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ESPOSTO

È l'atto con cui si richiede l'intervento dell'Autorità di pubblica sicurezza ed è presentato in caso di dissidi tra privati. L'ufficiale di pubblica sicurezza convoca le parti in ufficio per tentare la conciliazione e redigere un verbale. Alla composizione bonaria della lite, l'Autorità di P.S. provvede a mezzo degli Ufficiali di P.S. (appartenenti al ruolo dei dirigenti e dei commissari della Polizia di Stato ed Ufficiali dei Carabinieri), i quali redigono verbale che può essere prodotto in giudizio con valore di scrittura privata riconosciuta. Se dai fatti si configura reato perseguibile d'ufficio, l'ufficiale deve informare l'autorità giudiziaria se si tratta di delitto perseguibile a querela può, a richiesta, esperire un preventivo componimento della vertenza, senza pregiudicare la possibilità di presentare querela. È una segnalazione che il cittadino fa.

All'autorità giudiziaria al fine di farle valutare l'ipotesi di reato. Ha una finalità preventiva, più che punitiva.

5. La riserva di legge e l'art. 25 della costituzione

NULLUM CRIMEN, NULLA POENA SINE LEGE

Nel diritto penale il numero delle fonti è assai più limitato che negli altri rami del diritto: l'art. 25 della costituzione pone al riguardo un'espressa riserva di legge. Il nostro legislatore, quindi, non soltanto ha riservato allo stato ogni competenza normativa in materia penale (principio della statualità) ma ha disposto che fonti del diritto penale siano solo la legge ordinaria e gli atti ad essa equiparati, quali il decreto legge e il decreto legislativo (principio di legalità).

Art 25 della costituzione

1. Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge.

2. Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso.

3.

Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non nei casi previsti dalla legge. Questi principi trovano conferma negli articoli 1 e 199 del codice penale. La riserva di legge nel diritto penale è assoluta. Esprime il divieto di punire una determinata condotta in assenza di una legge preesistente che la configuri come reato. Ha funzione garantistica, ossia garantire che le norme vengano emanate dall'organo maggiormente rappresentativo, il Parlamento. La riserva investe sia il fatto, sia la sanzione (fissazione di un minimo e massimo della sanzione, all'interno della quale gioca rilievo la discrezionalità del giudice). La riserva di legge si divide in: - Assoluta: solo la legge può disciplinare una materia; - Relativa: la legge disciplina i principi della materia e le fonti secondarie disciplinano la normativa attuativa ed integrative delle stesse; - Rinforzata: quando la legge costituzionale dispone, in parte, il contenuto.dalla Costituzione italiana la retroattività delle leggi penali che aggravino la posizione dell'imputato. La legalità sostanziale, invece, riguarda il contenuto della norma penale e la sua precisione. Il principio di tassatività o determinatezza della fattispecie penale impone che la legge sia chiara e precisa nel definire i comportamenti che costituiscono reato. In conclusione, la legalità in ambito penale si articola tra legalità formale e sostanziale, garantendo che i reati siano previsti solo dalla legge e che questa sia chiara e precisa nel definire i comportamenti punibili.

L'ultrattività della legge penale e cioè la sua applicabilità a fatti commessi dopo la sua abrogazione.

La tassatività: tale principio, anche detto di determinatezza della legge penale comporta per il legislatore il dovere di procedere, al momento della creazione della norma penale, ad una chiara e precisa determinazione del fatto punibile, affinché risulti inequivocabilmente e tassativamente stabilito ciò che rientra nella sfera del penalmente illecito e, conseguentemente, ciò che è lecito.

L'art 25 contiene anche altri principi:

  • Principio di necessaria offensività perché la norma parla di punizione, che può essere prevista solo quando c'è stata una lesione o una messa in pericolo del bene.
  • Principio di materialità: irrilevante qualsiasi attività criminosa che non si traduca in un fatto percepibile esteriormente. Nessuno può essere punito per aver pensato.
riserva di legge implica che solo il parlamento abbia il potere di definire quali comportamenti costituiscono reato e stabilire le relative pene. Questo principio è fondamentale per garantire la democrazia e la rappresentatività nel processo di creazione delle leggi. Solo attraverso il dibattito parlamentare è possibile valutare e bilanciare tutti gli interessi in gioco e decidere se un determinato comportamento debba essere criminalizzato, considerando anche la limitazione della libertà personale che ne deriva.visione degli interessi in gioco generale che è esclusa in capo ai consigli regionali, che per loro definizione hanno una visione limitata al territorio regionale. Questo principio di riserva di legge esclude che il legislatore possa attribuire il potere normativo in materia penale ad una fonte di rango inferiore. Quindi la legge deve prevedere sia il precetto (la regola di comportamento) che la sanzione. Non è però raro nella tecnica di redazione legislativa, il fenomeno di precetti penali primari integrati da fonti normative secondarie. Questo avviene soprattutto nei settori di legislazione speciale, caratterizzati da complessità tecniche e bisognosi di continuo aggiornamento. Esempio: il decreto ministeriale del ministro della salute che aggiorna puntualmente le tabelle che contengono l'elenco delle sostanze stupefacenti. Tale tipo di integrazione è consentita solo se esulino dagli stessi apprezzamenti o scelte di politica criminale. Deve trattarsi di

una specificazione di dati tecnici. Alla fonte secondaria può essere riconosciuto il potere di specificazione

Le norme penali in bianco fanno riferimento ai casi in cui il precetto è interamente rimesso alla valutazione e alla descrizione della norma secondaria o di rango inferiore. Norme che dovrebbero essere incostituzionali in quanto violerebbero la riserva di legge. Esempio art 650 codice penale: "Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall'Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, od'ordine pubblico o d'igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a euro 206."

Si dice che questa è una norma penale in bianco perché in realtà la sanzione penale scatta nel momento in cui non si rispetta un provvedimento dell'autorità che non è descritto dalla norma.

Più che una norma

penale in bianco, l'articolo 650 è una norma che viola il principio di precisione. Non sono escluse invece dalla possibilità di legiferare in materia penale i decreti legge e i decreti legislativi. Anche se c'è dibattito sulla possibilità di tali fonti del diritto a prevedere reati, oggi è generalmente riconosciuta questa loro potestà, in quanto in uno e nell'altro caso vi è comunque un intervento del parlamento.

6. Il principio di irretroattività della norma penale

Principio di legalità (principio cardine): ogni potere dello stato è sottoposto alla legge. Esprime l'esigenza di vincolare l'esercizio dei poteri dello stato alla legge.

La legalità può essere intesa in ambito penale sotto una duplice dimensione:

  • legalità sostanziale: disciplina il grado di penetrazione della norma nel contenuto del reato. Assieme alla riserva di legge e al principio di tassatività

E determinatezza, il principio di irretroattività costituisce il corollario del principio di legalità formale.

Legalità formale: che fissa la legittimazione della legge a prevedere il reato. Sono esplicazione del principio di legalità formale il principio di riserva di legge e il divieto di retroattività della legge penale.

Il principio di irretroattività fa riferimento all'articolo 25 comma 2 della Costituzione. La norma deve essere in vigore prima del fatto commesso, perché non si può applicare una sanzione penale senza una preventiva minaccia. Non posso essere punito per un fatto che era penalmente irrilevante quando l'ho commesso. Il principio di irretroattività della legge è previsto dall'articolo 11 delle disposizioni preliminari al codice civile: "La legge non dispone che per l'avvenire: essa non ha effetto retroattivo. I contratti collettivi di lavoro possono stabilire per la loro

“La tutela di libertà dell’individuo esiste quando lo stesso sa a priori cosa può e cosa non può fare, altrimenti si resterebbe in balia delle decisioni dell’organo statale che potrebbe decidere di punire condotte commesse prima dell’entrata in vigore della norma.

Il divieto di retroattività è stato ribadito anche dall’articolo 2 del codice penale:

  1. Nessuno può essere punito per un fatto che, secondo la legge del tempo in cui fu commesso, non costituiva reato.
  2. Nessuno può essere punito per un fatto che, secondo una legge posteriore, non costituisce reato; e, se vi è stata condanna, ne cessano l'esecuzione e gli effetti penali.
  3. Se vi è stata condanna a pena detentiva e la legge posteriore prevede esclusivamente la pena pecuniaria, la pena detentiva inflitta si converte immediatamente nella pena pecuniaria.”
corrispondente pena pecuniaria, ai sensi dell'articolo 135.4. Se la legge del tempo in cui fu commesso il reato e le posteriori sono diverse, si applica quella le cui disposizioni sono più favorevoli al reo, salvo che sia stata pronunciata sentenza irrevocabile.5. Se s
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A.A. 2021-2022
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SSD Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Asganawey di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto penale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Giurisprudenza Prof..