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Indice di Massa Corporea (BMI)
L'Indice di Massa Corporea (BMI) classifica l'individuo in base al rapporto tra il peso (Kg) e l'altezza (m). Questo indice consente di identificare diverse categorie:
- Sottopeso: BMI < 18.5 Kg/m2
- Normopeso: BMI = 18.5-24.9 Kg/m2
- Sovrappeso: BMI = 25.0-29.9 Kg/m2
- Obesità di I classe, lieve: BMI = 30.0-34.9 Kg/m2
- Obesità di II classe, moderata: BMI = 35.0-39.9 Kg/m2
- Obesità di III classe, grave: BMI ≥ 40 Kg/m2
Il grasso viscerale intraaddominale è rappresentato dalla circonferenza della vita (Waist W), mentre il grasso sottocutaneo gluteo-femorale è rappresentato dalla circonferenza dei fianchi (Hip H).
In condizioni normali, si considera:
- Circonferenza della vita < 94 cm nell'uomo e < 80 cm nella donna
- Rapporto vita/fianchi (WHR) < 0.90 nell'uomo e < 0.75 nella donna
Un soggetto sovrappeso (BMI = 25-29.9 Kg/m2) viene distinto in base alla circonferenza della vita:
- Rischio moderato: circonferenza della vita 95-102 cm negli uomini e 80-88 cm nelle donne
Questi fattori sono correlati al rischio cardiovascolare.
a 0,90-1 negli uomini 0,75-0,85 nelle donne, .circonferenza della vita > 102 cm negli uomini > 88 cm nelle donne WHR > rischio elevato: e ,1 negli uomini > 0.85 nelle donnee . esame emocromocitometrico determinazione delsi basano sull’Indagini di LaboratorioLe ,colesterolo totale colesterolo LDL, HDL trigliceridi glicemia a digiuno e dopo OGTT AST, ALT γ-, e , , ,GT fosfatasi alcalina bilirubina totale e diretta uricemia, , (steatosi epatica), (iperuricemia)...ECG Ecocardiografia Holter pressorio Ecocolor-doppler arteriosoIndagini StrumentaliLe sono , , ,agli arti inferiori TC rachide lombare, . assi neuroendocriniIn caso di sospetto di obesità secondaria bisogna valutare gli medianteindagini di laboratorio strumentali(ormoni ipofisari e ghiandole periferiche) e .dell’obesitàLe si osservano soprattutto nelle forme gravi, tra cui abbiamo:Complicanze 80% dei diabetici di tipo 2 sovrappeso o obeso l’diabete mellito: è in
(obesità androide).> LDL e trigliceridi < HDL > del rischio aterogeno iperlipidemia: si ha un , con .obesità importante fattore di rischio coronarico l’complicanze cardiovascolari: rappresenta une altre complicanze cardiovascolari presenza di altri fattori di rischio, specialmente in come ilfumo di sigaretta ipertensione iperlipidemia diabete mellito, , , .obeso > della P arteriosa > della gittata cardiaca > nell’ l’ si deve all’ipertensione arteriosa: ,iperinsulinemiavolume ematico totale resistenze periferiche favorisce la; inoltre si deve all’e che> attività della renina plasmaticaritenzione di Na + e alla .carcinoma del colon-retto prostata carcinoma della colecisti cerviceuomo nell’neoplasie: e , ,uterina ovaie endometrio mammella donne, , e nelle (estrogeno-dipendenti).policistosi ovarica disordini del sistema riproduttivo femminile: la (PCOS) spesso si osservadonne con obesità
androide sovrappeso nelle persone, rilascio in circolo elevate quantità di acidi grassi che possono causare steatosi epatica non alcolica (NASH) e colelitiasi (litiasi biliare). Inoltre, può verificarsi un sovraccarico articolare nella regione lombare della colonna vertebrale, causando osteoartrosi. Altre complicanze dell'obesità includono la sindrome da apnea ostruttiva notturna (sleep apnea). Il trattamento dell'obesità è complesso e richiede la collaborazione di vari specialisti. La terapia deve essere personalizzata in base alle esigenze del paziente e può includere modifiche dello stile di vita come terapia dietetica e attività fisica. In alcuni casi, può essere necessaria la terapia medica, soprattutto per pazienti con obesità grave che non hanno risposto ad altre terapie. In casi estremi, può essere considerata la terapia chirurgica bariatrica. Inoltre, la terapia psicologica cognitivo-comportamentale può essere utile, specialmente per pazienti con disturbi del comportamento alimentare. L'obiettivo principale della terapia è ridurre il peso corporeo, in particolare la quantità di grasso addominale, al fine di evitare complicanze e migliorare la performance cardio-respiratoria.Il pz deve assumere una quantità di calorie inferiore rispetto al fabbisogno di attività fisica con l'obiettivo di perdere peso. La dieta deve essere personalizzata, bilanciata e semplice da eseguire per il pz. È importante informare il pz sul contenuto calorico dei singoli cibi per poter effettuare eventuali sostituzioni, ma deve essere associata a un'adeguata attività fisica per aumentare il consumo energetico.
La terapia dietetica si basa su un apporto bilanciato di glucidi, lipidi e proteine, con un adeguato apporto di vitamine e sali minerali. I carboidrati complessi devono rappresentare il 50-60% delle calorie totali, mentre i lipidi devono rappresentare il 30% delle calorie totali. La quota dei grassi saturi deve essere inferiore al 10% delle calorie totali e bisogna limitare l'assunzione di colesterolo a meno di 300 mg al giorno.
L'apporto proteico deve essere pari a 1-1,2 grammi di proteine per chilogrammo di peso corporeo ideale. Inoltre, rallentare lo svuotamento gastrico e aumentare il senso di sazietà.
L'apporto di fibre vegetali è essenziale. I lipidi apportano 9 Kcal per grammo, mentre l'alcol fornisce 7 Kcal per grammo. Bisogna ricordare che i carboidrati e le proteine apportano 4 Kcal per grammo. La perdita di peso deve avvenire in maniera lenta e graduale, non superiore ai 4 Kg al mese. Considerando che 1 Kg di tessuto adiposo corrisponde a 7.000 Kcal, per ottenere una perdita di peso di 1 Kg a settimana è necessario un apporto calorico di 1.000 Kcal al giorno. Nei soggetti in sovrappeso o con obesità lieve-moderata, è consigliato un regime dietetico di 1.000-1.200 Kcal al giorno nelle donne e 1.200-1.600 Kcal al giorno negli uomini. Sono sconsigliate le diete fortemente ipocaloriche al di sotto di 1.000 Kcal al giorno. Invece, sono indicate per la perdita di peso notevole e rapida, anche se viene rapidamente recuperata (tabella 12.7). La scelta dell'attività fisica deve essere personalizzata in base all'età, alle condizioni fisiche e all'indice di massa corporea (BMI). La presenza di eventualicomplicanze preferenze del soggettoe in base alle per ottenere unaadesione a lungo termine benefici si ottengono solo quando l'attività fisica, considerando che iviene praticata in modo costante e persistente nel tempo : si consiglia di iniziare con 30 minuti di,attività fisica moderata per 3-5 volte/settimana incrementando successivamente di almeno 30-45.minuti di attività fisica tutti i giorni della settimanaobiettivo ottenere una riduzione del 5-10% del peso corporeo in un periodo di tempo di ~ 6L' è dimesi rispetto al peso iniziale. 2Nei pz con obesità lieve-moderata (BMI 30-39,9 Kg/m ) questo obiettivo può essere ottenuto< dell'introito calorico di ~ 300-500 Kcal/die <attraverso la che in genere consente di ottenere unadi 250-500 gr. di peso/sett. 2 < l'introito calorico di 500-1000 Kcal/die(BMI ≥ 40 Kg/mNei pz con obesità grave ) è necessario< di 0,5-1 Kg di peso/settimanaperottenere una riduzione del peso corporeo fino a un 10-15% del peso iniziale. La terapia farmacologica è un trattamento di seconda scelta, indicata nei pazienti in cui le modificazioni dello stile di vita dopo un periodo di almeno 6 mesi non siano state sufficienti a ridurre in maniera significativa il peso corporeo. Sono indicati farmaci per la terapia dell'obesità nei pazienti obesi con BMI ≥ 30 Kg/m2 o sovrappeso con BMI ≥ 27 Kg/m2 in presenza di altri fattori di rischio associati all'obesità, come diabete mellito, dislipidemie, malattie cardiovascolari, ecc. I farmaci usati per la terapia dell'obesità sono distinti in: - Farmaci ad azione anoressizzante, come la sibutramina, che inibiscono l'assunzione del cibo e riducono il senso di fame. - Farmaci che riducono l'assorbimento intestinale dei grassi, come l'orlistat.Inibitore della ricaptazione della serotonina e noradrenalina: la sibutramina
La sibutramina è un farmaco che agisce stimolando la termogenesi e l'attivazione del recettore β-adrenergico. Inoltre, è in grado di ridurre il senso della fame. Nei casi trattati, è in grado di ridurre il peso corporeo del 5% nel 50% dei casi nei primi 6 mesi di trattamento e del 10% del peso in quasi tutti i soggetti trattati. Quasi la metà dei pazienti obesi trattati è in grado di mantenere almeno l'80% della perdita di peso per un periodo di 2 anni. Inoltre, la sibutramina favorisce anche il miglioramento di vari parametri metabolici, come il controllo glicemico nei diabetici di tipo 2, i livelli di LDL e HDL, e i trigliceridi.
La sibutramina viene somministrata al mattino per via orale alla dose iniziale di 10 mg × 1 volta/die, indipendentemente dall'assunzione del cibo, ed eventualmente può essere...
.aumentata a 15 mg/dieazione simpaticomimeticasono dovuti all’effetti collateraliGli in diverse sedi: apparato cardiovascolare > frequenza cardiaca > P arteriosa arrossamento senso di calore: , , e . apparato gastrointestinale stipsi nausea riacutizzazione emorroidaria: , raramente e . SNC secchezza delle fauci insonnia cefalea ansia parestesie: , , raramente , e .disturbi del comportamento alimentaresibutramina controindicataPer cui la è nei pz con emalattie cardiovascolari .inibendo la secrezione della lipasi gastrica e pancreatica < l’assorbimentoL’orlistat agisce ,intestinale dei grassi > eliminazione di trigliceridi e colesterolo con le(fino al 30%) e favorendo unafeci: viene somministrato per os alla dose di 120 mg prima, durante o al massimo entro 1 h dopoprivo di effetti collaterali modesti disturbi, in genere è , a parte deiogni pasto principalegastrointestinali meteorismo flatulenza diarrea grassi, come , e , che si
verificano quando iintrodotti con la dieta superano il 30% delle calorie giornaliere.dell'assorbimento dei grassi deficit dell'assorbimento delle vitamineLa determina unliposolubili Vit. A, D, E, K beta-carotene, cioè, e di, per cui è necessario associare