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GEORGES SEURAT
Georges Seurat: Parade, 1888
Parade è un quadro complesso, come indicato dalla griglia compositiva che viene utilizzata nella composizione del dipinto. La griglia evidenzia l'uso della sezione aurea. Verranno usate delle esatte proporzioni dettate dal numero aureo (rapporto di diversi numeri e grandezze).
Non vuole cogliere l'attimo ma restituire l'essenza. Le figure, in entrambi i dipinti, hanno una loro presenza e vogliono rimandare all'arcaismo.
Questo dipinto verrà criticato da Charles Baudelaire, nel saggio del 1859 pittore della vita moderna, dove individuerà due istanze:
- Ricerca della contemporaneità: ricerca dell'effimero, cogliere l'attimo
- Ricerca del permanente: recuperare l'essenza del dipinto
IL COLORE
Aspetto importante:
- Deve costruire l'integrità attento agli studi sulla percezione del colore
- COLORE LOCALE: cioè colore naturale di un oggetto non
modificato da luce edombreRIFLESSO TONO LOCALE es. affianca il rosso all'arancioneAttorno situa dei piccoli puntini che devono suggerire colori complementari al colore locale (es. per il rosso affianca il verde).Colori primari: rosso, giallo, bluColori complementari: verde, viola, arancioniLa retina a distanza assume le tinte intermedie e secondarie.
VINCENT VAN GOGH
Vincent van Gogh, I mangiatori di patate, 1885
Questa opera è stata realizzata in età giovanile, nel periodo olandese di Van Gogh. Nel 1886 si trasferisce a Parigi (vera e propria capitale dell'arte), dove viene ospitato dal fratello (1886/1890) per 3 anni e mezzo, durante i quali scriverà 650 opere. Preceduta da una serie di bozzetti preparatorie sulle mani dei mangiatori di patate, l'opera definitiva è stata realizzata nell'aprile del '85, ritratta quando Van Gogh si trovava nei Paesi Bassi. Vivendo accanto al padre, Van Gogh si avvicina ai poveri e li celebra con questa opera.
PATATE sono un cibo povero (valenza simbolica),
Importato in Europa nella seconda metà del 16° secolo. Era un alimento molto consumato (soprattutto in Francia) in quanto poco costoso, ottimo per i lavoratori e contadini.
- VIENE MENO ELEMENTO DI POVERTÀ in quanto non viene identificata la classe sociale
- COLORI dimensione oscura, cupa, con una sola luce all'interno della tavola.
Vincent Van Gogh, il seminatore, 1888
Opera più matura, rappresentata da tratti più spessi (eri e propri solchi). Reinterpreta il puntinismo secondo una sua visione.
IL COLORE: SIMBOLICO diventa 1886 viene pubblicato il MANIFESTO DEL SIMBOLISMO in cui si afferma che l'opera deve emozionare, deve esprimere uno stato d'animo empatia/stato emotivo con l'opera STAMPE GIAPPONESI
Il giardino di susini, Utagawa Hiroshige, 1857
Viene data una forte importanza al segno e alla composizione, MODA DEL GIAPPONISMO (1860/90) avviene grazie alla venuta forzatura negli anni '50 al blocco navale dei porti che diede l'impulso
Alla penetrazione europea verso l'Asia. Europei entrano in Asia e vengono a contatto con la cultura orientale. La realtà è filtrata attraverso linee che portano all'astrazione. Taglio dell'immagine e visione dell'albero molto ravvicinata.
Vincent Van Gogh, Veduta di Arles, 1888
ARLES: Francia in Provenza dove scopre l'importanza delle luci e dei colori del mediterraneo
Ad Arles, Van Gogh, immagina di dar vita a una comunità felice di pittori, dove sarà raggiunto nel 1888 da Paul Gauguin.
A seconda di ciò che viene rappresentato (alberi, fiori, campo di grano...) la direzione della pennellata cambia, segue andamenti diversi.
COLORE: ASSUME UN VALORE SIMBOLICO fa portatore di valori emotivi.
Es. Non dipingono solo il campo di grano perché è giallo, ma esprime anche un'emozione interiore del pittore, in questo caso la felicità da parte dell'artista appena approdato ad Arles dove immaginava di creare una
Felice comunità di artisti. Vincent Van Gogh, Camera Gialla, 1888. Van Gogh specifica all'interno dell'opera l'importanza del colore. Non è soltanto una camera, ma è una camera gialla. Il giallo da espressione di felicità, solarità, sentimenti di gioia, positivi. Van Gogh ritrae la camera che aveva organizzato per il suo amico Paul Gauguin. GIALLO esprime SOLARITÁ e FELICITÁ. ROSSO e VERDE: indicano PERDIZIONE. Vincent Van Gogh, Caffè di notte, 1888. ROSSO: esprime emozioni diverse, PERDIZIONE, cioè sentimenti negativi come la solitudine. CAFFÈ rappresentato nelle ore notturne per Van Gogh è un luogo abitato da ubriachi e prostitute (come indicato nelle lettere scritte al fratello). SINTESI: importanza di astrarre ciò che viene ritratta attraverso una sintesi. Vincent Van Gogh, Autoritratto, 1888. Serie di autoritratti quasi come un ossessivo diario intimo. Si autoritrae con una benda sull'orecchio, dopo
Averferito con un rasoio l'amico Gauguin, decide di tagliarsi un orecchio (quasi come una punizione). Si può comprendere la vita tormentata del pittore.
Vincent Van Gogh, campo di grano con volo di corvi, 1890
Opera realizzata nell'ultimo anno della sua vita, in quanto muore nel 1890. Dopo aver dipinto quest'opera, Van Gogh si ferisce con la pistola che portava con se per scacciare gli uccelli mentre camminava sulla montagna. La pennellata segue diverse direzioni e densa di colori, dove assumono spessori quasi materici. Ritratto verso il calar della sera, con paesaggio turbolento, per esprimere l'interiorità tormentata del pittore.
PAUL GAUGUIN
Paul Gauguin è un pittore che esordisce da dilettante, quindi non si forma in accademia, e aderisce in una prima fase all'impressionismo (stava quasi ormai tramontando) e aderisce all'ultima mostra impressionista. Nel '86 Gauguin ritorna a Parigi dopo un breve soggiorno in Bretagna dove aveva
Paul Gauguin praticato la pittura en pleinair ( all'aria aperta) e stringe in quei anni una forte amicizia con Van Gogh cheterminerà nell'88.
Paul Gauguin, ritratto dell'artista con il Cristo Giallo, 1889
Paul Gauguin, la visione dopo il sermone, 1888
Rappresenta un momento di predica durante unamanifestazione religiosa. Due piano distinti:
PIANO DELLA REALTÀ (primo piano) abbiamo ledonne in ascolto della predica, mentre nel PIANODELL'IMMAGINAZIONE (nel piano superiore),abbiamo la visione di ciò che immaginano ledonne sulla predica: ossia la lotta tra Giacobbe el'Angelo.
OPERA RIVOLUZIONARIA
- COLORE: a macchie e pieno, privo di toni chiaro e scuro (elemento fondamentaledella tradizione accademica)
- DISEGNO: forte e leggibile
- SENSO DI BIODIMENSIONALITÀ: importante perché non conta più l'idea dimodellare le sculture con il chiaro e scuro per renderlo più reale possibile, invece,attraverso la stesura di
tinte piatte, il dipinto si dimostra per quello che è, nonduplica la realtà ma conta il quanto elemento è stesso. Elimina l'idea di illusionismo pittorico.
Gauguin dirà: l'arte è astrazione, è una realtà spirituale, non è più una carenza concettuale
Paul Gauguin, Donne di Tahiti sulla spiaggia, 1891 è stata realizzata in Polinesia, viaggio nel 1891 dove si rifugia dalla realtà, per vivere una realtà arcaica/esotica. Lui morirà in Polinesia nel 1903.
Paul Gauguin, Natura morta con ventaglio, 1889 Gauguin si trovava già in Polinesia. Il ventaglio è un elemento decorativo sul muro. La vista è distratta da più elementi: in primo piano la frutta, accostata ad una serie di oggetti (con Van Gogh è più pulita la vista come nelle patate), la composizione qui è complessa (brocca, vaso ceramica con due teste disegnato da Gauguin). Troviamo un dialogo tra elemento
del cibo, degli oggetti, riferimento alla sfera esotica (priva in Van Gogh) COLORI: tonalità tra verde e rossi (nelle loro scale) colore ANTINATURALISTICO, perché nella realtà la gamma cromatica non è così limitata, NATURA MORTA completamente rivisitata non ci restituisce la realtà così come è ma la trasforma in base alla propria visione/interiorità. Paul Gauguin, Lo spirito dei morti veglia, 1892 Questa opera appartiene al primo soggiorno tahitiano di Gauguin, si nota la compenetrazione tra il mondo realtà e il mondo immaginario. Donna sdraiata sul letto con lo spirito dei morti che le ha fatto visita. Piano immaginario/allucinazione. COLORI: contrasto tra colori complementari tra giallo e viola, e Gauguin afferma che il quadro grazie ai colori, ha la stessa capacità di soggezione come la musica. Paul Gauguin, Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?, 1897 Appartiene al secondo soggiorno tahitiano, è un'opera digrandidimensioni.L'artista cerca quasi di recuperare ladimensione dell'affresco e del pregio,andamento orizzontale più lungorispetto all'altezza. la dimensione delquadro è molto significativa.Il titolo "da dove veniamo, chi siamo, dove andiamo?" rimanda a una dimensionequasi esistenzialista, si interroga sull'essenza umana, quindi qualcosa che ha a chefare con una complessità dal valore simbolico. Non vogliamo rappresentare il realema il destino dell'uomo, sul vivere sulla terra e sul morire e ciò che ci aspettanell'aldilà.Il dipinto va letto da sinistra a destra:
- DESTRA: famiglia e l'atto della nascita, lo scorrere dell'esistenza quindi ilvivere umano.
- SINISTRA: figura di un anziano signore simboleggiando la morte.
Importanza viaggio a Tahiti di Gauguin avrà risvolti importanti sulla suaproduzione pittorica:
- Avrà un distacco dai canoni pittorici occidentali
trovare un luogo vergine per fondare la propria produzione pittorica, quasi rifugiare in una realtà primitiva che per lui significava azzerare i canoni della tradizione pittorica classica• ripartire da zero con un’arte nuova, arte diversa, arte fatta di produzioni sintetiche• colori che hanno a che fare con l’emotività e l’interiorità• la sovrapposizione del piano reale e irreale dell’immaginazione aspetti che diventeranno elementi importanti delle avanguardie successive.
EDVARD MUNCH
EDVARD MUNCH è import