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LEUCEMIA

Le leucemie e i linfomi sono i tumori più frequenti in età pediatrica. Per leucemia (che letteralmente significa sangue bianco per l'aspetto lattiginoso che esso assume) si intende una proliferazione neoplastica e quindi clonale di cellule emopoietiche, di globuli bianchi. Essa può essere acuta o cronica.

Le leucemie acute sono maggiormente diffuse in popolazioni esposte a radiazioni ionizzanti o ad alcune sostanze chimiche o farmaci ma esiste anche una predisposizione in una serie di rare sindromi con rottura cromosomica come la sindrome di Bloom, l'anemia di Fanconi, la sindrome di Down e l'atassia-teleangectasia.

Nell'età infantile prevalgono le leucemie linfoblastiche o linfoidi acute (LAL) mentre negli adulti quelle mieloblastiche o leucemie mieloidi acute (LAM). Dalla cellula staminale totipotente prendono origine il progenitore mieloide comune e il progenitore linfoide comune. La cellula che ha ricevuto il commitment mieloide.

può ancora essere orientata in sensogranulocitario, monocitario, megacariocitario ed eritroide. All'interno di ognuna di queste linee maturative, la capacità di proliferazione si riduce progressivamente, fino a perdersi del tutto, con il progredire delladifferenziazione. Virtualmente, fintanto che una cellula mantiene la capacità di proliferazione può dare origine ad un clone leucemico, in seguito ad alterazioni che la svincolano dai normali meccanismi di regolazione di crescita.

In campo linfoide, l'eterogeneità è minore visto che la cellula che ha ricevuto il commitment linfoide può diventare solo o linfocita B o linfocita T.

Conoscere il tipo di leucemia è utile per la terapia visto che attualmente sono disponibili anticorpi monoclonali umanizzati diretti verso gli antigeni di superficie cellulari. L'anti-CD20 è utilizzato per le cellule linfoidi mentre l'anti-CD33 è utilizzato contro le cellule mieloidi.

L'azione di questi anticorpi è quella di riconoscere l'antigene presente sul blasto e legarlo selettivamente, producendo la sua lisi. Ovviamente in questo modo anche le cellule normali, linfoidi e mieloidi, che esprimono l'antigene saranno lisate ma l'esperienza ha dimostrato che vi è una buona ricostituzione delle cellule emopoietiche normali post-terapeutica. Così come quelle acute, anche le leucemie croniche possono essere linfoidi o mieloidi con la differenza, però, che nelle leucemie croniche le cellule sono caratterizzate da un aspetto morfologico di piena maturità, che le rende indistinguibili morfologicamente dalle controparti normali. Le due leucemie croniche più frequenti sono la leucemia mieloide cronica e la leucemia linfatica cronica a cellule B. La leucemia linfatica cronica a cellule B (LLC-B) è il tipo di leucemia più frequente negli adulti ed è diagnosticata in genere in età avanzata.

attorno ai 65 anni. È una malattia clonale caratterizzata dalla proliferazione e dal progressivo accumulo di linfociti B nel sangue periferico, nel midollo osseo, nei linfonodi e nella milza. Il risultato è l'aumento del numero dei globuli bianchi (leucocitosi dovuta alla linfocitosi) e l'aumento delle dimensioni della milza (splenomegalia).

Come meccanismo patogenetico della leucemia linfatica cronica si è supposta una disregolazione dei meccanismi di apoptosi, per cui la malattia sarebbe da considerarsi più da accumulo di linfociti maturi piuttosto che da iperproduzione.

Dal punto di vista clinico, la LLC-B è eterogenea. Infatti vi sono pazienti asintomatici in cui le alterazioni ematologiche rimangono stabili per anni senza alcun bisogno di terapia e pazienti che, invece, hanno una malattia progressiva con sopravvivenza inferiore ai 3 anni.

È interessante osservare come i linfociti di LLC-B accanto agli antigeni propri dei linfociti B (CD20,

CD19, CD23 e SmIg) mostrino in membrana anche l'antigene CD5 espresso dai linfociti T maturi. La LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA (LMC) è una mieloproliferazione clonale dovuta alla trasformazione neoplastica della cellula staminale emopoietica. Questa malattia ha un'incidenza maggiore tra i 40 e i 50 anni ed è caratterizzata dal fatto che le cellule leucemiche, nel 95% dei casi, presentano nel loro nucleo un cromosoma anomalo. Infatti, in seguito ad una traslocazione reciproca delle braccia lunghe del cromosoma 9 e di una parte delle braccia lunghe del cromosoma 22, t(9,22), si formano un cromosoma 22 di dimensioni ridotte, chiamato cromosoma Philadelphia, ed un nuovo gene derivante dalla fusione di un proto-oncogene, denominato c-ABL, del cromosoma 9, con il gene BCR del cromosoma 22. Questo gene ibrido risultante, ABL-BCR, codifica per una proteina con notevole attività tirosin-chinasica svincolata dai normali meccanismi di regolazione e quindi in grado di

imprimere un vantaggio di crescita alla cellula trasformata. La malattia nel suo decorso clinico consta di tre fasi: 1. Nella fase cronica l'emopoiesi maligna non compromette la vita del paziente essendo gli unici disturbi dovuti ad una iperleucocitosi esagerata. Anche se svincolato dai normali meccanismi di crescita cellulare, in questa fase il clone leucemico mantiene il potenziale differenziativo. In circolo vengono immessi quindi elementi granulocitari assolutamente indistinguibili dai normali. Sono frequenti epatomegalia e splenomegalia. 2. Nella fase accelerata nel sangue periferico e nel midollo osseo compaiono blasti e si ha piastrinopenia persistente. 3. L'ultima fase è quella blastica. In tale fase la malattia non è distinguibile dalla leucemia acuta visto che il clone neoplastico perde la sua capacità di differenziare per cui si ha un notevole incremento dei blasti. A conferma della totipotenza della cellula staminale coinvolta fin dall'inizio.

La crisiblastica può essere mieloide, linfoide o indifferenziata. Il primo farmaco in grado di far scomparire completamente il clone leucemico è stato l'interferone α che nel 50% dei casi trattati induce la remissione citogenetica parziale (riduzione delle cellule positive per il cromosoma di philadelphia) mentre nel 20% dei casi porta alla remissione citogenetica completa (completa scomparsa dell'anomalia citogenetica). Recentemente è stato introdotto un altro farmaco, lo STI-571, che blocca selettivamente l'attività tirosin-chinasica del gene BCR-ABL.

N.B. Esiste anche una forma di leucemia aleucemica: in circolo non si osserva l'aumento dei globuli bianchi, tipico di una normale leucemia. Questo accade perché le cellule tumorali leucemiche sono talmente indifferenziate da rimanere confinate nel midollo osseo. Il paziente si presenta anemico perché vista la moltiplicazione dei globuli bianchi nel midollo, i globuli rossi

Emopatie

Le emopatie sono malattie che coinvolgono il sistema ematopoietico, responsabile della produzione di cellule del sangue.

Anemia

L'anemia è una condizione caratterizzata da una riduzione del numero di globuli rossi nel sangue. Questo può essere causato da una diminuzione della produzione di globuli rossi o da un aumento della loro distruzione.

Leucemia

La leucemia è un tipo di cancro che colpisce le cellule del sangue, in particolare i globuli bianchi. Queste cellule cancerose si moltiplicano in modo incontrollato e possono infiltrarsi in vari tessuti e organi del corpo.

Leucemia mieloide acuta

La leucemia mieloide acuta è un tipo di leucemia che colpisce le cellule mieloidi, che sono responsabili della produzione di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Questa forma di leucemia è caratterizzata da una rapida progressione e richiede un trattamento immediato.

Leucemia linfoblastica acuta

La leucemia linfoblastica acuta è un tipo di leucemia che colpisce le cellule linfoidi, che sono responsabili della produzione di linfociti. Questa forma di leucemia è più comune nei bambini e richiede un trattamento intensivo.

Mieloma multiplo

Il mieloma multiplo è un tipo di cancro che colpisce le cellule plasmatiche, che sono responsabili della produzione di anticorpi. Questa malattia provoca la formazione di tumori nelle ossa e può causare danni ai reni e al sistema immunitario.

Emopatie congenite

Le emopatie congenite sono malattie ereditarie che colpiscono il sistema ematopoietico. Queste malattie sono presenti fin dalla nascita e possono causare una varietà di sintomi e complicazioni.

Anemia falciforme

L'anemia falciforme è una malattia ereditaria caratterizzata dalla presenza di globuli rossi deformi a forma di falce. Questi globuli rossi possono ostruire i vasi sanguigni e causare episodi di dolore acuto chiamati crisi vaso-occlusive.

Talassemia

La talassemia è un gruppo di malattie ereditarie caratterizzate da una produzione insufficiente di globuli rossi. Questa condizione può causare anemia e una serie di sintomi correlati.

Emopatie acquisite

Le emopatie acquisite sono malattie che si sviluppano nel corso della vita a causa di fattori esterni, come infezioni o malattie autoimmuni.

Anemia da carenza di ferro

L'anemia da carenza di ferro è una condizione in cui il corpo non ha abbastanza ferro per produrre una quantità sufficiente di emoglobina, la proteina che trasporta l'ossigeno nel sangue. Questa condizione può essere causata da una dieta povera di ferro o da problemi di assorbimento del ferro.

Leucopenia

La leucopenia è una condizione caratterizzata da un basso numero di globuli bianchi nel sangue. Questo può essere causato da infezioni, malattie autoimmuni o effetti collaterali di alcuni farmaci.

Trombocitopenia

La trombocitopenia è una condizione caratterizzata da un basso numero di piastrine nel sangue. Questo può causare una maggiore tendenza alle emorragie e alla formazione di lividi.

Diagnosi e trattamento

La diagnosi delle emopatie coinvolge spesso esami del sangue per valutare il numero e la funzione delle cellule del sangue. In alcuni casi, può essere necessario eseguire una biopsia del midollo osseo per valutare la produzione di cellule del sangue.

Il trattamento delle emopatie dipende dal tipo e dalla gravità della malattia. Può includere terapie farmacologiche, come chemioterapia o terapia mirata, trapianto di midollo osseo o terapie di supporto per gestire i sintomi e migliorare la qualità di vita del paziente.

Neoplasia che si manifesta generalmente sotto forma di masse distinte in un tessuto linfoid periferico, mentre con il termine leucemia si intende una malattia neoplastica caratterizzata da un diffuso interessamento del midollo osseo e dalla presenza in circolo di notevoli quantità di cellule tumorali.

Da ogni elemento linfoid del tessuto linfoid può derivare, per trasformazione neoplastica, una progenie clonale la cui espansione è alla base di un particolare tipo istologico di linfoma. Si possono pertanto distinguere i linfomi in basso e alto grado. I linfomi a basso grado sono quelli in cui la cellula linfoid neoplastica ha un maggior grado di differenziazione mentre i linfomi ad alto grado sono quelli in cui gli elementi trasformati hanno le caratteristiche di una cellula immatura ed in attiva replicazione.

Malgrado la loro eterogeneità, le manifestazioni cliniche dei linfomi sono abbastanza simili. Gli eventi classici sono la presenza di linfoadenomegalie,

superficiali e profonde, splenomegalia, patologia d'organo nel caso in cui il linfoma sia confinato ad una sede extra-nodale (come il linfoma gastrico).

Storicamente, inoltre, i linfomi vengono suddivisi in Linfoma di Hodgkin e Linfomi non Hodgkin, differenti tra loro per prognosi e terapia. Il classico linfoma di Hodgkin è una neoplasia di origine B che ha perso quasi tutte le caratteristiche morfologiche e immunofenotipiche delle cellule di origine. Si tratta di cellule che, al contrario, hanno acquisito antigeni di membrana che sono tipicamente assenti dalle cellule B.

Dettagli
A.A. 2012-2013
4 pagine
SSD Scienze mediche MED/15 Malattie del sangue

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nunziagranieri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ematologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof La Nasa Giorgio.