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MODELLE DI DESCRIZIONE DELLA MATERIA
La materia può presentarsi sotto diverse forme, aeriforme, liquido e solido.
Un elemento è allo stato aeriforme se la distanza tra le particelle è molto maggiore rispetto alle
dimensioni della singola particella (considerando il raggio atomico di questa). In questo stato le
particelle che lo compongono si muovono in modo caotico e indipendente tra loro.
Nello stato liquido le distanze tra ogni singola particella
è comparabile alle sue dimensioni ma non è riconoscibile
un ordine e abbiamo una completa mobilità delle
particelle, atomi o molecole che siano. Anche per lo stato solido le distanze tra
particelle sono comparabili alle loro
dimensioni, ma a differenza della materia allo
stato liquido le particelle non possono
muoversi liberamente ed esso sono disposte
ordinatamente in una struttura ripetitiva (cella
elementare). Se prendiamo la cella
elementare e la ripetiamo rispetto agli assi x, y
e z otteniamo la struttura dell’intero cristallo. Esistono solidi che non presentano una cella
elementare, questi solidi disordinati vengono definiti amorfi, come ad esempio il vetro.
Per poter definire un’equazione di stato dobbiamo definire delle variabili e trovare una legge
matematica tra quest’ultime.
Le variabili che andremo a considerare sono:
- VOLUME -> il volume di un gas lo consideriamo uguale al volume del recipiente che
contiene il gas stesso ipotizzando che il gas sia composto da punti materiali, non hanno
volume ma hanno massa
- PRESSIONE -> che è data dal prodotto della densità del gas considerato, dell’accelerazione
di gravità e dall’altezza del recipiente
- TEMPERATURA -> proporzionale allo stato di ecinetica media di traslazione delle particelle,
come se fosse una fotografia dello stato di agitazione della materia
Dopo aver definito queste variabili dobbiamo definire le leggi matematiche che le relazionano.