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TITOLARI E SOCI LAVORATORI DI IMPRESE ARTIGIANE
Dal 1 aprile 2010 le aziende che operano nelle regioni che hanno recepito il sistema comunica, sono tenute ad iscriversi utilizzando le procedure informatiche o su supporto telematico alla C.C.I.A.A.
Infatti, la comunica è l'unico strumento che tutte le imprese devono utilizzare per l'espletamento degli adempimenti di iscrizione, variazione e cancellazione, ed ha efficacia oltre che per il registro imprese, anche per l'Albo imprese artigiane (quadro AA).
Pertanto, attualmente sono vigenti due sistemi di iscrizione a seconda che la regione abbia recepito o meno (seppur con modalità diverse), con legge regionale, il sistema di iscrizione comunica.
11. modalità di pagamento dei contributi inps nel rapporto di lavoro subordinato ed autonomo
MODALITÀ PAGAMENTO CONTRIBUTI INPS NEL LAVORO SUBORDINATO
Il finanziamento delle prestazioni previdenziali e assistenziali è realizzato tramite l'imposizione
di specifiche aliquote contributive sulla retribuzione corrisposta al lavoratore. Agli enti di previdenza è affidata la riscossione dei contributi, l'erogazione delle prestazioni, il controllo della corretta applicazione delle norme e l'applicazione del regime sanzionatorio.
Obbligo contributivo
L'obbligo di versamento della contribuzione è la diretta conseguenza dell'obbligo assicurativo, che sorge nel momento stesso in cui le prestazioni di un lavoratore vengono utilizzate dal datore di lavoro nell'ambito di un rapporto di lavoro subordinato.
Il rapporto assicurativo coinvolge tre soggetti: datore di lavoro (assicurante), lavoratore (assicurato) ed ente previdenziale (assicuratore).
L'onere contributivo grava sia sul lavoratore - mediante una trattenuta sulla retribuzione lorda - sia sul datore di lavoro per la quota che compete a quest'ultimo.
L'obbligo del pagamento (e cioè del versamento) è invece
completamente a carico del datore di lavoro). Salvo i casi ammessi dalla legge, il dipendente e il datore di lavoro non possono esimersi dalla contribuzione che deriva dall'obbligo assicurativo ed è nullo qualunque patto tra gli stessi volto ad eludere la contribuzione. Determinazione dei contributi da versare I contributi previdenziali sono calcolati applicando sulla retribuzione imponibile di ciascun lavoratore le aliquote stabilite dalla legge, in parte a carico del datore di lavoro e in parte a carico del lavoratore. Questa regola generale incontra però alcuni limiti: - Il rispetto di una soglia minima di retribuzione imponibile (minimale) per tutti i lavoratori e, in un caso specifico, di una soglia massima (massimale) - Per i lavoratori italiani operanti all'estero il contributo si calcola su retribuzioni convenzionali fissate annualmente dal ministero del lavoro. Per alcune forme di contribuzione e per alcune categorie particolari viene operato unconguaglio contributivo a fine anno. Cosa fa il datore di lavoro
L'obbligo di applicare i contributi grava sul datore di lavoro, che provvede in sede di conteggio delle competenze del dipendente a trattenere le quote di contribuzione a carico dello stesso. Successivamente il datore di lavoro effettua anche il computo dei contributi per la parte a suo carico versando il totale.
Aliquote
L'aliquota percentuale (a carico di entrambe le parti del rapporto) da applicare alla retribuzione imponibile è composta da una serie di voci specifiche riferite alle diverse gestioni previdenziali e assistenziali dell'INPS.
Alcuni contributi sono dovuti in misura diversa a seconda del settore economico di appartenenza, altri sono dovuti unicamente dalle imprese che superano determinate dimensioni occupazionali.
A carico azienda
A carico del datore di lavoro sono posti i contributi relativi alle seguenti assicurazioni:
- fondo pensioni (ivs), 23.81%
- disoccupazione, 1.61%
contributi complessivamente dovuti, il datore di lavoro periodicamente deve provvedere al versamento.
Nella generalità dei casi il versamento dei contributi deve avvenire entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui è scaduto l'ultimo periodo di paga cui si riferisce la denuncia contributiva mensile, mediante il modello f24 di versamento unificato per imposte e contributi.
Modalità diverse sono previste per il lavoro domestico, dove i contributi sono invece calcolati dall'INPS e versati dal datore di lavoro attraverso il mAV. Altra eccezione per il lavoro occasionale, dove la commessa è pagata direttamente all'INPS.
LAVORO PARASUBORDINATO
Per i lavoratori iscritti alla gestione separata, che svolgono lavoro parasubordinato, la contribuzione viene calcolata come per i lavoratori subordinati e pagata a carico 1/3 del lavoratore e 2/3 del datore di lavoro.
TOTALE PREVIDENZIALE DEI LIBERI PROFESSIONISTI
MODALITÀ PAGAMENTO CONTRIBUTI INPS
NEL LAVORO AUTONOMO
Anche nel lavoro autonomo il mezzo utilizzato per il pagamento dei contributi è il modello F24, ma a seconda dellagestione cambiano i criteri di calcolo e versamento.
A titolo esemplificativo possiamo distinguere tra:
- Lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata – contributi variabili – periodi di scadenza – saldi e acconti
- Artigiani e commercianti – contributi fissi – periodi di scadenza – saldi e acconti MINIMALE 15.953,00
Questi, se sono in:
- Regime ordinario calcolano sui compensi al netto dei costi deducibili
- Regime forfetario calcolano sui compensi moltiplicati per coefficiente di redditività
Artigiani e commercianti
I titolari sono responsabili per il versamento dei contributi propri e dei propri collaboratori. È stato definito un redditominimo (minimale di reddito), comunque dovuto anche nel caso in cui quello effettivo accertato ai fini fiscali si mantengaal di sotto di tale
La soglia di reddito minimo per il pagamento dei contributi previdenziali è il reddito imponibile annuo. Gli artigiani e commercianti versano i contributi in 4 rate trimestrali con scadenza dal secondo mese successivo al trimestre di riferimento:
- 16 maggio
- 20 agosto
- 16 novembre
- 16 febbraio (dell'anno successivo)
Successivamente, la dichiarazione dei redditi deve essere presentata entro il 30 novembre per verificare se si è superato il reddito minimo. In tal caso, si calcolano due acconti e un saldo da versare, basati sul reddito imponibile dell'anno precedente: entro il 30 giugno si versa il primo acconto e il saldo dell'anno precedente, e il 30 novembre si versa il secondo acconto.
Iscritti alla gestione separata senza cassa (quelli con cassa versano i contributi alla propria cassa e non all'INPS), devono prendere in considerazione i redditi per adempiere agli obblighi contributivi.
Derivano dall'esercizio abituale di arti e professioni, anche se non in via esclusiva. Al contributo, che va calcolato entro il limite di reddito massimo variabile di anno in anno, devono provvedere interamente gli stessi professionisti, i quali possono tuttavia addebitare in fattura al committente una quota dell'onere contributivo, applicando una percentuale del 4% sul compenso lordo. Tale rivalsa non costituisce tuttavia un obbligo di addebito.
Non sono previsti minimali contributivi obbligatori, e i contributi si calcolano tramite la dichiarazione dei redditi presentata l'anno successivo rispetto ai redditi di riferimento, entro il 30 novembre. Alla stregua dei contributi di artigiani e commercianti, anche questi sono pagati con due acconti e un saldo entro giugno ed entro il 30 novembre.
12. Il principio di automaticità delle prestazioni - differenze tra lavoratori subordinati e autonomi
Automaticità delle prestazioni
Riferimento articolo 2114
2116«Le prestazioni indicate nell'art. 2114 sono dovute al prestatore di lavoro, anche quando l'imprenditore non ha versatoregolarmente i contributi dovuti alle istituzioni di previdenza e di assistenza, salvo diverse disposizioni delle leggi specialio delle norme corporative.Nei casi in cui, secondo tali disposizioni, le istituzioni di previdenza e di assistenza, per mancata o irregolare contribuzione,non sono tenute a corrispondere in tutto o in parte le prestazioni dovute, l'imprenditore è responsabile del danno che nederiva al prestatore di lavoro».
Il secondo comma dell’art. 2116 C.C. prevede, nei casi nei quali l'automatismo non opera, la responsabilità del datore dilavoro il quale è tenuto a risarcire il danno che ne deriva al prestatore di lavoro. Questa responsabilità è ritenuta dallaGiurisp. di natura contrattuale, onde l’obbligazione risarcitoria si estingue nel termine della prescrizione decennale,
exart. 2946 del C.C.L'automaticità serve per garantire e tutelare il soggetto più debole del rapporto di lavoro (il lavoratore subordinato). Nasce dal presupposto normativo per cui un lavoratore, se regolarmente denunciato tramite flussi Uniemens, non può essere nelle condizioni sfavorevoli di non vedersi pagata una prestazione previdenziale e assistenziale nemmeno se l'azienda non ha pagato i contributi. Le condizioni per cui opera il principio dell'automaticità delle prestazioni sono: 1) Il lavoratore deve essere stato regolarmente denunciato per far nascere il presupposto contributivo 2) I contributi oggetto dell'automaticità delle prestazioni sono quelli omessi e non prescritti (la prescrizione avviene dopo 5 anni dalla scadenza del periodo di riferimento) Il fatto che un lavoratore dipendente abbia il diritto di vedersi riconosciuto il sistema dell'automaticità delle prestazioni e la possibilità di poteroro autonomo o dipendente ha di conoscere e verificare la propria situazione contributiva. Questo è fondamentale per poter accedere a determinati servizi, come ad esempio richiedere un mutuo o una pensione. Per visionare la propria posizione contributiva, è possibile seguire questi passaggi: 1. Accedere al sito web dell'ente previdenziale di riferimento (ad esempio INPS per i lavoratori dipendenti o INARCASSA per i professionisti). 2. Cercare la sezione dedicata alla consultazione della posizione contributiva o all'estratto conto. 3. Inserire le proprie credenziali di accesso (solitamente username e password) o seguire le istruzioni per registrarsi al servizio online, se non si è ancora registrati. 4. Una volta effettuato l'accesso, sarà possibile visualizzare l'estratto conto o la posizione contributiva completa, che riporterà tutte le informazioni relative ai contributi versati, alle prestazioni maturate e alle eventuali richieste in corso. È importante controllare regolarmente la propria posizione contributiva per verificare che tutti i contributi siano stati correttamente versati e che non ci siano errori o omissioni. In caso di dubbi o discrepanze, è consigliabile contattare direttamente l'ente previdenziale di riferimento per ottenere chiarimenti e eventualmente richiedere correzioni. Ricordiamo che la consultazione della propria posizione contributiva è un diritto di ogni lavoratore e può essere effettuata in modo semplice e veloce attraverso i servizi online messi a disposizione dagli enti previdenziali.