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Diagnosi Sindrome Ipoglicemica
Sindrome Ipoglicemica clinica e di laboratorio
DIAGNOSI
La diagnosi della Sindrome Ipoglicemica si basa sull'valutazione della "triade di Whipple", sintomi tipici dell'ipoglicemia (adrenergici e neuroglicopenici).
La conferma della presenza di ipoglicemia si ottiene con le indagini di laboratorio.
La remissione della sintomatologia dopo somministrazione di glucosio è un altro elemento diagnostico.
La relazione temporale tra comparsa dei sintomi rispetto ai pasti è importante per l'anamnesi e per stabilire le cause (organiche o funzionali) della sindrome. Ad esempio, se l'ipoglicemia è dovuta alla somministrazione di insulina o altre sostanze.
Le indagini di laboratorio includono il dosaggio basale della glicemia, insulinemia e peptide C.
Si basano sul fatto che la glicemia è inferiore alla norma, l'insulinemia è inferiore a 6 µU/ml o indosabile, e il peptide C è inferiore a 1 pg/l.
In presenza di sintomi tipici, la diagnosi di sospetto di ipoglicemia esclude la sindrome ipoglicemica da altre cause.
sisomministrazione di insulina o da insulinoma .test del digiuno test di stimolo con glucagoneLa diagnosi di conferma avviene con il e .sospetta ipoglicemia da iperinsulinismo endogenoTest del digiunoIl è indicato in caso di e deveessere eseguito in maniera corretta: pz deve interrompere l'assunzione di farmaci nei 3 giorni prima del testil . pz deve essere ospedalizzato sottoposto ad accurato controllo clinicoil e . pz deve essere a digiuno dalla sera prima prelievo di sangue dosaggioil , si effettua un condella glicemia insulinemia peptide-C ormoni controinsulari, , , ed eventualmente degli pereventuale deficit secretoriovalutare un (glucagone, adrenalina, cortisolo, GH). glicemia è < 60 mg/dldosaggio della glicemia deve essere ripetuto ad intervalli di 6 hil : se lanecessario ripetere il prelievo a distanza di 2 hè . pz può solo assumere acqua, the molto diluito, camomilla senza zucchero e senza caffeinail . bisogna assicurarsi
Che il pz sia attivo durante le ore di veglia.
Il digiuno deve essere prolungato fino alla comparsa dell'ipoglicemia sintomatica quando i valori della glicemia scendono al di sotto dei 45 mg/dl. Il test del digiuno può essere prolungato fino a un massimo di 72h, poi deve essere interrotto in assenza di ipoglicemia.
Il pz esegue un esercizio fisico di media entità per ~ 30 minuti, al fine di favorire un maggior consumo periferico di glucosio indotto dal lavoro muscolare e prevenire la crisi ipoglicemica.
Gli effetti collaterali includono nausea e comparsa di chetonemia.
In condizioni normali, la glicemia è ≥ 45-50 mg/dl dopo 72h di digiuno.
In caso di iperinsulinemia endogena, la secrezione di insulina non viene soppressa dall'ipoglicemia. (L'insulinemia deve essere rapportata ai livelli di glicemia: insulina indosabile o < 6-10 µU/ml, peptide-C < 1 pg/lt).
iperinsulinismo relativo).ipoglicemia sintomatica a digiuno glicemia ≤ 45 mg/dl insulinemia ≥ 6Nei pz con , valori di eµU/ml ≥ 3 µU/ml eccessiva produzione di insulina(RIA) o (IRMA) sono indicativi di una , in genereipoglicemia factitia da somministrazione di insulina o sulfonilureeinsulinomada , oppure di una .
Test di stimolo con glucagoneIl deve essere eseguito dopo il test del digiuno: prima del test si effettua il dosaggio basale della glicemia . somministra 1 mg di glucagone e.v dopo 20 e 30 min. si effettua il dosaggio della glicemiasi , . soggetti normali dopo 72 h di digiuno si ha l’esaurimento di tutti i depositi di glicogenonei ,non si ha l’> della glicemia dopo somministrazione di glucagoneper cui . pz con insulinoma > della glicemia dopo infusione di glucagone 25 mg/dl rispettosi ha l’nel dialla glicemia basale. dosaggio del β-idrossibutirratoAlla fine del test del digiuno può essere utile anche il
osservando livelli elevati nel soggetto normale (< nei pz con iperinsulinemia endogena(> 2,7 mmol/l) e insulina inibisce la chetogenesi (insulinoma, tumori extrapancreatici) dato che l'. valutare l'efficacia della terapia medica diazossido è un Test al diazossido. Il consente di: il farmaco capace di inibire la secrezione di insulina e di < l'utilizzazione periferica di glucosio.