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GARANZIA LEGALE DI CONFORMITÀ E GARANZIE COMMERCIALI PER I BENI DI CONSUMO
Direttiva 99/44/CE la garanzia legale di conformità riguarda proprio ed esclusivamente le forniture di beni di consumo ed in particolare una serie di contratti di fornitura individuati in base alla considerazione di 3 elementi:
- oggetto della fornitura
- natura dei contraenti
- la natura del contratto concretamente stipulato
Quali sono i beni di consumo?
I beni di consumo sono qualsiasi bene mobile anche da assembleare che costituisce l'oggetto di una fornitura eseguita da un venditore. È venditore o meglio fornitore professionale qualsiasi persona fisica o giuridica pubblica o privata che fornisca beni mobili nell'ambito di contratti di vendita, permuta o somministrazione. Il consumatore è invece la persona fisica che agisce per scopi estranei all'attività commerciale ed è quindi parte debole del contratto. Dalla nozione di beni di consumo sono sottratti...
Vienna del 1980 sulle vendite internazionali di beni. La Convenzione di Vienna stabilisce le regole per la vendita di beni tra paesi diversi e fornisce una serie di diritti e obblighi per acquirenti e venditori. La direttiva 99/44/CE si basa su molti dei principi della Convenzione di Vienna per garantire la protezione dei consumatori nell'ambito delle vendite di beni di consumo.Vienna sullavendita internazionale di beni mobili, ma a differenza di questa la Garanzia legale diconformità riguarda proprio le forniture di beni di consumo e in particolare una serie di contratti di fornitura individuati in base alla considerazione di 3 elementi: 1) oggetto della fornitura 2) natura dei contraenti 3) la natura del contratto concretamente stipulato. 24) ambito di applicazione e natura del contratto È opportuno considerare che la disciplina di attuazione della direttiva 99/44/CE è designata nel nostro ordinamento attraverso due formule definitorie differenti: 1) sembra alludere alla tutela dell'interesse del consumatore a ricevere un bene conforme al contratto, prescindendo dalla natura del contratto di fornitura inesecuzione del quale quel bene è consegnato; 2) riguarda solo taluni aspetti dellavendita e delle garanzie dei beni di consumo (sembra porre la disciplina in relazione a quella del contratto di compravendita). Tra le due in realtà,è obbligato a consegnare beni al consumatore e il consumatore è obbligato a pagarli, compresi i contratti di fornitura di beni immobili e di servizi accessori alla vendita. Ecco come potrebbe essere formattato il testo utilizzando tag html:è la prima che rivela con maggior chiarezza l'oggetto dalle disposizioni designate, infatti da una parte quelle disposizioni contengono solo la disciplina di taluni aspetti dei contratti di vendita e delle garanzie concernenti i beni di consumo, dall'altra l'ambito di applicazione della disciplina va ben oltre i soli contratti di compravendita essendo esteso fino a comprendere alcuni contratti tipici non menzionati esplicitamente dalla direttiva 99/44 ce. In questo senso già la convenzione di vienna del 1980 sulla vendita internazionale di beni mobili disponeva che ai fini della disciplina ivi contemplata sono considerate vendite i contratti di fornitura di merci da fabbricare o produrre a meno che la parte che le ordina non debba fornire la parte essenziale del materiale necessario a tale fabbricazione o produzione. La recente direttiva 2011 83 UE contempla la categoria dei contratti di vendita facendovi rientrare qualsiasi contatto in base al quale il professionista è obbligato a consegnare beni al consumatore e il consumatore è obbligato a pagarli, compresi i contratti di fornitura di beni immobili e di servizi accessori alla vendita.
trasferisce o si impegna a trasferire la proprietà di beni al consumatore e il consumatore ne paga o si impegna a pagarne il prezzo. Pertanto non solo nell'ambito della disciplina sulle garanzie nelle forniture di beni mobili, ma anche in quello della convenzione di Vienna e in quello del 2011, con il termine VENDITA non si intende far riferimento solo al contratto di cui all'articolo 1470 c.c, ma a una categoria che per un verso ricomprende qualsiasi contratto avente a oggetto forniture traslative e per l'altro che ricomprenda solo le forniture di beni mobili, ai consumatori, verso un corrispettivo in denaro, per cui nell'art. 128 del codice del consumo il generico riferimento alla "vendita" consente di ricomprendere tutti i casi particolari di vendita, come quelle fuori dai locali commerciali, a distanza, nonché la vendita di cose generiche, di cose future, la vendita sottoposta a termine o condizione, la vendita su campione, con riserva di proprietà.La vendita rateale. L'unica condizione è che il trasferimento del bene avvenga a titolo oneroso. Alla vendita la legge equipara contratti di permuta, somministrazione, appalto, d'opera e tutti gli altri contratti "comunque finalizzati alla fornitura di beni di consumo da fabbricare o produrre. Bisogna precisare che la vendita di beni di consumo come la vendita internazionale di merci nonché i contratti di vendita di cui alla direttiva 2011/83/UE definiscono una figura negoziale che ricomprende in sé qualsiasi programma negoziale tipico o atipico che costituisca una specificazione dello schema generale della fornitura di un bene da un professionista ad un consumatore. Contratti finalizzati alla fornitura di beni da produrre o da fabbricare contratti tipici o atipici nei quali la fornitura deve essere eseguita verso il corrispettivo di un prezzo in più devono considerarsi inclusi tutti i contratti di somministrazione di beni di consumo ma solo le
somministrazioni di consumo in senso tecnico cioe quelli aventi ad oggettola fornitura traslativa di tali beni mentre sarebbero escluse le somministrazioni d’uso nelle quali l’avente diritto alla fornitura acquista un diritto di godimento e non reale.
Emerge quindi che la vendita di beni di consumo in realtà non è una vendita ma è un archetipo negoziale che ricomprende in sé una serie di sub-figure;
24) garanzia legale di conformità e rapporto tra le dichiarazioni pubbliche sulle caratteristiche del bene
Garanzia legale di conformità: il fornitore è tenuto a consegnare al consumatore beni conformi al contratto di fornitura. I requisiti richiesti ai beni sono specificati all’art. 129 che riguarda il contenuto del contratto, i beni x essere conformi al contratto devono essere idonei all’uso al quale servono abitualmente, dotati delle qualità abituali ma devono avere anche le caratteristiche specificamente
pattuiteconformi alla descrizione fatta dal fornitore e idonei all’uso particolare voluto dalconsumatore. Perciò si deve tenere conto non solo della natura del bene ma anchedelle dichiarazioni pubbliche sulle caratteristiche specifiche del bene, eventualmentefatte non solo dal venditore ma anche dal produttore o da un suo agente orappresentante. Tuttavia il venditore non è vincolato da quelle dichiarazioni sedimostra di non essere a conoscenza della dichiarazione e che non poteva conoscerlacon l ordinaria diligenza oppure che la dichiarazione è stata corretta entro ilmomento della conclusone del contratto in modo tale da essere conoscibile dalconsumatore oppure che la decisone del consumatore di acquistare il bene non èstata influenzata da quelle dichiarazioni.
25) Difetti di conformità e installazioneLa garanzia si estende anche ai difetti di conformità che derivano dall’installazionequando l’installazione è compresa
nel contratto è stata eseguita dal venditore sotto la sua responsabilità o quando il prodotto è stato installato dal venditore in maniera scorretta a causa di un difetto delle istruzioni di installazione. In particolare sia nella vendita sia nella permuta sia nella somministrazione traslativa di cose la prestazione fondamentale a carico del fornitore è quella di trasferire all'acquirente la garanzia legale di conformità il consumatore ha diritto al ripristino della conformità del bene e a tal fine può scegliere tra la riparazione o la sostituzione del bene (art. 130 comma 3-6). Entrambi i rimedi devono essere eseguiti senza spese per il consumatore ed entro un termine congruo e senza arrecare notevoli inconvenienti al consumatore tenuto conto della natura del bene e dello scopo per il quale è stato acquistato. In mancanza di tali condizioni ilIl consumatore può richiedere la riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto. Nell'ambito dei rimedi del primo tipo (riparazione o sostituzione del bene) la scelta è rimessa al consumatore a meno che una delle 2 scelte non sia impossibile. Anche nei rimedi di secondo tipo (riduzione del prezzo o risoluzione del contratto) la scelta ricade sul consumatore. Peraltro anche il fornitore può prendere l'iniziativa e proporre al consumatore uno dei rimedi contemplati. Viceversa il consumatore non può scegliere tra i rimedi del primo tipo e quelli di secondo tipo. Nelle permute e nelle somministrazioni traslative diverse da quelle che ricadono nell'ambito della disciplina di forniture di beni di consumo in caso di vizi della cosa alienata i rimedi sono o la risoluzione del contratto o la riduzione del prezzo. In caso di mancanza delle qualità promesse o di quelle essenziali si applicano le disposizioni generali relative alla risoluzione del contratto. Anche
Nell'appalto che non rientra nella disciplina delle forniture di beni di consumo, il committente può chiedere che le difformità o i vizi dell'opera siano eliminati a spese dell'appaltatore o che il prezzo sia ridotto. Tuttavia, se le difformità sono tali da rendere inadatta l'opera, allora si avrà risoluzione del contratto.
In base all'art. 132 del codice del consumo, il difetto di conformità deve manifestarsi entro 2 anni dalla consegna del bene, quindi vanno esclusi tutti i difetti che pur sussistendo già al momento della consegna, si manifestano più di 2 anni dopo. Il consumatore deve denunciare il vizio entro 2 mesi dalla data in cui l'ha scoperto, e la denuncia non è necessaria se il venditore ha riconosciuto l'esistenza del vizio o l'ha occultato.
L'azione si prescrive in ogni caso in 26 mesi a partire dalla consegna della cosa. E si presume, salvo prova contraria, che i difetti di conformità che si
na l'acquisto di beni di consumo prevede che il venditore sia responsabile per eventuali difetti di conformità che si manifestano entro 2 anni dalla consegna del prodotto. Questa garanzia copre tutti i difetti di conformità che esistevano già al momento della consegna, anche se si manifestano successivamente. Il consumatore ha il diritto di richiedere la riparazione o la sostituzione del prodotto difettoso, o di ottenere un rimborso totale o parziale del prezzo di acquisto. Inoltre, la garanzia legale non può essere limitata o esclusa dal venditore, anche se viene offerta una garanzia commerciale aggiuntiva.