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Metabolismo
Carboidrati
Sono polidrossi aldeidi o polidrossi chetoni, o sostanze che per idrolisi generano questi composti.
Sono divisi in: monosaccaridi, oligosaccaridi, e polisaccaridi.
I monosaccaridi sono solidi cristallini e incolori; sono facilmente solubili in H2O e insolubili nei solventi non polari.
- D-gliceraldeide (un aldotrioso)
- D-glucosio (un aldoesoso)
Tutti i monosaccaridi tranne il diidrossiacetone contengono uno o più atomi chirali.
Formule proiettive di Fischer: (come quelle sopra) i legami orizzontali sono verso lo spettatore, quelli verticali vanno nella pagina.
due zuccheri che differiscono nella configurazione di un atomo di C sono detti epimeri.
In soluzione acquosa gli aldotetrosi e i monosaccaridi con 5 o più atomi di C assumono una forma ciclica. È il risultato di reazioni tra aldeidi o chetoni e alcoli che producono emiacetali o emichetali. 1o OH aggiunto si forma un emiacetale / emichetale. 2o OH aggiunto si forma in acetale / chetale.
R4-C = O + HO-R1 →
R1-C-OH
Aldeide
Emiacetale
R4-C=O + HO2 →
R1-C-OB
Chetone
Emi chetale
Le forme isomeriche dei monosaccaridi che differiscono solo per la configurazione del C emiacetilico sono dette anomeriche e il C anomerico.
α-D-glucosa
β-D-glucosa
3a tappa
La fosfofruttochinasi-1 catalizza il trasferimento di un gruppo fosforico dall'ATP al fruttosio 6-P e forma fruttosio 1,6-bisfosfato. Tale reazione è irreversibile nella cellula e è la 1a reazione "specifica" della glicolisi poiché il glucosio e il fruttosio 6-P hanno altre destini metabolici possibili.
La PFK-1 è soggetta a regolazione allosterica: la sua attività aumenta quando la % di ATP cellulare diminuisce, e quando i prodotti della sua demolizione (ADP e AMP soprattutto) aumentano. Quando i livelli di ATP aumentano l’enzima viene inattivato.
Un intermedio della via dei pentoso fosfati, il ribulosio 5-P, attiva indirettamente la fosfofruttochinasi.
4a tappa
L’aldolasi (o fruttosio 1,6-bisfosfato aldolasi) catalizza una condensazione aldolica reversibile: il bisfosfato viene scisso in diidrossiaceton fosfato e gliceraldeide 3-P. (Vedi meccanismo pag 56-7)
5a tappa
La trioso fosfato isomerasi: converte il diidrossiacetone fosfato in gliceraldeide 3P.
6a tappa
La gliceraldeide 3-P viene ossidata a 1,3-bisfosfoglicerato. Lo grazie all’enzima gliceraldeide 3P deidrogenasi. Si forma così un prodotto che è un anidride tra un gruppo carbossilico e un gruppo fosforico, che prende il nome di acil fosfato che ha un ΔG elevato (-49,3 KJ/mol).
In questa reazione poi viene usato il NAD+ che viene ridotto a NADH che deve essere ossidato continuamente per permettere...
Anche in questo caso non si ha variazione nel rapporto tra gli atomi di H e di C quando il glucosio viene fermentato a 2 di etanolo (CH3CH2OH) e CO2.
La Gluconeogenesi
= formazione di glucosio da precursori non saccaridici.
Ciclo di Cori = il lattato prodotto dalla glicolisi anaerobica va al fegato dove viene convertito in glucosio. Da qui torna nel muscolo dove viene convertito in glicogeno.
La glicolisi e la gluconeogenesi condividono alcune tappe ma non sono l'una l'inverso dell'altra. Sono 3 le tappe della glicolisi che in vivo sono irreversibili e che quindi non possono essere percorse dalla gluconeogenesi che quindi usa altri enzimi. Esse sono:
- conversione del glucosio in glucosio 6-P da parte dell'esochinasi;
- fosforilazione del fruttosio 6-P a fruttosio 1,6-bisfosfato da parte della fosfofruttochinasi-1;
- conversione del fosfoenolpiruvato in piruvato da parte della piruvatokinasi.
- Nella gluconeogenesi tale fosforilazione avviene tramite una serie di reazioni in cui sono richiesti enzimi citosolici e mitocondriali.
- Se il precursore è il piruvato (o l'alanina) esso viene trasf. dal citosol ai mitocondri e operato dall'alanina nei mitocondri per transaminazione. In seguito la piruvato decarbossilasi, assieme alla biotina lo converte in ossalacetato.