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Nella fase non ossidativa si ha:
Ribosio 5-P ⇌ Xilulosio 5-P
- Isomerasi
- Epinomerasi
Sedoeptruloso 7-P ⇌ Glucoalderide 3-P
- Transchetolasi
- Transaldolasi
Glucosio 6-P
Fosfoesoso isomerasi
Eritrosio 4-P ⇌ Fruttoso 6-P
- Transchetolasi
Glucoalderide 3-P
Xilulosa 5-P
Principi di regolazione metabolica
Ci sono 3 parametri fondamentali: costituiscono l'essenza dell'analisi di controllo metabolico.
- Coefficiente di controllo del flusso: si indica con C ed indica il contributo relativo di ciascun enzima nella determinazione del flusso di metaboliti attraverso il flusso J. Esso varia da 0, in cui l'enzima non ha effetto, a 1,0 dove l'enzima ha un effetto massimo. Quando un enzima di una direzione anzia solitare metaboliti ad un'altra il coeff. è negativo. X ogni via metabolica ben definita la somma di C deve essere uguale a 1,0.
- Coefficiente di elasticità: si indica con E ed indica quantitivamente la risposta di un enzima alle variazioni di [ ] di un metabolita o di un regolatore. È una funzione delle proprietà cinetiche intrinseche di un enzima.
3) coefficiente della risposta: si indica con R ed esprime
la variazione della via metabolica al variare di ε
(che è un fattore esterno come un'ormone o un fattore
di crescita).
R = C · ε
Regolazione coordinata della glicolisi e gluconeogenesi
Se le 2 vie procedessero contemporaneamente nelle 3
reazioni in cui le 2 vie procedono con enzimi diversi si
avrebbe consumo di ATP senza avere lavoro metabolico
mentre utile
ATP + H₂O → ADP + Pi + calore.
Tale processo sarebbe un ciclo futile.
- controllo dell'ESOKINASI:
- La Iº è la più abbondante nei miociti, ha un'elevata
- affinità per il glucosio ed è metà saturata la [glucosio]
- ≈ 0,1 mM. Normalmente, data la qta di glucosio, essa
- agisce alla Vmax.
- La I assieme alla I sono inibite in modo allosterico dal
- loro prodotto . . il glucosio 6-P.
- La IVº è la forma prevalente nel fegato E per metà
- saturata a 10 mM e perciò tale alta Km fa sì che e
- enzima possa essere regolato dai livelli di glucosio nel
- sangue. Essa non è inibita dal suo prodotto, Viene inveca
- inibita da una proteina regolatrice del fegato Il cui
- legame è molto più forte in presenza di fruttosio 6-P.
- In per il nucleo in modo che emerga fisicamente
- separato dagli enzimi glicolitici citosolichi.
- Essa è inoltre ule cola trascrizionalemente : bassa ATP,
- alto AMP) intensa contrazione muscolare o elevata
chinasi; e della glucosio 6-fosfatasi (enzimi della gluconeogenesi).
ChREBP = serve per coordinare la trascrizione degli enzimi necessari per la sintesi dei carboidrati e dei grassi. È inattivo quando fosforilato.
SREBP-1c: attiva la sintesi della piruvato chinasi, dell'esochinasi IV, dell'acetil-CoA carboxsilasi. La sua sintesi è favorita dall'insulina e inibita dal glucagone. Inibisce la formazione di glucosio 6-fosfatasi, la PEPcarbossichinasi e la FBPasi-1.
CREB = attiva la sintesi della glucosio 6-fosfatasi, della PEP carbossichinasi in risposta all'aumento dell'cAMP determinato dal glucagone.
Metabolismo del glicogeno
- Si trova soprattutto nel fegato e nei muscoli.
- La particella elementare di glicogeno si chiama particella β; tra di loro si uniscono a formare le cosette α.
- Demolizione del glicogeno.
- La glicogeno fosforilasi usando il Pi scinde l'legame (α1→4) glicosidico tra 2 residui di glucosio all'estremità non riducente.
- L'energia viene conservata nella formazione dell'estere fosfato del glucosio 1-P. Il cofattore essenziale è il piridossal fosfato il quale, grazie al suo gruppo fosfato agisce come un catalizzatore acido generale rimuovendo l'attacco del Pi sul legame glicosidico.
- La enzima si ferma a 4 residui da una ramificazione (α1→6).