vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Cambiamo argomento; Che cos’è questa curva?
Che cosa ci dice? Variazione di energia libera durante una reazione. Che vuol dire? Nella cellula
avvengono le reazioni, che tipi di reazioni avvengono? Spontanee, non spontanee? Avvengono tutte
le tipologie di reazioni possibili, senza le quali la cellula non potrebbe sopravvivere. Cosa significa
che una reazione è spontanea? Istintivamente saremmo portati a pensare che in questa cellula questa
reazione avviene continuamente in quanto spontanea. Ma facciamo un passo indietro: cos’è una
reazione? Si può considerare come un momento temporale in cui succede un qualcosa, avviene una
trasformazione di un substrato, che chiamiamo S, in un prodotto, che chiamiamo P. Per
comprendere cosa significhi una reazione spontanea da una non spontanea dobbiamo considerare
l’energia libera di Gibbs; che cos’è l’energia di Gibbs? É un numero (perché noi per capire le cose
come al solito abbiamo bisogno di numeri), tanto più grande è un numero tanto migliore è una cosa
o in altri casi è l’inverso, solo attraverso i numeri capiamo le cose. Sappiate che ad ogni molecola è
associato un numero, un numero energetico, che ci parla del contenuto energetico di quella
molecola, che vuol dire questo? Significa che ogni molecola è caratterizzata da una propria energia.
Questo cosa vuol dire? Che si muove come una pazza la molecola perché è energetica? Cosa vuol
dire che ogni molecola, quindi S ma anche P, ha un proprio contenuto energetico? Di che tipo di
energia stiamo parlando? Dell’energia che si nasconde all’interno dei legami che tengono uniti i
vari atomi di quella molecola. L’energia è uguale ai legami, un qualunque legame (carbonio-
carbonio, carbonio-zolfo, carbonio-azoto, carbonio-ossigeno, azoto-azoto) tutti i legami noti dalla
chimica che esistono e che si possono formare sono associabili ad un numero che è il contenuto
proprio di quel definito legame, questo significa che un legame carbonio-carbonio avrà un
contenuto energetico che sarà diverso da quello del legame carbonio-ossigeno che sarà a sua volta
diverso da quello carbonio-azoto etc cc. Partiamo quindi dal presupposto che S ha un suo contenuto
di energia, quindi un numero che ha il nome di G (energia libera) e questo numero è questo: se
questo è un asse, qui c’è zero, immaginiamo che il termine dell’asse sia dieci, che numero ha S? 4,
quindi S = 4; energia libera di Gibbs di S uguale a 4. Che numero ha P? Diciamo 3; energia libera
di Gibbs di P uguale a 3. Chi è più energetico? S. Cosa succede ad un sistema che ha un elevato
contenuto energetico? Qual è la sua tendenza, la sua spontaneità? A trovare una stabilizzazione e
questa si ottiene solamente raggiungendo un contenuto energetico più basso possibile. Quanto più
elevato è questo contenuto energetico tanto più si dice che quella molecola è reattiva.
Contrapposizione tra reattività e stabilizzazione: questi due aspetti sono correlati all’energia libera
di Gibbs in maniera inversa, la reattività è legata ad elevati contenuti di energia libera, la stabilità a
bassi valori di energia libera, quindi quando noi diciamo che una reazione è spontanea vuol dire che
tendenzialmente S cerca di trasformarsi in P, cioè S è una molecola reattiva che fino a quando non
si trasforma in P continua ad essere reattiva, questa sua reattività la porterà a trasformarsi in P. Ma
questa è una certezza? È una certezza che se S ha un valore di G maggiore di quello di P si
trasformerà in P? No, perché? perché è energia di attivazione; che cos’è l’energia di attivazione?
Un valore di G? NO, è un valore di ∆G perché l’energia di attivazione non esiste in quanto tale,
esiste perché esiste S, esiste P, o meglio esiste l’energia di attivazione perché esiste G di S e G di P,
cioè rispetto a G di S l’energia di attivazione sarà 9, rispetto ad S il valore è 9; in realtà il valore 9 è
in assoluto. In pratica l’energia di attivazione non è un valore di energia libera che quindi in questo
caso sarebbe 9 (in questo caso), non esiste in assoluto, esiste perché esiste S. S ha un contenuto
energetico? Se quel … (33.00) che si chiama stato di transizione si trova qui, questa è l’energia di
attivazione, cioè lo scoglio energetico così detto che S deve superare prima di diventare P. Se S non
è qui ed è qui lo scoglio è uguale a prima? No, quindi l’energia di attivazione esiste solo in
∆G,
relazione ad S, quindi si parla di la differenza tra un punto ed un altro in termini di energia
libera. Questo ∆G, che sul libro troviamo con il doppio asterisco, è l’energia di attivazione come
riportata qui, che è la risposta al fatto che dire che una reazione è spontanea perché il contenuto
energetico del substrato è maggiore di quello del prodotto non vuol dire necessariamente che in
quella reazione avverrà, perché comunque il substrato deve fare i conti con lo stato di transizione,
se non raggiunge lo stato di transizione non verrà mai trasformato in un prodotto. Ma lo stato di
transizione che cos’è? Perché deve raggiungere lo stato di transizione? Di che evento stiamo
parlando? Stiamo parlando di una trasformazione. In che termini si deve trasformare il substrato?
Cosa deve cambiare? Praticamente deve cambiare S, cosa vuol dire che deve cambiare S? Ossia
rompere legami, ma i legami non erano energia? Quanti legami ha S, uno? No, tanti. Si devono
rompere tutti questi legami? Se non tutti almeno la parte coinvolta in questa trasformazione. Quindi
è necessario avere energia, motivo per cui aumenta l’energia necessaria per poter passare poi alla
formazione del prodotto, anche perché nello stato di transizione se è vero che si devono rompere
legami se ne devono formare anche di altri, quindi è una condizione definita anche come momento
della reazione, perché di fatto non si può parlare di un intermedio, un intermedio è una specie
chimica ben definita: tot numero di legami carbonio-carbonio, tot numero di legami carbonio
ossigeno etc. Allo stato di transizione non esiste una molecola finita, esiste una molecola che ha dei
legami rotti ed altri in via di formazione, quindi non è un intermedio. Un intermedio sarebbe
caratterizzato da un proprio valore di G; lo stato di transizione no, è un momento energetico in cui
questo substrato sta andando incontro a trasformazioni, quindi per poterlo raggiungere bisogna dare
energia, tant’è che se S ha questo valore di energia, gliene dobbiamo fornire un bel po’ per arrivare
allo stato di transizione. È un problema questo? Come lo affronta la cellula questo problema? Con
gli enzimi. Non esiste una sola reazione nella cellula che non sia catalizzata da un enzima, è tutto
tenuto sotto controllo e questo è un vantaggio dato dall’intervento degli enzimi, perché gli enzimi
sono necessari per fare avvenire la reazione ma allo stesso tempo la cellula ha trovato degli
stratagemmi per regolare l’attività degli enzimi. Pensiamo agli enzimi allosterici ad esempio,
pensate ai meccanismi di feedback negativo per cui il prodotto inibisce l’enzima, quindi è uno
stratagemma intelligente quello dell’enzima attraverso il quale la cellula risolve il problema di fare
avvenire le reazioni e o spontanea o non spontanea non avverrebbero, a meno che, ad esempio, si
accendesse un fiammifero sotto una cellula per aumentare la temperatura e quindi fornire energia
sotto forma di calore al nostro substrato che in questa maniera potrebbe levarsi dallo stato di
transizione e quindi forse essere trasformato in prodotto. La cellula non si fa dare fuoco e invece ha
escogitato questa strategia degli enzimi; e meno male che le cose stanno così altrimenti se
consideriamo il glucosio, se consideriamo la reazione di ossidazione del glucosio che prende il
nome di glicolisi (che praticamente non è una tappa ma sono tante tappe di un processo) alla fine
porta ad avere anidride carbonica; si producono molecole di ATP ma di fatto il glucosio in cos
viene trasformato? Anidride carbonica e acqua. Ci siamo chiesti qual è il contenuto energetico del
glucosio e dell’anidride carbonica? Certamente il glucosio avrà un contenuto energetico ben più
elevato rispetto a quello dell’anidride carbonica, già solo per il fatto che quella è una molecola a sei
atomi di carbonio mentre l’anidride carbonica solo tre atomi in tutto e un atomo di carbonio. Quindi
questo vuol dire che se non ci fosse questo ostacolo dato dal salto energetico, appena arriva un po’
di glucosio nella cellula sarebbe subito trasformato in energia, deve essere tutto fortemente
controllato in maniera tale che la glicolisi possa avvenire quando non avviene la gluconeogenesi,
solo dietro necessità energetica la glicolisi deve essere attivata, non si può pensare che debba essere
sempre attiva, motivo per cui esistono i famosi depositi di glicogeno, è un meccanismo
fondamentale di sopravvivenza, quindi è grazie a questo patto che le reazioni per quando spontanee
possano essere, di fatto hanno necessità di energia per avvenire, la cellula riesce a sopravvivere.
Relazione fra la costante di equilibrio e l’energia libera. Perché vogliamo mettere in relazione
libera si parla di ∆G
queste due grandezze? E poi nella tabella (slide 5) più che di energia con zero
primo. Che cos’è delta G con zero primo? Variazione di energia libera standard. Che significa?
In condizioni standard, diverse da quelle cellulari, che sarebbero concentrazione unitaria di S,
temperatura 298 °K, pressione atmosferica 1 atm, pH 7 è una cosa introdotta dai biochimici, nella
cellula non è proprio standard perché di fatto i protoni non raggiungeranno mai la concentrazione di
1molare. Quindi, esistono le condizioni standard rappresentate da questo zero; in reazioni che
avvengono nei sistemi cellulari, nei sistemi biologici, i biochimici hanno considerato che c’è anche
un altro fattore: il pH, consideriamo 7, il pH neutro. Le condizioni biochimiche vengono segnalate
con 0’ (zero primo). Che cos’è il ∆G’, visto che siamo biochimici? Indica il salto energetico fra il
substrato e il prodotto, cioè è la variazione di energia libera fra substrato e prodotto, o meglio fra
prodotto e substrato; motivo per cui il ∆G può essere indice della spontaneità della reazione,
Diciamo la definizione: se il ∆G<0 la reazione è spontanea, quindi valore di ∆G negativo
perché?
indicano una reazione spontanea. Q