta perché non si ha la forza di guadare il mondo reale)

- per questi artisti invece l'astrazione è la forma più alta di empatia (scelta della forma astratta perché riesco meglio a comunicare le emozioni e sensazioni che non hanno una forma)

IL DESTINO DEGLI ANIMALI (1912)

Mostra un substrato comune a tutti gli esseri viventi, che è il Dolore.

Sul retro di questa tela l’autore riporterà una frase “E tutti gli esseri ardono di sofferenza”

Il titolo, appunto “il destino degli animali”, comprende non solo la fauna ma anche gli esseri umani.

Grande dinamismo delle figure e dalla scomposizione degli animali che richiama a futurismo e cubismo.

Kandinsky

Nasce a Mosca nel 1886 viene perciò da una cultura artistica non occidentale a differenza degli autori tedeschi, infatti la Russia è la patria della pittura ad icone delle illustrazioni popolari.

Arriva a Monaco e soggiorna anche in Francia per un periodo e conoscerà diversi espressionisti francesi.

Nel 1910 abbiamo troviamo una sua importante svolta teorica e poi negli ultimi anni della sua vita insegnerà al Bauhaus.

OPERE DEL PERIODO GIOVANILE

Prima della nascita del "Blaue Reiter".

Troviamo in queste sue prime opere una tradizione figurativa che non è quella occidentale.

Chiesa Rossa

Si può notare che in questo dipinto non si ritrova nulla di naturalistico ma richiama quasi alcune esperienze del post-impressionismo.

Non troviamo la prospettiva e perciò l'immagine sembra come essere appiattita e il riflesso dell'immagine nell'acqua la fa avvicinare molto alle figure rappresentate sulle carte da gioco, sui

tarocchi. Un'altra caratteristica di questo quadro sono i colori stridenti e le fortilinee nere utilizzate per rappresentare le ombre che avvicinano quest'immagine ad un disegno infantile. Barilli, nel libro, afferma che quest'opera ha qualcosa di inquietante perché è resa in maniera talmente anti-realistica da dare l'impressione di essere come un sipario e che dietro stia accadendo qualcosa di più profondo. Kandinsky lo avrebbe paragonato al velo di maya descritto da Schopenhauer in "il mondo come volontà e rappresentazione".

KANDINSKY MATURO

Nel 1910 l'artista squarcia il velo di Maya ed arriva a vedere ciò che stava dietro quelle rappresentazioni anti-realistiche di cui abbiamo parlato. Con il PRIMO ACQUERELLO ASTRATTO nasce la corrente dell'ASTRAZIONE. Kandinsky scrive nello stesso anno il suo testo teorico: "lo spirituale nell'arte". La sua idea è quella di ritornare alla

La sensazione primaria del mondo è le impressioni contraddittorie che si hanno prima di conoscere il mondo, prima delle nozioni.

è brutalmente interrotta dallo scoppio della guerra mondiale e nel 1914 egli è obbligato a lasciare la Germania, dove egli era visto come nemico essendo russo, per tornare nella sua patria. Egli viene messo a dirigere l'istituto per la cultura artistica di Mosca. Kandinsky finita la guerra si sente abbastanza fuori luogo dal punto di vista stilistico in Russia dove le correnti stilistiche seguono geometria e razionalità e quindi sceglie di ritornare in Germania.

KANDINSKY ALLA BAUHAUS

Kandinsky tornato in Germania entra nella scuola del Bauhaus, una scuola tecnica dove gli artisti lavoravano insieme a designer e architetti per cercare di ricreare una concezione dell'arte a 360° in cui arti applicate e arti plastiche potessero convivere tranquillamente. La sua pittura in questo periodo cambia (Bauhaus studiava la forma e il colore in termini scientifici), le forme libere all'improvviso si irrigidiscono ed iniziano ad apparire elementi quasi

geometrici. Nel 1933 il Bauhaus viene fatto chiudere dai nazisti perché estremamente opposto alle loro idee di destra.

1920 PAUL KLEE Klee è un artista svizzero ma vive una parte della sua vita a Monaco. La sua ricerca è molto simile concettualmente a quella di Kandinsky. Anche Klee vuole avvicinarsi ad un mondo preformale Kandinsky però lo fa dal punto di vista della percezione dell'soggetto mentre Klee vuole fermare la realtà un momento prima che prenda una vera e propria forma. Questa sua analisi parte soprattutto dal concetto di "opposti": un principio femminile di continuità e serenità ed un principio maschile di discontinuità. Klee analizzando la realtà da un punto di vista puramente mentale come in un sogno, non materiale, non utilizza la profondità nelle sue

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Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher emmamorade di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Trione Vincenzo.
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