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Schemi Terapeutici con Insulina nel diabete di tipo 1
(riassunto del libro Greenspan's Endocrinologia Generale e Clinica) aggiornamento del 09/05/2013
modalità e frequenza di somministrazione dell'insulina esogena:
La somministrazione dell'insulina deve avvenire in modo tale da rispettare la secrezione fisiologica dell'insulina sia basale che post-prandiale, da mantenere un profilo glicemico simile a quello fisiologico e ridurre il rischio di comparsa di ipoglicemie.
Per i pazienti affetti da diabete di tipo 1, caratterizzato da un deficit totale della secrezione insulinica, lo schema terapeutico ottimale è quello bolo-somministrazione basato sulla dibasale insulina ad azione ultra-rapida subito prima dei pasti, associato all'iniezione di insulina glargine ad azione ritardata 1 volta al giorno prima di andare a dormire o comunque sempre alla stessa ora, per rimpiazzare la secrezione di insulina basale (insulinizzazione basale).
È estremamente importante seguire correttamente gli schemi terapeutici per garantire un adeguato controllo glicemico e prevenire complicanze a lungo termine.
Variabile da pz a pz stesso pz stileIl è e nello in base allofabbisogno di insulinadi vita abitudini alimentari grado di compenso metabolico, e :
- terapia sostitutiva con insulina esogena iniziatanei pz con diabete di tipo 1 la deve essere conregime dietetico personalizzato pasti piccoli e frequenti attività quotidiane normaliun , con e .Solo in questo modo è possibile stabilire il dosaggio ottimale di insulina per ogni paziente.
- 50% è rappresentato
il è di , di cui ilfabbisogno medio giornaliero 0,5-1 U/Kg di peso corporeodal fabbisogno basale restante 50% è rappresentato dal(insulina glargine o NPH), mentre ilfabbisogno prandiale (insulina ultra-rapida). luna di
- periodo di remissione transitorio della malattianelle fasi iniziali spesso si ha un , dettomiele βcellule recuperano parzialmente la loro funzione, in cui le , per cui il pz ha bisogno solodi , cioè ilpiccole quantità di insulina per integrare la produzione
endogena fabbisogno di insulina 8 settimane-2 anni. Nel giro di la maggior parte disi riduce a 0,2-0,6 U/Kg di peso corporeo/dieprogredisce verso un’insufficienza delle cellule totale o quasi totaleβquesti pz , per cui èassociazione tra analoghi dell’insulina adnecessaria una conterapia insulinica esogena aggressiva , .azione rapida e insulina ad azione intermedia o lunga ricorrendo a 3-4 o più iniezioni/diemiscele di insulina suddivide in 2 dosi/die non consentono di mantenere la glicemiaInvece, lenella norma rischio di ipoglicemia notturna, anzi sono a , specie .sviluppo puberale infezioni intercorrenti chetosi cattivo il durante lo , , ,fabbisogno di insulina >controllo metabolico terapia steroidea, .attività fisica l’il durante .fabbisogno di insulina <verificare l’efficacia della terapia è necessario l’ automonitoraggio della glicemiaPer stabilire se è opportunocapillare mediante il reflettometro
Il dosaggio della HbA1c e il controllo della glicemia capillare sono importanti per determinare se modificare o meno il dosaggio dell'insulina, l'alimentazione e l'esercizio fisico. La misurazione della glicemia capillare viene effettuata in momenti diversi a seconda del tipo di insulina somministrata:
- Terapia insulinica multi-iniettiva: controllo della glicemia capillare a digiuno prima dei pasti, 2 ore dopo i pasti, e la sera prima di coricarsi.
- Insulina intermedia: controllo della glicemia capillare intorno alle 3 del mattino, escludendo il rischio di ipoglicemia mattutina.
- Insulina glargine: controllo della glicemia capillare al mattino preprandiale.
- Insulina rapida: controllo della glicemia capillare preprandiale, i valori dipendono dalla somministrazione dell'insulina subito prima del pasto precedente.
- Insulina ultra-rapida: controllo della glicemia postprandiale.