Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
OBESITÀ
Patologia cronica con alta prevalenza (10% in Italia) da eccessivo peso corporeo ad eziologia multifattoriale che esita in accumulo di tessuto adiposo che influisce sullo stato di salute aumentando il rischio di mortalità.
BMI: l'indice di massa corporea si calcola facendo il peso diviso l'altezza al quadrato, la normalità è tra 18 e 25 kg/m2, sovrappeso 25-35, obesità sopra i 25, oppure se la massa grassa supera il 25% nei maschi o il 35% nelle femmine. Non è uno strumento corretto da impiegare perché non calcola la massa grassa o massa magra e inoltre serve per studiare l'epidemiologia non il singolo soggetto.
Complicanze
- Ipertensione arteriosa e aterosclerosi
- Neoplasie ormono-sensibili
- Diabete mellito di tipo II
- Steatosi epatica
- Osteoartrosi
- BPCO e apnee del sonno
- Patologie psichiatriche come depressione o disturbi dell'alimentazione
- Disabilità
- Linfedema
Problemi riproduttivi
Malattie autoimmuni
Pieghe cutanee che possono infettarsi
Diagnosi: fl ffi ff fi fi fi ffi fi fi
Bisogna raccogliere l'anamnesi familiare (positiva per diabete, ipertensione, obesità, dislipidemia), siologica ossia informarsi sullo stile di vita: infatti il peso ottimale si raggiunge bilanciando l'attività fisica con l'assunzione di cibo, anche se non è detto che un obeso assuma calorie in eccesso ad esempio potrebbe essere stabile ad un peso x e dunque ingerire quotidianamente le calorie che gli permettono di avere un peso stabile. Di norma il paziente è sedentario ossia cammina meno di 30 min/die o fa meno di 5.000 passi (quando basterebbero 10.000 per proteggere da diabete e malattie cardiovascolari) con questo intendiamo "esercizio fisico" che va distinto dall'"attività fisica" come palestra, nuoto, dall'"attività sportiva" intesa come preparazione agonistica.
Dobbiamo comunque pensare che il paziente obeso prova dolore anche solo nello stare in piedi per via della fragilità articolare e bisogna considerare anche la fatica con un six minute waliking test. Dobbiamo introdurre un programma di ri-allenamento che poggi anche sul supporto psicologico. Da un punto di vista alimentare il 40% degli obesi soffre di binge-eating disorder ossia abbuffate compulsive, ma non possiamo applicare un cambiamento drastico anche perché la perdita di più di 1Kg a settimana vuol dire che la perdita è a livello della massa magra e acqua dunque va a sacrificare muscolo che aggrava la situazione cardiaca e respiratoria. Si deve favorire la dieta mediterranea, questa ci dice non tanto quante calorie vanno assunte (vanno ridotte progressivamente) ma piuttosto con quali cibi e macronutrienti vadano assunti: la base è composta da verdura, frutta, ortaggi e cereali, poi olio, spezie, frutta secca, poi proteine di carne pesce uova, legumi e infine i dolci.Dunque sfatiamo il mito dei cibi che "fanno ingrassare" perché anche i dolci sono nella piramide seppur in cima e cibi che "fanno dimagrire" tipo le proteine che se assunte in eccesso producono energia usata per sintetizzare grasso e sovraccaricano di lavoro il rene. Oltre al peso esistono altri mezzi per valutare il grado di obesità:
- Bioimpedenziometria: si valuta l'ostacolo che oppone il corpo al passaggio della corrente elettrica, si basa sul concetto di resistenza (dipendente dall'acqua contenuta nel corpo) e la reattanza (la cellularità del corpo). Viene stimata la quantità di acqua del corpo che è ssa a 73%, poi si calcola la massa magra e si ottiene per difetto la massa grassa. Un errore possibile è che il paziente sia disidratato e che tutte le stime siano scorrette.
- Plicometria: usa il plicometro che è un rilevatore dello spessore delle pieghe cutanee bicipitale, tricipitale, sottoscapolare.
dà pochi risultati e ha scarsa efficacia nel tempo
INTERVENTI RESTRITTIVI
Bendaggio gastrico regolabile: si apre l'addome e si fanno 2 piccole incisioni su grande e piccolo omento di modo da liberare la parte più prossimale dello stomaco 3-4 cm sotto il cardias attorno al quale verrà cinta una benderella che, se pimentata, creerà la cavità in una prima tasca gastrica che, riempitasi subito, darà senso di sazietà e la restante cavità per lo svuotamento gastrico. Le controindicazioni sono il reflusso gastrico o comportamenti elusivi come mangiare cibi molto zuccherati. Le complicanze sono che tende a dislocarsi risalendo oppure potrebbe esserci l'accidentale perforazione dello stomaco che, se non curata subito, esita in peritonite.
Gastroplastica verticale: si taglia il fondo dello stomaco e si va a creare con delle suturatrici meccaniche un foro chiuso nel corpo dello stomaco di modo da lasciare una
cavità mediale larga quanto l’esofago, in questo modo riduciamo l’epitelio gastrico responsabile della produzione digrelina
Sleeve Gastrectomy: è una totale “tubulizzazione” dell’esofago che si realizza sempre con la suturatrice meccanica facendo attenzione che tutti i restanti peduncoli arteriosi siano preservati.
Ha il problema che entro i 5 anni ha effetto, poi perde di efficacia.
TECNICHE DI MALASSORBIMENTO: accorciando la superficie di digestione induciamo malassorbimento.
Diversione biliopancreatica secondo Scopinaro: facendo deviare lo stomaco verso la porzione terminale dell’intestino tenue e lasciando poi che fegato e pancreas riversino i succhi digestivi che raggiungono il bolo solo molto più a valle dell’intestino, riduciamo il tempo di digestione e assorbimento.
Bypass gastrico: si seziona l’ileo 50-70 cm dal Kraitz e con l’ansa ottenuta facciamo un’anastomosi con la tasca gastrica, il resto di stomaco, fegato.
pancreas e duodeno che si continua con l'intestino tenue viene poi anastomizzata con l'ansa che abbiamo preso in precedenza. Ha il rischio che si formino stole nelle eventuali deiescenze delle cuciture. E' una tecnica sia restrittiva che di malassorbimento
GLICEMIA
Si mantiene costante sotto i 100 mg/dL, con rialzi fino a un massimo di 140 mg/dL 2 ore dopo il pasto, tutto questo per mantenere un corretto apporto di glucosio al cervello, che ne è il principale consumatore (50%).
INSULINA
I livelli basali sono di 20 µg/mL (a livello post prandiale non sono standardizzati ma orientativamente siamo sotto i 90 µg/mL) e se troviamo un paziente con insulinemia più alta di 20 a riposo allora è diabetico con insulino-resistenza.
Secrezione:
L'insulina è sintetizzata come pre-insulina, successivamente viene clivato il peptide C (che resta nelle vescicole secretorie e se presente in minima quantità è marker di una piccola
funzioneresidua in diabete 1, nel 2 non ha senso dosarlo perché c'è sempre un po' si insulina). L'insulina che ha effetto è formata da 2 peptidi A e B legati da 2 ponti disolfuro. Il glucosio entra in circolo, viene trasportato all'interno delle cellule β secondo gradiente perché non sono cellule insulino-dipendenti, se il glucosio è poco è utilizzato per le funzioni energetiche di base, se invece eccede allora prende la via della glicolisi e produce molto ATP che chiude i canali del K+ costituzionalmente aperti (le sulfalinuree chiudono questo canale) e causa una depolarizzazione che induce un'apertura dei canali del Ca, così entra calcio e si può verificare la fusione tra le vescicole di insulina preformata e la membrana plasmatica. A livello periferico il suo recettore è una tirosin-chinasi che attiva i substrati IRS (insuline receptors substrates) che attivano le cascate enzimatiche che danno poi
gli e etti dell’insulinaRegolazione della secrezione:il glucosio stimola direttamente le cellule β del pancreas a secernere insulina• Alcuni ormoni gastrointestinali rilasciati dalle cellule L in risposta ad un pasto contenente• zuccheri, questi ormoni sono stati scoperti casualmente notando che la somministrazionedi glucosio ev portava alla stessa risposta sia in pazienti sani che in diabetici, mentre se ilglucosio era somministrato oralmente il diabetico aveva una risposta de citaria, questadi erenza è chiamata e etto incretinico. Un esemio è GLP-1 che tralatro allunga i tempi disvuotamento gastrico e costituisce un segnale di sazietà, è stato costruito un farmacoanalogo del GLP-1 che è anti-diabetico e anoressizante, il problema sorge nel momento ilcui il GLP-1 e i suoi analoghi sono digeriti entro 5 minuti dalla dipeptilpepidasi 4 (DPP4)dunque si sono create forme resistenti a questo enzima.Il parasimpatico favorisceL'insulina e il sistema simpatico sono due elementi che interagiscono nel corpo umano. Il sistema simpatico ha la capacità di inibire l'azione dell'insulina, favorendo così l'aumento dei livelli di glucosio nel sangue.