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Vitamina D
La vitamina D (calciferolo) è un dormone steroideo derivante dal colesterolo, comprendente la vitamina D2 o ergocalciferolo e la vitamina D3 o colecalciferolo, entrambe prodotte per fotolisi da steroli precursori esistenti in natura.
La vitamina D viene usata per scopi farmaceutici come alternativa a quella assunta con la dieta. Sebbene sia meno potente della vitamina D, differisce dalla D per le catene laterali, anche se entrambe sono convertite in 25-idrossicalciferolo e in 1,25-diidrossicolecalciferolo, pur subendo un processo metabolico diverso.
La vitamina D, precursore del colesterolo, si trova in concentrazioni elevate nello strato spinoso e basale dell'epidermide, soprattutto nella cute esposta ai raggi U.V. solari. In seguito all'esposizione ai raggi U.V., si ha la trasformazione del 7-deidrocolesterolo in pre-vitamina D.
vitamina D è la forma inattiva della vit. D che subisce due reazioni di idrossilazione, una a livello epatico e una a livello renale.
Alla luce di ciò, si ha l'intervento dell'enzima colecalciferolo-25-idrossilasi a livello epatico (ossidasi mitocondriale CP450) che catalizza la reazione di idrossilazione in posizione 25, trasformando il colecalciferolo in 25-idrossicalciferolo o 25(OH)D (calcidiolo o calcifediolo), che rappresenta il principale metabolita circolante e il miglior indicatore dello stato di replezione di vit. D nell'organismo.
Inoltre, si ha l'intervento dell'enzima 1α-idrossilasi a livello dei tubuli renali prossimali (ossidasi mitocondriale CP450) che catalizza la reazione di idrossilazione in posizione 1α, convertendo la forma 25(OH)D in 1,25-diidrossicolecalciferolo o 1,25(OH)D (calcitriolo), che rappresenta la forma biologicamente attiva della Vit. D.
L'esposizione alla luce U.V. non sempre riesce a garantire
Un'adeguata produzione di vit. D è importante per assumere la vit. D attraverso gli alimenti come olio di fegato di merluzzo, salmone fresco, sardine, sgombro, tonno, formaggio Emmenthal, burro, uova, latte (torlo). La vit. D viene assorbita nell'intestino tenue per intervento dei sali biliari. Una quota maggiore passa nella linfa nei chilomicroni, mentre una parte passa direttamente nel sistema portale e viene condotta al fegato per essere metabolizzata in 25(OH)D.
La sintesi e secrezione dell'1,25(OH) D è stimolata da PTH e IGF-1 a livello renale. L'enzima 1-idrossilasi renale viene attivato e inibito dal fattore di crescita insulino-simile 1 (IGF-1) e dal fattore di crescita 23 (FGF23) derivato dai fibroblasti. Il FGF23, una citochina identificata recentemente prodotta nell'osso e in altri tessuti, inibisce la produzione di 1,25(OH) D, causando ipercalcemia e iperfosfatemia.
regolata dai livelli di fosforo nel siero, che blocca il riassorbimento renale di fosfato < la fosforemia in modo da .effetti sia diretti che indiretti sulla produzione di 1,25(OH) DIl calcio e il fosforo hanno, infatti:2calcio inibisce l'enzima 1α-idrossilasi modifica la secrezione di PTH da parte delle paratiroidi‒ il e .fosfato inibisce la produzione del GH da parte dell'ipofisi deficit della sintesi di‒ il con conseguenteIGF-1 e 1,25(OH) D inibisce la produzione di FGF23, e .2 24,25(OH) D1,25(OH) D inibisce la propria sintesi stimola la produzioneLa e di (24,25-2 2prodotto terminale del catabolismo della 25(OH)D e delladiidrossivitamina D) che è un PRL insulina glucocorticoidi1,25(OH) D enzima 1 -idrossilasi stimolatoα. Inoltre, l' viene dalla , , ,2estrogeni progesterone enzima è presente anche a livello della placenta durante lal'e ; CTgravidanza > del 1,25(OH) D nel I trimestre < dopo il parto inibiscecon e ,
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