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Equazioni differenziali ordinarie di ordine n
Sia I ⊆ R si definisce equazione differenziale ordinaria di ordine n, un'equazione in cui compaiono la funzione incognita y = y(x), x ∈ I, e le sue derivate fino all'ordine n:
g(x, y, y^i, ..., y^(n)) = 0
con y^i = y(i)(x), y^(n) = y(n)(x) e g funzione reale.
Se g è un polinomio in cui y, y', y'', ..., y^(n) sono di primo grado, allora l'equazione si dice equazione differenziale lineare.
L'ordine dell'equazione differenziale è dato dall'ordine massimo di derivazione che compare.
y = y(x) è soluzione dell'equazione differenziale di ordine n se y(x) insieme alle sue derivate soddisfa l'equazione, cioè:
g(y(x), y'(x), y''(x), ..., y(n)(x)) = 0, ∀ x ∈ I
Un'equazione differenziale è in forma normale se è esplicitata rispetto alla derivata di ordine massimo:
y(n) = f(x, y, y', y'', ..., y(n-1))
altrimenti si dice in forma non normale.
Integrare un'equazione differenziale significa trovare tutte le soluzioni.
Insieme delle soluzioni di un'equazione differenziale di n ordine n dipende da n parametri reali: le costanti c1, c2, ..., cn.
y = y(x, c1, c2, ..., cn)Integrale generale
Fissando n parametri c1, c2, ..., cn, si ottiene una soluzione particolare dell'equazione differenziale e viene chiamata integrale particolare.
Nel caso di un'eq. differenziale del 1o ordine: g(x, y, y') = 0
y = y(x, c)
Nel caso di:
- g(x, y, y') = 0 forma non normale
- forma
- forma
Ci sono casi di eq. diff. che ammettono anche integrali singolari, cioè integrali non ottenibili per nessun valore della costante c.
y' = f(x) g(y)
con f(x) e g(y) funzioni continue
se &exists; y0: g(y0) = 0 => y = y0 è soluzione
(locale) del Problema di Cauchy se
in un intorno del punto x0,
(x) = f(x, y(x))
in un aperto D
soluzione del problema di Cauchy
(di esistenza e unicità locale)
con r aperto. Se:
Lipschitziana in D rispetto a y
Determinante di una matrice
Ad ogni matrice quadrata a coefficienti reali è possibile associare un numero reale, detto determinante, calcolato secondo un procedimento ben preciso. Consideriamo la matrice:
a)
Il determinante di una matrice quadrata di ordine 1 è pari all’unico coefficiente della matrice. In simboli: A = [a11]; det(A) = a11
b)
Il determinante di una matrice quadrata
c)
Il determinante di una matrice quadrata di ordine 3 è dato dalla seguente formula:
det(A) = a11(a22a33 - a23a32) - a12(a21a33 - a23a31) - a13(a21a32 - a22a31)
Si può utilizzare anche la regola di Sarrus:
det(A) = a11a22a33 + a12a23a31 + a13a21a32 - a13a22a31 - a12a21a33 - a11a23a32