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Sindrome Metabolica o Sindrome X
La Sindrome Metabolica è caratterizzata dall'associazione tra: - insulino-resistenza (iperinsulinemia). - intolleranza glucidica o diabete mellito di tipo 2 conclamato. - obesità centrale. - dislipidemia. - ipertensione arteriosa. - iperuricemia. Si tratta di una sindrome ad alto rischio di complicanze cardiovascolari (IMA e Ictus) e mortalità, che interessa il 23% della popolazione italiana, con picco al Sud e nella fascia di età 65-74 anni. I fattori di rischio principali della sindrome metabolica sono la dieta ipercalorica e ridotta attività fisica. L'adiposità addominale e l'insulino-resistenza svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo di tutte le condizioni cliniche della sindrome stessa. L'insulina non riesce ad esplicare la sua funzione a livello dei tessuti periferici, per cui i tessuti non utilizzano il glucosio e si verifica iperglicemia, che stimola la sintesi di...conseguente che, a sua volta,di ulteriore insulina fattore di rischio per la cardiopatiacon iperinsulinemia che rappresenta unischemica contribuisce all’esordio precoce del diabete e alla sua progressione favorisce la, ,comparsa di numerose condizioni patologiche che > il rischio cardiovascolare , cioè: intolleranza glucidica e iperglicemia a digiuno (pre-diabete), diabete mellito di tipo 2alto rischio di complicanze cardiovascolari e cerebrovascolariconclamato ad .alterazioni del metabolismo lipidico secondarie all’insulino- dislipidemie: le in genere sonoresistenza eccessivo rilascio di acidi grassi da parte del tessuto adiposo fase post-con nellaprandiale > colesterolo LDL ipertrigliceridemia > aterogenicitàcon e con conseguente .alterazioni del metabolismo lipidico da insulino- obesità centrale: in genere dovuta adresistenza distribuzione del tessuto adiposo a livello visceralecon (adiposità addominale).insulino-Correlata all'ipertensione arteriosa: presente costantemente nella sindrome metabolica, resistenza iperinsulinemia vasocostrizione potenziando l'azionecon che determina, dell'aldosterone e angiotensina II riassorbimento di Na e H O a livello renale < l'azione del+, ,2peptide natriuretico atriale insulino-resistenza altera i meccanismi emocoagulativi. Inoltre, l'favorendo l'azione protrombinica aggregabilità piastrinica > dei livelli plasmatici dicon, trombina e inibitori della fibrinolisi aterosclerosi precoce(PAI-1) con rischio di (placche), vasocostrizione periferica > delle resistenze vascolari periferichee. L'ipertensione arteriosa favorisce la progressione dei danni microvascolari e macrovascolari >L', il rischio di IMA cardiomiopatia ipertensiva insufficienza cardiacafino all', .