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Terapia del Diabete Mellito
La terapia del diabete si basa sull'associazione tra modificazioni dello stile di vita, terapia dietetica, attività fisica e terapia medica al fine di mantenere l'omeostasi glucidica, raggiungere gli obiettivi e evitare le complicanze acute o croniche del diabete e le complicanze della terapia stessa, come l'ipoglicemia.
Per i diabetici di tipo 1, è necessaria la somministrazione di insulina a causa della distruzione delle cellule beta e della carenza assoluta di insulina. Per i diabetici di tipo 2, spesso nelle fasi iniziali è sufficiente modificare lo stile di vita per il controllo metabolico, mentre nelle fasi avanzate può essere necessario associare gli antidiabetici orali o l'insulina a causa dell'esaurimento funzionale delle cellule beta.
Le modificazioni dello stile di vita consistono nell'associazione tra terapia dietetica e attività fisica.
attivitàmantenere l’omeostasi glucidica < il peso corporeo nei pz in sovrappeso oconsentendo di ,fisicaobesi migliorando la sensibilità dei tessuti periferici all’insulina < la P arteriosa ripristinare il, eprofilo lipidico < il rischio di complicanze micro e macrovascolari, .Bisogna ricordare che le modificazioni dello stile di vita non consentono di raggiungere i risultatiattesi con facilità, anzi spesso il pz recupera il peso perso in precedenza e non riesce a seguire unostile di vita corretto in maniera costante, per cui si associa la (antidiabetico orale) sinmetformina< la glicemia senza causare episodi ipoglicemici >o l’dal momento della diagnosi che consente didel peso corporeo scarsi effetti collaterali compliance elevata bassi costi, con , e .La non differisce da quella della popolazione generale, infattiTerapia Dietetica nel diabeticobisogna garantire un adeguato apporto di carboidrati, lipidi e proteine, seguendo inmanieraglicemiche nell'arcoregolare lo schema alimentare, evitando delle eccessive fluttuazioni dellagiornata e da un giorno all'altro, considerando che:
- quantità di carboidratifabbisogno di insulina ai pastinei diabetici di tipo 1 il dipende dallaingeriti , con , ecco perchè il pz devedose variabile da 0,6 a 1 U per ogni gr. di carboidrati ingeritiimparare a calcolare i carboidrati contenuti nei pasti in modo da modificare il dosaggiodell'insulina in maniera adeguata (diario alimentare mensile).
- sovrappeso obesi obiettivi della terapiai diabetici di tipo 2 spesso sono in o , per cui uno deglidietetica < l'eccesso ponderaleè quello di mediante un , cioèregime alimentare ipocalorico <l'apporto di calorie di 500-800 rispetto al fabbisogno teorico.Kcal/die
Lo schema dietetico prevede che:
- l'apporto dei carboidrati con la dieta deve essere pari al 50-60% delle calorie totali giornalieredieta povera di zuccheri
Il rischio di chetosi (polisaccaridi, cereali, amidi) in quanto la può organismo cerca di ricavare l’energia da altre fonti non carboidratichel’poichè, cioè stimolandoalterazione del profilo lipidico
Il rischio diil catabolismo dei lipidi con conseguente checomplicanze vascolari alto rischio di nefropatia, e stimolando il catabolismo proteico addiabetica sostituisce lo zucchero da cucina con i dolcificanti, tra cui l’; si e .aspartame fruttosio l’, apporto dei lipidi con la dieta deve essere pari al 30% delle calorie totali giornaliereconsiderando che l’ oapporto di grassi saturi deve essere < al 10% delle calorie totali < al 7% nei, l’pz con ipercolesterolemia apporto di grassi insaturi deve essere pari al 10-15% delle calorie(monoinsaturi), l’ ototali apporto di colesterolo deve essere < 300 mg/die < 200 mg/die in caso digarantire il profilo lipidico < il rischio di complicanze cardiovascolari
Per l'ipercolesterolemia, l'apporto delle proteine con la dieta deve essere pari al 10-20% delle calorie totali giornaliere. In presenza di microalbuminuria, è consigliato un apporto di 0,8-1,2 gr/die per ogni kg di peso ideale a 0,8 gr/kg/die per evitare la progressione della nefropatia diabetica verso l'insufficienza renale.
Per l'assorbimento dei carboidrati, è consigliato incrementare l'apporto di fibre vegetali che consentono di controllare le fluttuazioni glicemiche postprandiali.
Per l'apporto delle calorie totali, è consigliato evitare il consumo di bevande alcoliche e bevande analcoliche ricche di zuccheri semplici.
Per l'ipertensione arteriosa, si ricorre a una dieta iposodica con un consumo di 3-4 gr di sale al giorno.