Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 3
Endocrinologia - il diabete gestazionale Pag. 1
1 su 3
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

GCT o Glucose Challenge Test

Lo si basa sul screening per diabete gestazionale in cui si somministrano 50 gr di glucosio per os misurando la glicemia dopo 1 h con minicarico. Il test è considerato positivo se i livelli di glicemia sono ≥ 140 mg/dl dopo 1 h, con un cut-off di 140 mg/dl. Permette di identificare l'80% delle gestanti affette da diabete gestazionale con valori < del cut-off a 130 mg/dl, mentre l'OGTT individua il 90% delle donne con diabete gestazionale.

Il test da carico orale con 100 gr. di glucosio, noto come OGTT, è necessario in caso di ridotta tolleranza al glucosio o più valori di glicemia ≥ a quelli di riferimento. I criteri di Carpenter e coll. per l'OGTT sono:

  • 0 minuti glicemia 95 mg/dl
  • 60 minuti glicemia 180 mg/dl (1 h)
  • 120 minuti glicemia 155 mg/dl (2 h)
  • 180 minuti glicemia 140 mg/dl (3 h)

La presenza di un solo valore ≥ a quelli di riferimento indica una condizione di ridotta tolleranza al glucosio, mentre due o più valori di glicemia ≥ a quelli di riferimento sono diagnostici per il diabete gestazionale.

donne ad alto rischio è possibile effettuare direttamente ; bisogna ricordare chedurante la gravidanza riscontro di una glicemia a digiuno ≥ 126 mg/dl glicemia ≥ 200il e/o di unamg/dl in qualunque momento della giornata confermare in 2 occasioni, da , permette di farediagnosi di diabete.test viene eseguito alla 28^ settimana ripetuto a cadenza mensile azioneperché l’Il eantiinsulinica svolta dagli estroprogestinici e dall’HPL > progressivamente nel corso dellagravidanza fino alla 37^-38^ settimana.TerapiaLa ha l'obiettivo di mantenere livelli adeguati di glicemia durante la gravidanza, cioèglicemia < 95 mg/dl a digiuno glicemia < 140 mg/dl a 1 h dopo i pasti glicemia < 120 mg/dl a 2, ,h dopo i pasti .Nelle fasi iniziali del diabete gestazionale é di associata ad unatipo dietetica moderata attivitánon si riesce a raggiungere l’obiettivo glicemico prefissato; se si ricorre alla :fisica terapia insulinicadonnecon diabete gestazionale, gli obiettivi glicemici da raggiungere sono rappresentati dai valori della glicemia dopo OGTT (criteri di Carpenter). Durante la gravidanza, il fabbisogno nutrizionale è sovrapponibile a quello delle donne non diabetiche, per cui si considerano schemi dietetici simili a quelli della popolazione non diabetica. L'obiettivo della terapia dietetica è assicurare un appropriato apporto calorico, garantendo un'adeguata nutrizione materna e fetale mantenendo allo stesso tempo un controllo glicemico ottimale, evitando la comparsa di iperglicemia post-prandiale e di chetonuria. L'introito calorico deve essere fornito dai carboidrati complessi ricchi di fibre (45-50% calorico), dalle proteine (15-20%) e dai lipidi (30-35%) (mono e polinsaturi). In genere, il fabbisogno energetico è simile a quello pregravidico durante il I trimestre di gravidanza, ma aumenta nel II e III trimestre, al fine di garantire un incremento ponderale.adeguato. Bisogna evitare la comparsa di chetonuria nelle gestanti in sovrappeso. È indicata una modesta restrizione calorica, con un apporto calorico del 30%. Mentre nelle gestanti obese, il trattamento dietetico deve essere individualizzato. Lo stile di vita e l'attività fisica devono essere in rapporto all'eventuale terapia seguita dalla paziente. Le calorie giornaliere devono essere suddivise in pasti piccoli e frequenti, evitando periodi di digiuno protratto (3 pasti e 3 spuntini ogni 2-3 ore) per ridurre il rischio di chetosi. Se la terapia dietetica non consente di raggiungere gli obiettivi glicemici prefissati, si ricorre alla terapia insulinica seguendo lo stesso schema del diabete pregestazionale: somministrazione intensiva di insulina rapida prima dei pasti e insulina intermedia la sera, in caso di iperglicemia persistente. Si inizia con dosi di 0,7 U/Kg e si incrementa progressivamente in base al fabbisogno, con dose di insulina modificata in base al profilo.

La glicemia deve essere automonitorata, per cui è importante l'automonitoraggio della glicemia a digiuno nel periodo pre e post-prandiale.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
3 pagine
SSD Scienze mediche MED/13 Endocrinologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Endocrinologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Cignarelli Mario.