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IL BILANCIO A FINI CIVILISTICI E FISCALI. STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO

Il bilancio d’esercizio è il documento, redatto alla fine di ciascun periodo amministrativo, con cui vengono rappresentati la situazione patrimoniale e finanziaria dell’impresa e il risultato economico della gestione. è un documento di natura contabile, in quanto deriva dalle registrazioni delle operazioni di gestione e dalle scritture di assestamento di fine periodo amministrativo.

Esso fornisce informazioni sul risultato economico della gestione, sulla consistenza del patrimonio dell’impresa e sulle sue fonti di finanziamento. La redazione del bilancio è obbligatoria per le imprese.

Nelle imprese individuali e nelle società di persone, il bilancio è un documento interno con lo scopo di fornire una conoscenza dell’andamento della gestione aziendale al proprietario o ai soci, nonché a operatori esterni come banche e società finanziarie.

Oai fini fiscali. La legge non stabilisce una forma obbligatoria per il bilancio che coincide con la situazione contabile finale.

N.B.: sono obbligate a presentare (ovvero depositare in camera di commercio) il bilancio solo le società di capitali. Le società di persone non devono presentarlo, ma lo hanno lo stesso.

Nelle società di capitali è disciplinato dal Codice Civile, sia per i prospetti che lo compongono sia per i criteri di valutazione da applicare. È costituito da tre parti disciplinate dagli articoli 2424, 2425 e 2427 del CC:

Lo stato patrimoniale (art 2424 del cc)

La forma è a sezioni diverse e contrapposte, a sinistra l'Attivo, a destra Passivo e patrimonio netto. La classificazione segue un criterio misto:

  • le voci dell'attivo vengono classificate principalmente in base alla destinazione economica e finanziaria con la scadenza dei crediti entro oppure oltre l'esercizio successivo.
  • Le voci del passivo sono
dai crediti verso terzi• area straordinaria: comprende i costi e i ricavi straordinari, come ad esempio la vendita di un ramo d'azienda o la realizzazione di una plusvalenza su un investimento immobiliare.I costi e i ricavi sono classificati in base alla provenienza delle fonti di finanziamento con scadenza oltre l'esercizio successivo. Questo significa che vengono distinti i costi e i ricavi legati alle fonti di finanziamento a breve termine (cioè con scadenza entro l'esercizio successivo) e quelli legati alle fonti di finanziamento a lungo termine (cioè con scadenza oltre l'esercizio successivo).dall'impiego di liquidità risultato positivo o negativo a seconda che i proventi siano superiori agli oneri o viceversa. • area della gestione straordinaria: affluiscono i componenti straordinari di reddito (minusvalenze e plusvalenze straordinarie) La nota integrativa (art 2427 del cc) Ha lo scopo di informare i destinatari del bilancio (stakeholder), integrando con dati e anche di natura extracontabile e qualitativa lo Stato patrimoniale e il Conto economico. STATO PATRIMONIALE (SEZIONI DIVISE E CONTRAPPOSTE) ATTIVO PASSIVO B) IMMOBILIZZAZIONI A) PATRIMONIO NETTO I. Immobilizzazioni Immateriali Capitale sociale II. Immobilizzazioni Materiali VI) Altre riserve III. Immobilizzazioni Finanziarie IX) Utile (perdita) dell'esercizio C) ATTIVO CIRCOLANTE B) FONDI PER RISCHI E ONERI BANCA C) FONDO TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO II. Crediti D) DEBITI IV. Disponibilità liquide E) RATEI E RISCONTI D) RATEI E RISCONTI CONTO ECONOMICO (A SCALARE) A) VALORE DELLA PRODUZIONE B) COSTI DELLA
  1. PRODUZIONE
  2. DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B)
  3. PROVENTI E ONERI FINANZIARI
  4. RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
  5. RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B±C ± D)
  6. IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO
  7. Utile dell'esercizio (che poi riporterò nel patrimonio netto)

N.B.: oltre alla nota integrativa si presenta anche la relazione sulla gestione e il rendiconto finanziario. La relazione sulla gestione è generalmente presentata dall'amministratore della società per rendicontare gli accadimenti che hanno inciso sul risultato della gestione. Il rendiconto finanziario è composto da una serie di riclassificazioni del bilancio per rappresentare viste diverse e rappresenta anche i flussi di cassa e le fonti di finanziamento. Sono obbligatori solo al superamento di determinate soglie.

La relazione sulla gestione e il rendiconto finanziario sono obbligatori per le imprese quotate sui mercati regolamentati oppure di quelle

imprese che superano determinati parametri dimensionali (per due esercizi consecutivi due dei tre parametri seguenti: totale attivo di bilancio maggiore di 4,4 milioni di euro; totale ricavi superiore a 8,8 milioni di euro; dipendenti medi impiegati nell'attività 50). Si presentano entro tre mesi dalla fine del primo semestre dell'esercizio gli amministratori delle società con azioni quotate in mercati regolamentati devono trasmettere al collegio sindacale una relazione sull'andamento della gestione. La relazione deve essere pubblicata nei modi e nei termini stabiliti dalla Commissione stessa con il regolamento anzidetto. Bilancio fiscale Il bilancio è redatto per finalità fiscali in quanto le norme fiscali impongono la predisposizione di tale documento al fine di determinare il reddito da assoggettare a tassazione. Determina il reddito imponibile ai fini fiscali per il pagamento delle imposte e quindi il reddito d'impresa. In sede didichiarazione dei redditi sarà infatti necessario effettuare delle rettifiche relative ai costi che possono essere non imponibili parzialmente o totalmente. Ad esempio i costi relativi alle autovetture non sono deducibili integralmente ma solamente al 20%. Quindi si considerano solamente le spese inerenti all'attività. Una spesa è inerente se è collegata allo svolgimento dell'attività. Civilisticamente l'acquisto di un quadro con il patrimonio dell'azienda è un costo che va nel bilancio civilistico, ma dal punto di vista fiscale siccome non è un costo inerente all'attività, fiscalmente non è deducibile quindi in sede di dichiarazione dei redditi dovrò fare la variazione in aumento dell'utile civilistico in modo tale che pagherò le imposte su quel reddito fiscale. Un conto è il concetto di utile aziendale, un altro è il concetto di reddito d'impresa. Non è

infrequente che vi siano aziende che sono in perdita civilisticamente ma dal punto di vista fiscale hanno un'imponibile su cui pagare imposte. Quello che viene pubblicato è solo il bilancio civilistico. Il bilancio viene pubblicato e depositato alla camera di commercio solo per le società di capitali. Non per le società di persone e le ditte individuali.

5. L'INVENTARIO, IL CONCETTO DI AMMORTAMENTO E LA SUA RILEVAZIONE CONTABILE

Il concetto di inventario è disciplinato dall'articolo 2217 codice civile. L'inventario deve redigersi all'inizio dell'esercizio dell'impresa e successivamente ogni anno, e deve contenere l'indicazione e la valutazione delle attività e delle passività relative all'impresa, nonché delle attività e delle passività dell'imprenditore estranee alla medesima. L'inventario si chiude con il bilancio e con il conto dei profitti e delle perdite, il quale deve

dimostrare con evidenza everità gli utili conseguiti o le perdite subite. Nelle valutazioni di bilancio l'imprenditore deve attenersi ai criteri stabiliti per i bilanci delle società per azioni, in quanto applicabili.

L'inventario deve essere sottoscritto dall'imprenditore entro tre mesi dal termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi ai fini delle imposte dirette.

Le immobilizzazioni materiali o immateriali sono destinate a cedere la loro utilità nel corso di più esercizi rappresentando dei costi pluriennali.

Proprio perché il costo sostenuto non cede la sua utilità nel corso di un solo esercizio esso non può concorrere alla formazione del reddito del solo periodo in cui si è avvenuta la manifestazione finanziaria.

L'ammortamento è il procedimento tecnico-contabile con il quale un costo pluriennale viene ripartito tra più esercizi facendolo concorrere, per quote, alla formazione del

Il reddito dei singoli esercizi nei quali tale costo cederà la sua utilità. La quota di costo relativa ad ogni esercizio prende il nome di quota di ammortamento ed esprime la partecipazione dell'immobilizzazione alla formazione del reddito del singolo esercizio. Per calcolare la quota di ammortamento occorre conoscere vari elementi:

  • il costo storico, cioè il costo di acquisto o il costo di produzione
  • il valore presunto di realizzo, cioè ricavo presunto dalla vendita.
  • la vita utile del bene, cioè il numero di esercizi nei quali si prevede di poterlo utilizzare.

Ad esempio il computer e i mobili sono beni strumentali ammortizzabili per i quali si desume una vita utile di 5 anni (20% annuo). Non sono considerati beni strumentali quelli che anche se hanno vita pluriennale sono di modico valore, cioè sotto i 516,46€.

L'ammortamento può essere diretto o indiretto. Ammortamento indiretto si effettua solo per beni

strumentali fisici (autovetture, macchinari, mobili, computer...) e significa che si passa dal fondo ammortamento. L'ammortamento diretto invece si effettua per i beni immateriali (es. software) che avviene diminuendo direttamente il valore del bene strumentale iscritto in attività nel bilancio. Si parla dell'acquisto proprio del software con disposizione esclusiva, non la licenza d'uso.

L'ammortamento civilistico utilizza gli stessi criteri del punto di vista fiscale perché ritenuti congrui:

  • Autovettura al 25%
  • Macchinari 15%
  • Beni strumentali 20% tutti classificati (es. mobili e macchine elettroniche d'ufficio)
  • Software sono dedotti al 33%

Il bene strumentale non è un costo, ma è un'attività (immobilizzazioni materiali). L'ammortamento invece è un costo!

Esempio di ammortamento di beni strumentali (materiali): costo 1000, ammortamento in 5 anni

  1. 29/12/2017 Acquisto bene

strumentale materialemobili e macchine elettroniche a fornitori 1000 (costo storico)

d'ufficio (attività)

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
16 pagine
9 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Asganawey di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e ragioneria generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Scienze economiche Prof.