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VIRUS DELLE EPATITI VIRALI ite
Le parole mediche che finiscono con = qualcosa che è infiammatorio. Quindi l’epatite è una infiammazione del fegato
che può essere dovuta a tante cause es. ci sono dei farmaci antinfiammatori non steroidei che possono causare danni al
fegato. Danno al fegato: ASP e ALP sono le transaminasi che se sono alte allora c’è un problema al fegato. Quindi l’epatite
è una patologia del fegato caratterizzata essenzialmente d due elementi:
Infiammazione: afflusso nel fegato di elevata quantità di cellule infiammatorie (leucociti) richiamate da un agente
§ nocivo
Necrosi degli epatociti. Riversamento nel sangue di varie sostanze contenute nelle cellule epatiche ed in
§ particolare di transaminasi: sono enzimi che stanno negli epatociti quindi più epatociti vengono lisati più saranno
elevati i livelli di transaminasi (diagnosi).
Epatite acuta Epatite cronica:
Ci sono diversi tipi di epatite: che guarisce in meno di 6 mesi ed è la più comune. infezione
epatite persistente epatite
cronica. Questa si chiama in due modi: (fegato sopporta l’infezione senza avere danni) e
cirrosi
aggressiva (danno epatico progressivo). I pazienti che hanno danno epatico progressivo può sviluppare la che è
una patologia molto grave che riducendo fino a 0 le capacità epatiche del fegato può portare alla morte del paziente
perché si ha la sostituzione delle cellule epatiche con fibrina quindi abbiamo una fibrosi (quindi man mano che si sviluppa
la cirrosi diminuiscono le cellule epatiche funzionali e aumentano le aree non funzionali. Cicatrizzazione di ampie zione
del fegato). Sintomi iniziali di forma severa di cirrosi epatica sono debolezza, dimagrimento, ittero, gonfiore delle estremità
inferiori (ritenzione idrica), sanguinamento gastro-intestinale. La cirrosi a differenza dell’epatite cronica è un processo
irreversibile e può essere causa si morte sia per la progressiva riduzione delle capacità funzionali del fegato sia in quanto
favorisce l’insorgenza dell’epatocarcinoma. Altra patologia molto grave che si osserva nelle epatiti virali è
l’epatocarcinoma: tumore maligno primitivo del fegato associato ai virus che provocano le epatiti, soprattutto epatiti
croniche. In questo caso le cellule sono cellule tumorali e quindi crescono molto bene e hanno afinalismo e non
funzionano come le cellule di partenza.
Le epatiti hanno tutte sintomi comuni che possono essere più o meno marcati. Ci sono soggetti che hanno infezione da
epatiti e non hanno sintomi o hanno sintomi lievi. Sintomi:
Debolezza
§ Mal di testa
§ Febbre
§ Crampi addominali
§ Inappetenza
§ Diarrea
§ Urine scure: nelle urine ci sarà urobilinogeno che è un metabolita che dà le urine scure
§ Ittero: colorazione gialla della pelle e delle sclere dell’occhio
§
Virus delle epatiti: nel giro di 40 anni i virus scoperti via via hanno avuto nomi diversi con lettere dell’alfabeto.
epatite epidemica:
Inizialmente si aveva l’idea che si avesse una negli anni 50 d’estate all’improvviso tante persone
hanno avuto ittero e quindi c’è stata una epidemia di ittero. All’epoca non si avevano gli strumenti diagnostici, ci si basava
Epatite A.
sulla clinica e l’analisi epidemiologica e si è scoperto così Quindi Epatite A si dice che è epidemica perché si
epatite sierica
presenta con epidemie. Invece che è Epatite B e D: si accorsero che c’era epatite che colpiva
contemporaneamente decine di persone ed era abbastanza benigna ma si accorsero che c’era anche un’altra epatite
che era rara, colpiva persone selezionate ed era grave. Molte di queste epatiti insorgevano in persone che avevano
ricevuto iniezioni, somministrazioni per via intramuscolari ecc. Quindi si capì che era qualcosa che veniva dal sangue e
quindi la chiamarono sierica. Le punture si facevano con siringhe di vetro e ago di ferro e veniva riusate dopo bollitura e
quindi il virus veniva trasmesso.
Una serie di tanti altri virus possono provocare epatiti come Herpes Virus, Enterovirus, Rosolia... ma solo occasionalmente
senza un rilievo. Quindi quando arriva qualcuno con ittero ci si concentra sui virus delle epatiti maggiori che sono i virus
delle epatiti.
Virus dell’Epatite A (HAV)
Incubazione da 15-20 giorni fino a 2 mesi. Si ha un inizio acuto e poi ittero solo nel 10% dei soggetti. Non esiste la
condizione di infezione cronica per cui tutti quelli che si infettano eliminano il virus e gli rimane l’immunità contro il virus.
È un Picornaviridae. Trasmissione enterica per via oro-fecale quindi viene eliminato attraverso le feci e quindi è possibile
che le feci di una persona che ha avuto l’epatite o non abbia l’epatite ma è infetto per diversi mesi contengano il virus.
Se viviamo in una condizione in cui è possibile che ci sia un danno alle fognature o non ci siano, acquedotto potrebbe
essere contaminato e quindi bevendo acqua ci si infetta. Oggi in Italia i casi di epatite A sono casi che di solito si osservano
nei mesi di settembre/ottobre perché periodo di incubazione di 15-20 giorni: ci si infetta per contaminazione degli alimenti
e quelli autoctoni maggiormente contaminati sono i molluschi che se sono stati coltivati in una zona di mare dove c’è
stata una contaminazione ambientale fecale diventeranno un serbatoio pieno di virus. Perché i molluschi? Perché filtrano
l’acqua in quanto mangiano plancton quindi accumulano virus al loro interno. Per questo non è raccomandabile allevare
mitili vicino alle grandi città di mare. L’80% delle vongole e cozze vengono dalla zona di Chioggia dove sono attrezzati
per il problema. Il problema è che se uno è asintomatico eventualmente può contaminare cibo e acqua. Viene definita
epatite infettiva o epidemica. Esiste un solo sierotipo: una volta fatti gli anticorpi siamo protetti. Non provoca infezioni
croniche e l’infezione dà immunità permanente. Patogenesi:
1. Entrata attraverso la bocca
2. Si moltiplica nelle cellule epiteliali del tratto gastroenterico
3. Flusso sanguigno: viremia (presenza del virus nel sangue)
4. Fegato
Il virus è abbondante nelle feci (a volte isolabile anche dalla gola e dalla saliva). Periodo di incubazione di circa 4 settimane.
Esordio improvviso dei sintomi (15-50 giorni dopo l’infezione) ed intensificazione degli stessi da 4 a 6 giorni prima della
fase itterica. I sintomi clinici sono molto simili a quelli di HBV ma meno severi. La trasmissione avviene per contatto
personale (es saliva, contatto sessuale), acqua e cibo contaminato, raramente attraverso il sangue (durante fase di
viremia). C’è stata una epidemia in uomini che facevano sesso con altri uomini per contatto con feci e bocca.
Diagnosi clinica e di laboratorio:
Basata sulla valutazione dei sintomi durante il decorso della malattia
§ Ricerca degli anticorpi. Noi abbiamo 5 classi di immunoglobuline, per noi in virologia le G (dimeri, passano ad
§ esempio la placenta) e le M (pentameri, non passano la placenta) sono importanti. Se troviamo IgG in un neonato
gliel’ha passato la mamma. Le IgG contro epatite A durano tutta la vita, le IgM contro epatite A durano pochi mesi.
Soggetto che ha ittero, prendiamo il siero e misuriamo gli anticorpi contro l’epatite A: IgM vuol dire che ha infezione
recente, se ha solo IgG senza IgM vuol dire che il soggetto si è immunizzato non adesso ma in passato.
Virus dell’epatite B (HBV):
È un virus molto importante. Siamo tutti vaccinati contro HBV. Famiglia Hepadnaviridae,
piccolo virus con genoma a DNA circolare doppia elica incompleta. Infezione limitata
all’uomo ed ai primati (Scimpanzé). Non abbiamo animali né linee cellule in cui coltivarlo,
neanche per HAV. Presente durante l’infezione ad alti livelli nel sangue: tantissime
particelle virali nel sangue. Può dare origine a epatite acuta o cronica. Trasmissione
parenterale (contatto con liquidi biologici come sangue e mucose delle persone), sessuale,
materno-fetale. Ha un’epidemiologia diversa da paese a paese. È un virus con envelope.
Al microscopio vedo dei tubuli e palline piccole che sono aggregati dell’antigene di
superficie che costituisce l’envelope: virus durante la replicazione produce un eccesso
HBsAg
dell’antigene di superficie che si chiama (Antigene s dell’Epatite B) utile per la
diagnostica di superficie (s sta per superficie). Ha la polimerasi costitutiva, ha capside che
HBcAg
si chiama e intorno ha HBsAg. Quindi due antigeni che costituiscono il virus contro cui si sviluppano gli anticorpi
nel nostro organismo. C’è un altro antigene che però è solubile (rilasciato dal virus), prodotto solo nelle fasi attive di
HBeAg.
replicazione virale: Doppia elica di DNA non completa: una delle due eliche non è completa. L’elica completa è
un DNA di polarità negativa, l’elica incompleta è DNA di polarità positiva. Quindi il trascritto dell’elica di DNA negativa
sarà un RNA positivo. Genoma lungo solo 3200 basi che è un numero troppo piccolo per poter permettere al virus di
sintetizzare 4 antigeni come fa effettivamente. Come fa? Ci sono degli open reading frame differenziati e c’è un
overlapping genico: zone del DNA sovrapposte nella codifica. Gene C codifica per il capside e per l’antigene e, gene P
codifica per la polimerasi, gene S codifica per l’antigene di superficie. C’è un quarto gene che si chiama Gene X che non
codifica per la e perché a codificarlo è il gene C. Il gene X è sconosciuto, si hanno delle ipotesi sulle sue funzioni ma non
sono del tutto note.
Replicazione: la polimerasi di questo virus è una trascrittasi inversa. Il virus HBV entra nella cellula, si libera del capside
e DNA va subito nel nucleo e la prima cosa che accade è che la doppia elica viene completata così il DNA si stabilizza
ulteriormente. Ora si ha trascrizione con aiuto delle polimerasi cellulari che fanno gli RNA leggendo l’elica negativa di
DNA da cui quindi fanno gli RNA messaggeri (s, c, p, x). Inoltre, trascrive un RNA lungo come tutto il DNA ed è di polarità
RNA pre-genomico
positiva che viene chiamato perché andrà nel citoplasma e si va ad infilare nei capsidi pre-assemblati.
Gli RNA messaggeri avranno tradotto proteine del capside e envelope. L’RNA entra nei capsidi ancora aperti e insieme a
questo RNA entra nel capside la polimerasi che è una trascrittasi inversa: legge RNA positivo e sintetizza elica di DNA
negativo, inoltre ha attività di RNAsiH quindi distrugge RNA usato come stampo. Il DNA negativo è completo, continua
sintesi del DNA positivo ma il capside si chiude e la sint