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SERVIZI DI INVESTIMENTO
L'esercizio dei servizi di investimento è riservato alle banche e a intermediari specializzati definiti imprese di investimento. La normativa italiana utilizza la denominazione di società di intermediazione mobiliare. L'esistenza di diverse tipologie di intermediari che offrono servizi di investimento consente una loro classificazione secondo un criterio funzionale rinvenibile alla normativa. Infatti secondo il testo unico della finanza sono imprese di investimento i soggetti che svolgono uno o più dei seguenti servizi: 1. Negoziazione per conto proprio. 2. Negoziazione per conto terzi. 3. Sottoscrizione e/o collocamento con assunzione a fermo e di collocamento senza assunzione a fermo. 4. Gestione di portafoglio su base individuale. 5. Ricezione e trasmissione di ordini. 6. Consulenza in materia di investimenti. 7. Gestione di sistemi multilaterali di negoziazione. I servizi accessori costituiscono le ulteriori attività che possono essere svolte.svolte dalle imprese di investimento:- custodia e amministrazione di strumenti finanziari
- locazione di cassette di sicurezza
- concessione di finanziamenti
- consulenza alle imprese in materia di struttura finanziaria di strategia industriale, consulenza in materia di concentrazioni e acquisizioni di imprese
- servizi connessi all'emissione e il collocamento di strumenti finanziari
- ricerca in materia di investimenti, analisi finanziaria
- intermediazione in cambi, se collegata ai servizi di investimento
- attività e servizi individuati con regolamento del ministero dell'economia delle finanze.
La ristrutturazione finanziaria non coinvolge vere e proprie banche in quanto non svolge la funzione di intermediazione creditizia. I ricavi delle banche di investimento derivano principalmente dall'attività di supporto al collocamento sui mercati e dalle consulenze, che vengono applicate come commissioni alla clientela in base al valore dell'operazione e non come interessi attivi.
L'attività più importante e redditizia per le banche di investimento è il collocamento di azioni, obbligazioni e altri strumenti finanziari ibridi tra il debito e l'equity. In questa attività, le banche di investimento si occupano dell'origination dell'operazione, ovvero dall'idea al disegno dell'operazione di emissione. Successivamente, si impegnano nell'underwriting, che consiste nell'assicurare la sottoscrizione o la vendita dei titoli, sia da sole che in collaborazione con un consorzio di banche. Infine, avviene il placement o collocamento, che può avvenire tramite offerte pubbliche o collocamenti privati.
in prevalenza a investitori istituzionali, spesso anche investitori al dettaglio. Per svolgere questa attività occorre placing power, cioè relazioni con gli investitori istituzionali che consentono di collocare i titoli. Il placing power deriva dalla reputazione dell'intermediario. Gli investitori infatti assumono che le banche di investimento svolgano accurate due diligence sugli emittenti perché se proponessero titoli che dovessero rivelarsi un bidone perderebbero la fiducia degli investitori istituzionali e quindi il loro placing power. L'esistenza di queste tipologie di intermediari dipende quindi dalla loro capacità di dare segnali affidabili agli investitori sulla qualità delle emissioni che collocano. La funzione economica delle banche di investimento spiega perché l'offerta in questo mercato è molto concentrata: 1. Soltanto istituzioni con elevata reputazione e che hanno da perdere molto di più di altre in caso di fallimento di un'operazione possono svolgere questa attività. 2. La concentrazione dell'offerta permette alle banche di investimento di ottenere rendimenti elevati, in quanto possono fissare prezzi più alti per i loro servizi. 3. La concentrazione dell'offerta permette alle banche di investimento di avere un maggior controllo sul mercato, in quanto possono influenzare le condizioni di collocamento dei titoli. In conclusione, le banche di investimento svolgono un ruolo fondamentale nel mercato dei titoli, agendo come intermediari tra gli emittenti e gli investitori. La loro reputazione e il loro placing power sono cruciali per il successo delle operazioni di collocamento.quantoguadagnerebbero nel caso proponessero cattive operazioni hanno la credibilità per essere ascoltate dagli investitori istituzionali.
necessità di garantire agli emittenti il buon esito dei collocamenti perché questi ultimi non vogliono esporsi a cattive figure e al rischio di non avere le risorse finanziarie essenziali per realizzare gli investimenti programmati e sviluppare l'attività. Per offrire questa garanzia oltre al placing power occorre la forza finanziaria patrimoniale per assumersi rischi di mercato derivante da eventuali quote invendute di titoli.
importanza di essere in grado di rivolgersi agli investitori istituzionali di tutti i paesi cioè di essere in condizioni di realizzare collocamenti sui mercati finanziari internazionali.
Le banche di investimento sono molto attive nei servizi cosiddetti di M&A, cioè in un'attività esclusivamente di consulenza. Le b.inv forniscono idee su operazioni di sviluppo
mediante crescita esternacioè attraverso fusioni o acquisizioni, effettuano una valutazione del capitale azionario o di asset,strutturano operazioni di mercato definendo le caratteristiche e condizioni. Inoltre offrono servizi anche nella ristrutturazione finanziaria delle imprese e degli enti pubblici. Le banche d'investimento vere e proprie fanno leva sulla loro capacità di fornire anche le risorse finanziarie per realizzare le operazioni; mentre invece le società di consulenza svolgono solo attività di consulenza e fanno leva sull'indipendenza e sulla circostanza che le banche di investimento sono in conflitto di interessi. BROKER E DEALER Offrono servizi di negoziazione su mercati secondari. La funzione che accomuna le due tipologie di intermediari è agevolare l'esecuzione degli ordini e incrementare l'efficienza del mercato in termini di livello di liquidità e di trasmissione delle informazioni riflesse nei prezzi. BROKER: svolgono il servizio di negoziazioneper conto terzi in sostanza agevolano l'attività di trading con l'incarico per conto della clientela della ricerca della controparte e quindi dell'esecuzione dell'ordine in un mercato secondario caratterizzato dalla presenza di una pluralità di controparti interessate alla negoziazione. Sono dei mediatori finanziari che facilitano la negoziazione senza assumere il rischio di esecuzione dell'operazione; essi quindi non partecipano alle negoziazioni con il loro patrimonio e non detengono un proprio portafoglio di titoli in proprietà. Questi intermediari ricercano controparti disposte a negoziare con la loro clientela. A differenza dei dealer, ricercano semplicemente liquidità sul mercato ma non ne favoriscono. Il compenso è dato da provvigioni di intermediazione pagate dalla clientela. Le tipologie di broker sono:
- full service broker: che forniscono anche servizi di consulenza e di analisi finanziaria alla loro clientela
discount broker che seguono semplicemente le negoziazioni per conto della clientela sulla base degli ordini ricevuti.
DEALER: svolgono il servizio di negoziazione per conto proprio cioè agiscono direttamente con operazioni di acquisto e di vendita che vanno a modificare in via immediata la composizione del loro portafoglio di strumenti finanziari (inventory). Le loro negoziazioni incidono direttamente sul portafoglio di proprietà quindi supportano rischio di mercato. La loro funzione è dare liquidità al mercato. Il compenso è dato dalla differenza tra il prezzo a cui l'intermediario è disposta a vendere strumenti presenti nel portafoglio (prezzo lettera o ask price) e il prezzo a cui è disposto ad acquistare strumenti da inserire nel portafoglio (prezzo denaro o bid price). Tale differenza è il bit-ask spread; ed è il costo di una negoziazione round trip cioè di acquisto e di vendita e quindi la metà dello
spread è il costo implicito della singola operazione. Dal punto di vista del dealer lo spread rappresenta la remunerazione per il servizio di liquidità. Il dealer è tenuto a garantire senza interruzioni la possibilità di scambiare determinate quantità minime degli strumenti finanziari ed è definito market maker perché dedicato a fare il mercato.
Lo specialista è un intermediario che svolge funzioni di market making impegnandosi a sostenere la liquidità di uno o più titoli azionari mediante l'esposizione di proposte di acquisto e di vendita a prezzi compresi nell'intervallo massimo di scostamento del bid-ask spread. Lo specialista quindi è utile per aumentare il grado di liquidità ma genera situazioni di asimmetria di informazione perché ha tendenzialmente più informazioni specifiche sui titoli che tratta.
I dealer operano nel mercato e devono avere forza finanziaria patrimoniale.
elevate per fronteggiare i rischi di mercato, di credito, di controparte e di liquidità. Infine si tratta di un'attività che comporta elevati costi fissi ma beneficia di economie di scala.SIM: sono società per azioni autorizzate dalla Consob offrire servizi di investimento. Le società di intermediazione mobiliare nascono Italia come una nuova figura polifunzionale di intermediario destinata a sostituire vecchi agenti di cambio. Si distinguono in:
- Sim di servizio o monofunzionali specializzate nell'offerta di un singolo servizio di investimento
- Sim polifunzionale che prestano più di un servizio.
Il processo autorizzativo per l'iscrizione all'albo delle Sim è svolto dalla Consob sentita la Banca d'Italia. La legge richiede che la società abbia sede nel territorio nazionale, nell'ultimo ventennio le SIM ottengono l'autorizzazione in Italia possono operare anche in un altro Stato comunitario ma nel caso
in cui una SIMintende operare anche in uno stato extracomunitario è necessaria l'autorizzazione della Banca d'Italia. Le SIM in crisi non sono soggette alle norme del fallimento ma procedure che hanno l'obiettivo dipreservare il patrimonio della clientela. Regole di comportamento: le Sim devono rispettare regole e principi che mirano ad assicurare lacorrettezza dei comportamenti nei confronti della clientela. Questi principi sono stati rafforzati nel 2007imponendo all'intermediario di classificare la propria clientela sulla base di una graduazione: - cliente al dettaglio - professionali - controparti qualificate in funzione di un crescente livello di esperienza, conoscenze e competenze inmateria di investimenti. A seconda della classe il cliente avrà diritto a un diverso livello di protezione: il più alto spetta alla clientelaretail, il più basso alle controparti qualificate. L'intermediario deve fornire al cliente informazioni.gazione del fornitore del servizio finanziario è quella di fornire al cliente tutte le informazioni necessarie per consentirgli di prendere una decisione consapevole e informata. Le caratteristiche degli strumenti finanziari che il cliente intende acquistare devono essere chiaramente descritte. Questo include informazioni come il tipo di strumento finanziario (ad esempio azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento), la sua durata, il rendimento atteso e le eventuali condizioni o restrizioni associate. È importante anche informare il cliente sui rischi connessi all'acquisto degli strumenti finanziari. Questi rischi possono includere la possibilità di perdere parte o tutto il capitale investito, la volatilità dei mercati finanziari, l'incertezza dei rendimenti futuri e altri fattori che potrebbero influenzare il valore degli strumenti finanziari. Inoltre, il fornitore del servizio finanziario deve informare il cliente sui costi del servizio offerto. Questi costi possono includere commissioni di acquisto o vendita, spese di gestione, spese di custodia e altre spese correlate. È importante che il cliente sia consapevole di questi costi in modo da poter valutare l'effettiva convenienza dell'investimento. In conclusione, il fornitore del servizio finanziario ha l'obbligo di fornire al cliente tutte le informazioni necessarie per prendere una decisione informata. Questo include la descrizione delle caratteristiche degli strumenti finanziari, l'informazione sui rischi connessi e l'indicazione dei costi del servizio offerto.